[img align=right]library/powll150.jpg[/img][b]POWELL A LEZIONE DI DEMOCRAZIA[/b] Il Segretario di Stato rinuncia ad Atene per sopravvenuti impegni 28.08.04 - Se c’è una nazione al mondo dove gli americani sono ancora meno amati che non in Francia, è certo la Grecia. Ne ha avuto la misura Colin Powell, che ha improvvisamente deciso di cancellare il proprio viaggio ad Atene, dove sarebbe comparso - non si sa esattamente in quale ruolo – sullo sfondo della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi. Nonostante il suo staff parli di “sopravvenuti impegni”, è ovvio che le crescenti dimostrazioni contro il suo arrivo, ad Atene, hanno suggerito il cambio di strategia. Forse Powell, a furia di frequentare i falchi del Pentagono – per i quali i paesi minori, nel mondo, non sono che degli appezzamenti di terreno più o meno produttivi – si era dimenticato che in Grecia, ... ... oltre alle Olimpiadi, hanno inventato anche la democrazia. Quella vera, quella delle polis, di Socrate e dell’agorà, e non certo quella che lui va in giro per il mondo a impiantare come se fosse una nuova succursale di vendita della Coca-Cola. I greci inoltre non hanno mai dimenticato l’appoggio spudorato che Washington offrì alla giunta militare, che dal 1967 al 1974, reprimendo, torturando e uccidendo senza nessun ritegno, scrisse uno dei periodi più neri nella storia della Grecia moderna. "Powell killer go home. Don't forget that civilians are being slaughtered in Najaf and a wall is being built in Palestine," diceva un enorme striscione messo in bella vista proprio sull’Acropoli. Powell vattene a casa. Non dimenticare che dei civili stanno venendo macellati a Najaf, e che un muro sta venendo costruito in Palestina. Ed ora che la protesta ha vinto, i greci, invece di tornarsene tranquilli a casa, stanno trasformando le varie manifestazioni in una specie di festival improvvisato, che trascende ormai chiaramente il senso stesso delle proteste iniziali. Pensate: che bello sarebbe, se anche noi potessimo festeggiare di aver ritrovato una identità nazionale ed una unità popolare sufficienti da potersi permettere di decidere noi chi viene e chi non viene a casa nostra, quando e come ci pare. Demos, popolo, e kratos, potere. Tanto per essere precisi coi termini, una volta tanto. Massimo Mazzucco