Finalmente Aldrin ha gettato la maschera. Con un piccolo Tweet di poche parole il "secondo uomo sulla Luna" ha cercato di scaricarsi la coscienza per quasi 50 anni di bugie.

"E' ora di confessare - ha scritto l'ex-astronauta - La missione di Apollo 11, che ha portato per la prima volta l'uomo sulla Luna, è stata una messinscena. Nulla di ciò era reale." Certo, già che c'era poteva anche scegliere di fare una vera intervista, per fare una dichiarazione del genere, ...

... ma evidentemente il coraggio non è mai stato una dote per quest'uomo. Ma anche così possiamo accontentarci. Avete presente tutti quelli che dicono che "per fare un complotto del genere bisogna coinvolgere migliaia di persone, e prima o poi qualcuno parlerebbe"? Ebbene, ora vedremo che cosa si inventano i sostenitori delle missioni Apollo, di fronte al fatto che qualcuno ha parlato. E non si tratta di un "qualcuno" preso a caso fra i mille impiegati anonimi della NASA: si tratta di Buzz Aldrin in persona, il "secondo uomo sulla luna", e grande ambasciatore nel mondo della agenzia aerospaziale americana. Io azzardo una scommessa: entro 24 ore ci sarà sicuramente qualcuno che dirà che Buzz Aldrin è semplicemente impazzito, oppure che è alla ricerca di un ultimo sprazzo di popolarità. Diranno di tutto, vedrete, pur di non riconoscere che sono stati presi sonoramente per il sedere, e proprio da uno dei loro eroi preferiti. Massimo Mazzucco Buzz Aldrin Admits Apollo 11 Moon Landings Were FAKE