Sembra di leggere il titolo da un sito complottista: "Il TTIP è morto". "Sì va bè - dici tu - adesso raccontatemi che Cenerentola esiste, e così il sogno è completo". Invece è vero: il titolo sta sulla Stampa, su Repubblica, sul Fatto Quotidiano e su tutti gli altri giornali più importanti.

E il bello è che il negoziato non sarebbe fallito per chissà quale cavillo giuridico, ma proprio perchè, a detta del ministro dell'economia tedesco Gabriel, "gli europei non possono capitolare alle richieste americane". Tanto per essere chiaro, Gabriel ha poi aggiunto che "durante la tornata di trattative all’inizio dell’estate non è stata trovata l’intesa su nessuno dei 27 capitoli in discussione."

"Gli europei - prosegue l'articolo - fra le altre cose, rimproverano agli americani di voler imporre i loro standard sull’agricoltura, la salute, l’ambiente, ad esempio eliminando ogni sostegno statale, abbassando le protezioni dall’uso dei pesticidi, favorendo i cibi Ogm. Le grandi multinazionali, poi, avrebbero il diritto di fare causa ai governi per contestare le loro regole, aggirando così le leggi per fare i propri interessi."

Maddài, diggiùro! Non sarà per caso che questa sia una vittoria della rete, che da tempo ha messo in piedi un tam-tam instancabile per denunciare la trappola del TTIP, e che finalmente questo tam-tam abbia convinto i governanti europei che cedendo alle pressioni americane si sarebbeno inimicati una grossa fetta del loro elettorato?

Forse il tanto vituperato "popolo della rete" comincia a contare qualcosa?

Massimo Mazzucco