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Nei testi di sitchin è spiegato abbastanza bene: gli dei hanno un cromosoma in + che lo chiamano "della lunga vita". Inoltre si incazzerebbero pesantemente se ci permettessimo di modificare questo limite e diventare come loro. Infatti bisogna sempre considerare che una vita maggiore produce un numero maggiore di indvidui viventi contemporaneamente. Quindi se si vuole mantenere un equilibrio energetico in un pianeta bisogna settare anche questo limite. Non è un caso che il nostro limite scritto nel dna è 120 anni.
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Facciamo finta che sia andata in un altro modo.Oppure, come ci dice la Bibbia e tutti i testi antichi (se facciamo finta che sia vero)
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E tutto questo lo avrebbe fatto l'ominide neanderthaliano con la clava, che viveva nella caverna?Nomit ha scritto: ... Ma l'uomo è molto più grande delle altre bestiole raccoglitrici dell'emisfero boreale, e quindi per lui riuscire a raccogliere e conservare la giusta quantità di cibo era molto più difficile. Era necessario quindi che sviluppasse ulteriormente il suo ingegno, al fine di calcolare le quantità di cibo da immagazzinare nei vari luoghi, seguire delle procedure per la conservazione, aumentare e migliorare la produzione delle piante, difendere le scorte, crescere specie arboree anche in territori a loro sfavorevoli, eccetera. Ecco quindi che l'umanità riceveva una spinta evolutiva a creare ambienti artificiali, cultura e tecnologia.
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charliemike ha scritto: E tutto questo lo avrebbe fatto l'ominide neanderthaliano con la clava, che viveva nella caverna?
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Nomit ha scritto:
charliemike ha scritto: E tutto questo lo avrebbe fatto l'ominide neanderthaliano con la clava, che viveva nella caverna?
“Ho figli che vanno a scuola e ho scoperto che la maggior parte degli istituti insegna ancora che i popoli dell’Età della Pietra vivevano nelle caverne. Non lo facevano” - Vitantica.net, Case a fossa riutilizzate per oltre 1.000 anni durante l’Età della Pietra
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Chi aveva questa tecnologia non erano sicuramente i primitivi, ma chi li governava.Nomit ha scritto: Magari non avevano una laurea in agraria, ma sicuramente disponevano di armi laser, astronavi, bombe atomiche e biotecnologie avanzatissime.
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Perdonami Nomit,. ma devo sottolineare che alcune tue supposizioni fanno a cazzotti una con l'altraSupponiamo che la zona climatica originaria dell'umanità non sia stata la fascia tropicale, ma invece la fascia temperata. Supponiamo che l'uomo non fosse un predatore onnivoro, ma fosse un animale frugivoro (senza finire per discutere di alimentazione). Supponiamo che la scimmia acquatica vivesse nel Nilo e per questo motivo abbia interrotto la predazione di animali terrestri e, una volta abbandonata la vita anfibia, abbia interrotto anche l'eventuale consumo di animali acquatici.
Ok.Supponiamo, che dopo aver colonizzato l'intero Nilo, alcune popolazioni di ominidi del nord abbiano abbandonato il fiume e si siano diffuse nelle zone del Nordafrica e del Medio-oriente a clima mediterraneo
Se ti sei spostato in una zona dove il cibo non e' sufficiente, ritorni dove il cibo si trova, (io farei cosi' almeno)A questo punto l'umanità si sarebbe trovata ad affrontare un problema: il cibo non cresceva tutto l'anno. Quindi avrebbero dovuto fare quello che fanno tutti i mammiferi frugivori del Nord, e cioè raccogliere ed immagazzinare frutta e semi.
Forse si e forse no, gli esempi di culture millenarie come aborigenni, indiani americani e tanti altri popoli che abitano questo mondo da molto prima di noi ci dicono che la (presunta) spinta evolutiva a creare ambienti artificiali non.....spinge sempreEra necessario quindi che sviluppasse ulteriormente il suo ingegno, al fine di calcolare le quantità di cibo da immagazzinare nei vari luoghi, seguire delle procedure per la conservazione, aumentare e migliorare la produzione delle piante, difendere le scorte, crescere specie arboree anche in territori a loro sfavorevoli, eccetera. Ecco quindi che l'umanità riceveva una spinta evolutiva a creare ambienti artificiali, cultura e tecnologia.
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. L'uomo, nudo e senza protesi di alcun tipo, non sarebbe in grado di sopravvivere in nessun ambiente naturale.
Non è in grado di inseguire una preda.
Non è in grado di difendersi.
Il suo corpo non è adatto a difenderlo dal calore o dal freddo.
I peli del suo corpo sono più di intralcio che di vantaggio: non esiste in natura un essere vivente i cui i peli crescono indefinitamente (la pecora è l'unico animale che fa eccezione, ma se non viene tosata periodicamente dall'uomo, muore).
I capelli lunghi sono anzi, un ricettacolo di sporcizia e insetti che possono portare malattie.
Gli animali che vivono nei continenti polari non posseggono il pelo che cresce indefinitamente.
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Senza arrivare a limiti estremi e fenomeni da baraccone, ci sono donne che portano i capelli lunghi fino alla schiena, e non sono poche.Mrexani ha scritto: I peli non crescono indefinitamente, hanno una vita più o meno breve, sicuramente molto più breve della vita di chi li porta, passata la quale cadono e vengono sostituiti. Lo stesso vale per le pecore, che pure sono state selezionate per il vello. Non sta scritto da nessuna parte che debbano morire per mancata tosatura.
Io ho parlato di capelli non di unghie e denti.Le unghie, come gli artigli o gli zoccoli dei cavalli, o i denti dei roditori, crescono perché sono soggetti a forte usura, per tanto il tessuto deve essere prontamente sostituito. Converrai che questo fatto non é uno scherzo degli aglieni, ma una cosa molto utile e funzionale.
Che si debba inseguirla o tenderle un agguato, prima o poi la preda deve essera acchiappata.Per acchiappare una preda non è necessario inseguirla, ma appostarsi bene. Ma poi di che prede stiamo parlando? Di cozze, lumache, cinghiali? Certo la tartaruga di Achille è irraggiungibile anche per un falco.
Difendersi da chi??Che l'uomo non sia in grado di difendersi poi... Ma difendersi da chi? Dal morbillo, dalle vespe,?
Mi immagino un uomo di stazza media, abbastanza incazzato, abituato alla pugna che cerca di avere la meglio contro una innoqua vacca a mani nude.Un uomo di stazza media, abbastanza incazzato, abituato alla pugna, ammazzerebbe a mani nude gran parte degli animali di stazza media del cosmo.
Immagina cosa farebbero due o tre uomini mediamente coordinati dai propri cervelli, della iena del lupo o della vespa.
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charliemike ha scritto:
Chi aveva questa tecnologia non erano sicuramente i primitivi, ma chi li governava.Nomit ha scritto: Magari non avevano una laurea in agraria, ma sicuramente disponevano di armi laser, astronavi, bombe atomiche e biotecnologie avanzatissime.
Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime, e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.
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Dovete pur considerare la possibilità che il genere femminile sapesse controllare a volontà il suo utero e quindi tutto quello che accadeva prima, durante e dopo il concepimento. Quindi l'ipotesi del limite energetico dato da un ecosistema che produce a sua volta una soglia di età massima in tutte le specie, possa non valere per creature con una tale consapevolezza.Tonki ha scritto:
Sitchin l'ho letto poco, conosco solo di fama. Diciamo però che ha senso: al di la della bibbia, dove è noto che nelle genealeogie matusalemme e gli altri vivono esageratamente tanto (almeno fintanto non vengono cacciati dall'Eden con vita ridotta a 120), anche nella lista reale sumerica conservata ad Oxford, le vite dei re sono esorbitanti, e i regnanti pre-diluvio superano tutti i 10mila anni di vita.Nei testi di sitchin è spiegato abbastanza bene: gli dei hanno un cromosoma in + che lo chiamano "della lunga vita". Inoltre si incazzerebbero pesantemente se ci permettessimo di modificare questo limite e diventare come loro. Infatti bisogna sempre considerare che una vita maggiore produce un numero maggiore di indvidui viventi contemporaneamente. Quindi se si vuole mantenere un equilibrio energetico in un pianeta bisogna settare anche questo limite. Non è un caso che il nostro limite scritto nel dna è 120 anni.
Dando però credito a questa tesi, dagli stessi testi antichi si deduce che le conoscenze genetiche di queste "falsi dei" ( cit:stargate ;D ) sono molto primitive: commettono errori grossolani di clonazione, necessitano di vari esperimenti. E persino lo conoscenze di fisica nucleare sembrano frammentarie, considerato che Nergal quando lancia quelle che vengono tradotte come "armi del terrore" sono costretti a scappare per via del vento, ossia il fallout nucleare. Ma gli esempi sono tanti, sempre "facendo finta che".
Più verosimilmente, si tratta di esseri umani che per qualche ragione hanno un dna più ottimizzato del nostro o che da qualche parte, non certo per merito loro, hanno implementato qualche codice biologico superiore. Ancora una volta scritto da non si sa chi, non certo da loro che a mala pena sanno usarlo. Civiltà superiori, se esistono o esistettero ( e c'é da sospettarlo ) sono ben altre.
Mentre da un altro punto di vista, non credo che la vita breve serva per "equilibrio energetico". Serve per avere una razza inconsapevole, direi schiava. D'altro canto un sistema socio-economico come il nostro o come quelli precedenti non potrebbero esistere se la vita fosse anche solo triplicata. Chi vangherebbe i campi per 400 anni, chi lavorerebbe in fabbrica per altrettanto? Inevitabilmente la troppa esperienza e maturazione porterebbe a ben altri equilibri. Ha senso pensare che i nostri deva/anunna/arconti hanno accorciato la vita per evitare la troppa esperienza, che avrebbe portato inevitabilmente a un risveglio, anche di tipo spirituale, che non è necessariamente una cosa "religiosa".
Voglio dire: noi immaginiamo un allungamento della vita con mezzi tecnologici, cioé usare interfaccie e strumenti informatici, chimici e meccanici per rapportarsi con il dna e modificarlo per eliminare eventuali limiti e programmazioni precedenti.
Se si vuol fare il gioco del "facciamo finta che" bisogna pure aggiungere quello che sosteneva Carlos Castaneda, come pure Florinda Donner Grau e Taisha Abelar.Dai testi di tutto il mondo, però, come nel taoismo, nell'alchimia europea, nello yoga di Patañjali e così via, si deduce che le facoltà umane superiori, presenti in potenza nel codice biologico, sono attivabili attraverso un tirocinio mentale e spirituale. Se si vuole giocare "a far finta che", come fa Biglino, Sitchin e altri, bisogna far anche finta che un Patañjali o un Ge hong, quando parlano di come avere la chiaroveggenza, l'immortalità o altro, e ti spiegano come fare, dicono sul serio. Uno come Biglino è alienante perché fa finta di non leggere tutto questo ( o non lo legge ) e cerca solo riferimenti tecnologici screditando gli insegnamenti spirituali ( quelli pratici ) che specie in oriente sono tantissimi ( non ci sono in effetti nei testi veterotestamentari ). E probabilmente invece, non è tramite un computer e un laboratorio che si interagisce con il dna, e non è tramite la nostra linea tecnologica o altre simili che è stato redatto, e farlo è come usare un grimaldello per forzare una porta. Entri lo stesso, ma rompi qualcosa. E per qualche porta non basta. L'interazione uomo-macchina è stupida anche per questo, la nostra linea di tecnologia informatica e meccanica è primitiva rispetto alla genetica e alla biologia. E lo è per noi che utilizziamo un sviluppo ridicolo delle nostre potenzialità come genoma e che non abbiamo accesso a chissà quali altri codici. Figurarsi per chi questi limiti non li ha.
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Poteva essere onnivoro negli stadi precedenti dell'evoluzione, poi sarebbe divenuto frugivoro, altrimenti avrebbe affrontato la scarsità di frutta e semi aumentando il consumo di carne.ahmbar ha scritto: Perdonami Nomit,. ma devo sottolineare che alcune tue supposizioni fanno a cazzotti una con l'altra
Era frugivoro? Chi si nutre di frutta non preda gli animali per cibarsene, in acqua od in terra, chi avrebbe interrotto la predazione di animali terrestri e, una volta abbandonata la vita anfibia, abbia interrotto anche l'eventuale consumo di animali acquatici?
Ma... non parliamo del viaggio di una persona, parliamo di spostamenti involontari e cambiamenti impercettibili avvenuti nel corso di milioni di anni. E' come dire che i cammelli invece di evolvere le gobbe dovrebbero tornare dove vivevano i loro antenati…Se ti sei spostato in una zona dove il cibo non e' sufficiente, ritorni dove il cibo si trova, (io farei cosi' almeno)
OOOOOOOOOh Non è più semplice pensare che dove c'è maggiore varietà si trova l'origine della popolazione? Io credo semplicemente che la razza dai capelli neri si sia diffusa in tutto il mondo dando origine prima agli asiatici, poi ai koishan e poi ai negroidi.Tonki ha scritto: Ma il punto è che restano tutti aspetti fenotipici che non hanno alcun senso pratico. La varietà caucasica poi è impressionante. Gli asiatici e gli africani almeno, in quanto a colori di occhi e capelli, e anche la pelle, sono come gli animali di razza, più o meno tutti molto simili all'interno dei più grossi macrogruppi. Gli europei proprio no, e sembrano rispondere a logiche opposte. A che scopo?
Immaginare anche qui che qualcuno si sia divertito avendo accesso a quei geni, o che più semplicemente si derivi da modelli iniziali diversi, non è poi un idea campata in aria. Anche se non piace pensare quest'ultima per via del relativo razzismo che potrebbe generare, dal colore dei capelli si passa alle dimenzioni del cranio, al q.i, alla creatività e via dicendo. Certamente si può anche rispondere di no, che è così per grazia di madre natura; ma allora bisogna inserire nell'evoluzionismo logiche che niente hanno a che fare con l'adattamento e proporre mutazioni che non rispondono a nessun tipo di razionalità apparente.
Guarda Jacopo Fo che illustra la teoria della scimmia acquaticacharliemike ha scritto: Senza arrivare a limiti estremi e fenomeni da baraccone, ci sono donne che portano i capelli lunghi fino alla schiena, e non sono poche.
E comunque l'uomo ha "peli" solo sulla testa. Tutto il resto è praticamente glabro.
Che funzione avrebbero? Tenere calde le idee?
Quanti animali conosci che vivono nel folto della foresta con il pelo lungo mezzo metro?
charliemike ha scritto: Giudici 6,21
Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime, e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.
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Non era l'intento di charliemike, lui ha descritto aolo un essere fuori posto rispetto a tutti gli altri abitanti di questo pianetaIo voglio dire che l' uomo,.... non sarebbe un deficiente come lo vorresti descrivere
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Leggi bene. Non c'è scritto: "appoggiò la torcia e la carne prese fuoco.", ma che toccò la carne e dalla roccia salì un fuoco.Nomit ha scritto:
charliemike ha scritto: Giudici 6,21
Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime, e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.
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Le mie sono solo osservazioni che nulla hanno di scientifico, ma la stessa considerazione di Tonky (qualcuno ha "giocato" con noi umani) mi e' venuta dall'osservare non solo le evidenti variazioni fisiche fra le popolazioni dei diversi continenti, ma i colori della pelle che le caratterizzano e contraddistinguonoOOOOOOOOOh Non è più semplice pensare che dove c'è maggiore varietà si trova l'origine della popolazione? Io credo semplicemente che la razza dai capelli neri si sia diffusa in tutto il mondo dando origine prima agli asiatici, poi ai koishan e poi ai negroidi.
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