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nel manuale non riesco a trovare il range -20/+60 C° - dov'è esattamente?
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Redazione ha scritto: Stavo valutando se inserire questo breve capitolo nella versione finale del film.
Voi cosa ne pensate?
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Scusa ma non riesco a seguirti: in quale cavolo di modo la fotocamera può essere connessa alla tuta spaziale in modo tale da lavorare "in simbiosi" con la tuta stessa?Non stiamo parlando di un organismo vivente agganciato agli astronauti, dai! Era una semplice macchina fotografica che veniva agganciata su di un supporto della tuta spaziale, poco sopra il giro vita degli astronauti stessi!Come puoi sostenere che le funzionalità della fotocamera dipendevano, anche solo in parte, dalla tuta spaziale indossata dai (finti) astronauti?Calvero ha scritto:
Redazione ha scritto: Stavo valutando se inserire questo breve capitolo nella versione finale del film.
Voi cosa ne pensate?
Attenzione, Massimo, c'era un'obiezione, che ora purtroppo non ricordo sino a che punto l'avevo/avevamo discussa, anche perché il discorso (quella volta) si era concentrato sulle pellicole in sé e i meccanismi della fotocamera stessa.
I termini li sbaglierò sicuramente, ma si parlava della questione attinente all'ipotesi o fatto, che la fotocamera fosse connessa alla tuta spaziale e che quindi le funzioni e i meccanismi che garantivano la sopravvivenza dell'astronauta, garantivano in parte sufficiente anche le funzionalità della fotocamera, poiché le parti fotocamera/tuta sarebbero state connesse tra di loro.
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Come mai dici che è un problema dimostrare che la pellicola raggiunge tali temperature?
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Crotti ha scritto: Scusa ma non riesco a seguirti: in quale cavolo di modo la fotocamera può essere connessa alla tuta spaziale in modo tale da lavorare "in simbiosi" con la tuta stessa?
Non stiamo parlando di un organismo vivente agganciato agli astronauti, dai! Era una semplice macchina fotografica che veniva agganciata su di un supporto della tuta spaziale, poco sopra il giro vita degli astronauti stessi!Come puoi sostenere che le funzionalità della fotocamera dipendevano, anche solo in parte, dalla tuta spaziale indossata dai (finti) astronauti?
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Grazie mille per la delucidazione Daniele!!!DanieleSpace ha scritto: @ Crotti
Come mai dici che è un problema dimostrare che la pellicola raggiunge tali temperature?
Perché non essendoci atmosfera il calore si propaga solo per conduzione e irraggiamento, sotto forma di raggi infrarossi.
Quindi lo strato esterno fa fatica a trasmettere il calore all'interno e vice versa il calore fa più fatica a uscire.
Non è come sulla Terra dove se lasci un oggetto in forno a 200 °C, dopo mezzora tutto ciò che è nel forno è a 200°.
Quindi è più difficile dimostrare che temperatura avesse raggiunto l'interno della fotocamera e la pellicola.
Sarebbe però molto più facile fare un esperimento in tal senso, mettendo la fotocamera nel vuoto, dotandola di sensori di temperatura e irradiarla con infrarossi.
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Ma io sono calmissimo, sei tu che sei agitato L'italiano lo scrivo, lo leggo e lo comprendo benissimo, vai tranquillo sono stato da poco bastonato perchè ho aperto dei topic senza spiegare nulla nella fase di presentazione, e mi è stato spiegato, cazziandomi GIUSTAMENTE, che qui su Luogocomune prima di scrivere o postare qualcosa bisogna farlo portando "a corredo" delle proprie idee, prove, dati scientifici, verifiche personali e spiegazioni esaurienti ed esaustive.Punto.Nel tuo intervento non c'è alcuna evidenza scientifica/provata di quello che dici.Sono solo ipotesi, senza alcun riscontro scientifico. Quindi, quando dici che "si parlava della questione attinente all'ipotesi o fatto, che la fotocamera fosse connessa alla tuta spaziale e che quindi le funzioni e i meccanismi che garantivano la sopravvivenza dell'astronauta, garantivano in parte sufficiente anche le funzionalità della fotocamera, poiché le parti fotocamera/tuta sarebbero state connesse tra di loro".Al che ti chiedo, per la parte in grassetto: è' un'ipotesi o un fatto?Perchè la differenza tra un'ipotesi ed un fatto, è la stessa differenza che passa tra il giorno e la notte Se è un'ipotesi va bene tutto...vabè, quasi tutto diciamo, entro certi limiti perlomeno; se invece è un fatto, deve essere dimostrato senza se e senza ma, per essere riconosciuto appunto come un "fatto" scientificamente avvalorabile.Scusa se ti sembro acido/antipatico, non ho nulla contro di te, anzi, spero che tu possa contribuire sempre più spesso alle discussioni.Calvero ha scritto:
Crotti ha scritto: Scusa ma non riesco a seguirti: in quale cavolo di modo la fotocamera può essere connessa alla tuta spaziale in modo tale da lavorare "in simbiosi" con la tuta stessa?
Se stiamo parlando della NASA, suppongo che parlare di tecnicismi e questioni così come stessimo parlando di mio zio che aggiustava le cinquecento, sia fuori luogo.
Ho fatto una precisa premessa, asserendo che i termini sicuramente li sbagliavo, ma non ti ha fatto riflettere a sufficienza, evidentemente; se poi devi sottolinearmi che non si tratta di un organismo vivente, cosa vuoi che risponda a una battuta così cretina? un "grazie al cazzo"? Dimmi Te.
Ho fatto quella premessa perché non sono un tecnico, non sono un tecnico ma non sono nemmeno scemo, però. Se ho scritto che ne avevo parlato, significa che non me lo ero inventato, e su LC - fino a prova contraria vale la buonafede; e se adesso non mi ricordavo (sono passati anni) permetterai che il discorso è appunto «aperto», o no? ... oppure se ho un solo indizio per poter aiutare Massimo, devo stare zitto, altrimenti ci sei tu a ricordarmi che le tute spaziali non sono organismi viventi?
Magari non ti viene il sospetto che se la fotocamera è fissata anche solo tra placche metalliche e le stesse sono collegate al sistema che permette una temperatura ottimale per l'astronauta, magari per conduzione, possono diminuire i parametri e aumentare la tolleranza per l'escursione? Forse sì forse no. Eppure qualche debunker lo sostiene. Se sia una contestazione molto valida o meno valida, non è questo il punto. Il punto è ragionare su tutte le possibili contestazioni. Per questo, Massimo, ha aperto il topic...
... e la mia premessa, se l'avessi letta veramente, avresti compreso che è una questione che rientra nel famoso discorso "Di fare l'avvocato del diavolo", mai sentita?
Non stiamo parlando di un organismo vivente agganciato agli astronauti, dai! Era una semplice macchina fotografica che veniva agganciata su di un supporto della tuta spaziale, poco sopra il giro vita degli astronauti stessi!Come puoi sostenere che le funzionalità della fotocamera dipendevano, anche solo in parte, dalla tuta spaziale indossata dai (finti) astronauti?
Stai calmino, intanto. E attento alle affermazioni che fai. Non ho sostenuto un beato nulla, ho ricordato che c'era un'obiezione: è diverso. Se sai l'italiano, dovresti distinguerne il significato e applicarlo al contesto del discorso. Se non sai l'italiano, studia.
Se non hai neanche ragionato sulle premesse che ho fatto, hai ben poco da fare il precisino.
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Crotti ha scritto: [che qui su Luogocomune prima di scrivere o postare qualcosa bisogna farlo portando "a corredo" delle proprie idee, prove, dati scientifici, verifiche personali e spiegazioni esaurienti ed esaustive.Punto.
Nel tuo intervento non c'è alcuna evidenza scientifica/provata di quello che dici.
Sono solo ipotesi, senza alcun riscontro scientifico.
Quindi, quando dici che...
Scusa se ti sembro acido/antipatico, non ho nulla contro di te, anzi, spero che tu possa contribuire sempre più spesso alle discussioni.
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Che ti devo dire? Porta le argomentazioni che ti avevano portato ma adesso non trovi più, e "ricorda" a Massimo la faccenda, rimarcandogli il fatto che lui stesso decise di far "cadere" la discussione....magari, anzi sicuramente, ci fu un solido motivo per questa sua decisione.Così siamo tutti contenti perchè possiamo capire tutti no?Calvero ha scritto:
Crotti ha scritto: [che qui su Luogocomune prima di scrivere o postare qualcosa bisogna farlo portando "a corredo" delle proprie idee, prove, dati scientifici, verifiche personali e spiegazioni esaurienti ed esaustive.Punto.
Punto, cosa?
Le cose da portare a corredo sono relative a cosa si vuole dire, evita le forche logiche.
Se affermo una cosa e la voglio ritenere un dato di fatto oggettivo, allora (e solo allora) devo comprovarlo, ci sei? Se io, invece, sto ricordando a Mazzucco che c'era stata un'obiezione, allora non voglio dimostrare un beato niente, ma dare il mio contributo alla richiesta che lui ha fatto sul come la pensiamo in merito ai problemi della fotocamera.
Nel tuo intervento non c'è alcuna evidenza scientifica/provata di quello che dici.
E nelle tue parole c'è molta confusione.
Sono solo ipotesi, senza alcun riscontro scientifico.
Sul serio? Non me ne ero accorto. Guarda un po' ... Infatti ho detto che mi ricordavo che c'era stata un'obiezione e sto aspettando che Mssimo risponda, se si ricorda anche lui di questa cosa. Se te lo scrivo in cinese?
A me avevano portato argomentazioni che adesso non trovo più, perché erano addirittura sul vecchio sito, se non ricordo male, e quella volta quando ne parlai a Massimo, il discorso cadde perché comunque disse che non voleva portare avanti il discorso. Ora che forse lo vuole riaprire, allora gli ho ricordato quella questione. Ci sei adesso?
Quindi, quando dici che...
Quindi sei ripartito per la tangente. Se non hai ancora capito qual è il mio intervento, è inutile continuare.
Scusa se ti sembro acido/antipatico, non ho nulla contro di te, anzi, spero che tu possa contribuire sempre più spesso alle discussioni.
Qui nessuno ha nulla contro nessuno, e i toni che Tu hai usato nella tua prima replica nei mie confronti, erano sufficientemente perculanti perché ti rispondessi come ti ho risposto. Né più né meno.
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Crotti ha scritto: Che ti devo dire? Porta le argomentazioni
che ti avevano portato ma adesso non trovi più,
e "ricorda" a Massimo la faccenda, rimarcandogli il fatto che lui stesso decise di far "cadere" la discussione....magari, anzi sicuramente, ci fu un solido motivo per questa sua decisione.
Così siamo tutti contenti perchè possiamo capire tutti no?
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Certo, SE VUOI SOSTENERE UNA TESI, devi fare quello che hai detto. Ma se vuoi fare semplicemente una domanda su una cosa che non ricordi, che cazzo di "corredo" vuoi portare? Fai la domanda e basta, no?mi è stato spiegato, cazziandomi GIUSTAMENTE, che qui su Luogocomune prima di scrivere o postare qualcosa bisogna farlo portando "a corredo" delle proprie idee, prove, dati scientifici, verifiche personali e spiegazioni esaurienti ed esaustive.
La fotocamera è connessa al supporto metallico indossato dall'astronauta. Ma questo comporta al massimo un pò di conduzione di calore, che poi deve comunque essere disperso per irradiazione. (E' vero che i piedi toccano terra, ma fatico a pensare che qualunque quantità significativa di calore della macchina fotografica possa transitare attraverso la tuta delll'astronauta, fino a terra).I termini li sbaglierò sicuramente, ma si parlava della questione attinente all'ipotesi o fatto, che la fotocamera fosse connessa alla tuta spaziale e che quindi le funzioni e i meccanismi che garantivano la sopravvivenza dell'astronauta, garantivano in parte sufficiente anche le funzionalità della fotocamera, poiché le parti fotocamera/tuta sarebbero state connesse tra di loro.
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E' vero, io non sono in grado di stabilire con esattezza quanto tempo ci mette la macchina a scendere sotto la temperatura critica. I tecnici dell'AUDI però questi parametri sembrano averli. Infatti la domanda è: "Se i tecnici della AUDI temono il blocco completo delle parti meccaniche della sonda dopo soltanto dieci minuti di permanenza nell'ombra lunare, come può contiuare a funzionare una macchina fotografica, che in quell'ombra ci è rimasta per oltre mezz'ora, ed i cui meccanismi sono molto più precisi e delicati di quelli di un veicolo lunare?"come fate a ragionare se non avete gli elementi per farlo?
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Succede che l'emulsione si scioglie, su quello non si discute. Il problema è dimostrare che la pellicola sulla luna raggiunge quelle temperature.
come fate a ragionare se non avete gli elementi per farlo?
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Redazione ha scritto: MATRIZOO: Secondo me il vaso di Dewar è un esempio sbagliato. Il thermos è CONCEPITO APPOSITAMENTE per non disperdere calore, ed infatti ha una sola zona di contatto, sottilissima, fra interno e esterno, vicino al collo della bottiglia. La macchina fotografica invece cede calore, per irradiazione, attraverso tutte le sue superfici, INTERNE ED ESTERNE, contemporaneamente.
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C'entra perchè la dispersione di calore è più rapida. Più c'è superficie irradiante, più il calore si disperde in fretta, no?e cosa c'entra che irradi da tutte le sue superfici?
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Redazione ha scritto: MATRIZOO:
C'entra perchè la dispersione di calore è più rapida. Più c'è superficie irradiante, più il calore si disperde in fretta, no?e cosa c'entra che irradi da tutte le sue superfici?
In ogni caso, hai ignorato la seconda parte del mio post. Te la ripeto:
E' vero, io non sono in grado di stabilire con esattezza quanto tempo ci mette la macchina a scendere sotto la temperatura critica. I tecnici dell'AUDI però questi parametri sembrano averli. Infatti la domanda è: "Se i tecnici della AUDI temono il blocco completo delle parti meccaniche della sonda dopo soltanto dieci minuti di permanenza nell'ombra lunare, come può contiuare a funzionare una macchina fotografica, che in quell'ombra ci è rimasta per oltre mezz'ora, ed i cui meccanismi sono molto più precisi e delicati di quelli di un veicolo lunare?"
Vuoi provare a rispondere tu a questa domanda? (Lo dico senza provocazione, sono davvero curioso di capire).
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matrizoo ha scritto: [
sbagliato??
ma se si basa proprio sul principio della scarsa trasmissione di calore nel vuoto...
e cosa c'entra che irradi da tutte le sue superfici?
è chiaro che lo fa, ma intorno c'è il vuoto, come in un thermos.
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