(articolo riportato in testa - aggiunto video, segnalato da Massimo Gariano) di Ashoka

Ad ascoltare le parole del nostro premier, Romano Prodi, sembra che ci sia piena sintonia tra governo italiano e quello israeliano.

Alla conferenza stampa congiunta con Olmert, nella cornice di Villa Madama, il leader dell'Unione ha tracciato il percorso per riprendere il processo di pace tra Israele e Palestina:

“Italia e Israele – ha detto Prodi, sono fortemente impegnati per la stabilità e la pace in tutta l'area, in conformità di alcuni principi essenziali, che sono i principi della Road Map, da cui né l'Italia né Israele si possono e si vogliono staccare”.

Un progressivo avvicinamento tra le parti ci potrà essere, sempre secondo Prodi, soltanto “attraverso la rinuncia alla violenza e secondo il principio del riconoscimento dello stato di Israele, del suo riconoscimento come stato ebraico”.

Riconoscimento di Israele come stato ebraico e rispetto dei principi espressi dal “Quartetto di Madrid” (Usa, Ue, Russia e Onu) ... ... nella formulazione della Road Map sono quindi, per Prodi, i punti cardine per riprendere il processo di pace in Medioriente.

Olmert, ovviamente, su questi punti si è detto d'accordo ed ha mostrato soddisfazione per le parole del premier italiano.

Non sono questi però gli unici elementi di unione tra i due governi.

Infatti Prodi ha dichiarato che lui ed Olmert concordano “sulla necessità di un'azione congiunta coordinata internazionale per evitare che l'Iran raggiunga la potenza nucleare”.

Infatti “da gennaio l'Italia sarà nel consiglio di sicurezza dell'Onu e sarà parte attiva nella definizione delle sanzioni che dovranno essere mirate al nucleare per rendere impossibile all'Iran la fabbricazione e l'uso di strumenti nucleari a scopo bellico”.

Infine il premier italiano ha mostrato “sdegno e disaccordo totale riguardo al metodo e alle conclusioni” del convegno sull'Olocausto dei “negazionisti” promosso dall'Iran nei giorni scorsi.

Pieno accordo tra Italia ed Israele, quindi? Sembra proprio di sì, ma...

Ovviamente c'è un ma.

Il canale televisivo Israeliano Channel 10 ha infatti trasmesso una sequenza video dell'incontro di Villa Madama, in cui, poco prima della conferenza stampa congiunta, Olmert suggeriva a Prodi:

“E' importante che tu enfatizzi i tre principi del Quartetto, che non sono negoziabili. Sono la base per tutto quanto”

“Per favore puoi dire così?”

Channel 10 fa notare che anche il riferimento ad Israele come “stato ebraico” di Prodi è stato suggerito da Olmert durante il colloquio.

“In passato avevi accennato qualcosa riguardo ad uno stato ebraico, lo so.”

Puntualmente il nostro Presidente del Consiglio ha raccolto i suggerimenti della sua controparte Israeliana.

Avranno discusso anche di finanziaria?

Ashoka

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Notizia breve: La Corte Suprema di Israele ha decretato ieri che l'assassinio mirato dei "leader terroristi" non è da considerarsi categoricamente illegale - come stabiliscono gli accordi internazionali - ma andrà valutato caso per caso.

Nuovamente, Israele si appella alle leggi internazionali quando gli torna comodo, ma quando queste ne ostacolano in qualunque modo la "politica estera", si pone disinvoltamente al di sopra di esse, e si sente autorizzato a cambiarle a proprio piacimento.

Naturalmente - questo gli va riconosciuto - hanno anche stabilito che ci deve essere una giusta ricompensa monetaria per le vittime civili che dovessero malauguratamente perire durate l'attacco "mirato".

M.M.

(Fonte)