di Maurizio Blondet

Quando il governo USA espelle 60 diplomatici russi e 18 paesi europei, di cui 15 della UE, fanno altrettanto in una mossa clamorosa e concertata basata su falsità – la situazione è ovviamente gravissima. Aspettarsi una minima spiegazione di “cosa c’è dietro” è prematuro. Certo è che chi “c’è dietro” è un potere enorme. Che ha uno scopo di rottura  totale fra Russia e Occidente.

Noi possiamo solo mostrare come il fraseggio usato da tutti i paesi UE per spiegare le espulsioni, anch’esso concordato, sia assurdo sul piano logico, diplomatico, e legale: Donald Tusk: “E’ altamente probabile che la Federazione Russa sia responsabile di questo attacco [il supposto avvelenamento della spia Skripal] e non c’è altra spiegazione possibile”. Jean-Yves Le Drian, ministro degli Esteri di Parigi : “… Convenuto che non esisteva altra spiegazione plausibile che la responsabilità della federazione russa”.

Teresa May: “….Nessun altro paese ha la capacità, l’intenzione o il motivo per tale aggressione …La sfida della Russia durerà negli anni a venire”.

Heiko Maas, ministro degli esteri tedesco: “I fatti e le prove suggeriscono che la Russia è dietro questa aggressione”: come, “suggeriscono”? Lasciano intendere? Perché non esibire queste prove pubblicamente e prendere decisioni gravissime come la rottura delle relazioni diplomatiche in base a un “suggerimento” non consolidato da un arresto, risultati di un indagine, esibizione di prove a carico?

L’ammiraglio Carlo Jean (NATO, consigliere “americano” di Cossiga, “ massone, iscritto alla loggia coperta di Roma Adriano Lemme come risulta dal volume IV, tomo II della relazione della commissione parlamentare sulla loggia P2. A pagina 845 (Altre forme massoniche coperte) si legge al numero 127 del registro degli iscritti: Carlo Jean, nato a Mondovì, Cuneo”

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/07/06/due-americani-vicini-al-quirinale.html

intervistato da Le Formiche.net:

“Non ci sono prove che sia responsabile il Cremlino o un’organizzazione statale di Mosca, ancora si deve trovare chi ha inserito il gas nervino nella valigia della figlia di Skripal. Tuttavia è assai probabile che l’omicidio dell’ex spia sia avvenuto per mano di qualche ex membro dei servizi segreti russi”.  Fra le cose che “lasciano intendere” la colpa russa, Jean enuncia:

Il governo russo ha avuto una reazione piuttosto insolita, commentando addirittura con ironia quel che è capitato”.

Sic.

Sul fatto che anche il governo Gentiloni si sia accodato espellendo due diplomatici:

Non potevamo fare altrimenti. A seguito del risultato delle elezioni italiane, con la vittoria dei partiti euroscettici, Francia e Germania stanno riattivando il cosiddetto “triangolo di Weimar”, cioè l’alleanza con fra Parigi, Berlino e Varsavia che esclude l’Italia dai grandi giochi europei, non possiamo accettarlo. Abbiamo bisogno degli Stati Uniti e dei nostri partner nel Mediterraneo”.

E alla domanda che magari il prossimo governo italiano sarà contrario alle sanzioni a  Mosca:

“A mio avviso il futuro governo dovrà tener conto della maggiore importanza di Stati Uniti e Regno Unito per l’Italia rispetto alla Russia. Dovevamo seguire gli alleati. Ma soprattutto dimostrare solidarietà al Regno Unito, in ossequio a due alleanze che hanno permesso negli anni la crescita e modernizzazione del nostro Paese, cioè l’Unione Europea e la Nato”:

Abbastanza chiaro: la NATO e la UE serrano le fila e la gabbia.

http://formiche.net/2018/03/italia-skripal-russi-jean/

Fatto notevole, la piccola Austria s’è rifiutata di imitare gli altri europei nelle espulsioni.

Da rilevare ancora un breve esercizio letterario del noto Bernard Henry-Lévy: “Qualche ora nella testa di Vladimir Putin”. Lo ritrae gioioso dopo la vittori elettorale e “la messa”, riflettere su “questo affare del veleno: Francamente non pensava che gli occidentali ne avrebbero fatto una storia così. “Non hanno mosso costa quando ho sterminato 100 mila ceceni. Si sono appena commossi quando mi sono sbarazzato di qualche migliaia di eccitati mandandi a uccidersi a vicenda nel Donbass. E non parlo nemmeno dei bambini siriani che si è dovuti gasare,  con l’amico Assad, e non hanno strappato loro una lacrima”.

La riconoscete? E’ la narrativa ebraica. La narrativa ebraica su Putin che è stata diffusa dai nostri telegiornali  ed altri media. Le fake news, la hitlerizzazone di Vladimir, raccolte per così dire alla fonte.

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