Mario Giordano non ci fa, ci è proprio. Questa sera su Fuori dal Coro ha raddoppiato la posta.

Nella puntata appena andata in onda Giordano è tornato a piombo sull’argomento delle cure domiciliari, senza ambiguità e senza esitazioni.

Giordano ha dedicato un intero capitolo ai nuovi medicinali “efficaci contro il covid fino all’80%”, ed ha accusato l’AIFA di essere inerte di fronte alle segnalazioni di efficacia di questi medicinali.

Il dott. Mangiagalli (ospite fisso) ha raccontato di come le reazioni avverse in Italia vengano segnalate pochissimo.

Giordano ha intervistato una ragazza che ha rischiato di morire dopo il vaccino, oltre a diverse persone che hanno avuto reazioni avverse gravi. Poi se l’è presa in diretta con Burioni che aveva appena twittato che “lui dopo il vaccino è addirittura ingrassato 4 chili”. Giordano ha dato a Burioni dell’incivile, dicendogli che “non si prendono in giro le persone che stanno male”.

Poi ha intervistato una dottoressa di ippocrate.org.

Poi ha parlato del summit di Roma appena concluso, dicendo che “centinaia di medici di prim’ordine da ogni parte del mondo sostengono le cure domiciliari”. Ha anche mostrato una breve intervista al dott. Peter McCullough, uno dei più importanti medici convenuti a Roma in questi giorni.

Insomma, sembrava di vedere “Covid le cure proibite” extended version.

Che cos’è questa dissonanza cognitiva all’interno del mainstream?