[img align=right]library/cogl2.jpg[/img]Spararsi nei coglioni è un'arte, bisogna saperlo fare. È in questo Matteo Renzi si sta rivelando un vero professionista. Soltanto un genio con 8 premi Nobel, diventato primo ministro, poteva riuscire in un solo anno ad alienarsi l'intera categoria dei sindacati, l'intera categoria dei pensionati, ed infine l'intera categoria degli insegnanti (senza peraltro rendere davvero felice nessun altro). Ed ora che ha preso sberle da tutte le parti, a causa degli errori commessi, il nostro bulletto da discoteca dimostra di quanta saggezza disponga il suo grandioso intelletto: invece di fare una saggia marcia indietro, e di recuperare il terreno perduto, lui sceglie di raddoppiare la posta, e prima "punisce" il corpo insegnanti con un vergognoso ricatto ("Ah sì, non vi piace la legge? E allora niente assunzioni!"), poi torna al decisionismo prima maniera e minaccia di far passare anche questa legge con un voto di fiducia, mettendosi nuovamente contro la sinistra del partito. E intanto i suoi consensi calano. Perché gli italiani sono pecore sì, ma non sono stupidi. Ormai lo hanno capito tutti ... ... che Renzi crede di riuscire a stare a galla continuando a leccare il culo agli industriali e ai banchieri, mentre non ha la minima capacità di guardare oltre il proprio naso. Lo stanno usando finchè gli è utile, poi lo butteranno nel cesso e tireranno la catena. Quello che lo aspetta in autunno infatti sarà, da una parte, un'emergenza dell'immigrazione che rischia di diventare esplosiva, e dall'altra, una situazione economica sempre più devastante nel nostro paese, che metterà finalmente in luce tutta la pochezza del suo "programma" di governo. Ormai Renzi ha rivelato fino in fondo le sue carte: è semplicemente un ragazzotto pieno di sé, incapace di ascoltare chiunque e di correggere la rotta, che preferisce affondare con tutta la barca piuttosto che dover ammettere di aver commesso il benché minimo errore. A questo punto azzardo addirittura una previsione: alle prossime elezioni politiche ci sarà certamente un ballottaggio, e quasi certamente il Movimento Cinque Stelle vi parteciperà. Ma non lo farà contro il Pd, quanto piuttosto contro il centrodestra Berlusconi-Salvini, che nel frattempo si sarà saggiamente ricompattato. Tempo di andare alle elezioni, e Renzi sarà già diventato per tutti storia passata. Massimo Mazzucco