Il popolo dei 5 stelle è dilaniato: chi resta aggrappato alla speranza che il “garante” riesca a ridare vitalità ad un movimento ormai in fase di decomposizione, e chi invece vorrebbe che Grillo si togliesse di mezzo, per lasciare la strada al “partito dal volto nuovo” di Conte.

Il problema è che il movimento ormai non c’è più in ogni caso.

Da una parte abbiamo il fondatore che nel corso degli ultimi anni è riuscito a dire tutto e il contrario di tutto pur di restare a galla, obbligando addirittura la sua “creatura” ad un matrimonio innaturale con il pd prima, e con Draghi poi. Dall’altra abbiamo un mediocre avvocato pescato alla lotteria di paese, che durante il suo mandato è riuscito a mettere al governo gente come Speranza alla sanità, Azzolina all’istruzione, e soprattutto un personaggio come Arcuri a gestire la crisi del Covid.

Siamo di fronte a due personaggi orribili, l’uno più dell’altro. Il primo per quello che dice, il secondo per quello che ha fatto.

E’ perfettamente inutile – per i superstiti che ancora supportano il movimento - schierarsi dall’una o dall’altra parte, quando l’idea originale dei 5 Stelle è già stata frantumata in mille pezzi, ed è diventato ormai impossibile ricomporla.

Massimo Mazzucco