Nuovamente si è trovata una soluzione momentanea alla questione migranti, e nuovamente il governo italiano canta vittoria, come se il problema fosse stato risolto definitivamente.

Ieri si era cantato vittoria perchè la Spagna aveva deciso di accogliere la nave Aquarius, oggi si canta vittoria perchè i 450 di Pozzallo verranno smistati fra Francia, Germania, Malta, Spagna e Portogallo.

E' certamente un enorme passo in avanti - questo non lo nega nessuno - ma è assolutamente impensabile che ogni volta che arriva una nave carica di migranti il nostro primo ministro debba prendere carta e penna e mettersi a scrivere a tutte le cancellerie d'Europa per chiedere se "perfavore" possono prendersi una cinquantina di migranti.

A mio parere Conte dovrebbe approfittare della situazione odierna per chiedere una riunione urgente a Bruxelles, nella quale pretendere che ciò che oggi viene fatto come "gesto volontario" da domani diventi la regola per tutti.

Da domani, e non "in futuro".

Mi si dirà: "Non è facile far accettare a tutti queste condizioni", ma io rispondo "e allora che si metta in atto il ricatto più plateale": se le condizioni non vengono accettate, vuol dire che "Europa" è una parola assolutamente vuota, ed allora tanto vale uscirne.

Nessuno avrebbe da ridire, di fronte ad una posizione del genere.

C'è poi un secondo tema da affrontare, che è stato sollevato da diversi nostri utenti nei commenti liberi, e cioè che il vero problema non è la redistribuzione, ma il fenomeno stesso dell'emigrazione di massa dai paesi africani. Uno di loro ha scritto: "Ora ci sono gli immigrati e il cuore del problema è diventato: chi se li piglia ? dividiamoceli, come se fossero le caramelle che ti davano come resto dal droghiere.... mentre sarebbe molto più complesso, ma a mio avviso più costruttivo andare alla radice del problema.... cioè perche viviamo in un mondo dove il 90 % di poveracci deve schiattare a casa propria senza romperci gli zebedei ?? che razza di futuro possono avere questi disgraziati, anche se divisi equamente tra i grandi stati del unione ???? ma questo problema è stato completamente bypassato..... il main stream ci ha creato il problema e lo ha indirizzato solo ed esclusivamente sul......ora chi se li prende questi disgraziati ? e non su altre 101 domande che portali di contro informazione come questo dovrebbero invece anteporre a tematiche trite e ritrite e strumentalizzate che tanto cerchiamo di demonizzare.... ma alle quali continuiamo pedissequamente a fare riferimento !!!"

Poco tempo fa scrissi un articolo intitolato "La piramide del fenomeno migratorio", nel quale cercavo proprio di separare meglio i diversi livelli del problema, per evitare di fare confusione fra l'uno e l'altro.

E' verissimo che finchè non si allenta la spinta migratoria all'origine sarà impossibile risolvere definitivamente il problema, ma per fare questo occorre una tale trasformazione di tipo socio-culturale che ci vorranno diversi decenni - nella migliore delle ipotesi - per riuscirci.

Tenete presente solo una cosa: l'altra sera Claudio Messora ha partecipato ad una trasmissione di Rete Quattro sull'argomento migranti: non appena ha osato suggerire che "il vero problema è che nessuno si domanda perchè la popolazione del continente più ricco del mondo - hanno petrolio, oro, diamanti, uranio, ecc - sia costretta ad emigrare", il conduttore l'ha interrotto e ha riportato il discorso sui binari più conforevoli del dibattito attuale: "Ha fatto bene o no Salvini ad opporsi allo sbarco della nave Diciotti?"

E' chiaro che siamo di fronte ad una montagna di granito: l'ignoranza e l'egoismo dell'occidente che non vuole rinunciare ai propri privilegi, dei quali ovviamente i media sono i più strenui difensori. Ma non è che l'impossibilità di vincere oggi la guerra ci impedisca di lottare nelle singole battaglie. E, a mio parere, riuscendo a far accettare come regola quello che oggi ci viene concesso come un favore - lo smistamento dei migranti - si contribuirà certamente a far prendere coscienza all'intera Europa di un problema che per ora non vuole ancora essere accettato da parte dei paesi occidentali.

Una presa di coscienza collettiva passa anche dal fatto di doversi accollare personalmente le conseguenze delle nostre politiche predatorie verso il cosiddetto "terzo mondo". Cominciamo da quello, e una crepa nel muro di granito almeno si sarà aperta.

Massimo Mazzucco