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E come fa l’individuo, ad avere tutto questo margine, se non è dotato dei riferimenti culturali per rendersi indipendente o aderire ad una particolare ideologia (parola che non è la più appropriata qui, ma rende l’idea)?Non concordo.
L'individuo ha un sacco di margine di affrancamento.
Dunque mi dai ragione, quando scrivevo: L’indipendenza dalla narrazione propagandistica è propria di quei (pochi) individui che, per tendenza innata o acquisita, limitano i rapporti con i propri simili o con consessi sociali in cui ci sono opinioni “ok” e opinioni “sconvenienti”. La maggior parte delle persone, semplicemente si uniforma al tipo di narrazione che il potere tesse per lei.Innanzitutto, evitare l'ideologizzarsi aiuta a creare un proprio senso analitico indipendente:
Troppo facile diagnosticare nei piu' fanatici dei "sostenitori di fazioni" (tutte le fazioni) una lacuna al posto di tale facolta' analitica.
Troppo facile, anche, notare quanto una opinione sia un riflesso diretto di tali ideologie e quando sia libera da preconcetti.
Distinzione molto sofistica, invero. Non è la cosa “in sé”, ma le sue conseguenze. Il tam tam mediatico degli ultimi anni smentisce la “mancanza di interesse” al tema e alle sue conseguenze. Solo chi vive su Marte può non vedere su come sia stato, in maniera martellante, indirizzato il pensiero di massa su tali temi. Un martellamento che viene dall’alto. Dall’Unione Europea che fa continui richiami perché tutti i paesi devono necessariamente prevedere le nozze e adozioni gay, regolamentare la maternità surrogata (accettandola) ecc.non si e' mai trattato di una concessione del potere "sospetta", perche' non c'e' nessun interesse nelle tematiche affrontate. L'unico interesse e' quello che stiamo rappresentando qui (e in tutto il paese diffusamente... spero non troppo):
le conseguenze dirette della discussione.
C’è sicuramente l’elemento di distrazione di massa, ma non è ragionevole sostenere che sia l’unico per cui sia stato montato un circo simile.Non s'e' deciso che fossero tematiche fondamentali dall'alto, s'e' deciso che fossero adatte a "distrarre le masse".
Evita di salire in cattedra, per favore. Non ho bisogno che tu mi faccia le ripetizioni dei “principi logici fondamentali” o della tabellina del 3.@ Rickard
Il dibattito sta diventando sterile.
Parrebbe quasi che ad ogni nuovo post si incominci una discussione da zero, come se non si tenesse in alcun conto ciò che è stato detto nel thread fino a quel momento.
Se non riesci a dare un sensata risposta alle obiezioni finali del mio post #2310, non ha senso girare intorno ad altro ché altrimenti la discussione diverrebbe assurda.
In particolare, sono questioni preliminari:
1) condividere un criterio formale che permetta di stabilire quando vi sia una discriminazione.
2) condividere la conoscenza - almeno - dei tre princìpi logici fondamentali ed applicarli al dibattito.
Perché me l’ha detto Massimo.Io, in realtà, non avevo faticato ad immaginare la necessità di lasciare una certa libertà di spaziare in questo senso alla discussione ed avevo proposto a Rickard di aprire il thread in Politica mondiale. Fatto sta che il thread è stato aperto in Politica italiana (chiedilo a Rickard il perché).
Sono l’autore del topic, lasciami almeno un minimo di libertà narrativa, perdiana.Tuttavia è stato Rickard ad aver aggiunto, per unilaterale decisione, l'ultima parte, cioè: "e trappole affini", assumendo così già nel titolo (anziché lasciare che fosse la discussione a permettere di giungere una conclusione in tal senso)
Hai un po’ troppa tendenza a gongolare e gioire da solo delle tue “vittorie”, tu che stai ad ammonire tutti con l’ideologia di questo e l’ideologia di quello.@ Rickard
Questa persona s'è sicuramente fatta pestare a sangue per distrarre l'opinione pubblica dai "problemi veri della GGente"
La nostra società è rispettosa e tollerante dei diversi modelli vita che le persone scelgono per se stesse; d'altronde non hai visto che successo che riscuotono Vendola e Crocetta?
Non esiste un problema di riconoscimento di pari dignità alle minoranze. Le ideologie non hanno alcuna influenza sull'assetto legislativo attuale. Alice s'è appena seduta al tavolo del Cappellaio matto.
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Oppure si potrebbe dire che le cose non sono affatto distinte, e cioè che in un sistema in cui vige la proprietà privata dei mezzi di produzione non possono esistere diritti civili, ne diritti politici, ne diritti umani, ma solo falsi diritti e diritti della classe privilegiata.
Non sono affatto un fun del capitalismo, voglio che sia chiaro. Tuttavia il discorso che facciamo nel thread, a mio modo di vedere, è slegato da quello sul sistema economico.
Mi spiegherò meglio. Io posso benissimo concepire una società:
a) capitalista che riconosce la legittimità di tutti i modelli personali di vita
b) capitalista che non riconosce la legittimità di tutti i modelli personali di vita
c) collettivista che riconosce la legittimità di tutti i modelli personali di vita
b) collettivista che non riconosce la legittimità di tutti i modelli personali di vita
E si potrebbero fare un sacco di altri esempi con altrettante combinazioni "sitema economico"/"temi etici in senso stretto" differenti.
Che dici?
Allora vi è discriminazione ''quando si verifica un trattamento diverso in situazioni che si presentano sostanzialmente uguali'' [Treccani]...1) condividere un criterio formale che permetta di stabilire quando vi sia una discriminazione.
I condizionamenti e i tabù della morale e dei costumi dei popoli sono imposti pressoché da tutte le religioni, è nella loro natura l'essere totalizzanti e liberticide (d'altronde sono in primis strumenti di controllo sociale).
Anche altri fattori ed ideologie (diverse da quelle religiose) sono condizionanti delle libertà dei cittadini in modo analogo alla religione.
Io invece che credevo che il "pensiero unico imposto" avesse già accompagnato il Popolo per c.ca due millenni e che da 300 anni a questa parte si stia tentando di risolvere questo piccolo problema di rincoglionimento collettivo
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@ Mrexani
Per buona parte delle cose comprensibili che hai detto, ti invito a rileggere il thread poiché affermi - con l'intento di contestarmi - cose che sono già state discusse in abbondanza e che spesso anche io stesso ho affermato in modo persino più approfondito di te.
Per il resto, sarebbe bello se riuscissi ad esprimerti in un linguaggio umano usando proposizioni con senso compiuto.
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Sono la reale espressione di interessi e valori differenti.1) Gli scontri ideologici a cui assistiamo per l'approvazione di molte leggi sono la reale espressione di interessi e valori differenti presenti in seno alla società oppure sono solo un semplice espediente teso a dare una parvenza di differenza tra i fini dei partiti quando in realtà tale differenza non esiste?
Certo.2) Le leggi attuali discriminano alcune minoranze che esistono nella nostra società?
Infinite.3) Esistono procedimenti linguistico-espressivi che permettano di difendere posizioni ideologiche senza darlo a vedere ad uno sguardo superficiale?
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Prendo un esempio proprio sulla discussione del ddl. Cirinnà, visto che la discussione parte da lì.
Chi si opponeva alla stepchild adoption lo faceva, a suo dire, "in nome della difesa dei diritti dei bambini". In particolare in nome della difesa del "diritto del bambino a avere una madre e un padre".
Basta sviluppare gli argomenti per accorgersi che sono entrambe cazzate.
La prima è una cazzata molto brutta, perché nella realtà avere impedito quella possibilità non è che abbia dato dei diritti in più ai bambini. In realtà si è limitato a togliere dei diritti ai bambini.
Prendiamo il caso peggiore portato a paragone dai "difensori dei diritti dei bambini": l'utero in affitto.
Ovvero uno qualunque dei tanti Nicky Vendola che ci sono in Italia.
Io non prendo posizione rispetto a questo argomento. Mi limito a osservare e a cercare di capire.
Vuoi difendere il "diritto del bambino a avere una madre e un padre"? A me sta anche bene.
Chiaro che questo esclude del tutto ogni tipo di genitorialità gay.
Ma l'altra cosa che mi aspetto da te è che tu pretenda l'OBBLIGO per i genitori single di riformare una coppia entro brevissimo tempo.
Vedovi, separati o divorziati, non ha importanza: il bambino ha il "diritto a avere una madre e un padre".
Tu devi tutelarlo.
Stop.
E siccome è il bimbo che si trova nella situazione più svantaggiata il suo diritto è quello che la legge deve salvaguardare per primo.
Chiaro che il "diritto del bambino a avere una madre e un padre" entra in conflitto col diritto del genitore single di cercare una persona che gli piaccia mettendoci tutti il tempo che ci vuole.
Ma sono ben cazzi sua: in nome del "diritto del bambino a avere una madre e un padre", la legge potrà concedergli 6 mesi per riuscirci.
Passato questo tempo verrà abbinato d'ufficio a un'altra persona, possibilmente genitore single inadempiente anch'essa.
Quello che vedo è che questo non accade.
Il "diritto del bambino a avere una madre e un padre", resta un diritto da difendere strenuamente se e soltanto viene usato per impedire la genitorialità gay.
Una volta oltrepassato questo scoglio, il "diritto del bambino a avere una madre e un padre" scompare all'improvviso.
Io oltre a queste due possibilità non riesco a andare.
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Il diritto naturale non è il frutto di propaganda
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Pispax ha scritto: Se invece parliamo del "diritto del bambino a avere una madre e un padre", la cosa è molto più facile.
Questo diritto o esiste oppure non esiste.
Se non esiste allora bon: se ne riconosce la natura di cazzata e morta lì.
Se invece esiste, oppure si si vuole introdurlo, allora le cose si complicano. Perché è un diritto, quindi va tutelato SEMPRE.
Inoltre è un diritto che riguarda una persona svantaggiata (il bambino, proprio per definizione), e quindi va salvaguardato PER PRIMO.
Io non prendo posizione rispetto a questo argomento. Mi limito a osservare e a cercare di capire.
Vuoi difendere il "diritto del bambino a avere una madre e un padre"? A me sta anche bene.
Chiaro che questo esclude del tutto ogni tipo di genitorialità gay.
Ma l'altra cosa che mi aspetto da te è che tu pretenda l'OBBLIGO per i genitori single di riformare una coppia entro brevissimo tempo.
Vedovi, separati o divorziati, non ha importanza: il bambino ha il "diritto a avere una madre e un padre".
Tu devi tutelarlo.
Stop.
Pispax ha scritto: Il "diritto del bambino a avere una madre e un padre", resta un diritto da difendere strenuamente se e soltanto viene usato per impedire la genitorialità gay.
Una volta oltrepassato questo scoglio, il "diritto del bambino a avere una madre e un padre" scompare all'improvviso.
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bauer ha scritto: Vorrei quindi aggiungere una domanda che potrebbe aiutare a far chiarezza:
4) Esiste un limite alle libertà che possono essere garantite ad un individuo? E se tale limite esiste come si dovrebbe decidere a che punto porlo?
Coloro che hanno le proprie necessità/desideri al di la di questo paletto non sarebbero a loro volta dei discriminati per definizione?
mc ha scritto: L'ipocrisia di fondo e' che quando si parla di aborto e' la vita il "diritto naturale" per eccellenza. Se a contribuire alla vita c'e' un gay, allora che si fotta questa nuova vita: meglio che non nasca mai.
Peculiarita' fondante l'ipocrisia... sempre sostenuto.
perspicace ha scritto: Mc, com'è che poi molti di voi che vi schierate in "difesa della vita" poi siete contrari all'eugenetica più pura quella che mira al miglioramento o al selezionamento della genetica della prole?
Cioè LORO i partecipanti al dibattito (tra cui me) mettono "Madre Natura" come autorità indiscussa delle decisioni riguardati la vita oppure "Madre Natura" può avvolte non essere la massima autorità e può essere scansata arrivando a prendere decisioni che la superano in autorità?
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invisibile ha scritto:
bauer ha scritto: Vorrei quindi aggiungere una domanda che potrebbe aiutare a far chiarezza:
4) Esiste un limite alle libertà che possono essere garantite ad un individuo? E se tale limite esiste come si dovrebbe decidere a che punto porlo?
Per me è ovvio che si, ed è anche ovvio quale sia questo limite: la libertà individuale va negata quando questa danneggia l'altro.
Io non posso permettermi di essere libero al punto da danneggiare te.
Coloro che hanno le proprie necessità/desideri al di la di questo paletto non sarebbero a loro volta dei discriminati per definizione?
No.
Se tu ti permetti una libertà che mi danneggia, il mio impedirtelo non sarebbe in nessun caso discriminarti.
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bauer ha scritto: Questa è una risposta che darei anche io.. ma resta comunque una risposta non completa.
Per dare un esempio: perchè la poligamia non è messa in discussione (o qualsiasi altra forma di unione con piu' di 2 membri)? Le persone che la desiderano non hanno voce e non vengono neanche considerati. Eppure sarebbe preso in considerazione solo da persone consenzienti e quindi non danneggerebbe nessuno.
E sempre rimanendo in esempi di unioni. Perchè non si sta discutendo del matrimonio con animali? Quante migliaia di persone si andrebbero subito ad avvalorare di questa unione se fosse resa legale...
Se un giorno grandi quantità di soldi cominciassero a venire spesi nella greazione di associazioni amore poligamo e amore animale, se hollywood cominciasse a propagandare queste idee a macchia d'olio finchè una fetta sostanziale di popolazione (e di politici) cominciasse a prenderla in considerazione, si potrebbe avere una situazione simile a quella coi movimenti gay di ora?
Non ci sono quindi molti altri gruppi di persone a cui non è stata data una voce, che nonostante non abbiano in mente comportamenti lesivi a terzi, sono da considerare discriminati? Non dovrebbero quindi in teoria TUTTE le forme di unione essere tutelate dallo stato (in modi diversi magari ma comunque tutelate)?
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Io "schierato in favore delle vita"? In che senso?Mc, com'è che poi molti di voi che vi schierate in "difesa della vita" poi siete contrari all'eugenetica più pura quella che mira al miglioramento o al selezionamento della genetica della prole?
Madre Natura non viene violentata se viene fatto del sesso consensualmente. Non viene insultata se si avallano i propri sentimenti. Non viene "declassata" nel caso in cui un uomo voli (aereo, aliante, etc.) nonostante il suo piccolo ostacolo fisico che gli rende impossibile il farlo... Madre Natura viene "scansata" senza che ci si debba ritirare a meditare sulla deriva "CONTRONATURA" di tale opzione.Cioè LORO i partecipanti al dibattito (tra cui me) mettono "Madre Natura" come autorità indiscussa delle decisioni riguardati la vita oppure "Madre Natura" può avvolte non essere la massima autorità e può essere scansata arrivando a prendere decisioni che la superano in autorità?
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Scusa, ma nella tua ipotesi di mondo "non ne e' dotato".E come fa l’individuo, ad avere tutto questo margine, se non è dotato dei riferimenti culturali per rendersi indipendente o aderire ad una particolare ideologia (parola che non è la più appropriata qui, ma rende l’idea)?
No. E' che fa comodo a te che tu mi ritenga in accordo. :-)Dunque mi dai ragione, quando scrivevo: L’indipendenza dalla narrazione propagandistica è propria di quei (pochi) individui che, per tendenza innata o acquisita, limitano i rapporti con i propri simili o con consessi sociali in cui ci sono opinioni “ok” e opinioni “sconvenienti”.
Innanzitutto, e' una condizione del tutto reversibile, per cui non vedo grossi problemi ad evitare in partenza o durante la propria analisi. Poi, non e' quasi mai cosi' annichilente, tranne i casi di fanatismo patologico che si possano venire a creare nel corso della propria vita (e non parlo solo di fanatismo religioso!!).La maggior parte delle persone, semplicemente si uniforma al tipo di narrazione che il potere tesse per lei.
Trovo ingenuo questo spunto.non si e' mai trattato di una concessione del potere "sospetta", perche' non c'e' nessun interesse nelle tematiche affrontate. L'unico interesse e' quello che stiamo rappresentando qui (e in tutto il paese diffusamente... spero non troppo):
le conseguenze dirette della discussione.
Distinzione molto sofistica, invero. Non è la cosa “in sé”, ma le sue conseguenze. Il tam tam mediatico degli ultimi anni smentiscono la “mancanza di interesse” al tema e alle sue conseguenze.
Fantaterrorismo.Il punto è che le “nozze gay” sono solo uno dei tasselli del puzzle, non l’unico. La progressiva idea della intercambiabilità sessuale, del negare l’esistenza di qualsiasi tipo di tendenza di genere, è l’altra parte (e la più inquietante) del tutto. Paesi “evoluti” in cui si fanno strada idee come sostituire i comuni termini genitoriali (“mamma” e “papà”, per intenderci), con “genitore A” e “genitore B”.
Un'idea... che cosa ha di ponderato se non la paranoica sensazione personale (indotta!!!)??L’idea che non l’orientamento sessuale, ma persino il sesso stesso sia una scelta, e che dunque sia sbagliato trattare un bambino come un maschio e una bambina come una femmina, perché potrebbero “decidere” di essere altro (provocando nient’altro che confusione in bambini piccoli o adolescenti, che non possono essere caricati di simili scelte).
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Beh... certo... dire che gi aerei non possono volare...Oddio dire che gli Aerei in natura non possono volare mi sembra una forzatura. Dopo tutti il volo lo abbiamo copiato dagli uccelli, per cui è naturale come lo è l'andare in barca la galleggiabilità fa parte delle leggi naturali (un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume del liquido spostato) mica la natura viene meno.
Se e' per questo, siamo muniti di denaro... che e' concettualmente valido come parametro di scambio ed e' la Natura che non ha imposto nessun vincolo per cio' che si possa scambiare con esso e la dimostrazione e' cio' che il denaro ha spinto l'uomo a fare pur di ottenerne grosse quantita'. Se ha creato naturalmente "l'ingengneria" allora deve essere perfettamente naturale anche la "compravendita".Madre Natura ci ha dotato dei pollici opponibili e dell'ingegneria, quindi della capacità di utilizzare attrezzi. Prima sassi scheggiati legati ad un asta di legno poi aerei supersonici, poi stazioni spaziali orbitali.
"Creare nuove forme di diritto":Quindi qui il discorso è più ampio del diritto di due gay ad avere un figlio, qui si parla di creare nuove forme di diritto che nella maggior parte dei casi devono ancora essere ben comprese dalla società dalla popolazione.
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QED. Sempre lì andiamo a parare. La penso così perché sono un cattolico baciapile, con nientemeno che “intenti liberticidi”. Mamma li turchi.Tirando le somme generali, ciò che a mio parere risulta più che evidente è la volontà di alcuni di difendere posizioni molto conservatrici e intolleranti senza volere ammettere (o, a seconda dei casi, comprendere) i propri intenti liberticidi. Ma in questo, se non altro, trovo almeno una nota positiva: ormai non è più né utile né consigliabile dichiarare apertamente la propria intolleranza, meglio camuffarla.
Ovviamente sì, e non è un solo limite, sono diversi. Il criterio per porre tali limiti non è assoluto, ma delle “linee guida” sono facilmente intuibili. La vita in società è un compromesso, e c’è una buona dose di verità nella massima la mia libertà finisce dove inizia la tua. Se la libertà mia confligge con quella di altri individui, andrà per forza di cose stabilita una priorità. Ad esempio, si considera (giustamente) che il diritto di una donna di decidere se continuare o meno una gravidanza, travalica il diritto dell’uomo di volere un figlio.Forse tra tutti questi discorsi bisognerebbe cominciare a mettere dei paletti. E' evidente che qualcosa ha portato ad uno stallo la discussione. Non ci si capisce proprio perchè ognuno probabilmente parte da delle basi completamente differenti (come la definizione di diritto data da Pispax o la definizione di discriminazione di Rickard).
4) Esiste un limite alle libertà che possono essere garantite ad un individuo? E se tale limite esiste come si dovrebbe decidere a che punto porlo? Coloro che hanno le proprie necessità/desideri al di la di questo paletto non sarebbero a loro volta dei discriminati per definizione?
Ma cosa dici? Ne è dotato chiunque abbia i riferimenti culturali di base, e sia in grado (o reso in grado) di valutarli indipendentemente. Perché mai nella “mia ipotesi di mondo” nessuno li avrebbe?Scusa, ma nella tua ipotesi di mondo "non ne e' dotato".
Quindi, a mio avviso, questo tentativo di confutare creandoti i "tuoi personali punti fermi di riferimento" sociale e' inaccettabile.
La fai un po’ troppo facile. Sembra che si tratti di staccare una spina, o un’azione parimenti elementare. È un processo molto lungo e “doloroso”, poiché obbliga la persona a mettere in discussione la propria visione del mondo e delle cose. Un po’ come per il 9/11, il “salto” è accettare che cose simili possono avvenire, prima ancora di addentrarsi nelle questioni più tecniche.Innanzitutto, e' una condizione del tutto reversibile, per cui non vedo grossi problemi ad evitare in partenza o durante la propria analisi.
Hai detto con altre parole il mio stesso concetto: fornita di riferimenti culturali e la capacità di allontanarsene o avvicinarvisi.La maggior parte delle persone "accetta" cio' che non e' in grado di valutare per conto proprio (un comportamento abbastanza normale.. dopotutto) ma se messa in grado di farlo, o quando questa possibilita' vienga ottenuta con i soli propri mezzi, tendera' ad avere un idea propria in stretta dipendenza dal livello di fantismo che la contraddistingue.
Significa far interessare quella tematica alle masse. Ciò che viene ripetuto in maniera martellante, entra nel dibattito pubblico e interessa alle masse, perché gli è stato detto che deve interessarsene.Trovo ingenuo questo spunto.
Monopolizzare i media non signifca "dimostrare che interessi alle masse".
Io non ho schernito nessuno, in compenso sono stato ampiamente preso per il culo e sbeffeggiato, anche da discorsi “ironici” come questo. Mi sono beccato del fanatico religioso e (da te) del fanatico paranoide. Fossi in te, non starei dunque a lamentarmi più di tanto del trattamento ricevuto.hai voglia a schernirmi come "ignorante" che non "conosce" la cosa mi tocca come mi toccherebbe un tizio che giuri di aver visto un troll nella foresta o un idiota che afferma di aver visto la pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno.
Dimmi che tipo di cosa sarebbe CONCRETA secondo il tuo criterio, per evitare di postare cose “non concrete”.Dimmi una sola cosa CONCRETA che giustifichi tale paura, o TACI PER SEMPRE con queste sparate terroristiche.
Io liquido?!? Io? Molte obiezioni e ragionamenti sono sempre tutti lì, il meglio che si trova è tirare in ballo per forza il cattolicesimo, o limitarsi a banalizzare il tutto come “fantaterrorismo” e “paranoia”. Floh è fissato con la Chiesa e affini, mentre tu sembri esserlo con le “massonerie & co.”, dato che sei l’unico ad averle tirate in ballo, per meglio ridicolizzare (roba da gombloddisti).come fai a liquidare un cosi' complesso itinerario psicologico dell'individuo individuando il nodo cruciale in questa banale consapevolezza che, ad un analisi approfondita, si rivela proprio essere una palese scelta personale!??
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perchè la poligamia non è messa in discussione (o qualsiasi altra forma di unione con piu' di 2 membri)?
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Ancora una volta il vero "problema" da affrontare per i nostri piccoli omuncoli rancorosi (non parlo di tutti, ma di qualcuno in particolare) e odiatori per dottrina, non e' la situazione nel suo complesso (visto che ognuna e' diversa per grandissima parte dal''altra!!!) ma e' la "diversita'" inconcepibile (probabilmente per subcultura) che li sconvolge profondamente (e probabilmente nemmeno essi stessi sanno per quali motivi).
Madre Natura non viene violentata se viene fatto del sesso consensualmente. Non viene insultata se si avallano i propri sentimenti. Non viene "declassata" nel caso in cui un uomo voli (aereo, aliante, etc.) nonostante il suo piccolo ostacolo fisico che gli rende impossibile il farlo... Madre Natura viene "scansata" senza che ci si debba ritirare a meditare sulla deriva "CONTRONATURA" di tale opzione.
Madre Natura e' a "disposizione" ad accettare qualsiasi mutazione essa stessa riesca a rendere possibile (ed in quest'ottica che posso permettermi di accettare, previo valutazione caso per caso, anche le pratiche eugenetiche).
Un punto di vista che vincoli Madre Natura al "proprio" (si fa per dire) modo di intendere Madre Natura stessa ci avrebbe condannati a vivere ancora nelle caverne, con la "naturalezza" che e' nelle corde della piu' semplice, ma "al 100% naturale" ameba.
Tutta la componente esoterica del Potere occulto e' frutto della stessa fuffa che contraddingue le religioni esistenti ed e' pateticamente anacronistico in un'era come questa.
...
La fottuta "massoneria e Co." e la loro congiura occulta son solo fuffa ed un semplice ragionamento logico da due lire lo puo' dimostrare facilmente.
Quindi qui il discorso è più ampio del diritto di due gay ad avere un figlio, qui si parla di creare nuove forme di diritto che nella maggior parte dei casi devono ancora essere ben comprese dalla società dalla popolazione.
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Mrexani ha scritto: bauer
L'istituzione della poligamia è un desiderio represso o forse innaturale, la cui induzione probabilmente, non è necessaria. Anche per non apparir retrogadi vicino all'Arabia Saudita.
In più garantisce la giusta e non eccessiva ridondanza nella tutela della prole. Sia chiaro, in tre o in quattro sarebbe meglio, ma ci sarebbe una ridondanza superflua di suocere.
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Rickard ha scritto: Il motivo per cui è stato fatto è di normalizzare gli omosessuali e l’intrinseca carica eversiva di cui erano portatori. Un tempo, i movimenti omosessuali non si limitavano a strillare per i matrimoni, ma portavano con sé una critica all’intero modello di società, scardinandone le posizioni e gli obblighi. Con la potenza della propaganda, nel corso di vari anni, si è fatto credere a queste persone che la cosa più importante per loro fosse aderire in pieno ai canoni di quella società che prima criticavano. Adesso, la cosa essenziale è essere “normali”, “come gli altri”. Sposarsi in chiesa. Come una persona “qualunque”.
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perche' quando ne parli, sembra una umanita' (una popolazione italiana) senza nessuna speranza, e da questo dissento.Ma cosa dici? Ne è dotato chiunque abbia i riferimenti culturali di base, e sia in grado (o reso in grado) di valutarli indipendentemente. Perché mai nella “mia ipotesi di mondo” nessuno li avrebbe?
Se ho dato questa idea, beh... ne approfitto per riformulare:La fai un po’ troppo facile. Sembra che si tratti di staccare una spina, o un’azione parimenti elementare. È un processo molto lungo e “doloroso”, poiché obbliga la persona a mettere in discussione la propria visione del mondo e delle cose.
E' vero.Mi sono beccato del fanatico religioso e (da te) del fanatico paranoide. Fossi in te, non starei dunque a lamentarmi più di tanto del trattamento ricevuto.
Ok.Io liquido?!? Io? Molte obiezioni e ragionamenti sono sempre tutti lì, il meglio che si trova è tirare in ballo per forza il cattolicesimo, o limitarsi a banalizzare il tutto come “fantaterrorismo” e “paranoia”. Floh è fissato con la Chiesa e affini, mentre tu sembri esserlo con le “massonerie & co.”, dato che sei l’unico ad averle tirate in ballo, per meglio ridicolizzare (roba da gombloddisti).
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Ho incontrato due tipi di femministe:Lo stesso mi chiedo dei movimenti femministi in realtà: quanto di essi è stato spontaneo prima che venissero imbrigliati in questa versione che abbiamo oggi?
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mc ha scritto:
L'unico astio che mi sono permesso non era certo indirizzato a te o a coloro stiano presentando rispettosamente la loro opinione al riguardo (il target ha capito da solo a chi mi riferivo e non ha tardato a sparare le sue minchiate quotidiane).
...
A parte i coglioni (il solito) che se ne approfittano con il solo intento di "disturbare" le discussioni e di vendicare il proprio onore pluri-massacrato in piu' di mille occasioni...
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Prima della uniformazione che poi c’è stata, i movimenti omosessuali erano portatori (perlopiù inconsapevoli) di una forza che andava contro i cardini stessi della società, che infatti li avversava apertamente (addirittura, l’omosessualità era considerata un disturbo mentale, in molti paesi). La potenza eversiva stava non solo nel rifiuto dei canoni ufficiali. Rifiutare un canone ufficiale, significa comunque ribadirlo ed esserne in qualche modo dipendenti, anche se in senso opposto alle direttive di quel canone.Quindi secondo te c'è stato un momento nella storia in cui questi movimenti erano puri e indipendenti prima di venire ridirezionati? Che esistessero in minima parte mi pare ovvio ma quello che ti sto chiedendo è come mai credi che già prima della propaganda massiccia sull'argomento gay questi movimenti fossero degni di preoccupazione.
Per quelli la storia è diversa. Anche nella famosa “prima ondata”, si è sempre trattato di movimento funzionali al potere stesso. Senza contare che molte dichiarazioni di quelle prime femministe fanno rabbrividire (adesioni al Ku Klux Klan, il sesso eterosessuale come “invenzione” del patriarcato, roba da pazzi).Lo stesso mi chiedo dei movimenti femministi in realtà: quanto di essi è stato spontaneo prima che venissero imbrigliati in questa versione che abbiamo oggi?
C'è mai stato un momento in cui questi movimenti davano veramente dei grattacapi al potere tanto da dover essere ridirezionati?
O si è semplicemente preso il controllo di una fetta della popolazione scontenta della propria situazione (ma disorganizzata) e la si è sfruttata direzionandola verso comportamenti più desiderabili? (come per esempio oggi si fa con le ong che portano alle primavere arabe?)
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Assolutamente VERO in generale.Il punto è che l’impostazione mentale di attribuire certe opinioni esclusivamente a parti specifiche, e a valutarle di conseguenza, “in automatico”, è frutto della propaganda. Propaganda che mira a portare avanti le proprie posizioni, e a far sì che le altre vengano velocemente liquidate, apostrofare come mosse dall’odio, dalla misoginia, razzismo, antisemitismo e qualunque altro “ismo” inventato per evitare di confrontarsi sul merito.
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bauer ha scritto:
Pispax ha scritto: Se invece parliamo del "diritto del bambino a avere una madre e un padre", la cosa è molto più facile.
Questo diritto o esiste oppure non esiste.
Se non esiste allora bon: se ne riconosce la natura di cazzata e morta lì.
Se invece esiste, oppure si si vuole introdurlo, allora le cose si complicano. Perché è un diritto, quindi va tutelato SEMPRE.
Inoltre è un diritto che riguarda una persona svantaggiata (il bambino, proprio per definizione), e quindi va salvaguardato PER PRIMO.
Io non prendo posizione rispetto a questo argomento. Mi limito a osservare e a cercare di capire.
Vuoi difendere il "diritto del bambino a avere una madre e un padre"? A me sta anche bene.
Chiaro che questo esclude del tutto ogni tipo di genitorialità gay.
Ma l'altra cosa che mi aspetto da te è che tu pretenda l'OBBLIGO per i genitori single di riformare una coppia entro brevissimo tempo.
Vedovi, separati o divorziati, non ha importanza: il bambino ha il "diritto a avere una madre e un padre".
Tu devi tutelarlo.
Stop.
Un diritto esiste solo se uno stato effettua il 100% delle possibili azioni per supportarlo? Detta così pare che gli Italiani non abbiano diritto al lavoro e alla creazione delle basi perchè cio' avvenga solo perchè esiste già gente a cui questo diritto non è direttamente garantito dallo Stato.
Pispax ha scritto: Il "diritto del bambino a avere una madre e un padre", resta un diritto da difendere strenuamente se e soltanto viene usato per impedire la genitorialità gay.
Una volta oltrepassato questo scoglio, il "diritto del bambino a avere una madre e un padre" scompare all'improvviso.
Il divorzio è un cattivo esempio visto che nessuno dei 2 genitori si dissolve a causa di esso.
Forse tra tutti questi discorsi bisognerebbe cominciare a mettere dei paletti. E' evidente che qualcosa ha portato ad uno stallo la discussione. Non ci si capisce proprio perchè ognuno probabilmente parte da delle basi completamente differenti (come la definizione di diritto data da Pispax o la definizione di discriminazione di Rickard).
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