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Pigna ha scritto: Quindi mi vorresti dire che dovremmo tornare sulla luna oggi con la tecnologia Apollo?
L’elettronica di bordo non è fatta solo dei computers ma di tutta la strumentazione che contiene chip integrati, monitors, periferiche e quant’altro. Quindi devi schermare tutta la navicella.
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Questo è più che evidente.pjam831 ha scritto: Si in effetti, si puo` pensare che sia sufficiente riprodurre certe tecnologie. Tuttavia l`elettronica di oggi e` davvero onnipresente, in ogni parte dell`equipaggiamento e onestamente schermare quella non credo sia questione da poco. Oltre che mettere schermature, e dando per scontato siano sufficienti, si deve riprogettare l`elettronica stessa in modo che sia intrinsecamente piu` resistente. Non e` una cosa da poco, per quanto si faccia gia` per satelliti e sonde interplanetarie.
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Perché per quanto fai progetti e tieni conto di tutte le variabili, c'è sempre l'imprevisto dietro l'angolo.Pigna ha scritto: @CM
Il tuo paragone mi sembra abbastanza azzeccato e rende l'idea.
Mi domando per quale motivo ogni nuovo modello di auto faccia test di decine di migliaia di chilometri nelle più disparate condizioni ambientali e atmosferiche quando il modello precedente lo aveva già fatto e superato brillantemente.
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Continui a ignorare il punto chiave che ho rimarcato più volte.Nuovi progetti, nuove variabili (utilizzo di nuove strumentazioni e materiali), nuovi imprevisti e quindi: nuovi test.
Esattamente come nelle auto.
Anche se si conoscono perfettamente i luoghi e le condizioni ambientali dove si fanno le prove dei nuovi modelli.
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Non è questione di valvole o transistors.Roberto70 ha scritto: Ma tutti i dati relativi alle radiazioni delle FVA si conoscono e si sa gia come affrontarle: che tipo di schermatura è necessaria, che velocità bisogna tenere, che rotta si deve seguire.
Charlie,
lo abbiamo detto non so quante volte:
Le sonde cinesi e israeliane degli ultimi 5 anni hanno le valvole o l' elettronica?
Se alla nasa sono cosi' coglioni da non superare il problema chiedessero aiuto ai cinesi e agli israeliani.
Cosa non hanno in comune con orion? L'UOMO!
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Ci riprovo, mettendo dei numeri (inventati di sana pianta a titolo di esempio) per rendere meglio l'idea.Pigna ha scritto: @CM
"Quello invece che contesto è il fatto che la NASA dichiari di dover risolvere sfide che ha già risolto 50 anni fa."
Si ma lo hanno fatto con tecnologie diverse e più antiquate! La mancata conoscenza deriva dalle nuove tecnologie impiegate che quindi devono essere testate. Mi sembra molto ovvia la cosa.
Se, per esempio, l'Alfa Romeo ha già testato 40 anni fa L'Alfa 75 nelle nevi della Filnlandia, perchè lo fa ancora oggi con la Stelvio?
Se un ingegnere Alfa Romeo dice che dobbiamo testare la nuova Stelvio in Filandia prima di metterla sul mercato, qualcuno potrebbe dire: ma lo hai già fatto con l'Alfa 75 40 anni fa e con tutti gli altri modelli, a che ti serve?
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Se un ingegnere Alfa Romeo dice che dobbiamo testare la nuova Stelvio in Filandia prima di metterla sul mercato, qualcuno potrebbe dire: ma lo hai già fatto con l'Alfa 75 40 anni fa e con tutti gli altri modelli, a che ti serve?
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Smith sta solo facendo il suo mestiere: dice le cose come stanno.Ripeto infine che mi pare quanto meno assurdo che un ingegnere stipendiato dalla NASA sbugiardi il suo datore di lavoro anche se questo è solo un aspetto logico.
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Scritta leggermente meglio: la NASA ci racconta che 50 anni fa hanno risolto i problemi delle FdVA con le capsule delle missioni Apollo, però oggi non sono in grado di affrontare gli stessi rischi con una navicella 50 anni più moderna: "Dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone in questa regione dello spazio" (cit. letterale)Pigna ha scritto: 50 anni fa hanno risolto i problemi delle FdVA con le missioni Apollo.
Addesso devono risolvere gli stessi problemi con le missioni Orion.
Ciò detto, detto tutto.
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No, le due parole "CON ORION" le hai aggiunte tu, nella citazione letterale non ci sono.Pigna ha scritto: @Sertes
"Dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone (CON ORION) in questa regione dello spazio" (cit. letterale)
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Se ha questa opinione, evidentemente sì.Pigna ha scritto: "Perché é evidente a tutti, tranne che a voi believers, che l'uomo in quelle regioni dello spazio non c'è ancora mai andato. "
Mettiti d'accordo con Kamiokande. L'ingegnere aerospaziale, consulente scientifico di Mazzucco, dice che il passaggio di navicelle nelle FdVA è perfettamente possibile in sicurezza.
E' un believer anche lui?
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Quello che credo è che provi a seminare zizzania e a cambiare discorso perché non hai argomentazioni.Pigna ha scritto: Uso le dichiarazioni di Kamiokande perchè sono in netto contrasto con le affermazioni di Mazzucco riguardo le FdVA.
Questo netto contrasto cozza con il ruolo di consulente scientifico per American Moon coperto dallo stesso Kamiokande.
Bisogna che si mettano d'accordo, non credi?
Veramente sono già abbastanza comodo con l'affermazione dell'ingegnere della NASA. Chi non sa affrontare nemmeno quella, figurati se affronta i numeri (che abbiamo peraltro presentato tante volte in tante altre occasioni).Io per le problematiche delle FdVA mi attengo alle dichiarazioni di Van Allen stesso e alle rilevazioni fatte sulle navicelle Apollo e dalle sonde NASA e di altre agenzie spaziali.
Se credi che siano false, accomodati a confutarle con i numeri.
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