Il viaggio in barca a vela a New York dell’attivista climatica svedese Greta Thunberg ha un retroscena molto meno ecologico di quello che vogliono far sembrare. Secondo un rapporto del giornale tedesco “taz” , il viaggio transatlantico con la “Malizia” produrrà più CO2 dannosa per il clima che se Greta e padre fossero volati negli Stati Uniti .

“So che ci saranno persone che cercheranno di temporeggiare sul problema del clima e che faranno di tutto per spostare il focus della discussione su qualcos’altro, ma non me ne preoccupo”, avvisava Greta i giornalisti presenti a Plymouth.

Avrà preso l’aereo anche qualcuno di loro per salutare la bimba?

Informazioni diffuse su alcuni giornali si basano su una dichiarazione del portavoce dello skipper tedesco Thisberg Boris Herrmann.

Cinque esperti dovranno riportare la barca in Europa, dopo l’arrivo di Greta a New York. 

Questo nuovo equipaggio viaggerà in aereo negli Stati Uniti. Per l’organizzazione del viaggio di Greta in barca a vela ‘senza produrre emissioni’, sono previsti almeno sei voli. Torna in aereo anche Herrmann.

Se Greta avesse preso l’aereo, insieme al papà, sarebbero stati solo quattro. 

Quindi NON sarà Malizia a riportare i Thunberg in Svezia. Un volo di ritorno per padre e figlia? 

Malizia è un gioiello della tecnica tanto costoso (sui 4 milioni di euro) quanto scomodo (niente latrina, niente doccia, due brande, niente privacy).  Solo pochi esperti (molto preparati) possono permettersi di usarla per una traversata dell’oceano.

Dimenticando la costruzione, la manutenzione e un bel giorno la rottamazione della barca, Malizia è definita in grandi lettere un mezzo non inquinante ed a zero emissioni: è dotata di pannelli solari e turbine sottomarine che producono elettricità a bordo.

Sulla Malizia non si cucina. Si mangiano pasti liofilizzati e confezionati sottovuoto: per Greta sono a disposizione i kit vegani. La traversata di 3 mila miglia durerà circa 13 giorni…

Nutrirsi di cibi impacchettati, che hanno subito processi industriali di trattamento e confezionamento sembra essere quanto di meno ecologico, e quindi benefico, che si possa immaginare. Ma questo è inevitabile in queste condizioni estremi. 

Alcune settimane fa, Boris Herrmann ha navigato con il suo yacht dai Caraibi attraverso l’Atlantico, vincendo l’Atlantic Anniversary Regatta. Ha impegnato 10 giorni per l’ attraversata. Tuttavia, la squadra vincitrice ha dovuto sopravvivere a un momento di shock quando una forte raffica colpì la Malizia, la nave quasi si capovolse. Ora viaggia contro il vento, le onde e il tempo e Greta, il padre e il cameraman sono inesperti.

Ma cosa non si fa per la protezione del clima?

A parte la farsa del viaggio con ZERO-EMISSIONI, contro ogni razionalità, sopratutto in vista di malori e anche stress psicologico fortissimo, Greta viene esposta a pericoli non prevedibili.

Ma si è convinti di poter calcolare mare e venti per tutta la durata della traversata – come il clima per i prossimi 100 anni.

Piena fiducia nella scienza, please! Unite behind the science. 

Perplessità e critiche si stanno facendo strada.

Il portavoce della squadra di vela sostiene ora che si tratti principalmente di attirare l’attenzione.

[Aggiornamento: Parlano ora di due esperti incaricati per il rientro della barca].

Fonte: nogeoingegneria