Noi abbiamo il ricordo infamante di Bolzaneto, dove dei normali cittadini vennero torturati dai poliziotti italiani con un tale livello di crudeltà da causare la denuncia dello stato italiano da parte della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Gli americani hanno il ricordo infamante di Abu Grahib, che tutti ben conosciamo e che viene anche denunciato nel film "Il nuovo secolo americano" (1h 21 min.)

Ma a quanto pare nemmeno i russi scherzano poi tanto. In un video pubblicato di recente da Novaya Gazeta, si vedono alcune guardie del penitenziario federale di Yaroslavl torturare sadicamente un detenuto, mentre i loro colleghi lo tengono bloccato su un tavolo, seminudo.

 

E' evidente che c'è qualcosa nella natura umana che porta queste persone a perdere ogni forma di empatia per i propri simili. O forse è proprio il sistema carcerario, concepito intenzionalmente per scaricare addosso ai prigionieri indifesi le peggiori pulsioni dell'animo umano, al riparo da occhi indiscreti?

Massimo Mazzucco