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A Torino, durante l’assemblea dei farmacisti, il dottor Fabio la Falce, farmacista ospedaliero, ha fatto un intervento che sul web a preso a circolare velocemente ma che i media nazionali si sono ben guardati da rilanciare, nonostante abbia parlato in scienza e coscienza e dati alla mano. Dopo che il presidente dell’ordine, Mario Giaccone, gli ha dato la parola, La Falce ha iniziato l’attacco: “Non ci interessa parlare dei soldi del bilancio. Vogliamo solo poter parlare per esporre quanto è accaduto in questi due anni. Non parlerò delle ‘situazioni surreali’ delle sospensioni dei professionisti, e nemmeno di posizioni pro vaccino e contro vaccino, o dell’efficacia e della sicurezza degli stessi perché parlare di sicurezza di un vaccino che fa anche morire e di efficacia posto che siamo arrivati alla terza e quarta dose pare fuori luogo”.

 

La Falce ha quindi puntato dritto al nocciolo della questione: l’appropriatezza prescrittiva che sarebbe stata violata. Un pugno nello stomaco la sua relazione che partendo dall’art. 4 della legge 44/21 relativo dell’obbligo vaccinale per i sanitari. Per 20 minuti La Falce ne ha demolito tutti i presupposti. Non solo alla luce delle normativa vigente ma prendendo in considerazione le schede tecniche dei vaccini, le relazioni e raccomandazioni della CTS e delle circolari Ministeriali. Arrivando a conclusioni che se fossero confermate da un giudice sarebbero agghiaccianti per medici e infermieri vaccinatori e non solo.

Ha detto La Falce: “Qui si tratta di omicidio e tentato omicidio di Stato. Se non ci sono gli studi come è stato possibile autorizzare questo farmaco? E i farmacisti dove erano? Sia chiaro: abbiamo anche somministrato ai nostri pazienti, alla faccia della tutela della salute pubblica, dei farmaci scaduti. E anche su questo c’è da riflettere. Per il ruolo, per le competenze e per la dignità che il nostro ruolo e le nostre regole del codice deontologico impongono, oggi noi ci prendiamo la responsabilità di denunciare formalmente a questo Ordine che da parte della quasi totalità dei medici e farmacisti vaccinatori si starebbero perpetrando da mesi illeciti che se confermati potrebbero configurare reti di omicidio doloso e tentato omicidio doloso nella misura in cui si somministrerebbero vaccini fuori indicazione e senza studi a supporto e quindi non in sicurezza laddove questi abbiano o possano provocare la morte, come certificato dall’ultimo report di farmacovigilanza.

Conclude La Falce: “Chiediamo all’Ordine di procedere con una formale domanda e di denunciare tutte le difformità evidenziate in materia di appropriatezza prescrittiva e rispetto delle norme e della tutela della salute pubblica. Si spieghi a Speranza che nessun vaccino oggi presente in Italia può servire ad ottemperare a quanto previsto dalla norma sull’obbligo vaccinale. Non è normale morire oggi sotto i 40 anni, in questo boom di “morti improvvise”. Anche come Ordine non possiamo accettarlo. Dobbiamo avere il coraggio di iniziare a dire la verità agli italiani”.

Fonte Il Paragone