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Quindi?macco83 ha scritto:
volentieri:
link ISS:
www.epicentro.iss.it/mortalita/EccessoMortalita2015
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che forse non esiste solo il covid responsabile di eccesso di mortalità?!neveragainhc ha scritto: Dove vuoi arrivare?
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ero rimasto allo 0.3 ma nel tempo si è pure abbassata allo 0.14neveragainhc ha scritto: Fonte?
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Oltre all'articolo da te postato, una letalità dello 0,14% non l'ho trovata.macco83 ha scritto:
ero rimasto allo 0.3 ma nel tempo si è pure abbassata allo 0.14neveragainhc ha scritto: Fonte?
www.google.nl/amp/s/www.milanocittastato...le-e-allo-010/%3famp
Comunque basta unire i puntini: anche se fosse allo 0.3 vorrebbe dire 3 volte più letale dell'influenza il che è coerente con un' emergenza moderata rispetto agli anni scorsi. In molti hanno detto che il covid sia un'influenza più bastarda che ciclicamente accade. A me sembra sensata come affermazione.
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Paragonare l'eccesso di mortalità va bene, però rischia di minimizzare il potenziale impatto del virus, dato che restrizioni così severe negli anni passati non sono mai esistite, e neanche raccomandazioni come quelle svedesi.macco83 ha scritto: @neveragainhc
ok tu hai il tuo modo di calcolare la letalità altri hanno altri metodi. Per me è molto difficile calcolarla per la natura influenzale del virus e per l'inaffidabilità dei tamponi. Per esempio in Serie A fanno i tamponi a tutti i 500 giocatori ogni settimana e ne è uscito che oltre il 20% ha avuto il covid! Se lo proiettiamo alla popolazione totale abbiamo 12M di contagiati e letalità relativa dello 0.5 (relativa perché i 65.000 non sono tutti morti a causa del virus). Quindi ripeto meglio focalizzarsi sull'eccesso di mortalità e basta.
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FranZeta ha scritto: @neveragainhc
Mi spiace ma visto anche il casino venuto fuori con l'altra risposta direi che è meglio che certi argomenti proseguano nelle discussioni dove sono nati. Anche perchè se è una questione di percentuali non mi pare che serva il parere di un matematico, quelle dovremmo saperle fare tutti.
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linea72 ha scritto: Provo a rispondere io, ovviamente Franzη mi correggerà se dico sciocchezze.
Ho provato a fare un test di regressione lineare con i dati di percentuale di sieroprevalenza vs il tasso di mortalità.
I risultati ottenuti danno un coefficiente angolare pari a 25 e un'intercetta pari a -3 con un R2 pari al 90% e un errore standard pari a 14.
R2 oltre il 95% indicherebbe un ottimo livello di correlazione, 90% direi che siamo un po' al limite per sostenere che ci sia certamente una correlazione.
Ovviamente è possibile fare analisi statistiche più approfondite di questo molto banale fit lineare.
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FranZeta ha scritto:
Tutti i valori sono espressi in percentuale, per la sieroprevalenza nel Trentino Alto Adige ho fatto la media fra i due valori di Trento e Bolzano, peraltro molto simili. A priori non vedo motivi particolari perchè la correlazione debba per forza essere lineare, comunque a posteriori possiamo dire che la correlazione fra l'eccesso di mortalità medio nei tre mesi e la sieroprevalenza è lineare con approssimazione più che buona: indice di correlazione 0,98. Anche il grafico a dispersione dei valori è piuttosto eloquente:
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Sì, volendo essere precisi diciamo che le singole regioni tendono a disporsi vicino alla retta bianca del grafico di dispersione. L'asse in basso indica l'eccesso di mortalità, quello a sinistra la sieroprevalenza. Mancano le etichette delle regioni, ma per identificarle basta osservare che i puntini si dispongono da destra a sinistra seguendo l'ordine della tabella, che è appunto ordinata secondo l'eccesso di mortalità. Per esempio la Valle d'Aosta ha una mortalità inferiore rispetto al Trentino Alto Adige, nonostante presenti una sieroprevaleza maggiore, però i due punti si dispongono simmetricamente rispetto alla retta (sono rispettivamente il terzo e il secondo punto da destra). Aggiungo anche che questo tipo di dispersione è del tutto normale in una serie di dati reali, se fossero risultati tutti allineati ne sarebbe nato un forte sospetto di dati artefatti.neveragainhc ha scritto: Perdona la mia ignoranza in statistica, riassumo così: esiste una buona correlazione tra siero-prevalenza ed eccesso di mortalità, per cui all'aumentare della prima variabile anche la seconda tende ad aumentare. Giusto?
Questo dipende anche da altre considerazioni difficilmente quantificabili, come l'impatto sui sistemi sanitari locali. Sempre usando il grafico possiamo però dire che, in una regione media italiana, per una sieroprevalenza del 4% dovremmo attenderci un eccesso di mortalità fra il 50% e il 60% (basta cercare l'ascissa corrispondente al valore 4 nell'asse verticale.Se fosse corretto, avrei un'altra curiosità: è possibile calcolare orientativamente l'eccesso di mortalità che si sarebbe verificato al sud se la prevalenza fosse stata maggiore in quel periodo, ad esempio del 4%?
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Se fosse corretto, avrei un'altra curiosità: è possibile calcolare orientativamente l'eccesso di mortalità che si sarebbe verificato al sud se la prevalenza fosse stata maggiore in quel periodo, ad esempio del 4%?
Questo dipende anche da altre considerazioni difficilmente quantificabili
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Tonki ha scritto:
Da una miriade di considerazioni. Non si può ignorare che il 40% dei morti è tutt'ora ed è sempre stato solo in Lombardia, sia nella prima ondata, che adesso, dopo che durante l'estate non c'erano stati quasi più casi, i morti erano crollati, e il virus ha ripreso a diffondersi dappertutto solo a fine ottobre.
Insomma, se la prevalenza è alta a nord, si può ipotizzare che lo sia stata anche perché è il terreno di cultura adatto, senno si rischia di scambiare l'effetto con la causa. Al sud, nonostante si sia verificata la presenza del virus anche a novembre 2019, non ha mai attecchito allo stesso modo. E anche se non ci si vuole credere, non ha attecchito cosi nella seconda ondata. E lo si è visto sia in contagi che in mortalità, anche adesso la maggior parte dei morti è tutta al nord. Quasi il 40%, ripeto, è solo in Lombardia.
Quindi calcolare un eccesso di morti al sud in base alla sola prevalenza del virus, sarebbe sbagliato e fantasioso, dal momento che lì il virus non riesce a diffondersi allo stesso modo e ad essere ugualmente letale ovunque, nonostante ormai sia riuscito ad arrivare in ogni angolo del mondo, almeno per alcuni periodi, e talvolta anche duramente.
Perché sia il terreno adatto lo si può anche ipotizzare, l'ho già detto fatto altrove, non intaso questo thread ulteriormente con dei fuori tema. Buon proseguimento.
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Il tuo ragionamento si basa sull'idea che il virus fosse già in circolo in Italia, e diffuso omogeneamente, presumo.
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