Dott. Fabio Franchi

Le paradossali novità su autismo (ASD), morte improvvisa dell’infante (SIDS), disturbi del neurosviluppo.

Già ampie ed innumerevoli discussioni si sono accavallate nel tempo, perciò ripeto l’essenziale.

La posizione degli esperti è conosciuta: “il problema c’è, ma le cause non sono ben chiare. Genetiche? Ambientali? Entrambe? Multiple? Boh! L’unica cosa sicura è che certe “pratiche” non sono assolutamente coinvolte: questo è garantito al limone!

Molti altri invece ci vedono una correlazione temporale statistica, tanto il fenomeno è vasto ed in crescita. Alessia Alessia ha raccolto un numero considerevole di disperate testimonianze al riguardo. Quindi tutti sono concordi nel ritenere che il problema sociale ci sia e sia grosso. Riguarda le nuove generazioni mentre quelle passate ne erano quasi esentate.

In USA le statistiche sull'autismo sono impressionanti (nel 2016 1 su 36 ragazzi). Le avevo riportate qui. Nel 2008, sempre in USA, i disturbi del neurosviluppo erano 1 su 6 studenti, anche quelli in crescita.

E in Italia?

 

Sull’autismo i dati sono scarsi e non concordanti. Per esempio, una fonte riportava che ce n'erano circa 100.000 nel 2015. Un’altra che in Campania ce n'erano 24.000 nel 2017, il che corrisponde, sulla base di una semplice proiezione, a 245.000 in tutta Italia.

[AGGIUNTO SUCCESSIVAMENTE: secondo il Ministero, nella fascia di età dai 7 ai 9 anni, nell'anno 2015, la prevalenza era di 1 caso di autismo ogni 77 bambini, 4,4 volte di più nei maschi. Ciò significa un record mondiale: 1 caso ogni 47 maschietti!!! ed uno ogni 208 femmine]. E' un record di cui andare ben poco fieri!

Sulla incidenza delle SIDS poco si sa, però l’impressione è che le morti infantili precoci siano molte, troppe, in base alle cronache giornalistiche. Poi spariscono dai radar e dall'attenzione.

Riguardo i disturbi del neurosviluppo, abbiamo le testimonianze delle insegnanti, ma le uniche statistiche che posseggo sono quelle riportate nello screenshot. Vi si registrano aumenti del 30-60% negli anni considerati!.

QUINDI è parso naturale voler chiedere informazioni più sicure direttamente alla fonte. Se n’è incaricato il CODACONS, che ha inviato una richiesta - all’AIFA, Ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità - qualche mese fa.

Finalmente è arrivata la secca risposta da parte del professor Rezza dell’ISS: “non raccogliamo dati”.

 

Non ha avuto il coraggio di scrivere "non è nostra competenza", ma si capisce bene che non li interessi proprio. Cioè la vera, grande, paurosa, terribile epidemia che realmente c’è, a differenza di quelle inventate, quella che colpisce i più fragili (con un’espressione a loro cara), NON VIENE MONITORATA. Non sanno a cosa sian dovute quelle condizioni e quelle morti, e non cercano neppure di capirlo. È superfluo affermare che un’indagine statistica epidemiologica seria porterebbe alla soluzione. O almeno ci sarebbe la possibilità concreta di arrivarci.

Il nostro Ministero della Salute non ha tempo per tali bazzecole. È troppo occupato a propagandare ed a distribuire il vaccino antinfluenzale. Si sa già che non serve una banana, come succede ogni anno, però contribuisce ad un giro d’affari niente male, e questo è apprezzato anche da moltissimi medici, che pure sono tanto restii a farlo su di sé.

CONCLUSIONE PLEONASTICA: con quale faccia tosta si permettono di parlare e di dare giudizi su un fenomeno che non conoscono nella sua vera entità, e che non hanno né studiato né seguito nel tempo? Queste patologie riguardano un settore che non è di competenza del Ministero della Salute? Hanno (giustamente) tempo di occuparsi delle malattie rare; e per queste menzionate, che sono frequenti, non lo trovano?

Le Autorità dovrebbero render conto di questa incredibile carenza? O mi sbaglio?

Fonte (con relativi link)