Esattamente come era successo lo scorso inverno, quando i nostri governanti sbraitavano "2,4 o morte!", per poi dover scendere umilmente al 2,04, ora è successa la stessa cosa: Salvini sbraitava "Non ci impediranno di fare la flat-tax, non ci ricatteranno con la procedura di infrazione!", e invece ci hanno ricattato, e il ricatto ha funzionato benissimo. Per evitare la procedura di infrazione infatti ci hanno obbligato a raggranellare tutto quello che avevamo da parte - persino le monetine sotto i cuscini del divano - e mettere tutto sul piatto del "bilancio nazionale".

In questo modo non ci resta più alcun margine per fare manovre espansionistiche.

Ma non basta: la lugubre minaccia del "rischio infrazione" si è curiosamente verificata proprio nel momento in cui si facevano le nomine europee per il prossimo quinquennio, e si è dissolta nel nulla proprio ieri sera, a nomine avvenute.

Solo un cretino potrebbe non accorgersi della coincidenza.

E così ci ritroviamo con due dita negli occhi, una per parte: da un lato, grazie alla minaccia della procedura, Francia e Germania ci hanno tolto ogni margine di manovra per cercare di risollevare la nostra economia, dall'altra sono tornati a spartirsi il potere, mentre a noi toccava stare zitti e buoni, e dovremo accontentarci di un "importante commissario economico" che non si sa bene a cosa possa servire.

Io sinceramente non capisco che cosa aspettiamo ad uscire da questa unione europea, che ci procura solo danni e umiliazioni in continuazione. Ma per farlo ci vorrebbero dei politici con le palle, mentre noi abbiamo un Di Maio che ormai non sa più nemmeno come si chiama, ed un Salvini che è capace di abbaiare solo nel cortile di casa propria.

Ma forse, alla fine, questi politici ce li meritiamo, semplicemente perchè non siamo capaci di pretenderne di diversi.

Massimo Mazzucco