Il solito gruppo di "scienziati" - in questo caso canadesi - ha dato l'ennesima prova della cecità assoluta con cui spesso si procede nel campo della ricerca. L'ultima barzelletta che ci raccontano è che la monogamia sarebbe nata in tempi preistorici, per evitare la diffusione di malattie veneree.

Dall'ANSA di oggi leggiamo: "Nessun romanticismo né misticismo: a spingere l'uomo ad abbandonare la poligamia e abbracciare la monogamia é stata la più prosaica necessità di proteggersi da sifilide e malattie a trasmissione sessuale. Una scelta forse più noiosa ma più sicura ed efficace, anche dal punto di vista riproduttivo, tanto da essere imposta con la minaccia di punizioni, e avvenuta nella preistoria, ai tempi delle tribù di cacciatori-raccoglitori. Lo hanno dimostrato i ricercatori guidati da Chris Bauch, dell'università canadese di Waterloo, riproducendo al computer i modelli di comportamento di queste popolazioni. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, la monogamia sarebbe stata la norma sociale più adatta a contenere le infezioni a trasmissione sessuale, molto più diffuse con la poligamia."

Sarebbe davvero divertente verificare come questi ricercatori siano riusciti a "dimostrare" la loro tesi, ...

... visto che è altamente improbabile che le tribù preistoriche avessero anche solo la minima conoscenza di tipo infettivo/batteriologico. Pensate, ancora nel XV secolo i dottori si aggiravano per l'Europa trasmettendo il bacillo della peste a tutti quelli che incontravano, senza nemmeno saperlo. E soltanto 200 anni fa i medici non sapevano che dovevano lavarsi le mani, per non passare le malattie infettive da una puerpera all'altra. Ne pagò le conseguenze un certo Dott. Semmelweiss, che si prese del pazzo e fu cacciato dall'ambito accademico solo per averlo suggerito.

Invece ai tempi della preistoria - secondo i nostri luminari canadesi - la "tribù di cacciatori-raccoglitori" avevano già capito che la sifilide è una malattia che si trasmette per via sessuale. (E' nota infatti la famosa raccomandazione che i genitori dei Neanderthal davano ai loro bambini: "Non mettere in bocca le banconote che trovi per strada, non si sa mai chi possa averle toccate").

Forse sarebbe il caso di togliere i computer dalla mani di questi "scienziati", e di regalargli qualche buon libro di storia di quinta elementare. Così almeno si renderebbero conto di vivere sulla terra, e non dentro una favola fatta di animazioni 3D e di modelli probabilistici.

Massimo Mazzucco