Il sospetto che lo “shadow banning” fosse in funzione sulle grande piattaforme social (Youtube, Facebook, Twitter) era diffuso già da tempo. Diversi personaggi “scomodi” – tipicamente coloro che operano nella controinformazione – da mesi si vanno lamentando nel vedere le proprie visualizzazioni diminuire, invece di aumentare. E’ una cosa che io stesso sto sperimentando sulla mia pelle. Gli iscritti al canale YouTube aumentano, ma ogni volta che pubblico qualcosa le visualizzazioni diminuiscono. Idem per Facebook: nell’arco di pochi mesi la mia pagina è passata da 20 a 50.000 iscritti, ma le persone che vengono raggiunte dai miei post paradossalmente sono diminuite. La stessa cosa accade a Claudio Messora, a Giulietto Chiesa, a Fabio Frabetti e – presumo – a molti altri che si occupano di controinformazione.

Si chiama, appunto, “shadow banning”, ovvero “una messa al bando che avviene nell’ombra”, che non è palese. Con gli algoritmi oggi si può fare di tutto.

Ma fino ad oggi, come dicevamo, quello del “shadow banning” era solo un sospetto non dimostrato. Ora invece Twitter introduce ufficialmente questa nuova regola. A partire da gennaio 2020 infatti, sono state introdotte alcune modifiche nel linguaggio che regola l’utenza di Twitter: “I nostri servizi si evolvono in continuazione - recitano le nuove regole - e possono cambiare nel tempo, a nostra discrezione. Potremo interrompere (in modo temporaneo o permanente) la fornitura dei vostri servizi o quella degli utenti in generale. Potremo anche rimuovere o rifiutarci di diffondere qualunque contenuto nei servizi, limitare la distribuzione la diffusione o la visibilità di qualunque contenuto dei nostri servizi, sospendere o eliminare utenti eccetera eccetera.”

In altre parole, a sua esclusiva discrezione, la direzione di Twitter si riserva il diritto di nascondere o rendere meno visibili i contenuti che meno gli aggradano.

Chissà se questa è un’idea che gli è venuta dalla sera alla mattina, oppure se hanno copiato qualcosa che le altre piattaforme già utilizzano?

Massimo Mazzucco

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