(firma la PETIZIONE di ITALEXIT) – Quando Giorgia Meloni era stata interpellata in merito all’opportunità di insistere lungo la linea dell’obbligo vaccinale e delle limitazioni alle libertà degli italiani, le sue risposte erano state piuttosto vaghe, tanto da far sorgere più di qualche inquietante sospetto. Incassato il successo elettorale dopo la tornata del 25 settembre, la leader di Fratelli d’Italia diventata nel frattempo premier è ora tornata sull’argomento, prendendo finalmente delle posizioni più chiare che, si spera, resteranno immutate col passare dei mesi. La presidente del Consiglio ha infatti spiegato: “Il Covid è entrato nelle nostre vite quasi tre anni fa e ha portato alla morte di oltre 177 mila persone in Italia. Se siamo usciti dall’emergenza è merito soprattutto del personale sanitario”.

Oltre a medici e infermieri, Meloni ha voluto ringraziare “i lavoratori dei servizi essenziali che non si sono mai fermati e alla straordinaria realtà del nostro terzo settore”. Parole che sono state accompagnate da applausi scroscianti, con la premier che ha poi volto lo sguardo al futuro: “Purtroppo non possiamo escludere l’insorgere di una nuova pandemia, ma possiamo imparare dal passato per farci trovare pronti.

“L’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero Occidente – ha ricordato Meloni – arrivando a limitare fortemente la libertà delle persone e delle attività economiche. Nonostante questo è tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa non ha funzionato. Voglio dire quindi fin d’ora che non replicheremo in nessun caso quel modello”.

“L’informazione corretta e la responsabilizzazione sono più efficaci della coercizione in tutti gli ambiti” ha chiarito Meloni, sottolineando poi l’importanza di ascoltare i medici sul campo. Parole alle quali ora si spera seguano i fatti. Per questo Italexit, il partito fondato da Gianluigi Paragone, ha chiesto alla premier di firmare la petizione assegnata il 17 novembre 2021 alla XII Commissione Affari Sociali, con la quale si chiede: 1) l’abolizione dell’obbligo del possesso del certificato verde COVID-19 per l’esercizio dei diritti di libertà dei cittadini”; 2) l’abolizione immediata di qualsiasi forma di obbligo vaccinale per i singoli e per le categorie; 3) di annullare immediatamente i provvedimenti pecuniari a carico delle categorie costrette all’obbligo vaccinale e di provvedere al reintegro immediato dei sospesi dal lavoro, con particolare riferimento al personale medico e sanitario, insieme al pagamento di tutti gli stipendi arretrati; 4) l’abolizione del Green pass per le Rsa e per le visite ospedaliere.

Fonte Il Paragone