Stupisce l'importanza che viene data dai media nazionali alla questione dei rimborsi mancati dei 5 stelle.

In un paese normale, la grossa notizia dovrebbe essere che un gruppo di parlamentari si taglia volontariamente lo stipendio da 5 anni, rinunciando a succose cifre con diversi zeri per dare un esempio concreto delle loro buone intenzioni e della loro credibilità.

Invece questo fatto è stato clamorosamente trascurato dai media nazionali per quasi cinque anni. Salvo diventare un argomento di primo piano, nel momento in cui si scopre che non tutti i parlamentari 5 stelle hanno osservato questa regola.

In altre parole: il fatto in sè non fa notizia, la sua eccezione sì. Perchè?

Il motivo, a mio parere, è da ricercare fra le pieghe della psicologia umana: in un paese dove rubare è l'abitudine, dove il furbo è premiato, e dove il sotterfugio è diventato la regola di vita per moltissime persone, non è tollerabile che arrivi qualcuno che declama a voce alta "io sono onesto".

(Che tu lo sia o meno) non puoi farlo, perchè nel momento in cui declami a voce alta la tua onestà metti automaticamente l'accento sulla disonestà altrui.

Non è tollerabile che esista qualcuno che non accetta le regole del gioco, e quindi si fa di tutto per dimostrare che lui è esattamente come tutti gli altri.

Ecco perchè fa mille volte più notizia un parlamentare 5 Stelle che non ha versato tutte le quote dovute, rispeto a quello che le ha versate: perchè lui ci conferma che anche i 5 Stelle "sono come tutti gli altri", e quindi non dobbiamo più sentirci in colpa quando ci vengono a sbattere in faccia la loro onestà.

Quello che sta accadendo con i 5 Stelle non è altro che la reazione di un organismo che cerca di espellere qualcosa che è diverso da sè. Qualcosa che è estraneo, qualcosa che non può sopportare, a meno di dover cambiare radicalmente il sistema in cui viviamo.

Ecco perchè, specularmente, Berlusconi contunua ad avere tanto successo. Perchè lui sì che è come noi. Lui tromba, fotte e inganna con il sorriso stampato dulla bocca. Io mi riconosco in lui, e quindi voto per lui.

Anche se, naturalmente, quello ingannato da lui sono io. Ma quello italico è un popolo curioso: preferisce farsi fottere da chi conosce bene, che non affidarsi alle mani di chi gli promette di essere diverso da lui.

Massimo Mazzucco