Il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin, ha lanciato la proposta di “schedare” tutti gli utenti dei social più importanti, da Facebook a Twitter a Instagram, tramite l’upload di un documento di identità per ciascun account esistente. In proposito Marattin ha scritto: “Proponiamo che anche i social network, per legge ed avvalendosi di autorità terze, possano esser messi nelle condizioni di garantire che ad un account corrisponda un nome ed un cognome di una persona reale, eventualmente rintracciabile in caso di violazioni di legge.

Marattin propone di lasciare comunque agli utenti la possibilità di utilizzare un nickname, ma vorrebbe che ad ogni account potesse corrispondere una persona fisica, in modo da poter risalire a quest’ultima in caso di violazione della legge.

In altre parole, Marattin vorrebbe spostare la responsabilità oggettiva, che ora è a carico della piattaforma social, a responsabilità soggettiva dell’utente specifico.

Questo ha scatenato la reazione violenta degli utenti della rete, che hanno definito la proposta di Marattin "un'idea fascista, o forse nazicomunista, comunque totalitaria ed oscurantista. Oltre che inutile".

Certo che molte persone si sentirebbero limitate nella loro possibilità di esprimersi liberamente, nel momento in cui sapessero che tutto ciò che pubblicano è legato ad una carta d’identità ben precisa.

D’altronde, sarebbe anche bello vedere sparire di colpo tutti gli haters nella rete, e soprattutto le decine di migliaia di bot che vanno in giro a postare commenti identici fra di loro, senza per questo corrispondere ad una persona reale.

La scelta è sicuramente difficile. Voi che ne dite?

Massimo Mazzucco