Sono ormai cinque giorni che le tv nazionali ci sfiniscono con la storia della “prigioniera incatenata” e delle celle ungheresi sporche con le cimici (come se nelle celle italiane passassero l’aspirapolvere tre volte al giorno). Cinque giorni in cui il nulla più assoluto è stato fatto diventare – nuovamente – l’argomento della settimana.

Nel frattempo è passata decisamente in secondo piano la scandalosa notizia della condanna irrisoria ricevuta dallo youtuber che ha ucciso con la Lamborghini a noleggio un bimbo di 5 anni. 4 anni da scontare ai domiciliari, due lacrime di coccodrillo e un poco convincente “chiedo scusa non lo faccio più”. Al giovane, spiegano i giornali, “sono state riconosciute le attenuanti generiche”. Da cui la pena irrisoria.

Come scrive giustamente Claudio Messora, “Quattro anni e quattro mesi…. Da scontare a casa! Che significa coglionarsi sulla play, mentre la mamma piange sulla tomba del figlioletto. Che poi figurati se non verranno ridotti. Non c’entra essere giustizialisti, non c’è nessuna proporzione fra il danno causato e la pena da sopportare. Nessuna.”


Io voglio essere un po’ più crudo di Messora: questa gigantesca testa di cazzo – lo youtuber appunto – ha intenzionalmente affittato una macchina superveloce per andare a fare un giro pazzo in città, violando intenzionalmente le regole del codice della strada - e quindi mettendo consapevolmente a rischio la vita altrui - pur di fare un video per fare il figo su youtube. Inoltre – a dimostrazione della sua totale malafede – lui e i suo amici hanno fatto pure sparire le telecamere di bordo, che raccontavano la follia del loro gesto.

Dove sarebbero le “attenuanti generiche”? Io non faccio l’avvocato, ma a mio parere le attenuanti dovrebbero applicarsi a chi ha causato un danno non intenzionale, come nel caso di omicidio colposo. Ti sei distratto un attimo, e tiri sotto un pedone? In quel caso ti vengo incontro, perchè mi rendo conto che da parte tua non c’era alcuna intenzione di causare un danno. Sei solo un pirla che si è distratto al momento sbagliato.

Ma se corri con una Lamborghini a 120 all’ora in una zona dove il limite è 50, lo sai benissimo che puoi causare danni agli altri. (Se poi l’hai affittata apposta per fare la bravata, ancora di più!). Quindi, dove sono queste attenuanti?

Purtroppo non ci sono risposte. La nostra è una giustizia che permette ad un giovane troglodita di uccidere un bambino senza farsi un giorno di prigione, ma poi riesce a dare il 41bis a uno come Cospito, che come “crimine supremo” ha messo una bombetta da 4 soldi che non ha fatto nemmeno un ferito.

Ora perfavore torniamo a scandalizzarci per le catene di Ilaria Salis. Quelle sì che sono importanti.

Massimo Mazzucco