Vi chiedo scusa se utilizzo questo spazio comune per un ricordo personale. Ma è morto un vero amico, un fratello, una persona eccezionale, e non saprei dove parlarne se non qui.

Nessuno, fuori dal mondo del cinema, conosceva Don Ranvaud. Ma non c'era persona, nel mondo del cinema, che non sapesse chi era.

Donald Ranvaud ha vissuto per il cinema, ma curiosamente ha vissuto soprattutto per il cinema degli altri, facendolo proprio solo in parte, a pezzettini, e senza mai riceverne il giusto riconscimento. Ha partecipato in un modo o nell'altro alla produzione di centinaia di film, quasi tutti difficili, quasi tutti impegnati, quasi tutti impossibili da realizzare. Lo faceva non soltanto cercando i soldi per le produzioni, ma soprattutto mettendo insieme le persone giuste per ciascun film. Se tu avevi bisogno di conoscere qualcuno, era Donald a metterti in contatto con lui, e la parola di Donald bastava per tutti, affinchè ciascuno sapesse di avere di fronte un interlocutore serio. Era serio, perchè te lo aveva presentato Donald. Per questo motivo era assolutamente impossibile ringraziarlo per l'aiuto che ci dava. Provate a guardare il film Romance (sotto), e andate ai titoli di coda, al minuto 1:24:26. Oppure guardate il primissimo titolo di testa del film "Cancer the forbidden cures" (qui), e capirete perchè fosse impossibile ringraziarlo nella giusta misura. Bisognava inventarsi dei crediti appositi, perchè quello che faceva lui non ricade sotto nessuna categoria professionale. Si chiama generosità, amore per il cinema, amore per la verità.

Donald non aveva una casa, perchè era perennemente in viaggio da un festival all'altro, per 12 mesi all'anno. (Curiosamente, Donald era nato su un aereo, in un volo fra Londra e Pisa. Strano segno del destino). [...]

Fu Donald a "scoprire" la mia opera prima "Summertime", a Venezia, e la portò poi nei festival di mezzo mondo. In seguito fece la stessa cosa con Romance, e mi diede una mano anche con i miei documentari, ad esempio facendo vedere "Il nuovo secolo americano" a personaggi come Costa Gavras, Wim Wenders e Kenneth Loach, ed ottenendo il loro "endorsement" per il film.

Donald era talmente umile e generoso, che si dava da fare per gli altri senza che questi nemmeno lo sapessero. Ne ho avuto una riprova questa mattina, quando sono andato a cercare la sua pagina di Facebook (che non conoscevo), e ho trovato un post che parlava di me: "Massimo has done some AMAZING films - see especially A NEW PEARL HARBOR which is the definitive piece on 9/11.Its an extraordinarily lucid piece of research that really makes you think and all the debunkers views are represented and hoist on the their own petards.......His website is available in many languages and you should check it out too www.luogocomune.net......All of his films WILL surprise you and he is the most NECESSARY film maker I know."

"Massimo ha realizzato alcuni film meravigliosi, guardate soprattutto "La Nuova Pearl Harbor", il film definitivo sull'11 settembre. Il suo lavoro di ricerca estremamente lucido ti porta a riflettere, e presenta anche il punto di vista dei debunkers, che esplodono sui loro stessi petardi. Il suo sito è visionabile in diverse lingue, date un'occhiata a luogocomune.net. Tutti i suoi film vi sorprenderanno, è attualmente il regista più NECESSARIO che io conosca".

Lo ha scritto il 25 di aprile di quest'anno, e nemmeno me lo aveva detto.

Brutto bastardo, te ne sei andato senza nemmeno darmi la possibilità di ringraziarti.

Donald era un uomo onesto, pulito, trasparente. Un uomo eccezionale, una rarità. Un'anima bella.

Ciao Donaldo, see you around.

Massimo