La guerra dell’informazione fra Usa e Cina continua.

Due giorni fa il Wall Street Journal ha pubblicato la seguente notizia: “Il ministero dell’energia dice che in tutta probabilità è stata una fuga da laboratorio a dare origine alla pandemia”. Sottindendendo, ovviamente, che il laboratorio fosse quello cinese di Wuhan.

Secondo il WSJ, il ministero dell’Energia è giunto a queste conclusioni “in base ad rapporto secretato dell’intelligence, che è stato fornito alla Casa Bianca e ad alcuni importanti membri del Congresso”.

Questo tipo di “notizia” fa parte della strategia americana che tende a buttare tutte le colpe della pandemia sulla Cina, allontanando i sospetti da casa propria.

E infatti i cinesi hanno subito reagito pubblicando una vignetta geniale:

Lo zio Sam punta l’attenzione del mondo sul laboratorio di Wuhan, e così facendo bypassa con eleganza il proprio laboratorio militare di Fort Detrick, nel Maryland.

La tesi che il virus sia uscito (intenzionalmente o meno) da Ft. Detrick è supportata dal fatto che il laboratorio americano fu improvvisamente chiuso nell’estate 2019, senza una valida spiegazione, poco prima che una strana epidemia di “polmonite” si diffondesse proprio in quella zona.

Gli stessi russi, nel 2021, avevano sostenuto che questa non potesse essere una semplice coincidenza.

E le ridicole giustificazioni date degli americani (che l’aumento di problemi polmonari nella zona fosse dovuto ad un “uso esagerato delle sigarette elttroniche”) non facevano che confermare l’ipotesi della fuga da Ft. Detrick.

Ma subito era intervenuta la BBC, dicendo che l’ipotesi di Fort Detrick non era altro che una “teoria del complotto cinese” sulle origini del virus.

Come vedete, si andrà avanti ancora per anni a rimpallarsi le responsabilità, ma almeno una cosa è certa: il virus NON E’ nato in modo naturale, dall’accoppiamento casuale fra un pangolino e un avvocato di Ginevra. L’era delle barzellette è finita.

Per questo motivo, non possiamo che guardare con fiducia alla nascita del nuovo biolaboratorio di Pesaro, per il quale il comune marchigiano ha appena acquistato il terreno sul quale verrà costruito.

Massimo Mazzucco