Ogni volta che facciamo una discussione sulla politica italiana ci sono diverse persone che sostengono che sia impossibile cambiare il sistema dall'interno, e che per uscire definitivamente dalla situazione attuale "occorre un cambio di paradigma".

Quando sento questa frase io provo immancabilmente un moto di tenerezza. E dove si va, di preciso, ad effettuare il "cambio di paradigma?" C'è un ufficio apposito per farlo? Quando devi cambiare le gomme della macchina vai dal gommista, me per cambiare il paradigma dove vai? Esiste un ministero apposito, che si occupa man mano di formulare i nuovi paradigmi in cui viviamo? Oppure si fa una richiesta ai carabinieri, in carta bollata, che dice: "Io sottoscritto tal dei tali, richiedo al più presto un cambio di paradigma. Non ne posso più di quello in cui viviamo. Non ne posso più dei media venduti ai politici, dei politici asserviti ai potenti, dei potenti che se ne fregano della povera gente"?

Perchè è questo il mondo in cui viviamo oggi: è un mondo fatto di giornalisti venduti, di politici asserviti, di potenti insensibili, e poi di ministeri, di carabinieri e di carte bollate messi lì apposta per tenere sotto controllo la povera gente. Ma questo mondo non ce lo ha imposto nessuno. Lo abbiamo creato noi, lo ha creato l'umanità stessa, nel corso di lunghi millenni di cosiddetta evoluzione.

Il paradigma in cui viviamo è semplicemente la summa di tutto quello che noi facciamo, inteso come umanità nel suo agire collettivo. Il paradigma è la risultante del nostro sistema sociale, non è la matrice da cui questo distema dipende.

Ecco perchè la frase "occorre un cambio di paradigma" mi fa tenerezza. Perchè presume che il paradigma sia qualcosa di autonomo, che si può applicare dall'esterno al nostro sistema sociale, invece di essere il prodotto intrinseco di questo sistema.

Quindi, a mio parere, l'unica risposta possibile allo stato angosciante nel quale ci troviamo a vivere è quella di cercare di modificare, lentamente ed incessantemente, tutte quelle variabili che alla fine della fiera producono proprio il paradigma in cui viviamo.

Come direbbero i latini, non confondiamo il post hoc con il propter hoc. Non confondiamo l'effetto con la causa.

Massimo Mazzucco