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Visto che non ti vuoi sporcare le mani con un semplice calcolo fatto di tuo pugno (dubito che si trovi lo stesso conto nella pur vasta bibliografia che consulti), chiudo da parte mia la faccenda, non prima di averti ricordato che l'invarianza di un'equazione rispetto a un gruppo di trasformazioni è matematica, dunque a rigore quello che starebbe sconfinando materia saresti tu, ma dato che non sei nemmeno un fisico la questione si fa più complicata.kamiokande ha scritto: FranZeta ti do io ora un consiglio: continua a parlare di matematica quanto ti va, ma evita per cortesia di parlare di fisica (almeno fino a quando l'avrai studiata un po'), perché se vuoi ci sarebbero da analizzare un altro paio di tue affermazioni in merito a questioni di fisica (e parliamo di primo principio della termodinamica) da far accapponare la pelle.
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Io non ho tempo da perdere dietro a soggetti come te, quindi questo sarà probabilmente il mio ultimo commento sulla questione. Ti faccio notare che, ad oggi, non hai portato nemmeno un libro di fisica a dimostrazione delle cose che scrivi, al contrario del sottoscritto. Il gioco è semplice: si fa una affermazione e si porta a dimostrazione un libro od una dispensa di corsi universitari di fisica. Vediamo se con un ulteriore esempio riesci a capire la cosa.Qua di imbarazzante c'è solo la tua preparazione posticcia ed evidentemente da autodidatta
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Ti traduco quello che c'è scritto nel tuo link, usando la notazione dei commenti precedenti. Se F è una forza agente su un punto materiale e T una trasformazione di Galileo del sistema di coordinate, allora F(T(r))=R*F(r), per una certa R in SO(3) dipendente dalla trasformazione considerata. Come pronosticato non c'entra un accidenti di niente col fatto che T*F=T*G se e solo se F=G, cosa che vale sempre (always)*. In particolare l'equazione 2.10 si può riscrivere in forma equivalente come T*F'=T*R*F con T in GL(3,R) qualsiasi. Tanti saluti kamiokande.kamiokande ha scritto:
La forza F si trasforma sempre (always) con F' = R*F (equazione 2.10), dove R è la matrice rigorosamente ortogonale definita all'equazione 2.1 (di cui sopra), altrimenti la forza non avrebbe la stessa intensità in tutti i riferimenti inerziali.
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rilevi l'esistenza di qualche incongruenza (o comunque di qualche importante imperfezione)?
Scusa ma, esattamente, cos'è che dovrei fare?
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Beh, messa così preferivo la formulazione originale:gino sighicelli ha scritto: riformulo la mia questione:
...
rilevi l'esistenza di qualche incongruenza (o comunque di qualche importante imperfezione)?
Cosa sarebbe la "velocità di dissipazione"? Notare che nel caso del campo elettromagnetico (ma anche gravitazionale) la velocità c non c'entra con la legge dell'inverso del quadrato, ci dice piuttosto con che velocità un campo si propaga nel momento in cui "accendiamo" una sorgente, o si dissipa quando la "spegnamo".i seguenti sono i presupposti:
1) Nel ‘vuoto’, la velocità di dissipazione del campo di una qualsiasi sorgente sarebbe circa c (la così detta “velocità della luce”); ciascuna sorgente occupa un volume sferico infinitesimale.
Cosa intendi con "campo sferico"? Per esempio, posto r=(x,y,z) e una sorgente in (0,0,0), il campo V=f(|r|)*r è da considerarsi sferico? (Si tratta di un campo radiale)2) Il campo di ciascuna qualsiasi sorgente sarebbe perfettamente sferico
...
Per ora non abbiamo nessuna definizione di "dissipazione" nè di cosa significhi "ostacolare" un campo. Quindi dalle premesse non possiamo trarre nè la conclusione proposta nè nessun altra. Se stiamo parlando di campi vettoriali, cosa che non è ancora stata chiarita, non c'è nessun ostacolo alla dissipazione, qualunque cosa significhi, ma una normale somma vettoriale dei campi, da considerare punto per punto. Nota a margine: si dice "se e solamente se".... ma solamente e solamente se esso mai dovesse incontrare alcun ostacolo. Siccome a poter ostacolare la dissipazione del campo di ciascuna qualsiasi sorgente è previsto poter/dover essere solamente il campo di ogni qualsiasi altra sorgente (inclusa in un suo orizzonte pressoché sterminato), l’implicazione è dunque che:
mai e in nessun caso il campo di ogni qualsiasi sorgente possa risultare essere perfettamente sferico.
Anche qui, nell'ipotesi che siamo in presenza di campi vettoriali, quindi continui, qualunque sia il significato specifico che vogliamo dare al termine "deformazione", direi che l'intento è rimarcare il noto fatto che la somma di due funzioni continue (i campi) è ancora una funzione continua. Almeno credo.3) qualsiasi deformazione può intervenire purché essa non comprometta la continuità del campo dissipato
che è un nonsense topologico: una sfera è topologicamente equivalente persino a un cubo (la superficie di), a maggior ragione è equivalente a una sfera schiacciata....una forma topologicamente sferica ma schiacciata...
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non si può certo considerare una definizione, nè formale matematica ma nemmeno informale e semantica, non si capisce proprio di cosa stai parlando:nel caso di un campo dissipato in nessun modo ostacolato, volendolo rappresentare vettorialmente, la "velocità di dissipazione" è ciò che accomuna ciascun vettore; poiché il modulo del vettore è in tal caso uguale per ogni elemento del campo dissipato (elemento altrimenti normalmente detto ‘punto’ (o, in alternativa: “volume infinitesimale”)) dell’insieme detto essere “campo dissipato”); anche il verso è in tal caso identico, per ciascun elemento (sempre radialmente verso l’esterno); la direzione è invece per ciascun elemento di ciascuna superficie (sottoinsieme dell’insieme “campo dissipato”) differente.
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Ma si può sapere cos'è questo campo "dissipato"? Prendiamo il campo V(x,y,z)=(x,y,z), è il campo che ad ogni punto associa come vettore il punto stesso. E' un campo radiale ("sferico" nella tua particolare accezione), quale sarebbe il "campo dissipato" corrispondente? E quale la velocità di dissipazione? Se nel punto (1,1,1) c'è un "ostacolo", quale sarebbe il risultante "campo ostacolato"?
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Sarebbe bello ma non credo sia così. Penso sia più probabile che i dati persi nel bollettino del 10.03 siano semplicemente...persi. In quel giorno risultano fatti 7000 tamponi circa, nei giorni seguenti sono quasi il doppio ( github.com/pcm-dpc/COVID-19/blob/master/...amento-nazionale.csv ). Evidentemente, per quanto cerchino di adeguare le risorse, più di un tot di tamponi non riescono a farne, almeno in Lombardia. In tutta Italia il trend dei nuovi infetti è ancora in crescita, coi dati degli ultimi due giorni (non riportati nel grafico) la cosa sarebbe più evidente. Per questo dico che occorre aspettare una serie di almeno alcuni giorni di trend stabilmente decrescente per poter pensare di aver raggiunto e passato il flesso.FZappa ha scritto: A me sembra di vedere un flesso proprio il 9/3 cioè dopo i 2 decreti con relative comparsate in televisione.
Forse proprio in quei giorni, la gente ha iniziato a capire che c’era poco da scherzare e la curva verde reale inizia ad allontanarsi dalla curva blu teorica senza contenimento.
Se i dati del 10 erano incompleti, forse il flesso si sposta di un giorno ma la sostanza è quella….
Il caso di Vò Euganeo è interessante, ma a livello statistico nazionale non può essere rappresentativo proprio perchè è stato fatto il tampone a tutti. Può essere utile magari a capire come mai in Veneto non c'è stata l'esplosione di casi della Lombardia.Non so se può servirti ma c’è il caso Vò Euganeo...
Se poni R0<1 ottieni una curva discendente, perciò hai automaticamente un massimo nel punto iniziale. Ma non è una situazione realistica. Bisognerebbe aggiungere un fattore di smorzamento al modello, tipo una sostituzione del parametro "a" con a*e-t che fa decrescere la trasmissibilità dal valore iniziale R0=2.85 a 0. Con una funzione di taglio si può anche addomesticare il comportamento di questo fattore di smorzamento, facendolo stabilizzare su un un valore opportuno in un intervallo temporale altrettanto opportuno. Ma dovrei guardarci meglio, vedo se trovo qualche versione più sofisticata del modello che tenga conto delle misure di quarantena.Richiesta forse impossibile: si può modificare R0 sul modello iniziale abbassandolo a 0,5 o simile (misure contenimento in atto) e, partendo dai dati teorici del 9/10 marzo (curva blu), ricavare una nuova curva per vedere di quanto si abbassa la concavità e, soprattutto, quando arriva ??
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LOMBARDIA:1254 CASI 7925 TAMPONI
VENETO: 273 CASI 9782 TAMPONI
ITALIA: 2036 CASI 23335 TAMPONI
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provincia abitanti casi abit./casi
BG 1116000 4305 259
BS 1266000 3784 334
CR 359000 2167 166
LO 230000 1445 159
MI 3263000 2664 1223
MN 412000 514 802
PC 287000 1340 214
PR 452000 800 565
PV 546000 978 558
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