di Enzo Pennetta

Era appena il febbraio 2020 e ai primi accenni ad un’ipotesi di origine artificiale
del virus Sars Cov 2, che è l’agente patogeno dell’epidemia Covid-19, la stampa mainstream si scagliava con grande ferocia contro chi la proponesse.

Veniva detto che era stata scientificamente confutata ogni possibilità che il virus fosse stato ingegnerizzato, chi parlava di questa ipotesi veniva sottoposto alla gogna mediatica, colpito attraverso la sua carriera se un universitario e il video rimosso da Youtube, un caso su tutti la trasmissione del canale “Il vaso di Pandora” in cui si parla di questo e la conseguente aggressiva reazione da parte della “voce del padrone”, la testata “Open”.
Il video di «Il vaso di Pandora» e la tesi di complotto del coronavirus come arma biologica – Il video

Ricordiamo anche l’accusa di far parte di una rete internazionale, meglio ancora se fascista, fatta su Report a chi nell’agosto 2020 aveva ritrovato e lanciato il video di TG Leonardo del 2015 su un virus ingegnerizzato proprio in Cina, ricordiamo anche la sentenza di Burioni: ‘È l’ultima scemenza che venga da un laboratorio ‘, seguito dalla virologa Capua:’Virus deriva da un serbatoio selvatico’.

Eppure un libro “La chimera che ha cambiato il mondo”, scritto da Joseph Tritto e pubblicato qui in Italia da uno degli editori più coraggiosi, Cantagalli, spiegava con grande attenzione ai particolari come e perché il virus poteva essere molto probabilmente di origine artificiale.

Nel libro si cita uno dei massimi esperti di ingegnerizzazione, il ricercatore che ha insegnato ai cinesi le tecniche usate a Wuhan per produrre virus artificiale e che proprio nel 2015 contribuì alla realizzazione del virus di cui parlava il celebre TG Leonardo, il Prof. Ralph Baric, colui che nel 2002 aveva messo a punto la tecnica denominata “gain of function”.

Lo stesso Baric aveva poi collaborato con la dottoressa Shi Zhengli-Li a realizzare il virus chimera di cui parlava il TG Leonardo e la cui realizzazione è documentata da uno studio pubblicato su Nature.

E proprio Baric aveva smentito in un’intervista a “Presa diretta” del 14 settembre 2020 che un virus artificiale debba necessariamente avere degli elementi per essere identificato smentendo tutti gli articoli precedenti che avevano “dimostrato” definitivamente l’origine naturale del Sars Cov 2, tra questi spicca uno studio pubblicato su Nature il 17 marzo 2020 nel quale il riferimento all’origine per selezione naturale del Sars Cov 2 viene ribadito dieci volte.

Adesso, il 14 maggio 2021, su Science è comparsa una lettera firmata da 17 nomi di rilievo della ricerca tra cui, fatto importantissimo, spicca lo stesso Ralph Baric, lettera con la quale si chiede l’apertura di una vera indagine sulla possibile origine artificiale del virus. Non può non colpire quanto l’arrogante sicurezza con la quale era stata liquidata la questione appaia oggi frutto di un giudizio politico obbligato dalle esigenze del momento, i commenti di Burioni, della Capua e dello stesso articolo su Nature mostrano lo stato penoso nel quale versa il dibattito scientifico quando tratta di temi sensibili.

Una lettera che non casualmente viene pubblicata nell’imminenza del Global Health Summit tenutosi a Roma il 22 maggio, e della World Health Assembly che si terrà dal 24 maggio al 1 giugno, eventi preceduti anche da un preoccupante comunicato redatto per la UE in occasione del convegno di Roma da parte di un comitato di 20 esperti che annunciano che “il mondo sta probabilmente entrando in un’era di pandemie“.

E’ evidente come un tale allarme sia legato necessariamente alla premessa che il Sars Cov 2 sia un virus di origine naturale e che anche solo l’ipotesi che esso sia invece il frutto di un processo di ingegnerizzazione non solo farebbe cadere l’allarme dei 20 scienziati ma porrebbe sotto accusa tutti coloro che hanno parlato a nome della scienza abusando della sua autorevolezza ostacolando la ricerca della verità.

Cadrebbe l’allarme per un futuro di epidemie senza fine e delle relative emergenze continue, si aprirebbe un processo non solo alle autorità cinesi con conseguente terremoto finanziario legato ai risarcimenti e verrebbe messa sotto accusa la stessa WHO legata ai laboratori di Wuhan e responsabile della fallimentare gestione dell’intera vicenda Covid a partire dai mancati controlli dei laboratori cinesi e dai protocolli diffusi fin dall’inizio dell’emergenza che non hanno impedito il picco di decessi registrato nell’intera vicenda pandemica, per quanto ci riguarda ricordiamo che causa di quelle indicazioni poteva essere diramata la circolare n. 15280 del 2 maggio 2020 del Ministero della salute che sconsigliando le importantissime autopsie affermava: “Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di COVID-19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio”.

Sappiamo quanto fossero invece necessarie quelle autopsie e quante vittime sono dovute al non averle eseguite.

La questione dell’origine artificiale anche solo con il suo restare aperta costituisce un forte ostacolo alle politiche di emergenza continua con le relative restrizioni delle libertà fondamentali e del soffocamento delle classi intermedie imposto in nome della stessa emergenza.

Ma è proprio l’indimostrabiità del caso, che è alla base della teoria dell’evoluzione darwiniana, che non permetterà mai di dimostrare definitivamente l’origine naturale mentre elementi di tipo investigativo potrebbero al contrario provare un’origine artificiale, anche se una commissione d’inchiesta non dovesse approdare a nulla l’ipotesi della manipolazione di laboratorio dovrebbe continuare ad essere scientificamente considerata prima di parlare di un’era di pandemie inevitabili.

Questa è l’importanza della battaglia per l’accertamento delle responsabilità sull’origine dell’emergenza Covid-19, ma solo pochi, oltre chi da questo ha tutto da temere, sembrano accorgersene.

Video su Rumble:

https://rumble.com/vhja01-covid19-la-tesi-che-cambia-tutto.html

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