Che arrivasse la bocciatura di Bruxelles lo sapevamo tutti. Il nostro governo non ha fatto nulla per evitarla, visto che ormai da settimane vanno dicendo a voce alta che "della manovra non si cambia una sola riga".

E fin qui la cosa ci può stare. Abbiamo fatto una scelta, ed è giusto difenderla fino in fondo. Soltanto il tempo potrà dire se sia stata una scelta giusta o sbagliata.

Quello che invece risulta più difficile da capire è il tono di strafottenza di Salvini. A cosa serve prendere in giro la commissione europea, dicendo sarcasticamente "ora aspettiamo la lettera di Babbo Natale"?

Perchè una cosa è tirare dritti per la propria strada, dicendo che a noi sembra quella giusta, per cui abbiamo diritto di fare quello che ci sembra più utile per il nostro paese. Un'altra è perculare pubblicamente i burocrati di Bruxelles, provocandoli in modo plateale tramite la stampa e la televisione.

Talmente plateale, verrebbe da dire, che forse dietro alla perculata si nasconde un desiderio proibito: quello di obbligare l'Europa a spingerci fuori dall'Euro, o comunque di spingerci fino ai bordi di una crisi che permetta poi al nostro governo di giustificare un'uscita dall'Euro.

Sembra quasi che Salvini stia dicendo: "Io me ne sbatto di quello che decideranno a Bruxelles: se non ci fanno niente, avrò fatto la figura dell'eroe che non si lascia intimorire da nessuno. Se ci sparano addosso potrò sempre fare la vittima, ed avrò una giustificazione per proporre l'uscita dall'Euro. O se non altro, mi becco un sacco di voti alle prossime europee".

Per lui è chiaramente una situazione win-win. Ma per il resto del paese?

Massimo Mazzucco