170 morti in mare nei naufragi degli ultimi giorni. Ha buon gioco la sinistra nel dare la colpa a Salvini (patetico il sindaco Orlando, che arriva addirittura ad invocare "una nuova Norimberga"), e fa bene Salvini a respingere le accuse, e a confermare la linea della fermezza.

Adesso però si pone un problema: visto che le partenze non si fermano in ogni caso - e visto quindi che la gente continuerà a morire in mare - è sufficiente continuare a ripetere che "L'italia ha già dato", e che "ora se ne deve occupare l'Europa", senza fare nulla di concreto perchè ciò avvenga?

Mi spiego meglio: se è vero che il problema va risolto a livello europeo - e su questo nessuno può avere dei dubbi - perchè poi l'Italia non fa nulla perchè questo avvenga?

Davvero non siamo in grado di imporre all'Europa un confronto immediato e risolutivo su questa faccenda? Davvero siamo così insignificanti da dover aspettare in silenzio che l'Europa faccia qualcosa di concreto, di sua spontanea volontà?

Davvero l'Italia non ha nessuna arma di ricatto, a livello europeo, perchè questa diventi la priorità assoluta da discutere sui tavoli di Bruxelles a partire da domani mattina?

Mi pongo questa semplice domanda, perchè inizia a sorgermi un dubbio: ovvero che Salvini usi l'assenza dell'Europa sulla questione migranti come un comodo alibi per continuare nella sua politica della fermezza, che tanto gli rende in termini di consenso.

In altre parole: Salvini potrebbe benissimo rendere prioritaria la discussione sui migranti in Europa, se lo volesse, ma non lo fa perchè in fondo non vuole una soluzione a breve termine. Per lui è molto più redditizio, in termini elettorali, tenere i porti chiusi e dare la colpa all'Europa perchè non fa nulla per risolvere la faccenda.

Massimo Mazzucco