Lo scorso 3 di luglio Donald E. Stahl , un attivista e ricercatore, ha fatto una approfondita e documentata presentazione sui fatti dell'11 settembre alla riunione annuale del MENSA Institute a Louisville nel Kentucky.
Elizabeth Woodworth ne ha pubblicato una recensione sul sito del 9/11 Consensus Panel. Questa è la traduzione della sua recensione.
Evoluzione del dibattito sul 9/11: dalle teorie del complotto alle fotografie del complotto
di Elizabeth Woodworth
La presentazione di Stahl potrebbe diventare una pietra miliare nella letteratura sull'11 settembre.
Stahl colloca l'11 settembre, "una storia troppo grande per essere indagata", nell'evoluzione del contesto del "complesso militare industriale" di Eisenhower, che nel frattempo è diventato il complesso militare-industriale-mediatico-accademico: MIMAC.
I media infatti hanno ormai abbandonato da qualche decennio il loro ruolo tradizionale, dimenticandosi di indagare sulle prove dei complotti governativi. E ora gli accademici si sono uniti a loro.
Gli accademici sono rimasti talmente silenziosi sulla questione dell'11 settembre che oggi coloro che vengono etichettati come "complottisti" possono in realtà essere considerati più accademici degli accademici stessi.
Ne consegue che i "complottisti" discutono la questione in abbondanza, mentre i "convenzionalisti" (o "teorici delle coincidenze") parlano solo di coloro che discutono la questione. In altre parole, "professano un certo credo, dimenticandosi di spiegare il motivo per cui ci credono". [...]
In occasione del suo discorso al Parlamento europeo, Tsipras ha consegnato una "lettera di intenti" talmente generica ed ambigua che sembra voler dare ragione a chi sostiene che la Grecia, in realtà, abbia già deciso di uscire dall'euro. Questa è la traduzione della lettera consegnata oggi a Strasburgo da Tsipras.
8 luglio 2015
Egregio Presidente e Direttore Generale,
a nome della Repubblica ellenica, presento qui una richiesta per un supporto di stabilità a senso degli articoli 12 e 16 del trattato ESM, dato il rischio di stabilità finanziaria che corrono sia la Grecia come stato membro sia l'intera eurozona.
In particolare, la Grecia chiede all' ESM un prestito con disponibilità di tre anni, secondo le condizioni contenute nell'articolo 13 del Trattato ESM e dell'articolo 2 sulle Direttive dei Prestiti.
Il prestito sarà utilizzato per ripagare i debiti contratti dalla Grecia e per garantire stabilità al sistema finanziario.
In armonia con i principi di questo programma a medio-lungo termine, la Repubblica greca si impegna ad un pacchetto comprensivo di riforme e di misure da implementare nel settore della sostenibilità fiscale, della stabilità finanziaria, e della crescita economica a lungo termine. [...]
In occasione del 10° anniversario degli attentati di Londra, pubblichiamo un piccolo collage di articoli dell'epoca, preceduti dal famoso intervento televisivo di Peter Power (nel quale veniva rivelata la clamorosa "coincidenza" delle esercitazioni terroristiche).
LA PROVA DEL NOVE
11.7.15 - Quante probabilità ci sono che la polizia di Londra decida di fare una esercitazione antiterrorismo, immaginando degli attacchi con esplosivi piazzati proprio nelle stesse stazioni in cui gli attacchi sono avvenuti, nello stesso giorno e alla stessa identica ora?
La risposta potrebbe essere questa: ci sono le stesse probabilità che c'erano, quattro anni fa, che la difesa aerea americana e la CIA decidessero di simulare un attacco a Torri e Pentagono, con aerei civili dirottati, proprio nel giorno e nell'ora in cui i veri attacchi sono avvenuti.
Peter Power è un personaggio relativamente noto al pubblico inglese: ex-agente di Scotland Yard, autore di libri, frequente ospite televisivo, ...
La fine dell'Europa è iniziata. Almeno, dell'Europa come la conosciamo oggi: l'Europa dei banchieri e dei finanzieri che fino ad oggi ha fatto il bello e il cattivo tempo con le nazioni più deboli.
Di questo, in futuro, non potremo che ringraziare Tsipras ed il popolo greco che oggi ha votato con lui.
Al di là del risultato del voto - che non porterà comunque ad un'uscita automatica della Grecia dall'Euro - tre sono i fatti importanti che hanno segnato la storia di oggi:
1 - Finalmente, un partito di opposizione ha dimostrato che è possibile venire eletti con un mandato preciso, e mantenere quel mandato anche se ci si ritrova contro il mondo intero. Tsipras è stato eletto con il compito preciso di porre fine all'umiliante condizione di austerity in cui la Grecia viveva ormai da anni, ed ha dimostrato di saper fare tutto il possibile per onorare quel mandato. [...]
Come leggiamo dalle cronache, nel momento di crisi del contante molte persone in Grecia sono ricorse all'uso di Bitcoin. La nuova moneta elettronica sembra, per certi aspetti, poter rappresentare una soluzione, almeno temporanea, alla chiusura dei conti correnti. Qualcuno aveva anche suggerito che, quando il governo greco ha parlato di una possibile "moneta parallela", Tsipras si riferisse proprio a Bitcoin.
La posizione di Varoufakis però sembra essere quantomeno ambigua al riguardo. Quello che segue è un suo articolo su Bitcoin, pubblicato di recente sul suo blog.
BITCOIN E IL PERICOLOSO SOGNO DI UNA MONETA "APOLITICA"
di Yanis Varoufakis
Che cos'è Bitcoin, e che cosa lo rende un tipo di valuta digitale molto particolare.
Bitcoin è una forma di moneta digitale che può essere usata in Internet per acquistare (un numero limitato di) beni e servizi. Ma la natura digitale di Bitcoin non è ciò che lo rende nuovo e unico. Esiste già infatti una vasta gamma di valuta digitale, compreso i dollari, gli euro, i punti dei frequent flyers, i punti di Amazon, eccetera. Se guardiamo alla semplice moneta (fiat), più del 90% dei dollari, euro, yen eccetera sono di fatto digitali. Quando ad esempio la vostra banca vi fa un prestito, questo appare come valuta digitale nel vostro conto corrente. E quando voi usate una carta di credito o l'Internet per mandare dei soldi a qualcuno da cui avete acquistato beni o servizi, i vostri dollari, euro o yen vanno e vengono come semplici unità di valuta digitale. Soltanto una piccola frazione della normale moneta prende la forma reale di carta o metallo. [...]
di Marcello Foa
Non sono mai stato un fan di Tsipras, però devo dire che questa volta è stato bravissimo. Un leader che ha il coraggio di pronunciare le parole che pubblico qui sotto merita rispetto:
“Chiedo a voi di decidere – in nome della sovranità e della dignità che la storia greca richiede – se noi greci dobbiamo accettare un ultimatum dai fini estorsivi che impone una severa e umiliante austerità senza fine e senza la prospettiva di poter reggerci di nuovo sulle nostre gambe economicamente e socialmente. Il popolo deve decidere liberamente se accettare o no il ricatto”.
Tsipras ha avuto molto coraggio e tocca il cuore del problema. L’Unione europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca Centrale europea conducono da tempo una politica il cui scopo non è di rilanciare l’economia dei singoli Paesi europei tantomeno di “salvarli” ma di perseguire un disegno politico che mira a schiacciare i singoli Stati, a spazzare via lo stato di diritto, la democrazia, la sovranità, la libertà economica, la sicurezza sociale. Tutti quei valori che i popoli europei hanno faticosamente costruito dopo gli orrori della Guerra mondiale.
Gli italiani non devono illudersi e tanto meno gli spagnoli, ...
di Maurizio Blondet
A Charleston, South Carolina, il 21 enne Dylan Roof è entrato nella chiesa negra ed ha sparato all’impazzata, uccidendo nove presenti, fra cui il senatore democratico Clementa Pinckney, 41 anni, padre di due figli. Era il 17 giugno.
Quello stesso era in corso a Charleston un’esercitazione federale che prevedeva esattamente un eccidio: i poliziotti partecipanti dovevano prepararsi nel caso di Active Shooter. Si tratta di una definizione inventata dal Department of Homeland Security, che designa uno scenario di una strage di massa rapida e imprevedibile, dove alla fine l’uccisore si toglie la vita. Come potete vedere, di esercitazioni del genere, in Usa, se ne tengono di continuo.
E’ una coincidenza che si ripete sistematicamente. L’11 Settembre 2001, la Federal Emergency Management Agency (FEMA, la protezione civile) aveva in programma una esercitazione, chiamata Tripod, che simulava un attacco chimico al World Trade Center e l’evacuazione delle Torri; ...
Il sito Permute.it mi ha chiesto di pubblicizzare la loro attività con questo loro articolo. Oltre a trattarsi di una iniziativa lodevole, il servizio viene offerto gratuitamente, per cui lo pubblico volentieri. (M.M.)
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La sfida di Permute.it per far ripartire l’economia che conta, fatta di scambi e condivisioni tra individui, eliminando gli sprechi ed incentivando il riuso.
Il mondo è inondato da oggetti, spesso inutilizzati. Prodotti in serie e destinati ad essere buttati quanto prima. Acquistati quando pensavamo potessero servirci, ed invece, sono finiti in soffitta. Siamo affranti e titubanti nel doverli cestinare: “sono ancora nuovi”, “è uno spreco”, “potrebbero servire ad altri”, “potremmo venderli”. Sono tutti concetti corretti, lo spreco non è mai la cosa giusta.
Il riuso, ridare vita ad oggetti che pensiamo inutili, è una cosa bella e nobile. Per noi, per gli altri, ma anche per l’ambiente che ci circonda. Il primo pensiero che ci balena nella mente è sicuramente quello di provare a vendere l’oggetto ma… la crisi morde le caviglie, la disoccupazione avanza, i soldi nel portafoglio sono sempre pochi. Risulta quindi molto difficile vendere degli oggetti. Chi non ha provato a mettere in vendita i propri beni su internet, nei classici siti di annunci? Credo tutti. Chi ci è riuscito? Chi di voi ha portato a casa il gruzzoletto che si aspettava? Lasciamo a voi la risposta.
Oggi è veramente difficile vendere una macchina, una casa, un hi-fi, una chitarra, un mobile, una barchetta,… qualunque cosa. E’ molto semplice invece permutarli, scambiarli, barattarli. Perchè? [...]
Un noto personaggio della tradizione esoterica aveva scritto, un centinaio di anni fa: "Noi accogliamo sempre con favore le nuove scoperte scientifiche, perchè non fanno che confermare quello che gli esoteristi già conoscono da sempre".
E' forse in questa luce che si potrebbe inquadrare una recente scoperta scientifica, che dimostra l'esistenza di un collegamento diretto fra il cervello e il sistema immunitario. In altre parole, lo si potrebbe anche interpretare come la conferma, a livello fisico, di un collegamento fra la nostra mente e il nostro stato di salute. Ecco l'articolo. (M.M.)
L'impossibile esiste - di Francesca Albano
Uno studio condotto da ricercatori della University of Virginia School of Medicine, negli USA, ha determinato, dopo meticolose ricerche durate anni, che il cervello è direttamente collegato al sistema immunitario tramite vasi linfatici che si pensava non esistessero. Si tratta di una scoperta sensazionale che ribalta decenni di insegnamenti e di teorie apprese da ogni libro di medicina.
È sorprendente che proprio tali vasi linfatici siano sfuggiti ad occhi attenti e brillanti di migliaia di ricercatori e medici dato che il sistema linfatico è stato mappato in tutto il corpo in ogni singolo dettaglio, ma il vero significato della scoperta risiede negli effetti che questa potrebbe avere sullo studio e sul trattamento delle malattie neurologiche, spaziando dall’autismo al morbo di Alzheimer fino alla sclerosi multipla. [...]
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