A tirar troppo la corda – dice il proverbio – prima o poi si spezza.

Più passano le settimane, più cresce in me la convinzione che questa operazione di vaccinazione globale finirà per essere un mezzo fallimento. Non lo sarà certo nel numero totale dei vaccinati: alla fine della fiera, riusciranno sicuramente a vaccinare più di un miliardo di persone, e questo verrà considerato “un successo planetario”. Ma il “danno collaterale” starà nell’immagine stessa dei vaccini, che non sarà mai più come quella di prima.

Fino a ieri, i media di regime ci avevano sempre venduto i vaccini come qualcosa di sicuro, di infallibile, di eccezionale. Un traguardo della scienza, che ha saputo sconfiggere “il male” grazie all’ingegno e alla dedizione degli uomini in camice bianco.

Ma da oggi non è più così. Oggi il mondo intero sta assistendo alla debacle dei vaccini. E lo vediamo in diretta tv, giorno per giorno.

Prima la crisi di AstraZeneca, con i goffi tentativi iniziali di far passare i gravi eventi avversi come “non correlati”, fino a dover capitolare ed ammettere una diretta correlazione con le vaccinazioni.

E ora tocca a Johnson&Johnson, il “quarto” vaccino creato in Occidente che avrebbe dovuto salvarci dalla penuria dei primi tre, e che invece si è rivelato a sua volta pericoloso già sul nascere.

Naturalmente, i media recitano il solito copione, ci dicono che si tratta solo di un caso su 1 milione, e cantano “tutto va ben, madama la marchesa”.

Ma anche loro sanno che non è così. Anche loro sanno che da oggi l’immagine del vaccino infallibile è tramontata per sempre, e che indietro non si torna più.

Come dicevamo all’inizio, hanno voluto tirare troppo la corda, e questa ha iniziato a spezzarsi. Hanno voluto correre a produrre vaccini come se fossero caramelle, facendo la sperimentazione a cielo aperto, sulla pelle delle persone. L’ingordigia di denaro, il desiderio di battere le rivali sul mercato, e soprattutto quel desiderio perverso e trasversale di arrivare ad imporre in qualche modo una dittatura sanitaria in tutto il mondo stanno avendo un effetto indesiderato.

La gente si è accorta di tutto ciò. Il giocattolo si è rotto. La gente sta uscendo dal sogno. Sarà un movimento lento, come dicevo, e alla fine riusciranno comunque a cantare vittoria.

Ma non sarà certo la vittoria che avevano desiderato inizialmente. E il danno collaterale che hanno subito rischia per loro, a lungo termine, di diventare fatale.

Massimo Mazzucco