Hanno preso in giro per mesi e mesi i non vaccinati, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore hanno augurato loro, neanche troppo velatamente, di andare incontro a qualche grave problema di salute o peggio. Oggi tutte queste persone, e la lista è lunghissima, tacciono imbarazzate di fronte all’ammissione del responsabile commerciale di Pfizer, uno dei colossi che hanno prodotto e venduto i vaccini durante la pandemia, che ha spiegato di fronte agli europarlamentari: “Il nostro farmaco non è mai stato testato per prevenire l’infezione da Covid. E d’altronde nessuno ci ha mai chiesto di farlo”. La conferma di quanto tanti scienziati veri, non asserviti alla politica e alle multinazionali, sostenevano da tempo: vaccinarsi può essere utile per i fragili e gli anziani, ma visto che il farmaco non previene l’infezione né tutela gli altri è inutile parlare di obblighi.

Ma ve le ricordate le facce e le espressioni di chi, dall’esplosione della pandemia in poi, ha puntato il dito contro i non vaccinati, definendoli come pericolosi criminali? Se la memoria vi fa difetto, eccovi una breve carrellata video dei protagonisti di una campagna d’odio senza precedenti nella storia del nostro Paese. A partire, ovviamente, dai virologi, le star assolute di quei mesi difficilissimi, onnipresenti sul piccolo schermo e sui social. Uno dei più celebri, Fabrizo Pregliasco, tuonava così: “”Non vaccinarsi potrebbe voler dire essere imboscati, come succedeva in guerra. E in tempo di guerra le persone venivano fucilate se rifiutavano di combattere”.

Una follia della quale, oggi, in molti fingono di non esssere stati complici. E invece eccoli lì, marchiati a fuoco in modo indelebile, affinché nessuno li dimentichi. Il giornalista David Parenzo invitava a “trattare queste persone come fossero terroristi”, mentre Giuliano Cazzola affermava trionfante: “I non vaccinati meritano cenere e bastoni”.

Una linea condivisa, nella sostanza, anche dai vertici delle istituzioni italiane, a loro volta decisi a portare avanti a tutti i costi l’opera di demolizione dei pericolosi “no vax”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci metteva la faccia spiegando: “Non si invochi la libertà per sfuggire alla vaccinazione”. Gli faceva eco il premier Mario Draghi: “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire”. (Continua a leggere dopo la foto)

Tutto falso, invece, visto che i non vaccinati hanno la stessa identica probabilità di contagiarsi e contagiare degli altri. Rifiutare l’inoculazione, dunque, non significa affatto mettere in pericolo le persone che ci stanno intorno, come ammesso dagli stressi produttori dei farmaci anti-Covid. E pensare che il giornalista Andrea Scanzi aveva detto dei non vaccinati: “Sono persone ignoranti, persone analfabete, persone convinte di sapere tutto. Non li recuperi più”. Chi è, adesso, l’ignorante?

Fonte Il Paragone