Ogni volta che un eco-terrorista cita l'allarmismo del premio Nobel per la fisica Parisi (2021), possiamo rispondere citando il premio Nobel per la fisica Clauser (2022). Uno a uno e palla al centro.

di Gabriele Angelini

Il 27 giugno scorso il premio Nobel per la Fisica 2022, John Clauser, ha tenuto un interessantissimo discorso alla conferenza Quantum Korea sulla crisi climatica e sul cambiamento climatico. A suo parere, sintetizzando, non c’è alcuna emergenza, e gli strilli e gli allarmismi sarebbero in realtà pilotati, finalizzati ad altro e non di certo alla salvaguardia del pianeta.

Il suo intervento integrale è stato ripreso e pubblicato da LaVerità. Dice il Nobel nelle sue premesse: “Sono convinto che la reale verità può essere trovata solo osservando attentamente i fenomeni naturali. La buona scienza si basa sempre su buoni esperimenti e le buone osservazioni prevalgono sempre sulle elucubrazioni della teoria. Naturalmente, gli esperimenti approssimativi sono controproducenti e forniscono disinformazione scientifica: ecco perché i bravi scienziati ripetono con molta attenzione gli esperimenti degli altri”.

Poi John Clauser affonda: “I tecnocon sono coloro che usano la disinformazione scientifica a fini opportunistici: sono burocrati, politici, direttori di laboratorio di nomina politica, e simili, sono sommersi dalla disinformazione scientifica e a volte la creano e alimentano. […] Se la verità percepita è sufficientemente propagandata e pubblicizzata, essa finisce col diventare la verità, riducendosi così a un qualunque oggetto marketing di una impresa commerciale, comunemente utilizzato dai suoi promotori per scopi politici, commerciali, o altri scopi opportunistici di vario genere. E quando la promozione è fatta da un governo o da gruppi politici, essa si chiama propaganda”. Ecco dunque il monito di John Clauser: “La verità percepita è anche malleabile. Se si desidera venderla ma non si riesce a venderla, la soluzione è facile: si cambia la versione della verità o, se necessario, si possono portare a sostegno di essa osservazioni false”.

E allora, ecco la conclusione di John Clauser: “Son convinto che non vi sia alcuna crisi da cambiamento climatico. La verità vera può essere trovata se e solo se si impara a riconoscere e a usare la buona scienza; è questo è particolarmente vero quando la reale verità è politicamente scorretta e non appoggia i desideri dei leader politici o gli interessi e gli obiettivi di chi fa affari con la politica”. Secondo lo scienziato, inoltre, sarebbero sbagliati i calcoli alla base delle affermazioni sul cambiamento climatico: “Credo che il processo dominante sia stato identificato con un errore di un fattore di 200. […] La cosa più patetica di tutte è che a volte questi non sanno neanche cosa serve per fare i calcoli corretti: è la loro mancanza di conoscenza scientifica a trasformare la scienza in pseudoscienza, utile poi a promuovere quel-li che ho chiamato tecnocon, cioè obiettivi politici opportunistici”. La conclusione? “Non esiste una vera crisi climatica e il cambiamento climatico non causa eventi meteorologici estremi”.

Fonte Il Paragone