È stato abbastanza sorprendente vedere come di colpo si sia trovato un accordo fra tutti e quattro i maggiori partiti sulla legge elettorale. Dopo mesi di tira e molla infinito, che sembravano preannunciare un percorso ad ostacoli fatto di continui veti incrociati, di colpo è bastato introdurre la parolina magica, "sistema tedesco", perché andassero tutti d'accordo.

Quello che non si riesce a capire e a chi convenga davvero un sistema del genere. Mentre i due maggiori partiti, PD e Cinque Stelle, sostengono apertamente di poter raggiungere il 40% (e quindi di poter governare da soli), la realtà ci dice che ci troveremo quasi sicuramente all'indomani delle elezioni con un paese ingovernabile. Con soli quattro partiti che probabilmente supereranno la soglia del 5%, infatti, le uniche due alleanze possibili sarebbero quella fra PD e Forza Italia, oppure quella fra i Cinque Stelle e la Lega.

In ciascun caso non si fatica a vedere le difficoltà che ciascuna di queste alleanze comporterebbe. La prima sarebbe soggetta al continuo ricatto reciproco fra le due forze, e con due personaggi come Renzi e Berlusconi in campo, la possibilità di uno sgambetto reciproco - e quindi della caduta del governo - sarebbe sempre dietro l'angolo.

Con la seconda, già di per sé più improbabile sulla carta, avremmo i Cinque Stelle chiaramente in posizione dominante, con Salvini che sarebbe in grado di imporgli in qualunque momento delle scelte contrarie al loro programma.

Non sembra quindi che in realtà questa nuova legge elettorale possa essere utile a nessuno, una volta tolto dalla scenario il fatto improbabile che qualcuno riesca a superare la soglia del 40%.

A questo punto mi sorge una domanda: sono tutti scemi, illusi o rincoglioniti, o c'è qualcosa che mi sfugge?

Massimo Mazzucco