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news internazionali : "L'altro" Iraq
Inviato da Pausania il 1/7/2006 6:59:06 (7188 letture)

di Giorgio Mattiuzzo

Quando si dice covarsi una serpe in seno. La coalizione di centro sinistra, dopo aver portato in Parlamento le sensibilità politiche più disparate, sembrava aver trovato un punto di accordo riguardo al problema iracheno. Certo era un grosso problema, politico e di immagine. Adesso però la medesima questione si pone di nuovo con un'altra missione all'estero, quella in Afghanistan. Bisogna dire, a parziale discolpa della maggioranza, che in campagna elettorale non andava di moda parlare dell'Afghanistan. Nessuno ci aveva più pensato a quel teatro di azione. Pozzi petroliferi non ce ne sono e, a meno di navigare in internet tra siti di dubbio gusto, nessun pacifista responsabile aveva mai menzionato quella guerra, tantomeno aveva mai osato metterla in dubbio.

Ma si sa come è fatta questa gente: gli dai un dito e si prendono il braccio. Così persino in Parlamento. mirabile dictu, adesso si inizia a parlarne, e alcuni esponenti della maggioranza hanno dichiarato di volersi opporre al rifinanziamento, provocando un bello scossone alla stabilità del nuovo governo.

Il nuovo governo, si diceva. Il Ministro degli Esteri D'Alema in viaggio a Mosca ha parlato della tensione e dei problemi riguardo l'Afghanistan:

"E' in gioco la credibilità di una maggioranza politica

... che non può che contare su una maggioranza parlamentare anche nelle scelte di politica estera" [...]

Secondo D'Alema la maggioranza "deve essere in grado di sostenere la politica estera del governo" anche perché "non è pensabile una maggioranza di governo che non ha la capacità di sostenere i provvedimenti di politica estera del governo" [...]

Per quanto riguarda, invece, la possibilità che parlamentari dell'opposizione, in particolare dell'Udc, votino con la maggioranza, D'Alema ha spiegato di considerarlo "normale" perché un parlamentare deve votare per i provvedimenti che ritiene giusti. "Ho votato sempre a favore delle missioni, salvo quella in Iraq, quando ero all'opposizione" [...]

"Il governo deve avere una maggioranza propria - ha ripetuto il titolare della Farnesina - dopo di che tutti i voti che sostengono scelte così delicate e impegnative come quelle contenute nel provvedimento che il Consiglio dei ministri approverà sono benvenuti". Insomma "un consenso parlamentare più ampio sarà un fatto certamente positivo. Non riuscirei a capire - ha concluso D'Alema - il voto contrario di chi condividesse i contenuti del provvedimento". [...]

Forse qualcuno ha notato che manca qualcosa in questo discorso.... Ecco, si potrebbe dire che magari ci si aspetterebbe che il Ministro spiegasse le ragioni per cui siamo in Afghanistan, i motivi profondi di quella missione che giustificano la spesa e il rischio mortale che corriamo a stare lì. Invece no. L'unica questione sul tavolo è quella di mantere il governo dov'è, ossia una questione tutta interna non solo alla politica italiana, ma ai partiti che sostengono il governo.

A onor del vero, al Ministro è balenata un'idea sui motivi che hanno spinto alcuni tra i suoi ad alzare la voce:

Verso i senatori della maggioranza che hanno annunciato un voto contrario, il ministro degli Esteri, ha espresso "il più grande rispetto" per posizioni che nascono da "ragioni di coscienza".

Ma, come si dice, dopo essersi fatto la domanda, si è anche dato la risposta:

Ma ha osservato che se queste posizioni dovessero venire portate "fino all'estremo" il governo al Senato "non avrebbe una maggioranza per sostenere un provvedimento importante ed equilibrato di politica estera".

E siamo sempre lì: il governo ha deciso e se qualcuno critica la decisione non si discute la decisione, ma gli effetti che la contestazione può avere sul tornaconto politico del governo. La coscienza e la morale valgono finché il governo stabilisce che valgono, poi basta.

Forse è il caso di rinfrescare i motivi per cui siamo lì. In realtà non è facile. Pare che i nostri soldati siano laggiù per portare avanti la lotta al terrorismo internazionale. Ma non è sicuro. Innanzitutto perché non si ha memoria di terroristi afghani che siano andati in giro per il globo ad assassinare civili innocenti. E nemmeno che l'Afghanistan fosse in guerra contro altre Nazioni.

Forse si potrebbe ipotizzare che si sia invaso e bombardato l'Afghanistan per cercare Osama bin Laden, in relazione agli attentati dell'11 settembre 2001. Ma anche questo non è sicuro, poiché ad oggi non esiste nessuna incriminazione ai danni di bin Laden per quegli attentati, come ha recentemente dichiarato l'FBI.

Quello che è certo è che esiste una legittimazione reale a tali fantasmatici motivi, la risoluzione 1386 (2001) del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

La risoluzione afferma che vuole "supportare gli sforzi internazionali volti a sradicare il terrorismo. [...] Dare il benvenuto agli sviluppi che permetteranno a tutti gli afghani di godere dei diritti inalienabili e della libertà liberi dall'oppressione e dal terrore. Riconoscendo che la responsabilità di fornire sicurezza, legalità e ordine nel Paese risiede negli afghani stessi [...] Riaffermando il suo forte impegno per la sovranità, l'indipendenza, l'integrità territoriale e l'unità nazionale dell'Afghanistan"

Finché finalmente si svela l'arcano:

"Stabilendo che la situazione in Afghanistan continua a costituire una minaccia per la pace e per la sicurezza internazionale. [...] Agendo sotto il capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite [...] autorizza gli Stati Membri che partecipano alla Forza di Assistenza Internazionale [ISAF, NdA] a prendere tutte le misure necessarie per adempiere al suo mandato"

Nemmeno qui tuttavia si trova motivo per cui la situazione afghana sarebbe un pericolo per la comunità internazionale. Il dubbio rimane, ma forse il governo italiano saprà dire la parola definitiva in proposito.

E magari saprà dirci qualcosa in più rispetto alle attività italiane in quel lontano Paese. A molti non è chiaro cosa si faccia laggiù. A volte si capisce, altre un po' meno.

Quando ci furono le elezioni nel 2004 l'ANSA del 8/10/2004 riporta che: Ci sono anche gli alpini per le vie di Kabul [...] Ogni giorno, sull'arco di 24 ore, le pattuglie dell' operazione 'Sparviero', circolano nell'area di competenza designata dall'Isaf, l'International security assistance force di cui l'Italia fa parte con altri 500 uomini, per osservare, controllare e scoraggiare eventuali attacchi ostili.[...]

Il tenente Ciro Parisi tiene una lezione di geografia: ''la sicurezza non e' stabilizzata ma non siamo a Baghdad''.

"La task force 'Cobra' (Battaglione di riserva operativa) - con uomini del battaglione alpini Susa di Pinerolo, della Brigata Folgore di Livorno, del plotone 'Ranger' del battaglione alpini paracadutisti 'Monte Cervino' di Bolzano [...] restera' in Afghanistan almeno fino alla fine di ottobre."


Abbiamo pure una task force militare lì, composta per lo più da paracadutisti. Poi si scopre che per gli italiani le regole d'ingaggio si adattano al Codice Penale Militare di Guerra, così come previsto nelle operazioni militari internazionali, anche per garanzie inderogabili del diritto umanitario. Tale Codice, con le modifiche intervenute in occasione della conversione in legge del decreto-legge n. 4/2003 (legge n. 42 del 18.03.2003), è stato oggetto di allineamenti al dettato costituzionale. Le Regole di Ingaggio (ROE) adottate per la Operazione "Praesidium" (PRT) e per l'Operazione "Nidus Aquilae" (FSB) sono quelle già implementate dalla NATO per l'Operazione ISAF.

Poi si scopre qui che la missione Enduring Freedom si svolge “nell'area di responsabilità del CINC USCENTCOM”, che comprende i seguenti Paesi: Afghanistan, Egitto, Sudan, Gibuti, Kenya, Etiopia, Eritrea, Somalia, Seychelles, Arabia Saudita, Giordania, Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Iran, Iraq, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekitan, Siria, Libano e Pakistan.

Quindi la missione si svolge praticamente in mezzo mondo, anche perché lo scopo della missione è:

la distruzione dell'organizzazione terroristica "Al Qaida", le sue infrastrutture ed altri gruppi terroristici ad essa collegati, anche attraverso operazioni militari.

l'interdizione all'accesso e l'utilizzo, da parte dei gruppi terroristici, di Armi di Distruzione di Massa (WMD)

impedire che Stati od organizzazioni non governative continuino a supportare il gruppo terroristico "Al Qaida" e quelli ad esso collegati

la condotta di attività di assistenza umanitaria anche con l'impiego di assetti e unità militari

il mantenimento delle capacità di scoprire, scoraggiare ed impedire il riemergere del terrorismo internazionale.


A proposito, alzi la mano chi è a conoscenza di questa operazione in atto: operazione "Resolute Behaviour".

L'EUROMARFOR (EMF) è una Forza Navale Multinazionale a cui partecipano Italia, Francia, Spagna e Portogallo [...] Il Capo di Stato Maggiore della Difesa è inserito nella struttura di Comando della Forza in qualità di membro del Comitato Interministeriale di Alto Livello (CIMIN), organo di controllo politico-militare della Forza Navale. [...] Il CIMIN ha approvato l'Operazione "Resolute Behaviour" che consta della partecipazione di EUROMARFOR all'operazione "Enduring Freedom" (OEF) tramite il dispiegamento di un dedicato Task-Group (TG 460.01) nell'area del Corno d'Africa e l'assunzione del compito di Comandante della Task Force 150 sotto il controllo operativo di COMUSNAVCENT.

Forse ora la conclusione sarà che, qualunque cosa si faccia laggiù, ci siamo col mandato dell'ONU. Questo è in parte vero. Siamo lì anche su mandato delle Nazioni Unite. Ma solo l'operazione ISAF rientra in questa categoria. L'operazione Enduring Freedom non rientra nella sopracitata risoluzione. Enduring Freedom è altra cosa, voluta dagli americani, e forse sarebbe ora di mettere in chiaro anche questo.

Ecco, magari, Ministro D'Alema, se vorrà, potrà andare di fronte al Parlamento, ai giornalisti, o a chi le parrà giusto, e dire quale di questi alti e nobili obiettivi è stato raggiunto. O magari dire all'Italia quando, in che giorno, è entrata in guerra, visto che si applica il codice militare di guerra. Quali e quanti dei motivi che hanno portato all'invasione del Iraq sono ancora validi. Ma soprattutto ci potrà dire quali erano questi motivi e quale minaccia alla pace mondiale costituisce l'Afghanistan.

Ed infine dirci in base a quale diritto, legge, consuetudine internazionale noi partecipiamo all'operazione Enduring Freedom.

Anche se sappiamo bene che tutto il discorso verterà sempre su: fedeltà agli Stati Uniti e tenuta del suo Governo. Anzi no, tenuta del suo Governo e fedeltà agli Stati Uniti (pare sia questa la svolta della politica estera del nuovo governo).

Giorgio Mattiuzzo (Pausania)













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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
soleluna
Inviato: 1/7/2006 7:43  Aggiornato: 1/7/2006 7:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2005
Da: orbita di Anarres
Inviati: 1309
 Re: "L'altro" Iraq
Il punto è Pausania che il ministro d'alema non ci deve proprio alcuna spiegazione , è stato eletto democraticamente s'intende, e fatte salve le cadute del Governo (come tu hai ben notato il vero nocciolo della questione risiede lì) o i rimpasti (meglio mi sento), sarà tale per i prossimi 5 anni senza per questo dover rendere conto del proprio operato a chicchessia.

infatti tu scrivi Citazione:
Ecco, magari, Ministro D'Alema, se vorrà , potrà andare di fronte al Parlamento, ai giornalisti, o a chi le parrà giusto,
(il grassetto è mio)

prossimo giro elettorale e prossime crocette W la democrazia..........

libera-mente
Pat

"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
Satirus
Inviato: 1/7/2006 8:55  Aggiornato: 1/7/2006 10:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/4/2006
Da: Luogocomune
Inviati: 511
 Re: "L'altro" Iraq

capire
Inviato: 1/7/2006 9:38  Aggiornato: 1/7/2006 9:38
So tutto
Iscritto: 26/5/2006
Da:
Inviati: 16
 Re: "L'altro" Iraq
ciao a tutti,

purtroppo centrto-desta o centro-sinistra in materia di guerra poco cambia. Non riesco proprio a capire cosa ci guadagnino, forse è solo una realizzazione personale. Il potersi presentare alle cancellerie di mezzo mondo facendo vedere che loro hanno gli attributi.Pazienza se poi la guerra causa morti, disperazione, povertà, sudditanza e non certo la loro tanto decantata democrazia e libertà.

io mi sento ignorante, non come le "grandi firme" che ogni giorno ci sviolinano la giustezza e la legittimità di questa guerra sulle prime pagine dei giornali nazionali, e come tale mi fido di persone che questa situazione la vivono sulla loro pelle, e non dietro ad una bella scrivania e davanti ad una ricca libreria a testimoninza della loro cultura superiore . E' a gente come Gino Strada che mi affido per capirci qualcosa. Se avete voglia leggete questo bell'articolo scritto da chi sa veramente cosa vuol dire guerra e che vive l'Afghanistan prima ancora che il Marinaretto sapesse della sua esistenza

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=5720

ciao e buona giornata

orkid
Inviato: 1/7/2006 9:39  Aggiornato: 1/7/2006 9:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/2/2006
Da: La Beverly Hills italiana
Inviati: 786
 Re: "L'altro" Iraq
Ottimo articolo Pausania, ammetto che molte delle informazioni che mi hai dato non le conoscevo così bene nei particolari, e alla luce delle condizioni in cui si è mandato in nostri soldati, ora che le conosco, non ho dubbi che ANDREBBERO RITIRATI!!!

Ma al nostro bel governo questo è un discorso che proprio non capisce.

L'altro giorno uno mi ha detto:
"Eh.. teoricamente ritirarsi sarebbe giusto ma la politica è un'altra cosa... bisogna mediare..."

Penso che se facessero un sondaggio sugli italiani sarebbero d'accordo di restare li...

Ma fategli leggere questo articolo e rifate il sondaggio!!!


Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
pierone
Inviato: 1/7/2006 10:11  Aggiornato: 1/7/2006 10:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 299
 Re: "L'altro" Iraq
Illuminante l'articolo di Pausania.

L'origine della nostra presenza in Afganistan è l'11 settembre e la presunta lotta ad Bin Laden, quindi si fonda su di un inganno: il cerchio è sempre quello, bisogna insistere per rivelare l'inganno e spezzare il cerchio: lo sappiamo tutti pacifisti o non pacifisti.

Stupendo l'articolo di Gino Strada linkato da Capire. Sarebbe bello ed utile pubblicarlo per intero, previa autorizzazione dell'autore. Massimo, si può fare??

edo
Inviato: 1/7/2006 10:29  Aggiornato: 1/7/2006 10:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: "L'altro" Iraq
complimenti pausania, articolo G R A N D I O S O !!!

ai primi posti della "top ten" di LC, da incorniciare.
grazie, Edoardo

Ashoka
Inviato: 1/7/2006 10:42  Aggiornato: 1/7/2006 10:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Ricordiamo i capisaldi della “beneamata” ONU

5.Gli Stati Membri dovranno assicurare alle Nazioni Unite il necessario supporto a qualsiasi azione che l'Organizzazione intraprenderà in conformità alle disposizioni del presente Statuto e dovranno astenersi dal dare assistenza a qualsiasi Stato contro cui le Nazioni Unite compiano azioni preventive o coercitive.

6. L'Organizzazione dovrà fare in modo che gli Stati che non siano Membri delle Nazioni Unite agiscano comunque in conformità a questi princìpi per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.

7. Nessuna disposizione del presente Statuto autorizza le Nazioni Unite ad intervenire in questioni interne di uno Stato, che sono di competenza di quello Stato, né obbliga gli Stati Membri a sottoporre tali questioni ad una procedura di regolamentazione in applicazione del presente Statuto; questo principio non pregiudica però l'applicazione di misure coercitive secondo quanto previsto dal Capitolo VII.


Capitolo VII

Articolo 39
Il Consiglio di Sicurezza qualora accerti l’esistenza di una minaccia alla pace, di una violazione della pace, o di un atto di aggressione, deciderà quali misure debbano essere adottate per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale conformemente a quanto stabilito dagli Articoli 41 e 42
[..]
Articolo 41
Il Consiglio di Sicurezza può decidere quali misure, tra quelle che non prevedono il ricorso alle forze armate, debbano essere adottate per dare effetto alle sue decisioni, e può invitare gli Stati Membri ad applicare tali misure. Queste possono comprendere la totale o parziale interruzione delle relazioni economiche e delle vie di comunicazione ferroviarie, marittime, aeree, postali, telegrafiche, radiofoniche ed altre, e la rottura delle relazioni diplomatiche.

Articolo 42
Se il Consiglio di Sicurezza ritiene che le misure previste dall’Articolo 41 siano inadeguate o si dimostrino inadeguate, esso potrà intraprendere con forze aeree, navali e terrestri, ogni azione ritenuta necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale. Tali azioni potranno comprendere blocchi ed altre operazioni da condurre con forze armate appartenenti agli Stati Membri delle Nazioni Unite.

Articolo 43

1. Al fine di contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, tutti gli Stati Membri delle Nazioni Unite s’impegnano a mettere a disposizione del Consiglio di Sicurezza, dietro sua richiesta ed in conformità ad accordi preventivi, le forze armate, l’assistenza e le attrezzature, compreso il diritto di passaggio sul proprio territorio, necessarie per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.

2.Al fine di dare alle Nazioni Unite la possibilità di prendere misure militari urgenti, gli Stati Membri metteranno immediatamente a disposizione contingenti di proprie forze aeree per una azione internazionale combinata di coercizione. L’entità e il grado di disponibilità di tali contingenti ed i piani per la loro azione combinata, saranno definiti, entro i limiti stabiliti dall’accordo o dagli accordi previsti dall’Articolo 43, dal Consiglio di Sicurezza con la collaborazione della Commissione di Stato Maggiore Militare.


Il tutto sempre in nome della pace e della sicurezza internazionale, ovviamente.
Ripasso della costituzione italiana

Art. 11.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Ashoka

Bimbodeoro
Inviato: 1/7/2006 10:52  Aggiornato: 1/7/2006 10:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: "L'altro" Iraq
E' da molto più tempo che è in gioco la credibilità del nostro governo............................o sbaglio.

"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
Bibbolo
Inviato: 1/7/2006 10:59  Aggiornato: 1/7/2006 11:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/5/2006
Da: Milano
Inviati: 50
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
la distruzione dell'organizzazione terroristica "Al Qaida",

volgiamo ricordare a questi signori che Al Qaeda è una loro invenzione?
E quindi non ci sono pericoli internazionali dovuti ad essa, tantomeno la scusa di rimanere in Afghanistan? Che non c'è nessuno che "ce l'ha con gli Americani" così da costituire una minaccia? All'alba del II Millennio forse dovremo impedire che ci prendano per il culo

cherubino
Inviato: 1/7/2006 11:34  Aggiornato: 1/7/2006 11:34
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da: Haute-Normandie
Inviati: 430
 Re: "L'altro" Iraq
ma perchè lo chiamano ancora Ministero della DIFESA?
per essere coerenti con la Costituzione?

Pausania
Inviato: 1/7/2006 11:51  Aggiornato: 1/7/2006 11:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
ma perchè lo chiamano ancora Ministero della DIFESA?
per essere coerenti con la Costituzione?


Perché, tu dici forse "cieco" "sordo" "storpio"? No... Dici "non vedente", "non udente" "diversamente abile"

Però il problema per quelle persone è sempre lo stesso, e non glielo risolve la parolina magica che mette a posto le coscienze dei progressisti responsabili e dei fascisti all'acqua minerale.

fritz
Inviato: 1/7/2006 11:51  Aggiornato: 1/7/2006 11:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/11/2005
Da:
Inviati: 64
 Re: "L'altro" Iraq
Ciao a tutti.

Ma il vero scandalo, alla base di tutte queste "operazioni di pace" ed anche della supina accettazione di schifezze tipo la cosidetta "costituzione europea" è il fatto che il popolo italiano non ha diritto a ficcare il naso nella politica estera dei governi (di destra o sinistra, non ha importanza- come ben vediamo). Non so chi ha stabilito questa norma ma di fatto è applicata quasi da sempre nella nostra Repubblica.

Mnz86
Inviato: 1/7/2006 12:38  Aggiornato: 1/7/2006 12:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/7/2005
Da: BS
Inviati: 246
 Re: "L'altro" Iraq
Bellissimo articolo, se ne sentiva proprio il bisogno. La voce del cuore e della pancia contro la voce dei compromessi e delle necessità politiche (Enrico Sabatino qualche giorno fa), e farei notare il fatto che entrambe abbiano trovato spazio e attenzione su LC. Ci manca solo un sostenitore di Enduring Freedom aspirante cacciatore di terroristi e siamo a posto.

Per i fan dell'equilibrista D'Alema vi segnalo l'ultima piroetta sulla questione Palestinese: D'Alema: Meglio la corruzione che la democrazia in Palestina.

Però ragazzi se cade Prodi il giorno dopo ci ritroviamo Berlusconi. Armiamoci (per rimanere in tema) di tanta tanta tanta pazienza..

(P.S. sbaglio o c'è un boom di partecipazione nella scrittura di articoli e schede mai vista?)

Paxtibi
Inviato: 1/7/2006 12:51  Aggiornato: 1/7/2006 12:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
La voce del cuore e della pancia contro la voce dei compromessi e delle necessità politiche

Io avrei detto la voce della ragione contro quella, ingannevole, di chi vuole mantenere un sistema di potere.

Grande articolo.

frankad
Inviato: 1/7/2006 13:16  Aggiornato: 1/7/2006 13:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/10/2005
Da: ICHNOS
Inviati: 1921
 Re: "L'altro" Iraq
Sarà la concocomitanza "temporale" con l'articolo sulle servitù militari ma da queste parole e fatti, da queste mistificazioni della realtà adattate ai proclami in bieco politichese, che la massa non-pensante si beve impassibile, da questo mal celato servilismo ad un disegno "globale", si evince che da qualsiasi parte provengano, sebbene ingranaggi di una nazione serva degli americani, i politicanti italiani che si avvicendano nella gestione del Paese hanno chiara solo due cose: il disprezzo per l'essere umano e la volontà meschina di esercitare il "potere" che gli concedono coloro i quali vanno a votare. Per il loro tornaconto, ovviamente, e dove si presenti l'occasione. Nulla importano i morti, donne e bambini, che mai appaiono nelle loro oltraggiose elucubrazioni.

Fino a quando assisteremo a questo scempio della dignità dell'Uomo?

frankad

La democrazia è il sistema perfetto per tenere mansueti e silenziosi i cittadini, facendo loro credere di possedere un potere di scelta che in realtà non hanno e non hanno mai avuto.
rumenta
Inviato: 1/7/2006 13:29  Aggiornato: 1/7/2006 13:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: "L'altro" Iraq
fritz,
se non vado errato l'unico modo che il "popolo sovrano" ha per far sentire la sua voce è l'istituto referendario che però, vedi il caso e la coincidenza, non è previsto per trattati ed accordi internazionali....
l'unico altro momento nel quale il "popolo sovrano" ha la possibilità di far sentire la sua opinione è durante le elezioni.
una volta però che queste sono passate il politico di turno si sente automaticamente legittimato a fare i suoi porci comodi: è o non è stato eletto "democraticamente"??
la soluzione?
non c'è...... a meno di non utilizzare un congruo numero di lampioni, che fortunatamente a noi non mancano

-------------------------------------------------------
P.S.
ecco svelato l'arcano.
dalla Costiruzione:
Art. 75. È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Enrico
Inviato: 1/7/2006 13:37  Aggiornato: 1/7/2006 13:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
L'EUROMARFOR (EMF) è una Forza Navale Multinazionale a cui partecipano Italia, Francia, Spagna e Portogallo


Quindi l'Italia e' in Afghanistan in una missione NATO (ISAF), su mandato ONU, e fa' parte di EMF (di cui e' membro gia' da prima della missione in Afghanistan); di conseguenza non esistono le condizioni per andarsene unilateralmente.

L'Italia come Stato non ha la forza per muoversi da sola sullo scacchiere internazionale, ma ce l'ha soltanto all'interno di un quadro multilaterale e di un'organizzazione internazionale (ONU, UE, NATO, EMF che dir si voglia).

Quindi indipendentemente dai motivi per cui l'Italia e' in Afghanistan, tutti noi dobbiamo stamparci bene in mente che il nostro Paese non puo' permettersi di uscire unilateralmente da qualsivolglia organizzazione internazionale e dalle missioni che coinvolgono tali organismi.

E una volta assodato che un'Italia fuori dagli organismi internazionali puo' solo aspirare a un ruolo di macchietta comica nello scenario internazionale, tutte le elucubrazioni mentali pseudopaciste che non tengono conto di questa realta' lasciano il tempo che trovano, e cio' vale per buona parte dell'articolo di Pausania.

Paxtibi
Inviato: 1/7/2006 13:45  Aggiornato: 1/7/2006 13:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
L'Italia come Stato non ha la forza per muoversi da sola sullo scacchiere internazionale

E perché mai dovrebbe muoversi sullo scacchiere internazionale – in altre parole rompere i coglioni agli altri a casa loro?

l nostro Paese non puo' permettersi di uscire unilateralmente da qualsivolglia organizzazione internazionale e dalle missioni che coinvolgono tali organismi.

Ah no? Siamo, quindi, "prigionieri?" Ma che bella novità...

E una volta assodato che un'Italia fuori dagli organismi internazionali puo' solo aspirare a un ruolo di macchietta comica nello scenario internazional

Sempre meglio una macchietta orgogliosamente per i cazzi propri, che una con la lingua infilata nel culo del padrone.

delfo
Inviato: 1/7/2006 13:51  Aggiornato: 1/7/2006 13:51
So tutto
Iscritto: 29/6/2006
Da: Da Da , Du Du Du!
Inviati: 11
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
E una volta assodato che un'Italia fuori dagli organismi internazionali puo' solo aspirare a un ruolo di macchietta comica nello scenario internazionale


Dunque ti spaventa il ruolo di "macchietta comica"?

E quale sarebbe invece il ruolo dell' Italia adesso che è dentro agli organismi internazionali?

Santaruina
Inviato: 1/7/2006 13:56  Aggiornato: 1/7/2006 13:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: "L'altro" Iraq
Anche io mi felicito per l'ottimo articolo di Pausania.

Ancora una volta, una bella esposizione che va ad aggiungersi alla nostra raccolta dei "fatti versus le pugnette."

Qui si parla di fatti, si descrivono le ipocrisie dei governanti, il loro linguaggio pateticamente doppio, irritante, strafottente nei confronti del "cittadino".

Si invocano "doveri e patti sovrannazionali", lo "scacchiere internazionale", le "missioni stabilizzanti", tutti insulsi neologismi per celare la tragica verità, ovvero guerre di conquista.

E noi siamo ancora qui a parlare di "lealtà verso l'alleato", "fedeltà nei principi delle Nazioni Unite" (quali sono questi principi?...) , della nostra inevitabile sovranità limitata...

Diceva il saggio che quello che salva lo schiavo dalla morte è la sua dignità, cerchiamo di non rinunciare anche a quella.

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
rumenta
Inviato: 1/7/2006 14:05  Aggiornato: 1/7/2006 14:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: "L'altro" Iraq
Enrico:

Citazione:
Quindi l'Italia e' in Afghanistan in una missione NATO (ISAF), su mandato ONU, e fa' parte di EMF (di cui e' membro gia' da prima della missione in Afghanistan); di conseguenza non esistono le condizioni per andarsene unilateralmente.


ma la nato non è un tantinino fuori dai suoi confini istituzionali??
e da quando è diventata il braccio armato dell'onu??

Citazione:
Quindi indipendentemente dai motivi per cui l'Italia e' in Afghanistan, tutti noi dobbiamo stamparci bene in mente che il nostro Paese non puo' permettersi di uscire unilateralmente da qualsivolglia organizzazione internazionale e dalle missioni che coinvolgono tali organismi.


perchè??

Citazione:
E una volta assodato che un'Italia fuori dagli organismi internazionali puo' solo aspirare a un ruolo di macchietta comica nello scenario internazionale, tutte le elucubrazioni mentali pseudopaciste che non tengono conto di questa realta' lasciano il tempo che trovano, e cio' vale per buona parte dell'articolo di Pausania.


hemmmm.... scusa, dove sta scritto che noi "dobbiamo" avere un ruolo nello scenario internazionale??
e per quale motivo dovremmo averne uno??
e se "dobbiamo" averlo, perchè deve per forza essere inquadrato all'interno di un'organizzazione militare??

bada bene, io NON sono un pacifista, anzi..... però non mi spiego perchè "dobbiamo" fare tutta una serie di cose che non ci danno vantaggi di alcun genere e che rappresentano un costo non indifferente per le nostre casse già asfittiche, per non parlare dei poveretti che ci lasciano le penne.....



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Enrico
Inviato: 1/7/2006 14:13  Aggiornato: 1/7/2006 14:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
Sempre meglio una macchietta orgogliosamente per i cazzi propri, che una con la lingua infilata nel culo del padrone.


Ma per favore, non sparare ca....te! Mi sembri come quei fasci/leghisti che vogliono mettere i dazi sui prodotti cinesi, vogliono di nuovo la lira e ritornare ad essere l'Italietta autarchica tragicomica di Mussolini.

Ma quale culo del padrone.....queste si' che sono "pugnette". Se per te ONU, NATO e UE (visto che EMF e' legata alla UE) rappresentano il culo del padrone continua pure nel tuo delirio.

Dai, adesso ti/vi faccio una richiesta. Spiegatemi che fara', che ruolo avra' ecc. ecc. un'Italia fuori dall'ONU, dall'UE e dalla NATO. Ditemi come vedete il futuro dell'Italia fuori da tutti gli organismi internazionali.

Ma cercate di dirmelo seriamente, senza frasi stereotipate prive di senso sparate qua e la'.

Enrico
Inviato: 1/7/2006 14:24  Aggiornato: 1/7/2006 14:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: "L'altro" Iraq
Tranquilli, vi do un po' di tempo, adesso devo andare; mi collego di nuovo domani e spero di trovare risposte sensate al mio quesito.
SAWAADIKAA!!!

Paxtibi
Inviato: 1/7/2006 14:25  Aggiornato: 1/7/2006 14:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
non sparare ca....te! ... Mi sembri come quei fasci/leghisti ... queste si' che sono "pugnette"

Modera i termini, servo del padrone, se vuoi discutere con me.

rumenta
Inviato: 1/7/2006 14:28  Aggiornato: 1/7/2006 14:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: "L'altro" Iraq
Enrico
Citazione:
Dai, adesso ti/vi faccio una richiesta. Spiegatemi che fara', che ruolo avra' ecc. ecc. un'Italia fuori dall'ONU, dall'UE e dalla NATO.

l'Italia DEVE avere un ruolo??
e da quando??
e perchè??
Citazione:
Ditemi come vedete il futuro dell'Italia fuori da tutti gli organismi internazionali.

splendido, come futuro, decisamente più tranquillo e sicuramente con meno spese inutili.... e se ti pare poco.....

vorrei inoltre farti notare che, al di là delle solite enunciazioni di principio che lasciano il tempo che trovano, TU non hai fornito una motivazione valida sulla cui base dovremmo continuare a sottoporci a questo continuo stillicidio di vite umane e risorse.



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Ashoka
Inviato: 1/7/2006 14:39  Aggiornato: 1/7/2006 14:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
Ma quale culo del padrone.....queste si' che sono "pugnette". Se per te ONU, NATO e UE (visto che EMF e' legata alla UE) rappresentano il culo del padrone continua pure nel tuo delirio.


Ne deduco allora che, se non sono il culo del padrone ma possiamo liberamente decidere se accettare o meno quello che viene proposto da questi “organismi internazionali”, si potrebbe:

A) rifiutare di far passare aerei NATO nello spazio aereo italiano per le cosiddette extraordinary rendition”
B) decidere autonomamente come strutturare la finanziaria, eliminare tutti i dazi verso i prodotti stranieri, esportare tutti i prodotti dei mercati italiani, etc.
C) rifiutare le nostre basi ed i nostri contingenti militari quando viene votata una risoluzione ONU e determinato l'uso della forza (es. Kosovo & co). Domanda: potevamo rifiutare o no?

psycho
Inviato: 1/7/2006 15:15  Aggiornato: 1/7/2006 15:15
So tutto
Iscritto: 30/7/2005
Da:
Inviati: 23
 Re: "L'altro" Iraq
A me sembra che sfugga qualcosa...

forse non è che ci ubriacano di politica e poi ci ripuliscono le tasche...

ma a nessuno interessa sapere che tutti i miliardi che si buttano per la "strategia della politica estera italiana", il banchiere schioppa ce li appioppa sul groppone?

scusatemi per la rima ma io lavoro e vengo pelato ogni santo mese sul miserabile stipendio che prendo per campare la famiglia che ho, per pagare la tassa di guerra a questi ....

la democrazia è l'alibi del potere
pseudoTale
Inviato: 1/7/2006 15:59  Aggiornato: 1/7/2006 15:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
siamo alle solite.

molti dicono : "stiamo per conto nostro, non abbiamo bisogno di nessuno, meglio l'isolamento che la lingua nel culo di qualcuno."

benissimo, bellissimo, giustissimo.

però scusate ragazzuoli, solo una pregunta:
voi avete mai avvertito un bisogno fisico quasi doloroso di mandare affanculo il vostro datore di lavoro o un cliente?

io sì.

all'inizio lo facevo e... indovinate un po'?... perdevo il lavoro ma salvavo la dignità.
o almeno così credevo.
perché, in realtà, salvi la dignità se perdi un lavoro e ne trovi un altro (meglio se più remunerativo).
se non trovi un altro lavoro, la dignità non la salvi manco per il cazzo.
soprattutto se non sei da solo e se non puoi contare su mamà e papà che ti facciano da "ammortizzatori sociali".
se hai delle persone a cui devi render conto e che si aspettano da te qualcosa di più prosaico che pacchi di dignità. diventa tutto più complicato, sapete?
perché tu pensi che la dignità sia la cosa più preziosa che hai e poi magari scopri che, comunque sia, l'hai persa.
perché senza lavoro non sei più indipendente.
e se non sei più indipendente, non sei più libero.
e pensi che, in fondo, se non sei più libero e indipendente (cioè dipendi da qualcun'altro, magari dalla tua compagna) è perché hai anteposto il tuo senso di giustizia al tuo senso di responsabilità, nei confronti di chi ti sta accanto.
e magari alla fine ti senti pure dire che in realtà sei un egoista.
e magari c'hai pure una figlia, delle responsabilità.
e magari, alla fine della fiera, la prossima volta ci pensi su 1000 volte prima di mandare affanculo il tuo datore di lavoro o il tuo cliente.

spero che non ci sia bisogno di spiegare cosa c'entra 'sto sproloquio con il post in esame.
spero di non essere liquidato in quattro e quattr'otto come Servo del Padrone.
spero capiate che sto segnalando un problema importante.
perché fa molto fico dire "non ci sto, non è giusto, andassero tutti affanculo".
dico solo che PURTROPPO a volte è un filino più complicato.

tutto qui.

saluti.

nettunio
Inviato: 1/7/2006 16:07  Aggiornato: 1/7/2006 16:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/5/2006
Da: dall'Isola nell'Isola
Inviati: 227
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
L'Italia come Stato non ha la forza per muoversi da sola sullo scacchiere internazionale


se l'Italia con i suoi vari governi avesse deciso di seguire sempre e comunque la strada della GIUSTIZIA E DEL DIRITTO non avremo mai avuto bisogno di strumenti di forza per farci ascoltare dagl’altri .

Finzas a candu non biti su santu, non creiti a sa festa!!
florizel
Inviato: 1/7/2006 16:12  Aggiornato: 1/7/2006 16:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Mnz86
Inviato: 1/7/2006 16:23  Aggiornato: 1/7/2006 16:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/7/2005
Da: BS
Inviati: 246
 Re: "L'altro" Iraq
Scusate però pare che trattiamo l'UE, gli USA, l'ONU come organismi fatti di automi. Non è mica così!

Nei paesi UE, negli USA, nei paesi ONU.. ci sono milioni di persone che la pensano come noi o che, se fossero a conoscenza del materiale che noi conosciamo, sarebbero dei nostri! Se (in teoria) possiamo "ribellarci" noi a questa politica, di certo lo possono fare anche loro. Ognuno coltiva il proprio orticello e poi, un giorno, qualcuno inizia a uscire e gli altri lo seguono: in teoria i mezzi per farlo ci sarebbero.

Il problema è un altro: se dovessimo fare un referendum domani sull'Afghanistan prima di tutto arriveremmo forse al 5% degli aventi diritto e secondo vincerebbero quelli che vogliono restare e alla grande. E' su questo che bisogna lavorare: bisogna fare in modo che l'opinione pubblica e chi ci sta vicino pian piano si svegli. Finchè all'italiano medio non glie ne frega una mazza non si va da nessuna parte, e questo senza scomodare nulla troppo in alto.

nettunio
Inviato: 1/7/2006 16:32  Aggiornato: 1/7/2006 16:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/5/2006
Da: dall'Isola nell'Isola
Inviati: 227
 Re: "L'altro" Iraq
Su www.arcoiris.tv un interessante intervista rilasciata da Gino Strada: parla dell'Afganistan. Questo il link da dove scaricare il video.

Finzas a candu non biti su santu, non creiti a sa festa!!
rumenta
Inviato: 1/7/2006 17:04  Aggiornato: 1/7/2006 17:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: "L'altro" Iraq
pseudoTale:
Citazione:
spero che non ci sia bisogno di spiegare cosa c'entra 'sto sproloquio con il post in esame.


Pseudo, in linea di principio mi trovi d'accordo con quello che dici.
però...... scusa, dove sta scritto che noi "dobbiamo" avere un ruolo nello scenario internazionale??
e per quale motivo dovremmo averne uno??
e se "dobbiamo" averlo, perchè deve per forza essere inquadrato all'interno di un'organizzazione militare??
bada bene, io NON sono un pacifista, anzi..... però non mi spiego perchè "dobbiamo" fare tutta una serie di cose che non ci danno vantaggi di alcun genere, a parte la "stima" internazionale (e di bush in particolare.... ma non sto a dirti cosa me ne faccio della stima di bush ).
per restare in tema con il tuo intervento, ci si mangia con la stima??
non so a te, ma a me non è mai successo.....

inoltre tutte queste cose che ci portano "stima" rappresentano un costo non indifferente per le nostre casse già asfittiche, per non parlare dei poveretti che ci lasciano le penne da entrambe le parti.....

e vogliamo parlare delle motivazioni con le quali ci hanno portato a varcare in armi i confini di altri paesi??
nel migliore dei casi erano inesistenti, e nel peggiore erano menzogle declamate da persone che non lo facevano in buona fede, ma mentivano sapendo di farlo.
e se non ti senti preso per il culo da questo.....



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
florizel
Inviato: 1/7/2006 18:10  Aggiornato: 1/7/2006 18:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
Un bellissimo articolo,Pausania.Un apporto prezioso,in stile ed oculatezza.

Dall'articoloCitazione:
Anche se sappiamo bene che tutto il discorso verterà sempre su: fedeltà agli Stati Uniti e tenuta del suo Governo. Anzi no, tenuta del suo Governo e fedeltà agli Stati Uniti (pare sia questa la svolta della politica estera del nuovo governo).

Una "mossa" che strategicamente ricorda moltissimo la politica di Israele: nel caso del governo italiano,pare voler dimostrare che finchè è in discussione la "tenuta" del governo e la "stabilità" del Paese, ingerenze e occupazioni militari diventano "ragioni" apparentemente secondarie,quando in realtà sono lo strumento tramite il quale autoreferenziare la propria identità politica.Ed anche il loro scopo.
Nel caso di Israele,è il continuo reiterare il "rischio" della sua esistenza costituzionale e statale che giustificherebbe il massacro che sta compiendo.
Menti "fini",davvero.
Citazione:
Quello che è certo è che esiste una legittimazione reale a tali fantasmatici motivi, la risoluzione 1386 (2001) del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

D'altra parte,la demagogia dalemiana non è estranea a questo genere di mistificazioni e di "equilibrismi",basta ricordare le posizioni e le dirette responsabilità del cs durante la guerra nei Balcani.

Mi permetto di "rinfrescare" la memoria ai filo-ONU con le vergognose dichiarazioni di D'Alema e dell'allora titolare della Farnesina Lamberto Dini:
"Siamo diventati un paese credibile".

Pare che sia in nome di tale "credibilità" che ancora oggi si appoggia il massacro.
A proposito di "pugnette".

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Paulo
Inviato: 1/7/2006 19:23  Aggiornato: 1/7/2006 19:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/12/2005
Da:
Inviati: 507
 Re: "L'altro" Iraq
"moderare" i termini.
"Servo" è chi obbedisce ad un padrone; "servile" è chi gode per la benevolenza di un padrone.
Non tutti i servi sono necessariamente anche servili, ma c'è pure chi, non necessariamente servo, è assatanato di servilismo.
La servitù è uno stato sociale; il servilismo è una perversione.
Pietà e compassione per il servaggio, ma solo ribrezzo per il servilismo.

"Pausania" en avant! "Pausania" sans peur!

Roswell47
Inviato: 1/7/2006 22:12  Aggiornato: 1/7/2006 22:12
So tutto
Iscritto: 2/6/2006
Da:
Inviati: 13
 Re: "L'altro" Iraq
Il centrosinistra è una continua contraddizione con il "caso" Afghanistan.
Se voteranno sì faranno capire definitivamente agli italiani la loro vera natura di
"falsi politici di sinistra" o meglio dire la loro "falsità totale" dimostrata con quello
che ora fanno rispetto alle cose dette in campagna elettorale.
Sì perchè in campagna elettorale si è parlato di "ritiro delle truppe italiane da ogni
teatro di guerra" e non solo dall'iraq.
Ma evidentemente D'Alema è ora "impaurito" dalla responsabilità e dai suoi "alleati"
Statunitensi. Questa servitù verso gli USA dura dalla fine della seconda guerra
mondiale, e ancora accompagna la nostra "politica fasulla" distruggendo il nostro
stato con finti attentati neofascisti o comunisti (vedi anni di piombo).
Quando ci libereremo di questi burattinai?
Solo quando avremo coscienza e coraggio di DECIDERE IL NOSTRO DESTINO,
e dire il nostro parere, anche se scomodo agli "alleati" che si sono dimostrati
più una palla al piede che un aiuto, bloccando di fatto la crescita dell'Italia (vedi Euro e Unione Europea).
Con il governo Prodi abbiamo un ulteriore prova che il parlamento italiano è
corrotto sin dal dopoguerra, senza mai smentirsi, rovinando il nostro stato con
le loro "manovre" succhiasoldi e inutili.
Avete mai notato che ogni governo in carica non ha mai migliorato la situazione
dell'Italia ma ha soltanto peggiorato tutto?
C'è per forza qualcosa sotto, ricordate le intercettazioni in Ukraina riguardo al
fatto di "nuocere all'economia europea e russa?
C'è sicuramente qualcosa di grosso sotto, per distruggere l'europa in silenzio.
Non c'è bisogno delle armi, basta rovinare l'economia e l'europa improvvisamente
non conta più nulla nel mondo, come il terzo mondo africano.
Bisogna fare attenzione a questi fasulli "alleati" che non fanno altro che ostacolarci.
Bisogna far giustizia...

- Cosmic Top Secret -
alchemicus
Inviato: 1/7/2006 23:01  Aggiornato: 1/7/2006 23:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/5/2006
Da: Taranto
Inviati: 32
 Re: "L'altro" Iraq
Ma dei messaggi di bin laden non dite niente?...onestamente non so che pensare

clausneghe
Inviato: 1/7/2006 23:04  Aggiornato: 1/7/2006 23:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: "L'altro" Iraq
Ottimo esaustivo articolo Pausania,ottima analisi...ti saluto riconoscente.. Il nostro amico Baffetto è notoriamente un uomo al servizio dei Signori della Guerra,si intende quelli buoni e civilizzati,con giacca e cravatta...cerca di ripetere se gli è possibile,qualche "guaio"sull'onda di quanto già fatto in occasione Kossovo,dove Lui era primo ministro.. credo che questo governo non durerà a lungo,troppe serpi e troppi mutaforma... Salute a tutti...

fritz
Inviato: 1/7/2006 23:28  Aggiornato: 1/7/2006 23:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/11/2005
Da:
Inviati: 64
 Re: "L'altro" Iraq
I messaggi di bin laden? Guarda caso arrivano sempre al momento giusto per Bush, che ora ha una certa rogna con la Corte Suprema, o no?

fritz
Inviato: 1/7/2006 23:30  Aggiornato: 1/7/2006 23:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/11/2005
Da:
Inviati: 64
 Re: "L'altro" Iraq
Va anche detto che l'Italia non è mai stata considerata gran che dai nostri baldi alleati (neanche da quelli di prima della II GM, direi).

Bibbolo
Inviato: 1/7/2006 23:37  Aggiornato: 1/7/2006 23:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/5/2006
Da: Milano
Inviati: 50
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
dove sta scritto che noi "dobbiamo" avere un ruolo nello scenario internazionale??
Citazione:
però non mi spiego perchè "dobbiamo" fare tutta una serie di cose che non ci danno vantaggi di alcun genere, a parte la "stima" internazionale (e di bush in particolare.... ma non sto a dirti cosa me ne faccio della stima di bush ).
Citazione:
inoltre tutte queste cose che ci portano "stima" rappresentano un costo non indifferente per le nostre casse già asfittiche, per non parlare dei poveretti che ci lasciano le penne da entrambe le parti.....

In teoria quello che dici non fa una grinza.
Purtroppo io credo che al di là degli interessi politici ci siano quelli economici. E qui, come si dice, casca l'asino. Il fatto di piegarsi al padrone non è per il proprio "prestigio internazionale" o per il "ruolo dell'Italia nel mondo". Sappiamo tutti che dalle guerre si guadagna. Se no nessuno le farebbe. Sinstra e destra. Petrolio, gas, multinazionali, armi, industrie belliche. Ce ne sarebbe da citare ancora. è per questo che tutti i governi appoggiano delle guerre (di solito). A meno che vadano contro i loro interessi oppure che le truppe siano già impegnate su altri fronti. è quasi impossibile immaginare quanto politica e economia vadano a braccetto.

rumenta
Inviato: 2/7/2006 0:38  Aggiornato: 2/7/2006 0:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: "L'altro" Iraq
In teoria quello che dici non fa una grinza.
Purtroppo io credo che al di là degli interessi politici ci siano quelli economici.E qui, come si dice, casca l'asino. Il fatto di piegarsi al padrone non è per il proprio "prestigio internazionale" o per il "ruolo dell'Italia nel mondo".


non mi racconti nessuna novità.
si sà che i politici sono solo dei bravi cagnolini che scodinzolano davanti al padrone, e che se fanno bene il loro lavoro ricevono il biscotto...

Sappiamo tutti che dalle guerre si guadagna. Se no nessuno le farebbe. Sinstra e destra. Petrolio, gas, multinazionali, armi, industrie belliche.

resta da stabilire COSA si guadagna, soprattutto nel nostro caso.
anche perchè non mi sono accorto che la benzina sia diminuita.....

Ce ne sarebbe da citare ancora. è per questo che tutti i governi appoggiano delle guerre (di solito). A meno che vadano contro i loro interessi oppure che le truppe siano già impegnate su altri fronti. è quasi impossibile immaginare quanto politica e economia vadano a braccetto.

questa però non credo sia una scusante, nè per questo nè per altri governi.
il fatto resta, ed è che, ancora una volta, vi stanno prendendo per il culo.



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Det.Conan
Inviato: 2/7/2006 1:12  Aggiornato: 2/7/2006 1:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/6/2006
Da:
Inviati: 1754
 Re: "L'altro" Iraq
Scusate ma non si capisce il perche' di uscire dall'ONU e dall'UE.
Nessuno ci obbliga a mandare truppe con l'ONU.Non mi sembra che in Kossovo o Macedonia ci siano soldati azeri,kirghisi o belizani.
Per quanto riguarda la UE be' insomma ci sono voluti secoli e milioni di morti per avere un minimo di integrazione.
Per quanto mi riguarda la UE pur con tutti i suoi errori e ruberie si puo' migliorare dall'interno.
Altro discorso invece la NATO.
Innanzitutto non si capisce la funzione della NATO a 17 anni dalla caduta del Muro e dell'URSS.
In realta' la realta' reale(scusate il gioco di parole) e' che tale sigla non e' altro che un neologismo atto a nascondere il significato vero:"Organizzazione che fingendo e mascherando di essere atlantica non e' altro che una succursale dell'esercito americano e delle sue basi".
Ma in Italia quante delle basi NATO sono disponibili per l'esercito italiano?
Stando in territorio italico i nostri militari possono accedervi?
La risposta e' NO NO e NO.
La verita' e' che nella Nato le forze umane e materiali europee forniscono il 2% del totale quindi si deduce che dietro questa sigla ci siano i soliti noti.
Non si capisce altresi' il PERCHE' di tutte queste basi militari senza nulla in cambio,con basi come quella vicino Pisa che e' la piu' grande fuori da territorio americano senza nessun controllo ambientale o medico.
In poche parole(uranio impoverito docet) la NATO all'Italia fa piu'male che bene e dovrebbe solo uscirne.
Non mi sembra che la Svizzera e la Nuova Zelanda (paesi democratici)ne facciano parte.
FUORI SUBITO DALLA NATO semplicemente perche' la Nato come Al Qaeda non esiste in quanto esercito atlantico bipartisan ma solo come succursale dell'imperialismo americano.
Uscirne fuori non farebbe male a nessuno e non si capisce perche' l'Italia dovrebbe perdere prestigio(ma quale?????????????) internazionale per questo.
Tanto i nostri Cavalieri e Mortadelle non lo faranno mai per vigliaccheria,ignoranza del problama,pressapochismo e becero servilismo e riconoscentismo(per la guerra)da 4 soldi.

Sciamano77
Inviato: 2/7/2006 1:42  Aggiornato: 2/7/2006 1:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2005
Da:
Inviati: 168
 Re: "L'altro" Iraq
Non dimentichiamoci che anche la guerra in Afghanistan fa parte di quello scellerato progetto che si chiama, guerra preventiva....anche la missione Afghana per tanto è molto molto discutibile.....il nuovo governo, per i temi principali, non sembra dimostrare una sostanziale discontinuità col precedente governo...i senatori ribelli al rifinanziamento della guerra in Afghanistan sono gli ultimi baluardi di coerenza in questo governo imperiale-capitalista di centro sinistra.

Un nuovo mondo è già qui, non potranno più far finta di non vedere...
Pasquino
Inviato: 2/7/2006 9:07  Aggiornato: 2/7/2006 9:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2005
Da:
Inviati: 234
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
all'inizio lo facevo e... indovinate un po'?... perdevo il lavoro ma salvavo la dignità.
o almeno così credevo.
perché, in realtà, salvi la dignità se perdi un lavoro e ne trovi un altro (meglio se più remunerativo).
se non trovi un altro lavoro, la dignità non la salvi manco per il cazzo.
soprattutto se non sei da solo e se non puoi contare su mamà e papà che ti facciano da "ammortizzatori sociali".
se hai delle persone a cui devi render conto e che si aspettano da te qualcosa di più prosaico che pacchi di dignità. diventa tutto più complicato, sapete?
perché tu pensi che la dignità sia la cosa più preziosa che hai e poi magari scopri che, comunque sia, l'hai persa.
perché senza lavoro non sei più indipendente.
e se non sei più indipendente, non sei più libero.
e pensi che, in fondo, se non sei più libero e indipendente (cioè dipendi da qualcun'altro, magari dalla tua compagna) è perché hai anteposto il tuo senso di giustizia al tuo senso di responsabilità, nei confronti di chi ti sta accanto.
e magari alla fine ti senti pure dire che in realtà sei un egoista.
e magari c'hai pure una figlia, delle responsabilità.
e magari, alla fine della fiera, la prossima volta ci pensi su 1000 volte prima di mandare affanculo il tuo datore di lavoro o il tuo cliente.


scusate l’OT

sai pseudoTale, leggendo queste righe è come se avessi preso un bello schiaffo che mi ha fatto riflettere e per questo te ne ringrazio, in effetti, questo è stato il mio comportamento fin da ragazzo supportato dalla mole fisica che fortunatamente non mi ha mai fatto difetto, infatti quando mi trovavo davanti ai lecchini e venuto a sapere della spiata, adottavo l’unica cosa che sapevo fare, me li caricavo in spalla portandoli davanti al titolare e menandoglieli davanti, esternando così il mio pensiero su ambedue, ovviamente sapevo dove picchiare facendo male senza lasciare evidenti traccie di lesioni, impedivo così una eventuale denuncia, aggiungendovi anche il fatto, che essendo ambedue in torto non l’avrebbero avviata, l’unica vendetta per loro era il licenziamento e ne ho persi di posti, azzarola se ne ho persi…

Terrò a promemoria questo tuo scritto (il ragazzo s’è fatto grande, ma le cattive abitudini tardano a morire anche se fatte sentendomi dalla parte della ragione) probabilmente sono cose che sapevo già e me le sono negate per non sentirmi in colpa.
Ora so di averne, visto che me le hai messe davanti tutte insieme, difatti ora me le stampo e metterò il foglio a promemoria in camera ben visibile.

P.s.: ho resa pubblica questa confessione, per far comprendere anche a chi è ancora ragazzo che si può avere torto anche avendo ragione, senza aspettare di divenire adulti per comprendere al meglio le cose.

Lo Stato al cittadino pignora, all'industriale elargisce, al banchiere regala.
Pausania
Inviato: 2/7/2006 12:11  Aggiornato: 2/7/2006 12:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "L'altro" Iraq
Intanto ho visto su l'Unità di oggi, a pagina 12, che i ragazzi terrosristi musulmani di al Qaeda in realtà hanno fatto soltanto quello che un infiltrato dell'FBI ha detto loro di fare.

A una settimana dal blitz annunciato in diretta nell'ora di massimo ascolto televisivo, l'accusa cala il suo asso in tribunale. Proietta un video in cui si vedono sette ragazzi afro americani - dall'età compresa fra i 18 e i 23 anni - che giurano fedeltà sino alla morte ad al Qaeda. Un rito in cui ripetono parola per parola quello che un operativo in alto grado della rete del terrore va loro dicendo. In realtà si tratta di un agente dell'Fbi. E più si sfogliano le carte processuali, più si ha l'impressione che abbia giocato sporco dall'inizio alla fine per incastrarli.

Come dice?

«Basta leggere l'atto d'incriminazione per rendersi conto che si è di fronte a una classica trappola. Ogni attività di rilevanza penale in questo caso è stata scritta, diretta e prodotta dal governo. Prima di essere contattati dall'Fbi i ragazzi non avevano nessun piano e nemmeno avevano pensato di attaccare qualcuno - denuncia Rotschil Augustine, uno dei legali che difendono i «Liberty Seven», i sette di Liberty City, il quartiere baraccopoli noto anche come la «Little Haiti» di Miami.

MADDAI!!!! MA SUL SERIO????? CHI L?AVREBBE MAI PENSATO....

Un passaggio saliente è quello in cui i ragazzi «ordinano» una videocamera e un furgone per le riprese dei loro obiettivi. In realtà prima l'agente gli regala una videocamera e chiede filmati in cambio. Quando impaziente sollecita il materiale, l'ovvia risposta è che serve anche un mezzo di trasporto. E l'Fbi provvede.
L'agente accompagna persino il capo della banda a comprare uno stick di memoria per la videocamera.

pseudoTale
Inviato: 2/7/2006 12:46  Aggiornato: 2/7/2006 12:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
eccolo lì il punto.
lo stramaledetto punto.
"si può aver torto anche avendo ragione. e viceversa".
eccolo il punto, Pasquino.

ed ecco perché, come dice egregiamente Paulo, una cosa sono i servi, un' altra i servili.

ed ecco perché stare al mondo non è mai semplice e perché le pose più maestose sono sempre figlie dei culi più parati (chi è solo ed esposto, se si vuole permettere la "posa maestosa", la paga maledettamente salata)

ed ecco perché - infine - non mi stancherò mai di chiedere ragionevolezza e umanità a chi "spara" giudizi sprezzanti, taglianti e manichei contro quelli allergici ai punti esclamativi.

calma, gente, si vive di lenta costruzione...

Paxtibi
Inviato: 2/7/2006 13:03  Aggiornato: 2/7/2006 13:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
"si può aver torto anche avendo ragione. e viceversa".

E si possono dire stronzate credendo di dire cose intelligenti, e si può insultare da vigliacchi, trasversalmente, e si può fare la guerra parlando di pace.

ed ecco perché - infine - non mi stancherò mai di chiedere ragionevolezza e umanità

Oh, che tenerezza!

Perché non vai a chiedere ragionevolezza e umanità agli stupratori dell'ONU pagati con i nostri soldi, o ai deputati europei che giudicano innocui gli OGM e ce li buttano sul mercato?

ed ecco perché stare al mondo non è mai semplice e perché le pose più maestose sono sempre figlie dei culi più parati

Ah sì? Ma i culi più parati non sono quelli di chi dalla situazione attuale riesce a guadagnarci qualcosa, ed è per questo più disposto al compromesso? Di quelli che dicono "eh sì, vabbè, bombardare la Serbia non è stata una grande idea, ma era necessario", visto che tanto le bombe cadevano altrove e i soldi entravano in certe tasche?

calma, gente, si vive di lenta costruzione...

Certo, vallo a dire agli afghani, ai serbi ed agli iracheni, spiegagli quanto lenta sarà la loro "costruzione", caro il mio culo parato...

rumenta
Inviato: 2/7/2006 14:09  Aggiornato: 2/7/2006 14:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: "L'altro" Iraq
bene, vedo che nessuno ha ancora risposto alle mie domande.
avete fatto un grande sfoggio di ragionevolezza e buoni sentimenti ma, alla fine, nessuno ha detto CHIARAMENTE perchè:
1) l'Italia non puo' permettersi di uscire unilateralmente da qualsivolglia organizzazione internazionale e dalle missioni che coinvolgono tali organismi;
2) "dobbiamo" avere un ruolo nello scenario internazionale;
3) e se "dobbiamo" averlo, perchè deve per forza essere inquadrato all'interno di un'organizzazione militare.
in fondo è di questo che si parla..... o mi sono perso qualcosa??
perchè qui, a furia di buoni sentimenti, la gente ci lascia le piume e noi dei gran soldi.... l'accostamento non è molto azzeccato? che ci volete fare, a volte per campare ci vogliono (oltre a chinare a testa come propone qualcuno) anche quelli



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Enrico
Inviato: 2/7/2006 14:15  Aggiornato: 2/7/2006 14:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: "L'altro" Iraq
Paxtibi Citazione:
Modera i termini, servo del padrone, se vuoi discutere con me.


Visto che sei stato "molto originale" e non hai trovato di meglio da scrivere, ma soprattuto visto che non hai prodotto una sola riga in risposta al mio quesito, con te e' solo tempo perso stare a discutere.

Un consiglio te lo do comunque: aggiorna il linguaggio, e' troppo vetero!!!

Ashoka
Inviato: 2/7/2006 14:15  Aggiornato: 2/7/2006 14:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
E una volta assodato che un'Italia fuori dagli organismi internazionali puo' solo aspirare a un ruolo di macchietta comica nello scenario internazionale, tutte le elucubrazioni mentali pseudopaciste che non tengono conto di questa realta' lasciano il tempo che trovano, e cio' vale per buona parte dell'articolo di Pausania.
....
Dai, adesso ti/vi faccio una richiesta. Spiegatemi che fara', che ruolo avra' ecc. ecc. un'Italia fuori dall'ONU, dall'UE e dalla NATO. Ditemi come vedete il futuro dell'Italia fuori da tutti gli organismi internazionali.

Ma cercate di dirmelo seriamente, senza frasi stereotipate prive di senso sparate qua e la'.


*****

Intorno al 431 a.c. in una isoletta del'Egeo.


Archidamo: “Giungono notizie da Atene, le porta Melesippo, filio di Diacrito. Pare che,dopo i fatti di Corcira e Potidea, Corinto e gli Spartani tutti vogliano portar la guerra ad Atene ed alle sue alleate”

Polemarco: “E tu cosa ne pensi, Archidamo?”

Archidamo: “Sventura su di noi e su tutta la Grecia. Maledetto il giorno in cui prestammo giuramento a Delo, insieme agli Ateniesi”

Polemarco: “Ma la lega ci ha protetto dai Persiani, senza di essa saremmo solo un piccola isoletta dell'Egeo, senza difesa ne potestà alcuna.”

Archidamo: “E quale potestà abbiamo oggi, se non subire le decisioni di Atene?”

Polemarco: “Decidiamo, assieme agli Ateniesi ed agli alleati”

Archidamo: “Decidiamo, o Polermarco, oppure eseguiamo quanto delibera Pericle?”

Polermarco: “Abbiamo una flotta che ci protegge”

Archidamo: “la flotta Ateniese, vorrai dire. Essa è stata allestita da noi?”

Polermarco: “No, dagli Ateniesi, certo, ma con i soldi del tributo”

Archidamo: “E a chi obbediranno i marinai delle 20 navi che sono ancorate in porto? A noi che versiamo il tributo agli Ateniesi o a questi che pagan loro la diaria?”

Polemarco: “Agli Ateniesi. Ma cosa possiamo fare ora? Abbiamo dato loro il nostro oro; abbiam lasciato che portassero le loro navi qui, per difenderci meglio dai Persiani; abbiamo lasciato che siano essi stessi a decidere le delibere della Lega, mentre noi li possiam soltanto consigliare. Finché rimaniamo alleati potremo partecipare con loro delle vittorie e della potenza di Atene. Da soli cosa saremmo?”

Archidamo: “Ma non fu Pericle a portare il tesoro di Delo ad Atene? Non fu lui a sciogliere l'assemblea della lega? In che senso “partecipiamo” della vittorie di Atene? Siamo la loro ombra, una loro colonia, nulla più.”

Polermarco: “E cosa proporresti allora, o saggio Archidamo? Abbandonare la lega? Cosa ci farebbe Atene? Non ci ridurrebbe in schiavitù? Non ci punirebbe come ha fatto con le città che si sono ribellate? Questo proponi? Di renderci schiavi?”

Archidamo: “Siamo già schiavi, anche se tu non l'hai, ancora, capito. Da quando non abbiamo più una flotta nostra, da quando l'assemblea non può deliberare niente per quanto riguarda il commercio e le colonie. Da quando dobbiamo versare tributi per spedizioni disastrose come quella in Egitto o, per colpa di Atene, dobbiamo temere che Sparta, ed i suoi alleati, ci assalgano.”

Polemarco: “Se Pericle comanda, ed agiamo, siamo destinati alla rovina, perché questa nuova guerra non potrà che portarci ad essa. Se non agiamo e disobbediamo, sarà Atene stessa a portarci la rovina. Che dobbiamo fare, dunque, o Archidamo? Forse chiedere aiuto a Sparta, perché ci protegga dalla vendetta di Atene?”

Archidamo: “E cambiar padrone ma non la condizione? A cosa servirebbe?”

Polemarco: “E tu cosa proponi, allora?”

Archidamo: “Di far ciò che è giusto.”

Polermarco: “E subir dunque la rovina per mano di Atene?”

Archidamo: “Abbiam delegato ad altri la nostra difesa. La rovina giungerà comunque. Prima essa giungerà, prima passerà, e potremo proseguire. Più la rimandiamo, più diventerà la scusa per tradire tutto ciò in cui crediamo, per abbandonare ogni residua sete di giustizia e desiderio di libertà. E non sarà quella la rovina più completa?”


Ashoka

Paxtibi
Inviato: 2/7/2006 14:43  Aggiornato: 2/7/2006 14:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
Un consiglio te lo do comunque: aggiorna il linguaggio, e' troppo vetero!!!

E tu aggiorna il cervello, che è scaduto!


Enrico
Inviato: 2/7/2006 14:45  Aggiornato: 2/7/2006 14:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: "L'altro" Iraq
Ashoka Citazione:
A) rifiutare di far passare aerei NATO nello spazio aereo italiano per le cosiddette extraordinary rendition”


Finalmente qualcuno entra nel merito della questione. E cioe' come l'Italia dall'interno degli organismi internazionali di cui fa parte puo' farsi sentire e "alzare la voce". Questo e' il nocciolo della questione; sulle extraordinary renditions va verificato se gli aerei sono USA o NATO perche' la differenza non e' da poco e se sono USA e hanno utilizzato basi USA (e non NATO) allora anche in questo caso e' un problema difficile da risolvere perche' andrebbero controllati certi trattati bilaterali Italia-USA tenuti tuttora segreti e gli altri contratti tra gli USA e i vari Paesi coinvolti. Qui mi sa che la NATO c'entra poco o niente sulle extraordinary rendition.

Comunque un Paese puo' in tutta sovranita' vietare lo spazio aereo, ma non sono affatto sicuro che l'Italia abbia voce in capitolo su come vengono usate le basi USA in territorio italiano. Questo d'altronde e' uno dei lasciti pesanti della II Guerra Mondiale.

Ahoka Citazione:
B) decidere autonomamente come strutturare la finanziaria, eliminare tutti i dazi verso i prodotti stranieri, esportare tutti i prodotti dei mercati italiani, etc.


Beh certo la finanziaria dovrebbe sempre essere frutto autonomo di un governo, ma un'Italia fuori dall'UE e dal WTO verrebbe stritolata sul mercato globale. Purtroppo questa e' la realta' e il XXI secolo sara' cinese e indiano, che in totale fanno piu' di un terzo della popolazione mondiale.

Ashoka Citazione:
C) rifiutare le nostre basi ed i nostri contingenti militari quando viene votata una risoluzione ONU e determinato l'uso della forza (es. Kosovo & co).


Nel caso dell'Iraq per esempio, essendo stata una guerra unilaterale senza l'avallo ne' dell'ONU ne' tantomeno inquadrata in una missione NATO, l'Italia poteva certamente vietare il transito dei treni carichi di carriarmati e poteva vietare lo spazio aereo per le partenze di aerei USA da basi USA in territorio italiano. Tutto cio' il governo precedente non lo ha fatto. Se pero' la missione militare e' targata NATO, e magari c'e' anche un mandato ONU, allora diventa impossibile sottrarsi a certi obblighi derivanti dall'essere membri di queste organizzazioni.

Comunque io sono favorevole a un'uscita dalla NATO di tutti i Paesi UE, dopo che questi abbiano interpellato la popolazione con un referendum ad hoc. E quindi che l'UE si doti di una propria autonoma forza militare composta da contingenti dei 25 Paesi membri. Ma sono assolutamente contrario ad un'uscita dell'Italia dalla UE e men che meno dall'ONU.
Si e' gia' visto da noi in passato che disastri ha portato l'autarchia del Ventennio.

Linucs
Inviato: 2/7/2006 14:50  Aggiornato: 2/7/2006 14:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: "L'altro" Iraq
Ma per favore, non sparare ca....te! Mi sembri come quei fasci/leghisti che vogliono mettere i dazi sui prodotti cinesi, vogliono di nuovo la lira e ritornare ad essere l'Italietta autarchica tragicomica di Mussolini.

Ed ogni volta che magicamente saltano fuori il fascismo o Mussolini, possiamo tranquillamente dedurre che gli argomenti scarseggiano. Nonostante lo sforzo, mi sfugge quale sia il nesso tra i dazi, l'autarchia, e l'appartenenza alle cosiddette organizzazioni internazionali. Ohibò: forse senza queste non è possibile il commercio?

Dai, adesso ti/vi faccio una richiesta. Spiegatemi che fara', che ruolo avra' ecc. ecc. un'Italia fuori dall'ONU, dall'UE e dalla NATO. Ditemi come vedete il futuro dell'Italia fuori da tutti gli organismi internazionali.

Tanto per cominciare, non ci saranno più direttive europee da recepire, o trattati costituzionali da firmare solennemente senza referendum, senza contare la montagna di soldi risparmiata (da dedicare ad attività più costruttive) e la lieve soddisfazione di essersi tolti l'UNESCO dai coglioni.

D'altra parte, visto che sei tu a sostenere l'urgenza di sguazzare nell'ONU (pena l'essere messi in disparte dai "paesi del sud del mondo", ohmygod che sventura) forse dovresti spiegarci tu dove sta il vantaggio. L'onere della spiegazione spetta sempre a chi tende la mano per ricevere il denaro del contribuente, non certo il contrario. Potresti cominciare con l'illuminarci su quale dovrebbe essere la funzione di ONU, UE e compagnia assortita.

===

molti dicono : "stiamo per conto nostro, non abbiamo bisogno di nessuno, meglio l'isolamento che la lingua nel culo di qualcuno." benissimo, bellissimo, giustissimo. però scusate ragazzuoli, solo una pregunta: voi avete mai avvertito un bisogno fisico quasi doloroso di mandare affanculo il vostro datore di lavoro o un cliente?

Perché, tu ricevi forse uno stipendio dall'ONU? O forse è il contrario? Secondo Beppe Grillo (Pace e Benedizione siano su di Lui) i politici sono i nostri dipendenti, quindi dovrebbe valere il discorso inverso. In caso contrario saremmo noi dipendenti loro, pagando pure per il privilegio.

Enrico
Inviato: 2/7/2006 14:51  Aggiornato: 2/7/2006 14:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
E tu aggiorna il cervello, che è scaduto!


Sei veramente un gran comico, hai un radioso futuro davanti

Paxtibi
Inviato: 2/7/2006 15:04  Aggiornato: 2/7/2006 15:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
hai un radioso futuro davanti

Purtroppo il futuro che tutti abbiamo davanti più che radioso è radioattivo, grazie proprio a quei padroni il cui culo ti diverti tanto a leccare, illudendoti forse di cogliere qualche aroma dei manicaretti che si sono sbafati a spese nostre.

Bon Appétit!


salistrari
Inviato: 2/7/2006 15:31  Aggiornato: 2/7/2006 15:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
IN merito a questa missione italiana in Afghanistan ci sono alcune considerazioni da fare ed in base a queste farsi un giudizio complessivo.

1- La guerra in Afghanistan , nata come risposta prima della "guerra globale al terrorismo" sull'onda emotiva dell'11 settembre, ha conivolto la stragrande maggioranza dei paei Onu e della NATO e non è stata una guerra al di fuori del diritto internazionale.

2- L'italia membro della NATO ha spedito fin dal primo momento le sue truppe.

3- Gli obiettivi della guerra erano quelli di distruggere le "basi terroristiche", trovare Bin Laden, scalzare dal potere i Talebani.

In merito ai primi due punti (ma ci tornerò dopo) c'è poco da dire. Dal momento in cui l'Italia ha aderito alla coalizione, gli obblighi e gli accordi internazionali la pongono in una situazione molto delicata da cui è difficile uscire ed una decisione di ritiro unilaterale, dal punto di vista dei rapporti intenazionali potrebbe essere un errore.

La questione fondamentale però della guerra afgana è che gli obiettivi di questa guerra solo in parte sono stati raggiunti e le ragioni della stessa sono state palesemente mistificate. E anche ciò che si poteva considerare una "vittoria" (via i talebani dal potere), appare alla luce dei fatti di oggi, quantomeno lontana. L'escrudescenza delle azioni talebane, le offensive nel sud del paese e il mancato controllo dell'intero territorio afgano da parte della coalizione, sono la prova che anche da quel versante, la guerra ha fallito.

Per quanto riguarda le "basi terroristiche", beh, a me sembra un'affermazione che si commenta da sola. Ed inoltre il terrorismo internazionale ha conosciuto (anche per via della guerra irachena) un'escalation internazionale di proporzioni storiche (gli innumerevoli attentati parlano da soli).
La cattura di Bin Laden, poi è semplicemente il fiasco più grande di questa guerra. E infatti non solo ancora oggi esistono forti dubbi che all'inizio stesso della guerra lo sceicco si trovasse in Afghanistan, ma anche se ciò fosse stato vero le famose missioni di Tora Bora non hanno raggiunto nessuno scopo. Quindi FALLIMENTO TOTALE.

Partendo da questi presupposti appare evidente come sia a questo punto necessario riconsiderare i termini della missione e inquadrarla in un'altra ottica, ma soprattutto dichiarare apertamente qual'è lo scopo di questa guerra. Perchè falliti gli obiettivi primari della stessa, è indispensabile fare chiarezza.
Questo per quanto riguarda l'Italia è a maggior ragione di fondamentale importanza, soprattutto in vista del rifinanziamento della missione. Risulta decisivo infatti ridefinire le coordinate della guerra, gli obiettivi dichiarati e soprattutto l'equipaggiamento delle truppe italiane (impreparate a fronteggiare gli sviluppi che la guerra sta assumendo).
Da questo punto di vista è inutile girare intorno al problema, come fanno D'Alema ed il governo. All'Italia restano due decisioni antitetiche in merito alla gerra afgana:
1- ritirarsi unilateralmente e assumersi la responsabilità politica e militare di una tale scelta.
2- restare in Afghanistan, ma ridefinire tutta la missione (cosa che del resto dovrebbe fare TUTTA la coalizione).
Ridefinire la missione vuol dire, per l'Italia, assumersi la responsabilità di incrementare il numero dei soldati, l'equipaggiamento, i fondi missione e gli obeittivi.
Questo perchè, nel caso la decisione di rimanere in Afghanistan fosse presa (e così sembra) alle condizioni attuali, visto l'intensificarsi delle azioni talebani, il riorganizzarsi di questi ultimi ecc., le truppe italiane verrebbero semplicemente mandate al macello. E questa sarebbe una decisione IMPERDONABILE per qualsiasi governo a prescindere dal colore politico che lo caratterizza.

Questo a mio parere è il nocciolo della questione.

Personalmente, vista la mia assoluta contrarietà ad ogni guerra (ed in particolare a questa e a quella irachena), opeterei senza indugi per il ritiro completo (così come in Iraq) e questo anche in presenza di pesanti contropartite nei rapporti internazionali. Questo anche perchè nello specifico, reputando ingiusta, sbagliata e assolutamente funzionale ad interessi politici ed economici che NON sono direttamente quelli italiani, questa guerra rappresenta l'ennesimo esempio del nostro vassallaggio dalla NATO e dagli Stati Uniti. Ma è solo una mia opinione.
E visto però che i governi, hanno dei parametri di valutazione nettamente differenti dal cittadino medio e la "ragion di stato" prevale su molte considerazioni umanitarie e di merito, non posso non augurarmi che nell'ipotesi (probabilissima) di una permanenza in Afghanista da parte italiana, quantomeno la missione venga "aggiornata" per fronteggiare i nuovi sviluppi ed evitare inutili ed evitabili perdite umane quantomeno dei nostri soldati.

Ciao a tutti.

Santaruina
Inviato: 2/7/2006 15:48  Aggiornato: 2/7/2006 15:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: "L'altro" Iraq
Polermarco: “E cosa proporresti allora, o saggio Archidamo? Abbandonare la lega? Cosa ci farebbe Atene? Non ci ridurrebbe in schiavitù? Non ci punirebbe come ha fatto con le città che si sono ribellate? Questo proponi? Di renderci schiavi?”

Archidamo: “Siamo già schiavi, anche se tu non l'hai, ancora, capito. Da quando non abbiamo più una flotta nostra, da quando l'assemblea non può deliberare niente per quanto riguarda il commercio e le colonie. Da quando dobbiamo versare tributi per spedizioni disastrose come quella in Egitto o, per colpa di Atene, dobbiamo temere che Sparta, ed i suoi alleati, ci assalgano.”


Corsi e ricorsi storici.
L'uroboros ancora si morde la coda.
Ashoka 10 e lode.

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
pseudoTale
Inviato: 2/7/2006 16:26  Aggiornato: 2/7/2006 16:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
per Rumenta:
provo a rispondere alle tue domande mediante citazione:

"I mezzi tecnologici per monitorare in tempo diretto l'evoluzione economica, finanziaria, politica in tutto il mondo, esistono; come pure gli strumenti per operare simultaneamente in tutto il mondo, mettendo rapidamente in crisi una valuta, un governo, un sistema produttivo. Il devastante attacco di George Soros alla Sterlina ne è stato un semplice e chiaro esempio. Ma la stessa dominazione del capitale statunitense sull'America Latina è stata effettuata mediante strumenti finanziari - basti pensare a come gli Stati Uniti hanno combattuto e vinto la politica di Peron. E sono stati i sussidii finanziari statunitensi ai camionisti cileni che scioperavano contro il governo, a creare le condizioni di consenso al golpe per far cadere Salvador Allende.
Certo, agli occhi di un ingenuo, l'idea di una èlite di superfinanzieri che si coordina per spostare capitali da un Paese all'altro, per sostenere la ricostruzione e il riarmo di un governo e metterne un altro in ginocchio, può apparire un complotto internazionale dovuto alla malvagità dei componenti di questa èlite. Ma non lo è: è semplicemente la logica d'impresa (ossia di ricerca del monopolio/oligopolio, del trust, del condizionamento della politica, dei mass media etc., come condizioni per il massimo e più durevole profitto) applicata su scala globale per essere più efficiente e superare più limitazioni, ostacoli e concorrenti".

Marco Della Luna e Antonio Miclavez - EuroSchiavi - Arianna Editrice

in altre parole, Rumenta, tu sei davvero convinto che l'Italia possa permettersi il lusso di uscire unilateralmente da qualsivoglia organizzazione internazionale senza pagare pegno?
cioè, pensate SERIAMENTE che ai nostri governanti (destra o sinistra che siano) sia possibile anche solo pensarlo?

Linucs mi chiede retoricamente: "Perché, tu ricevi forse uno stipendio dall'ONU? O forse è il contrario? Secondo Beppe Grillo (Pace e Benedizione siano su di Lui) i politici sono i nostri dipendenti, quindi dovrebbe valere il discorso inverso. In caso contrario saremmo noi dipendenti loro, pagando pure per il privilegio.

Rispondo:
La seconda che hai detto: siamo noi dipendenti loro e paghiamo pure per il privilegio.
può non piacere ma è così.
rifaccio la domanda:
se io - nel mio piccolo mondo micragnoso - pago un prezzo molto salato ogni volta che mi ribello alle logiche dei miei "padroni" formato bonsai, ti pare possibile che l'Italia - su tutt'altra scala - possa permettersi il lusso di ribellarsi alle logiche dei suoi "padroni" formato worldwide?

poi, per farci forza, possiamo anche dirci che Prodi è un nostro dipendente e che noi, viceversa, non dipendiamo da nessuno (altrimenti che razza di sovranità sarebbe quella riconosciutaci dalla Costituzione???).

purché si sappia che il problema è un tantino più complesso.

per l'appunto.

pseudoTale
Inviato: 2/7/2006 16:35  Aggiornato: 2/7/2006 16:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
Pax, è sin troppo chiaro che tu non riesci a capire di cosa sto parlando.
è pertanto sin troppo evidente che non ti trovi nelle condizioni economiche e sociali per dover venire a compromessi con il tuo senso di giustizia.
sono sinceramente contento per te.
stando così le cose, non ho nessuna difficoltà a riconoscere che hai ragione su tutta la linea.
il mio era uno sforzo per includere, nel ragionamento, anche un punto di vista meno privilegiato del tuo.
sennò ci limitiamo a fare la lista dei buoni e dei cattivi sulla lavagna.
scusami, ma credo che il problema sia più complicato.

se la cosa ti offende, mi spiace assai, ma non so che farci.

salistrari
Inviato: 2/7/2006 16:35  Aggiornato: 2/7/2006 16:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
Ciao PseudoTale,
se hai letto il mio intervento vedrai che in un certo senso sono d'accordo con te.

Ma dobbiamo pur ammettere (cosa che molti NON fanno) che dalla fine della II guerra mondiale ad oggi, siamo un paese a sovranità limitata.
Visto che io considera tale l'Italia (e gli altri paesi come l'Italia), almeno questo governo abbia il coraggio di predere delle decisioni SERIE e UNIVOCHE e non commettere sempre lo stesso errore che storicamente in caso di guerra il nostro paese ha commesso.
Campagna di russia con i tedeschi. Meno 40 gradi centigradi di temperatura ambientale. I nostri soldati con le scarpe di cartone! Risultato: morti di freddo prima di iniziare a sparare.
Con le dovute differenze è quello che sta avvenendo oggi in Afghanistan.
Sull'espresso di qualche settimana fa, in merito a questo c'è un articolo molto preciso che denuncia appunto la completa mancanza di equipaggiamento adeguato da parte delle forze italiane, di obiettivi chiari della missione, di mancanza fondi per il proseguimento della stessa.
Se vi pare poco.

pseudoTale
Inviato: 2/7/2006 16:56  Aggiornato: 2/7/2006 16:56
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
ciao salistrari,

quello che ho sempre sostenuto io, infatti, è che essendo l'Italia un Paese a sovranità PESANTEMENTE limitata l'attuale politica estera - diversamente da quella precedente - può essere definita "serva" ma non "servile".

io sono un cuore semplice, mi accontento di poco e dico che è meglio servi che servili.

se poi si preferisce che sottolinei anch'io che sarebbe bello che ci ritirassimo dall'Afghanistan posso anche farlo.
resta da capire se siamo su LC per cercare di ragionare sul "rebus sic stantibus" o per esprimere le nostre "inutili" preferenze personali.

nel qual caso, eccomi pronto:
NON ERA GIUSTO ANDARE IN AFGHANISTAN.
NON é GIUSTO RESTARCI.
NON è GIUSTO CHE L'ITALIA SIA UN PAESE A SOVRANITA' LIMITATA.

credo che anche il tanto vituperato enrico sabatino la pensi così.
mi corregga se sbaglio.

rumenta
Inviato: 2/7/2006 17:14  Aggiornato: 2/7/2006 17:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: "L'altro" Iraq
pseudoTale:
Citazione:
in altre parole, Rumenta, tu sei davvero convinto che l'Italia possa permettersi il lusso di uscire unilateralmente da qualsivoglia organizzazione internazionale senza pagare pegno?


non certo senza pagare pegno.
è un pò come con i mafiosi, non si può uscire dal giro impunemente, perchè altrimenti si sarebbe di esempio per altri che vorrebbero uscire.
ma anch'io ho una citazione per te.
Ashoka:
Citazione:
Polermarco: “E subir dunque la rovina per mano di Atene?”

Archidamo: “Abbiam delegato ad altri la nostra difesa. La rovina giungerà comunque. Prima essa giungerà, prima passerà, e potremo proseguire. Più la rimandiamo, più diventerà la scusa per tradire tutto ciò in cui crediamo, per abbandonare ogni residua sete di giustizia e desiderio di libertà. E non sarà quella la rovina più completa?”

c'è comunque chi ci prova, l'Argentina ha detto no al FMI..... spero proprio che ce la faccia.....

Citazione:
cioè, pensate SERIAMENTE che ai nostri governanti (destra o sinistra che siano) sia possibile anche solo pensarlo?


perchè, loro pensano????
scherzi a parte, non possono nemmeno concepire l'idea, perderebbero TUTTO, forse anche la vita.... magari non farebbero proprio la fine di Spartaco, ma ci andrebbero molto vicini.
e siamo comunque sempre alle solite..... qualcuno dice "salta" e noi dobbiamo rispondere "quanto alto"??
tu non ti sei ancora stufato??
io avrei parecchio da perdere se ci fosse una grossa crisi, non sono in una categiìoria di lavoratori perticolarmente protetta, già oggi fatico a sbarcare il lunario, ma perchè non provare a levarci di dosso queste zecche.... imho possiamo solo guadagnarci.....



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Paxtibi
Inviato: 2/7/2006 17:30  Aggiornato: 2/7/2006 17:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
Pax, è sin troppo chiaro che tu non riesci a capire di cosa sto parlando.

Io credo sia tu a non capire quello che scrivi, pensa te.

è pertanto sin troppo evidente che non ti trovi nelle condizioni economiche e sociali per dover venire a compromessi con il tuo senso di giustizia.

Ollalà, abbiamo qui un veggente!
Come hai fatto a capire che paparino è un industriale?



La prossima volta fai una scorta maggiore di argomenti, ti sono finiti troppo presto.

Linucs
Inviato: 2/7/2006 17:32  Aggiornato: 2/7/2006 17:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: "L'altro" Iraq
Marco Della Luna e Antonio Miclavez - EuroSchiavi - Arianna Editrice

(...siamo in ottime mani come sempre...)

Ashoka
Inviato: 2/7/2006 17:44  Aggiornato: 2/7/2006 17:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Alcune voci del conto economico della BdI

Interessi attivi netti................................................................... 1.962.137.241 euro
- altre imposte e tasse....................................................................-14.249.761 euro
Imposte sul reddito dell'esercizio e sulle attività produttive.......-934.502.972 euro

Utile netto dell'esercizio.................................................................50.284.373 euro

di cui

allo stato..........................................................................................30.155.023 euro

pseudoTale
Inviato: 2/7/2006 23:13  Aggiornato: 2/7/2006 23:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
perché Pax?
stavamo discutendo?
non mi è sembrato proprio.

il tuo è wrestling dialettico fine a se stesso.
non mi interessa.

passo e chiudo.

pseudoTale
Inviato: 2/7/2006 23:22  Aggiornato: 2/7/2006 23:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
ed ora un grande successo degli immarcescibili pooh.
dedicatissimo all'amico ascoltatore Linucs.

"se il mondo assomiglia a teeee, non siaaaamooo in pe-ri-co-loooo".

stay tuned!

Paxtibi
Inviato: 2/7/2006 23:29  Aggiornato: 2/7/2006 23:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
il tuo è wrestling dialettico fine a se stesso.
non mi interessa.


Non si direbbe, visto che tra tanti succosi commenti hai deciso di rispondere solo ai miei.

"se il mondo assomiglia a teeee, non siaaaamooo in pe-ri-co-loooo".

Ecco, bravo, dedicati al karaoke, ti ci vedo meglio.

stay tuned!

Mettici più tabacco.

pseudoTale
Inviato: 2/7/2006 23:29  Aggiornato: 2/7/2006 23:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
sì rumenta, io mi sono stufato da quel dì.
sfortunatamente questo non è bastato a incidere sul corso degli eventi.
dovrò fare il tagliando ai miei super-poteri.

ciao.

pseudoTale
Inviato: 2/7/2006 23:31  Aggiornato: 2/7/2006 23:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
Ahi Pax, hai sprecato un colpo...

riprova, dai, quello precedente te lo abbuono...

salistrari
Inviato: 2/7/2006 23:31  Aggiornato: 2/7/2006 23:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
Mi spieghereste (senza farmi rileggere tutti i post) i termini della polemica?

Giusto per partecipare!

Paxtibi
Inviato: 2/7/2006 23:37  Aggiornato: 2/7/2006 23:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
Niente de che, Salistrari: Pseudotale mi ha dato dell'ignorante, del fascio, del "culo parato" e del figlio di papà, e io gli sto cordialmente restituendo tutto con gli interessi.

Niente di nuovo, insomma...

fiammifero
Inviato: 2/7/2006 23:42  Aggiornato: 2/7/2006 23:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: "L'altro" Iraq
Buoni,che c'è Vauro che sistema tutto:

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
pseudoTale
Inviato: 2/7/2006 23:48  Aggiornato: 2/7/2006 23:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
ciao salistrari,

solo per la precisione:
"Pseudotale mi ha dato dell'ignorante, del fascio, del "culo parato" e del figlio di papà..."

fino a qui tutto vero.

"e io gli sto cordialmente restituendo tutto con gli interessi."

da qui il vecchio Pax si è inventato tutto.

ocio!
è un millantatore.

fiammifero
Inviato: 2/7/2006 23:48  Aggiornato: 2/7/2006 23:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: "L'altro" Iraq
Risposta al ministro della Difesa italiano Arturo Parisi di GINO STRADA

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
rumenta
Inviato: 3/7/2006 0:05  Aggiornato: 3/7/2006 0:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: "L'altro" Iraq
pseudoTale:
Citazione:
sì rumenta, io mi sono stufato da quel dì.

davvero??
da quel che scrivi non si direbbe proprio, parrebbe anzi che tu giustifichi questo stato di cose perchè tanto ci siamo e ci dobbiamo rimanere....
Citazione:
sfortunatamente questo non è bastato a incidere sul corso degli eventi.

che facciamo allora??
molliamo tutto ed offriamo le chiappe.... ops..... l'altra guancia???
ma non pretendo di avere tutto e subito..... magari a rate tra domani e dopo
se però getti la spugna, imho, vuol dire che non sei ancora abbastanza stufo....
Citazione:
dovrò fare il tagliando ai miei super-poteri.

e non solo a quelli, mi sà.....



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
florizel
Inviato: 3/7/2006 0:17  Aggiornato: 3/7/2006 1:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
pseudotaleCitazione:
resta da capire se siamo su LC per cercare di ragionare sul "rebus sic stantibus" o per esprimere le nostre "inutili" preferenze personali.


Si potrebbe cominciare col chiedere ai popoli afghano,irakeno e balcano se sia giusto che abbiano,come alcuni qui, delle preferenze personali.
E perchè mai esprimerle,se sono anche inutili?
Come qualcuno, qui, parrebbe affermare con un'involontaria analogia,restringendo la discussione ad una polemica sul sito,e non tenendo conto del fatto che,prima di OGNI opportunismo politico o economico di Italia,UE,ONU e NATO, si sta trattando,ancora una volta,della vita di intere società civili.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
frankad
Inviato: 3/7/2006 8:27  Aggiornato: 3/7/2006 8:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/10/2005
Da: ICHNOS
Inviati: 1921
 Re: "L'altro" Iraq

La democrazia è il sistema perfetto per tenere mansueti e silenziosi i cittadini, facendo loro credere di possedere un potere di scelta che in realtà non hanno e non hanno mai avuto.
pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 9:10  Aggiornato: 3/7/2006 9:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
"prima di OGNI opportunismo politico o economico di Italia,UE,ONU e NATO, si sta trattando,ancora una volta,della vita di intere società civili".

ok, flo. mi arrendo.
voto anch'io contro il rifinanziamento della missione in Afghanistan.
anzi, sai cosa ti dico?
spero che 'sto governo dimmerda cada.
così torna su quell'altro, quello dei "Volenterosi".
così, non solo restiamo in Afghanistan, ma anche in Iraq.
poi già che ci siamo manderemo pure qualcuno in gita a Teheran.
e noi altri potremo ritrovarci qui, belli freschi e frementi di sdegno, a dir che non è giusto.

credo che se Al Gore fosse stato eletto, avrebbe salvato più vite di Gino Strada.

Ne consegue che, se quello che ci preme davvero, è "la vita di intere società civili" ,
ragionare da un punto di vista politico è più efficace che ragionare da un punto di vista morale.

e che io ne sia soddisfatto o meno - caro rumenta - non cambia un accidenti di niente.

salistrari
Inviato: 3/7/2006 11:49  Aggiornato: 3/7/2006 11:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
La condanna morale e politica della guerra da parte nostra E' UN DOVERE, perchè come giustamente ha sottolineato florizel, qui parliamo di gente che muore sotto le nostre bombe.

L'opportunità politica di un ritiro unilaterale dal punto di vista del GOVERNO ITALIANO, purtroppo è tutta un'altra cosa. Il margine di scelta del nostro esecutivo è veramente troppo ristretto e questo perchè quando a suo tempo entrammo nelle organizzazioni internazionali, ci siamo entrati come i perdenti voltafaccia della guerra, quindi in una posizione di minorità (rispetto per esempio ad una Francia) che ancora oggi ci portiamo appresso.
E' inutile sottolineare la nostra fragilità economica ed energetica.

Questo solo per dire che la richiesta NOSTRA, di noi poveri popolani, NON PUò NON ESSERE quella dei RITIRI sia dall'Iraq che dall'Afghanistan. Perchè si tratta di due guerre d'aggressione, ingiustificate, profondamente ingiuste, pericolose per gli equilibri mondiali, dannatamente terribili per le popolazioni colpite.
E poi 'sta guerra globale al terrorismo, lo sappiamo tutti, è una BUFALA COLOSSALE. E l'Italia come cagnolino mansueto si è accodata a qualcosa che non ha nessun fondamento, perchè non scordiamocelo, LA GUERRA PREVENTIVA è solo una spregiudicata e arrogante forma di aggressione dell'imperialismo americano (o come volete chiamarlo) ed è qualcosa che distrugge e sterilizza il diritto internazionale.

In questo contesto, l'Italia, da paese marginale e a sovranità limitata, vassallo dalla seconda guerra mondiale dell'America e dei suoi diktat, non ha nessuna scelta praticabile in merito alla guerra afgana. L'unica scelta che ha risiede in un margine operativo e tattico in merito alla gestione della missione. Il governo Prodi non può non riconsiderare e riconcordare i termini di quest'ultima, pena il fallimento completo e lo spreco di vite umane.

ciao.

florizel
Inviato: 3/7/2006 11:57  Aggiornato: 3/7/2006 11:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
pseudotaleCitazione:
voto anch'io contro il rifinanziamento della missione in Afghanistan.
anzi, sai cosa ti dico?
spero che 'sto governo dimmerda cada.

Ma che cazzo di demagogia è questa,scusa eh?
Guarda,pseudotale,qui la faccenda è un po’ più complessa del semplice “voto anch’io”.
NESSUN governo,né di cd né di cs, è interessato a chiedere agli italiani SE restare nei territori occupati militarmente o venire via. Tant’è vero che se ne discute unicamente in termini di “decreto”,a nessuno dei due schieramenti salterebbe mai in mente di chiederlo all’elettorato,men che meno a quello di cs,che tra l’altro è perfettamente consapevole che il consenso accordatogli esprimeva anche le perplessità circa le “missioni” in Iraq ed Afghanistan.
Ti stai per caso facendo qualche illusione? O sei anche te consapevole di quanto “renda” agitare lo spauracchio dell’instabilità governativa?
Non riesci a vedere,o non vuoi proprio ammettere, che questo è il terreno su cui i due schieramenti stabiliscono i loro fottuti accordi e fondano i loro equlibrismi strategici e la loro futura sorte in termini governativi?
Sulla pelle,oggi, delle società civili afgana ed irakena,come ieri di quelle serba,bosniaca e kossovara. Questo è un punto che,guarda caso,passa automaticamente in secondo piano ogni volta che si grida “al lupo al lupo il governo cade!!!”
Nel nome della “tenuta del governo” sbiadiscono tutti gli interrogativi sulla sorte di centinaia di migliaia di esseri umani, ed anzi essa diventa lo strumento su cui conseguire i propri “successi” politici e garantisi l'autoreferenzialità.
Ebbene,se è su questo che dovrebbe fondarsi la “tenuta” di un qualsiasi governo,ma che vadano a farsi fottere tutti,per quanto mi riguarda.

Citazione:
così, non solo restiamo in Afghanistan, ma anche in Iraq.
poi già che ci siamo manderemo pure qualcuno in gita a Teheran.

Altra affermazione demagogica,perché il tanto sbandierato ritiro dall’Iraq durante la campagna elettorale del cs non è NIENTE di diverso da quanto stabilito dal precedente governo, così come l’eventuale appoggio alla guerra all’Iran non potrebbe tener conto delle vicende politiche italiane,perfettamente coerenti con la strategia di dominio del pianeta. Davvero stai cercando di affermare che la “sinistra” NON parteciperebbe all’ennesimo massacro di un eventuale attacco all’IRAN?!Suvvia…dimostri di avere esperienza “politica” sufficiente a non berti,e farci bere,una tale assurdità..!
E’ valutando sul ruolo assunto dagli interventi militari nel mondo dal dopoguerra ad oggi che è possibile inquadrare la sostanza ed il ruolo di ONU ed UE.
Sarebbe molto più onesto,da parte di tutti, in questa discussione,ammettere quali sono le vere funzioni di questi due organismi,almeno in termini di strategia politica:il ricorso all’ONU come foglia di fico funzionale ad impedire il completo sputtanamento delle sinistre (non solo italiana)evidentemente impegnate a “contenere” il dissenso del loro elettorato verso il vassallaggio agli USA,che invece il cd chiamava molto più disinvoltamente “fedeltà all’alleato liberatore”.
E a che cazzo servirà mai l’UE, se non a mantenere in piedi il teatrino dell’autonomia della “sovranità nazionale” dei suoi stati membro “strategicamente” opposti alla dominanza USA,ma in realtà perfettamente funzionale alla politica mondiale statunitense?

Come direbbe un "nostro" amico,leggiamo insieme:
Per quanto esposto, l'Unione Europea deve guardare alla riconferma di Bush senza delusione o timori di nuove tensioni interne: il proseguio delle politiche unilateraliste statunitensi continuerà a favorire il ruolo dell'Europa nel mondo, rafforzando negli altri Paesi il desiderio di promuovere nuove alleanze con l'UE a favore del multilateralismo e accelerando quella dialettica interna da cui scaturirà la vera integrazione politica del nostro continente.
Citazione:
credo che se Al Gore fosse stato eletto, avrebbe salvato più vite di Gino Strada.Ne consegue che, se quello che ci preme davvero, è "la vita di intere società civili",ragionare da un punto di vista politico è più efficace che ragionare da un punto di vista morale.

Alla luce di quanto detto finora,questa si commenta da sola.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
florizel
Inviato: 3/7/2006 12:28  Aggiornato: 3/7/2006 12:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
salistrariCitazione:
La condanna morale e politica della guerra da parte nostra E' UN DOVERE

Qui però si deve fare chiarezza,se permetti.
Perchè i fatti stanno ampiamente dimostrando che "morale" e "politica" spesso (leggi sempre) NON coincidono,i termini sono antitetici tra loro,a meno di non voler attribuire alla politica un senso etico che conviene solo in termini di demagogia,in tempi di campagna elettorale.
Mentre il tuo ragionamento pretende di attribuire alla politica un senso della "moralità",l'affermazione di pseudotale
Citazione:
ragionare da un punto di vista politico è più efficace che ragionare da un punto di vista morale.

addirittura la sottomette ad essa.
In tutti e due i casi,senza nulla togliere al tuo intento di richiamare l'attenzione sui massacri in atto e su quelli futuri,il senso "etico" sembra dover dipendere esclusivamente dal ruolo istituzionale degli organismi chiamati in causa.
E finchè il giudizio resta contenuto in quest'ambito,vedo difficile un oggettivo ragionare sulle sorti dell'umanità.

Citazione:
E poi 'sta guerra globale al terrorismo, lo sappiamo tutti, è una BUFALA COLOSSALE.

Scusa,come concili questa affermazione con quest'altra?
Citazione:
In questo contesto, l'Italia, da paese marginale e a sovranità limitata, vassallo dalla seconda guerra mondiale dell'America e dei suoi diktat, non ha nessuna scelta praticabile in merito alla guerra afgana. L'unica scelta che ha risiede in un margine operativo e tattico in merito alla gestione della missione.

Stai affermando,quidi,che l'Italia,proprio perchè vassallo degli USA,dovrebbe continuare in questo suo ruolo,partecipando alla BUFALA COLOSSALE...
E poi credo che sia giunta anche l'ora di smetterla con questa ipocrisia dell'assoggettamento agli USA.E' ingenuo e demagogico,oltre ad essere un falso problema.
Anche questo è un feticcio che conviene agitare,a quanto pare,alla politica,ogni qual volta è chiamata a prendere posizione sulla sua complicità nel grande "gioco" al massacro.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Satirus
Inviato: 3/7/2006 12:41  Aggiornato: 3/7/2006 12:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/4/2006
Da: Luogocomune
Inviati: 511
 Re: "L'altro" Iraq

salistrari
Inviato: 3/7/2006 12:53  Aggiornato: 3/7/2006 12:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
i fatti stanno ampiamente dimostrando che "morale" e "politica" spesso (leggi sempre) NON coincidono,i termini sono antitetici tra loro,

La mia condanna delle guerra parte da due piani: quello morale e quello politico.
Parlo del punto di vista di chi si oppone alla guerra, cioè noi.
Sul piano morale condanno la guerra perchè è disumana, distrugge civiltà ecc.
Sul piano politico questa guerra è sbagliata, posta su basi errate, giustificata da ragioni fasulle e mistificanti ecc. ecc.
In questo senso parlo di condanna politica e morale.
Che poi la politica ufficiale NON mette mai sulle stesso piano etica e azione, questa è un'altra (brutta) storia.

Scusa,come concili questa affermazione con quest'altra?Stai affermando,quidi,che l'Italia,proprio perchè vassallo degli USA,dovrebbe continuare in questo suo ruolo,partecipando alla BUFALA COLOSSALE...

Non sono io che dico che dovrebbe, ma è quello che farà. E questo per interessi politici ben precisi, definiti e interssi economici concordati. Il ruolo dell'Italia rispetto alla bufala della guerra al terrorimo non è nè più nè meno diverso da quello degli altri paesi occidentali che all'alba dell'11 settembre si sono schierati con gli USA.
Ricordi le parole di Bush? "O siete con noi, o siete con i terroristi!".
E' un ricatto ben preciso, prontamente accolto da tutti i paesi occidentali, italia compresa (e non a caso l'ho scitta con la I minuscola).
Poi il vassallaggio italiano dall'america non è qualcosa che per quanto mi riguarda utilizzo come argomentazione quando mi fa comodo, è una mia convinzione precisa e circostanziata ed è basata sull'esperienza di questo scorcio di fine novecento che ci ha visto sempre, come paese, soccombere e piegare la testa agli indirizzi politici, economici e monetari dell'america.
In questo contesto è per questa ragione che affermo che 'italia NON si ritirerà dall'Afghanistan.
Con questo però non giustifico questa scelta, anzi la condanno sotto ogni aspetto.
Ma resta il fatto che l'Italia non si ritirerà e questo perchè lo chiede "lo Zio Sam".

ciao florizel...

Paxtibi
Inviato: 3/7/2006 12:53  Aggiornato: 3/7/2006 12:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
HAHAHAHAHA!

Grande Satirus!

Ora me ne posso andare al mare tranquillo...


pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 12:59  Aggiornato: 3/7/2006 12:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
ciao florizel,

permettimi di insistere su un paio di punti.

1) io parto dall'intelligente provocazione con cui Pausania ha chiuso il suo articolo.
raccolgo di buon grado e propongo una contro-provocazione: siete davvero così disgustati dal fatto che l'attuale governo - parole di Pausania - "ANTEPONGA la sua tenuta alla fedeltà agli Stati Uniti"?
no perché io, stando così le cose, straquoto il Governo!
voi no?

2) "non è NIENTE di diverso da quanto stabilito dal precedente governo."
questa cosa è già stata discussa altrove.
l'affermazione semplicemente non è vera.
e ripeterla a mo' di mantra non cambia la sostanza delle cose: il precedente Governo ( a patto di far finta di ritenerlo credibile) parlava di lasciare 800 militari a difesa dei civili che colà rimarranno ed ha latrato alla fuga, al tradimento e alla codardia, in seguito all'annuncio del ritiro entro AUTUNNO.
( anticipo tua obiezione: se dopo l'autunno rimane in Iraq anche solo una sentinella armata di fionda, il mio ragionamento cade miseramente e io mi scoprirò l'ingenuo che voi già sapete)

3) "stai cercando di affermare che la “sinistra” NON parteciperebbe all’ennesimo massacro di un eventuale attacco all’IRAN?!"
sì, sto cercando di affermarlo basandomi sugli orientamenti politici e strategici sin qui emersi.
tu, cerchi di affermare il contrario facendo - né più né meno - un processo alle intenzioni.

4) dici: "ma che vadano a farsi fottere tutti, per quanto mi riguarda".
come?! per quanto ti riguarda???!!
pensavo stessimo parlando della pelle di un sacco di gente.
davvero può bastarti quello che riguarda te?

mettiamola così (seguimi attentamente, te ne prego):
se tu dovessi aver ragione, un Governo vale l'altro ed io, sostendendo quello che mi sembra il "meno peggio", non sposto di una virgola il quadro e quindi non faccio nessun danno.
ma poniamo che dovessi aver ragione io e che effettivamente il Governo di cs - più servo e meno servile del precedente - possa, con le sue posizioni di politica estera, salvare indirettamente anche una sola vita.
tu, non sostenendolo, faresti un danno alla causa per cui sostieni di volerti spendere.

flo, ricordi la scommessa di Pascal sull'esistenza di Dio?
diceva: scommetto che esiste... in questo modo ho solo da guadagnare e niente da perdere.
in questo caso, non ti sembra un po' la stessa cosa?

quello che tento di spiegarti è che, per me, è più importante "tentare" a scapito della mia coerenza personale che "non tentare neanche" in nome delle convinzioni che mi sono fatto ( e ti giuro che non mi sono fatto idee molto dissimili dalle tue, per quanto riguarda il quadro complessivo).

è un calcolo puramente utilitaristico.
se c'è da votare, voto Al Gore.
male che vada, non cambia niente.
bene che vada, cambia qualcosa.

credo che questo calcolo terra-terra venga assai prima del mio amor proprio.

tanto più che - scusami, flo - ma io posso votare Al Gore e continuare a pensarla ESATTAMENTE come la pensavo prima.
cioé, non è che mi tramuto in un Visitor con gli occhi da lucertola...
e per quanto riguarda la mia sacra coerenza... bè, che si fotta la mia sacra coerenza.

tutto qui.

Paxtibi
Inviato: 3/7/2006 13:05  Aggiornato: 3/7/2006 13:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
se c'è da votare, voto Al Gore.
male che vada, non cambia niente.
bene che vada, cambia qualcosa.


Belle queste certezze basate sull'ideologia!

pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 13:16  Aggiornato: 3/7/2006 13:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
... e si fotta anche l'ideologia.

e adesso Pax, corri al mare, che sennò vien tardi.

salistrari
Inviato: 3/7/2006 13:22  Aggiornato: 3/7/2006 13:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
anticipo tua obiezione: se dopo l'autunno rimane in Iraq anche solo una sentinella armata di fionda, il mio ragionamento cade miseramente e io mi scoprirò l'ingenuo che voi già sapete

No, non ti considero un ingenuo, almeno per quanto mi riguarda.
Ma sappi fin da ora che il nostro attuale ministro degli esteri D'Alema, ha parlato proprio di questo. Ritirare il grosso delle truppe e lasciare le scorte per le "missioni" civili per la ricostruzione.
Cosa che tra l'altro era già nelle intenzioni del precedente governo.
Le parole aspre di oggi da parte della cdl, sono demagogia. Basta leggere i giornali di inizio anno per rendersene conto.

Che poi, anche io, Pseudo, non metta sullo stesso piano Cd e Cs, ma propenda per il secondo, non ci piove. Ma le differenze tra la politica dell'uno e dell'altro schieramento sono davvero poche. Sotanziali, ma poche.Ma solo in politica interna.
Se fosse per me non voterei per nessuno dei due, ma poi mi dico, meglio Prodi che Berlusconi e allora vado alle urne. Il meno peggio si, ma in materia di politica estera uno vale perfettamente l'altro, perchè ricordati che l'Italia NON ha una sua AUTONOMA politica estera e non potrà averla finchè l'unione europea non avrà raggiunto quel grado di integrazione che le permetterà di dire la sua parola autonoma sulle questioni internazionali.

Ciao.

Ashoka
Inviato: 3/7/2006 13:31  Aggiornato: 3/7/2006 13:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
mettiamola così (seguimi attentamente, te ne prego):
se tu dovessi aver ragione, un Governo vale l'altro ed io, sostendendo quello che mi sembra il "meno peggio", non sposto di una virgola il quadro e quindi non faccio nessun danno.


In realtà il ragionamento è diverso: non è “un governo vale l'altro” ma “non importa chi tu voti, basta che voti”.

Mi ricordo un ragionamento, mi pare di Max_piano, nelle settimane pre-elettorali. Diceva che era importante votare quei partiti che erano sempre pacifisti sperando che poi facessero valere questa loro coerenza in sede parlamentare, quando si fosse affrontato l'argomento “missioni di pace”. Ecco ora che, dopo il voto, nel nome della realpolitik anche questi “illusi” di poter cambiare le cose dall'interno vengono zittitti.

Ecco che chi ha votato i pacifisti si trova ad aver sostenuto una coalizione che ha sfruttato quell'animo pacifista per prendere qualche voto in più ma che lo rinnega appena c'è da scodinzolare davanti al padrone di turno. Tra l'altro.. da chi è andato oggi Prodi a rendere omaggio?

Il danno è stato fatto, quindi. La coscienza, bada bene, è pulita in ogni caso. Tu non puoi influire in nessun modo sulle scelte di politica estera del governo, se non all'interno di un binario molto stretto.

Citazione:
ma poniamo che dovessi aver ragione io e che effettivamente il Governo di cs - più servo e meno servile del precedente - possa, con le sue posizioni di politica estera, salvare indirettamente anche una sola vita.
tu, non sostenendolo, faresti un danno alla causa per cui sostieni di volerti spendere.


Questa è la tipologia di ragionamento che, in molti, abbiamo dovuto subire prima delle elezioni. Scusami ma è una stupidaggine. Io e te non siamo responsabili di nessuna morte causata dalla politica estera del nostro governo e nemmeno di “una sola vita salvata”, che poi significa 299999 morti invece di 300000. La X sulla scheda però dà legittimità al sistema e chi viene eletto può fieramente dichiarare “sento di rappresentare il popolo italiano quando dico che....” oppure metà degli italiani non vuole che....

Citazione:
flo, ricordi la scommessa di Pascal sull'esistenza di Dio?
diceva: scommetto che esiste... in questo modo ho solo da guadagnare e niente da perdere.
in questo caso, non ti sembra un po' la stessa cosa?


Non è la stessa cosa.

In questo caso poi la scommessa non sarebbe: Dio esiste o no? Ma piuttosto, quale dei diversi “Dei” devo onorare con sacrifici sperando che faccia x, y e z? Ma lo scopo degli “Dei” non è accontentare i fedeli ma averne di più. E chi anche dovesse adorare un altro dio dello stesso pantheon è, potenzialmente, un tuo futuro fedele.

Ashoka

pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 13:35  Aggiornato: 3/7/2006 13:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
ciao salistrari,

spiacente. su D'Alema io la so diversa.
NESSUN militare resterà in Iraq.
torno a ripetere: lo aspetto al varco.
se mi ha preso per il culo, avrà perso il mio voto.
almeno avrò tentato, per quello che potevo e anche a costo di apparire un "utile idiota", di far venir via le truppe dall'Iraq.

mi sembra tanto semplice...

così come mi sembra tanto semplice - pressoché ovvio - che, se da americano dovessi scegliere tra
bushetta e gore, sceglierei il secondo.

la logica di chi si chiama fuori e sostiene che con bushetta perlomeno la situazione è più chiara è vecchia come il cuculo e si riassume nel glorioso motto "tanto peggio, tanto meglio"...

guccini direbbe: "scusate, non mi unisco a questa schiera, morrò pecora nera".

ecco, io uguale.

ciao.

Ashoka
Inviato: 3/7/2006 13:46  Aggiornato: 3/7/2006 13:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
spiacente. su D'Alema io la so diversa.
NESSUN militare resterà in Iraq.
torno a ripetere: lo aspetto al varco.
se mi ha preso per il culo, avrà perso il mio voto.


E quindi lo darai a chi? Perché a qualcuno lo darai di sicuro, visti i ragionamenti di cui sopra. E se non esisterà un “meno peggio” di d'Alema?

Citazione:
almeno avrò tentato, per quello che potevo e anche a costo di apparire un "utile idiota", di far venir via le truppe dall'Iraq.


perché ovviamente l'unico modo che il cittadino ha di farsi sentire è votando.

Citazione:
mi sembra tanto semplice...


o semplicistico

Citazione:
così come mi sembra tanto semplice - pressoché ovvio - che, se da americano dovessi scegliere tra
bushetta e gore, sceglierei il secondo.


Per poi scoprire di aver tirato la leva “gore” ed aver votato “bush”

Citazione:
la logica di chi si chiama fuori e sostiene che con bushetta perlomeno la situazione è più chiara è vecchia come il cuculo e si riassume nel glorioso motto "tanto peggio, tanto meglio"...


E non è questa la logica. La logica è invece che il cittadino non conta un bel niente tranne in due situazioni: quando deve votare e quando deve pagare le tasse. Finché continua a farlo con regolarità non si pongono problemi per il governo, qualunque esso sia.

Citazione:
guccini direbbe: "scusate, non mi unisco a questa schiera, morrò pecora nera".


In realtà tu ad una schiera ti sei unito

Ashoka

pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 13:53  Aggiornato: 3/7/2006 13:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
ciao ashoka,

finissimo ragionamento.
non mi sottraggo, anche se probabilmente argomenterò in modo un po' deludente ai tuoi occhi:

"Tu non puoi influire in nessun modo sulle scelte di politica estera del governo, se non all'interno di un binario molto stretto."

mi basta.

"significa 299999 morti invece di 300000".

mi basta.

fine della replica.

ashoka, invece vedo che non mi hai risposto sulla - chiamiamola così - variabile Al Gore.
se assumi il fatto che io parto dalla mia opinabilissima convinzione che "no bush, no 9/11" capisci bene che, rimanendo intatta la tua arguta tesi sullo "scopo degli dei", io vado a sacrificare sull'altare
di una analisi generale svariate migliaia di vite umane.

cioè, madre de dios!, c'è anche l'hic et nunc.

e poi - ribadisco - il tuo ragionamento resta valido anche se - valutato a fondo il significato della candidatura Bush junior - faccio uno strappo alla regola e - vista la posta in gioco - voto Gore.

mi dirai: "sei un utile idiota".

ti risponderò: "sì, ma se avessi ragione..."

cioè, ragazzi, bisogna essere assolutamente granitici nelle proprie certezze per correre un rischio del genere.

e se io sono rimasto così pesantemente "impigliato" dentro a 'sto sito è perché non sono sicuro di niente.
neanche delle mie certezze.

saluto.

Ashoka
Inviato: 3/7/2006 13:59  Aggiornato: 3/7/2006 13:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Ashoka, invece vedo che non mi hai risposto sulla - chiamiamola così - variabile Al Gore.
se assumi il fatto che io parto dalla mia opinabilissima convinzione che "no bush, no 9/11" capisci bene che, rimanendo intatta la tua arguta tesi sullo "scopo degli dei", io vado a sacrificare sull'altare
di una analisi generale svariate migliaia di vite umane.

cioè, madre de dios!, c'è anche l'hic et nunc.


Mi pare che Al Gore abbia vinto le elezioni del 2000.

pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 14:01  Aggiornato: 3/7/2006 14:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
"E quindi lo darai a chi? Perché a qualcuno lo darai di sicuro, visti i ragionamenti di cui sopra. E se non esisterà un “meno peggio” di d'Alema?"

sbagliato!
non credi che il periodo politico che abbiamo vissuto (soprattutto in Italia e negli Usa) sia stato abbastanza particolare, tanto da giustificare anche un ripensamento sulle proprie abitudini?

"Per poi scoprire di aver tirato la leva “gore” ed aver votato “bush”

quindi per non rischiare che il portiere te la pari, non tiri neanche in porta.
ash, questa è deboluccia.


"In realtà tu ad una schiera ti sei unito"

sicchè?

pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 14:05  Aggiornato: 3/7/2006 14:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
"Mi pare che Al Gore abbia vinto le elezioni del 2000."

bè, ma allora mi dai ragione.

se hanno dovuto ricorrere ai brogli per far passare bushetta,
allora l'esito delle votazioni non era indifferente.

quindi: se vinceva gore, la storia cambiava.

l'accendiamo?

occhio, ashoka: se l'accendiamo la discussione è chiusa!

Ashoka
Inviato: 3/7/2006 14:10  Aggiornato: 3/7/2006 14:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
"E quindi lo darai a chi? Perché a qualcuno lo darai di sicuro, visti i ragionamenti di cui sopra. E se non esisterà un “meno peggio” di d'Alema?"

Citazione:
sbagliato!
non credi che il periodo politico che abbiamo vissuto (soprattutto in Italia e negli Usa) sia stato abbastanza particolare, tanto da giustificare anche un ripensamento sulle proprie abitudini?

Come era stato particolare il post tangentopoli, il post brigate rosse, etc. etc. etc. E' SEMPRE un periodo politico particolare.


"Per poi scoprire di aver tirato la leva “gore” ed aver votato “bush”

Citazione:
quindi per non rischiare che il portiere te la pari, non tiri neanche in porta.
ash, questa è deboluccia.


Ti sei mai chiesto perchè i bambini giocano a TRIS e poi, dopo un po', non ci giocano più?

Quando il risultato della partita è già deciso in partenza, perché giocare?

[EDIT]
"Mi pare che Al Gore abbia vinto le elezioni del 2000."

Citazione:
bè, ma allora mi dai ragione.

se hanno dovuto ricorrere ai brogli per far passare bushetta,
allora l'esito delle votazioni non era indifferente.

quindi: se vinceva gore, la storia cambiava.



Come si dice. Guardi il dito che indica la luna...

Gore ha vinto. Eppure c'e' Bush.

Il se vinceva gore... non ha senso... perchè, lo ripeto, ha vinto.

Domanda: ma se ha vinto Gore, con il quale, secondo te la storia sarebbe cambiata, ed hanno dovuto ricorrere ai brogli per far passare bush.....

...dai è facile..

Ashoka

florizel
Inviato: 3/7/2006 14:16  Aggiornato: 3/7/2006 14:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
salistrariCitazione:
Ricordi le parole di Bush? "O siete con noi, o siete con i terroristi!".

E il governo italiano,dall’11 settembre in poi,ha fatto suo questo diktat,servendosene allo stesso modo.
Il che equivale direttamente,e qui sono in perfetta sintonia con Paxtibi, a lasciare la lingua nel culo del padrone semplicemente perché coerentemente con il ruolo dell’economia di guerra,scusa.
Affermare che questo sarebbe un “ricatto”,equivale a sua volta a giustificare la guerra SE fondata su basi “giuste” .
La guerra è “guerra”,le eventuali “giuste basi” impedirebbero che centinaia di migliaia di vittime ci rimettessero la pelle?Che cazzo stiamo dicendo?
Citazione:
Ma resta il fatto che l'Italia non si ritirerà e questo perchè lo chiede "lo Zio Sam".

L’italia non si ritirerà,perché al pari di Zio Sam trae i suoi lerci vantaggi economici e referenziali da questo massacro,nell’ambito del ruolo dell’UE.
Cerchiamo di essere oggettivi ed evitiamo questo puerile “piangersi addosso” che caratterizza e giustifica la politica di sinistra, unica cosa che la differenzia da quella di destra,ripeto,solo molto più disinibita nell’anteporre le ragioni economiche a quelle “umanitarie”.
Le scelte di entrambi gli schieramenti in merito all’occupazione militare in Afghanistan ed in Iraq garantiscono allo stato italiano di restare sulla scena internazionale,così come l’appoggio continuo all’economia di guerra. Se non si andava lì,si restava fuori da ben altri “scenari” che non quelli “politici” ed “etici”.

Ecco dove va miseramente ad infrangersi QUALUNQUE disquisizione circa le scelte a cui sarebbe costretto il governo italiano:

La centralità dell'alleanza dell'Italia con gli Stati Uniti è fuori discussione; costituisce - come dicevo all'inizio - l'asse portante della politica estera di un Governo che guarda alla vitalità di un'alleanza euroatlantica fondata anche su un polo europeo solido e più integrato. Questo Governo ritiene anzi che un'Europa unita sia anche per l'America un alleato più utile di un'Europa divisa e fragile. Europei ed americani hanno in comune molte più cose di quante possano dividerli. Nel caso di divisioni, d'altra parte, la forza delle alleanze democratiche sta nel poterle esprimere apertamente. Europa e Stati Uniti hanno un comune interesse alla diffusione della democrazia, dei diritti umani, dei diritti economici e sociali su scala internazionale. Allargare l'area dei Paesi che godono di questi diritti è una delle migliori garanzie di sicurezza e di sviluppo globale.

Mi pare qualcosa di moooolto diverso dall’esserci costretti,che dici?

Qui tutti sembrano scordarsi del fatto che in Iran l’italia ha interessi economici e politici “particolari”.
Leggi questo documento:
Ma per noi e per quasi tutto il mondo il cuore della regione resta l´Iran, dove abbiamo sostanziosi interessi energetico-commerciali (l´Italia è il primo importatore europeo e il secondo esportatore dopo la Germania) e geopolitici (l´assetto del Grande Medio Oriente, in particolare dei teatri iracheno e afghano, è in buona parte nelle mani di Ahmadinejad). È Teheran il vertice del triangolo Iran-Iraq-Afghanistan. In ordine di importanza. Eppure la nostra politica segue priorità inverse: robusta missione militare con corpose componenti civili in Afghanistan, blanda presenza civile (e forse qualche soldatino camuffato) in Iraq, autoesclusione dall´Iran, dove francesi, tedeschi e inglesi nemmeno fingono di rappresentare l´Europa nel negoziato sul nucleare.

A me queste parole provocano solo un infinito ribrezzo.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 14:24  Aggiornato: 3/7/2006 14:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
domandina piccina picciò per Ashoka:

tu lo sapevi da prima che avrebbero fatto vincere bush?
o avresti votato gore?

per tacer del fatto che la tua attuale posizione contraddice la tua precedente tesi sullo "scopo degli dei" ( quale dei diversi “Dei” devo onorare con sacrifici sperando che faccia x, y e z? Ma lo scopo degli “Dei” non è accontentare i fedeli ma averne di più. E chi anche dovesse adorare un altro dio dello stesso pantheon è, potenzialmente, un tuo futuro fedele").

mettiamoci d'accordo:
o votare è inutile perché - sia gore o sia bush - non cambia nulla.
o votare è inutile perché, comunque sia, vince bush.

ripeto: se è vera la seconda, il tuo non-voto è "diserzione".
nel senso che - credi che gore possa cambiare qualcosa - ma non lo sostieni lo stesso.
per vanagloria, secondo me.

florizel
Inviato: 3/7/2006 14:28  Aggiornato: 3/7/2006 14:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
>siete davvero così disgustati dal fatto che l'attuale governo - parole di Pausania - "ANTEPONGA la sua tenuta alla fedeltà agli Stati Uniti"?

E' questione di tenuta della "sceneggiata",più che di "tenuta del governo".

>ha latrato alla fuga, al tradimento e alla codardia, in seguito all'annuncio del ritiro entro AUTUNNO.

Invece,lasciare lì il contingente italiano FINO all'autunno,sarebbe quello che la sinistra riesce ad opporre al cd...

> sto cercando di affermarlo basandomi sugli orientamenti politici e strategici sin qui emersi.

Bene,leggi i documenti nel mio precedente post,e poi vieni a dirci che tutta questa fiducia e questa certezza è rimasta intatta.

Citazione:
come?! per quanto ti riguarda???!!
pensavo stessimo parlando della pelle di un sacco di gente.
davvero può bastarti quello che riguarda te? (...) effettivamente il Governo di cs - più servo e meno servile del precedente - possa, con le sue posizioni di politica estera, salvare indirettamente anche una sola vita.
tu, non sostenendolo, faresti un danno alla causa per cui sostieni di volerti spendere.


Pseudotale,di questa demagogia,personalmente,ne faccio carta da culo.
Ringrazio Ashoka per averlo definito meglio di me.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Ashoka
Inviato: 3/7/2006 14:31  Aggiornato: 3/7/2006 14:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
domandina piccina picciò:

tu lo sapevi da prima che avrebbero fatto vincere bush?
o avresti votato gore?


Quando ero piccolo credevo anche in Babbo Natale, cosa vuol dire.

per tacer del fatto che la tua attuale posizione contraddice la tua precedente tesi sullo "scopo degli dei" ( quale dei diversi “Dei” devo onorare con sacrifici sperando che faccia x, y e z? Ma lo scopo degli “Dei” non è accontentare i fedeli ma averne di più. E chi anche dovesse adorare un altro dio dello stesso pantheon è, potenzialmente, un tuo futuro fedele").

Citazione:
mettiamoci d'accordo:
o votare è inutile perché - sia gore o sia bush - non cambia nulla.
o votare è inutile perché, comunque sia, vince bush.


Eh.. non l'hai intesa nella sua interezza e specialmente per quanto riguarda la parola Pantheon.
Non sei tu, con il tuo voto, a decidere la politica del futuro goveno. Sono altri. A loro importa che tu rimanga convinto di decidere con la tua bella X, mentre così non è.

Citazione:
ripeto: se è vera la seconda, il tuo non-voto è "diserzione".
nel senso che - credi che gore possa cambiare qualcosa - ma non lo sostieni lo stesso.
per vanagloria, secondo me.


Votare è inutile perché, in ogni caso, decidono altri le politiche del governo. (ed il governo stesso).

Ashoka

pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 14:38  Aggiornato: 3/7/2006 14:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
"Pseudotale, di questa demagogia, personalmente,ne faccio carta da culo"

come preferisci, florizel.

peccato, mi interessava il tuo parere sulla diatriba Gore-Bush.

ma se per te parla Ashoka, meglio così.
effettivamente riesce ad argomentare in modo più puntuale le sue/tue convinzioni senza bisogno di scomodare il sostantivo "demagogìa" ogni due righe.

pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 14:47  Aggiornato: 3/7/2006 14:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
"Quando ero piccolo credevo anche in Babbo Natale"

ehmm... ashoka... nel 2000 eri piccolo?

ma quanti anni hai, scusa?

"non l'hai intesa nella sua interezza e specialmente per quanto riguarda la parola Pantheon".

cheffai? smentisci categoricamente? ti hanno attribuito frasi non corrispondenti al vero? sei stato frainteso?
ohibò, mi ricordi qualcuno...

scherzi a parte.
ho capito il tuo punto di vista.
spero che tu abbia capito il mio.
anche se - mi sembra di capire - non c'è verso di fartelo condividere.

ciao.

florizel
Inviato: 3/7/2006 14:48  Aggiornato: 3/7/2006 14:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
>peccato, mi interessava il tuo parere sulla diatriba Gore-Bush.

A me veramente interessa di più la sorte dei popoli dilaniati sotto le bombe "democratiche" dell'occidente,piuttosto che gli intellettualismi e le acrobazie di chi antepone la "ragion politica" alla vita umana.
Ti segnalo,infine,che posso affermare che Ashoka,come altri,non parlano per me,ma semmai con me.
Chiaro?

Vedo che appena vengono a mancare le argomentazioni,si preferisce ricorrere alle solite puerili illazioni.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 15:04  Aggiornato: 3/7/2006 15:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
"A me veramente interessa di più la sorte dei popoli dilaniati sotto le bombe"

è buffo il tuo modo di ragionare.
quando 'sta cosa la dici tu bisogna scattare sull'attenti, quando la dico io è solo demagogìa.
molto arrogante, da parte tua.

"...piuttosto che gli intellettualismi e le acrobazie di chi antepone la "ragion politica" alla vita umana. Ti segnalo, infine, che posso affermare che Ashoka,come altri,non parlano per me,ma semmai con me.
Chiaro?"

chiarissmo!
"non per me ma con me", un classico esempio di intellettualismo e acrobazia dialettica.
ma di nuovo, questo vale solo per le mie parole, non per le tue.

"Vedo che appena vengono a mancare le argomentazioni,si preferisce ricorrere alle solite puerili illazioni."

puerili?
demagogiche, vorrai dire...

Ashoka
Inviato: 3/7/2006 15:08  Aggiornato: 3/7/2006 15:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
"Quando ero piccolo credevo anche in Babbo Natale"

ehmm... ashoka... nel 2000 eri piccolo?

ma quanti anni hai, scusa?


Non prendermi alla lettera.. intendevo che, quando ero piccolo, credevo in Babbo Natale, poi quando ho avuto conferma della sua non esistenza, ho smesso.


"non l'hai intesa nella sua interezza e specialmente per quanto riguarda la parola Pantheon".
Citazione:

cheffai? smentisci categoricamente? ti hanno attribuito frasi non corrispondenti al vero? sei stato frainteso?
ohibò, mi ricordi qualcuno...


Assolutamente non smentisco. Intendo che la classe politica ha bisogno dei voti x perpetuarsi. Che tu voti tizio piuttosto che caio non interessa alla classe politica. Ma non sono loro a decidere la politica estera. Sono altri

In questo senso loro sono Dei del pantheon, con i loro fedeli, ma a decidere come va il mondo sono altri...


Citazione:
scherzi a parte.
ho capito il tuo punto di vista.
spero che tu abbia capito il mio.
anche se - mi sembra di capire - non c'è verso di fartelo condividere.


Nel '96 condividevo il tuo punto di vista (era la mia prima votazione fresca fresca).... ed il mio voto ha fatto sì che uno che oggi è ministro degli esteri potesse dichiarare ”E' con la sicurezza di rappresentare la maggioranza del paese che sostengo che dobbiamo appoggiare la missione NATO in Kosovo.”.

Errare humanum est perserverare (ovest diabolicum.

Ciao.

Ashoka

florizel
Inviato: 3/7/2006 15:29  Aggiornato: 3/7/2006 15:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
quando 'sta cosa la dici tu
"A me veramente interessa di più la sorte dei popoli dilaniati sotto le bombe"Citazione:
bisogna scattare sull'attenti, quando la dico io è solo demagogìa.

Certo che la tua è demagogia.
Perchè tu stai inutilmente cercando di dimostrare che se si fosse votato Al Gore ,le democratiche bombe occidentali avrebbero fatto meno male di quelle sganciate da Bush e Prodi attualmente.
Ma non vedi quanto sei patetico,in queste affermazioni...?

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Kirbmarc
Inviato: 3/7/2006 15:48  Aggiornato: 3/7/2006 15:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: "L'altro" Iraq
Se avesse vinto Gore, certo che sarebbe stato diverso! Tanto per cominciare, nessuna "crociata" ma una "sana liberazione" dei "popoli oppressi". Poi niente Rumsfeld! Al suo posto, che ne so, il generale Wayne Clarke? (glissiamo sulla sua "eroica" guerra in Iugoslavia?) E poi, niente "Reborn Christian"? Al suo posto, magari un po' di New Age o i nostri amici Ba'hai... Ammappa che differenza!!

PS: Non ce l'ho con nessuno, ma sinceramente dal mio punto di vista la differenza più vistosa fra Gore e Bush è l'accento texano di Cespuglietto....

salistrari
Inviato: 3/7/2006 16:51  Aggiornato: 3/7/2006 16:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
L’italia non si ritirerà,perché al pari di Zio Sam trae i suoi lerci vantaggi economici e referenziali da questo massacro,nell’ambito del ruolo dell’UE.

se leggi meglio il mio post stai dicendo la stessa cosa che dico io.

E il governo italiano,dall’11 settembre in poi,ha fatto suo questo diktat,servendosene allo stesso modo.Il che equivale direttamente,e qui sono in perfetta sintonia con Paxtibi, a lasciare la lingua nel culo del padrone semplicemente perché coerentemente con il ruolo dell’economia di guerra,scusa.


E' il capitalismo che si regge sull'economia della guerra. Sai come smaltiscono le scorie delle centrali in USA? Armi all'uranio impoverito. E questo è solo un "misero" esempio. Senza guerra il capitalismo va in crisi.
Noi rientriamo pienamente in questa cerchia e non ci sottraiamo ai diktat americani solo per convenienze politiche ed economiche.
I morti, per i governi, sono solo statistiche, avresti dovuto impararlo da un pezzo.
Questo però, attenta florizel, prescinde dalle mie valutazioni personali che sono CONTRO ogni tipo di guerra, giustificata o meno. E' un principio al quale non sono mai venuto meno in tutta la mia vita.
Però non puoi non vedere come l'Italia sia inserita in un contesto dal quale NON può sottrarsi, per accordi militari, per interessi economici, per interessi politici.
Ripeto NON giustifico questa condotta, ma è un dato di fatto.

Mi pare qualcosa di moooolto diverso dall’esserci costretti,che dici?

come sopra.
Il fatto che una piena integrazione europea stia comoda agli USA, è solo un'opinione. PErchè poi la condotta di paesi come l'Inghilterra la smentiscono ampiamente, per non parlare poi della politica americana a oriente (europeo) che tende a marginalizzare il ruolo dell'europa o nei confronti dello stesso Iran (partener commerciale non solo dell'Italia, ma di molti paesi europei).
Il fatto poi che queste due guerre si siano rivelate come una mannaia per l'integrazione politica europea, è un'altra prova che poi all'america quest'ultima non faccia così comodo.

florizel
Inviato: 3/7/2006 17:03  Aggiornato: 3/7/2006 17:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
Se fosse per me non voterei per nessuno dei due, ma poi mi dico, meglio Prodi che Berlusconi e allora vado alle urne. Il meno peggio si, ma in materia di politica estera uno vale perfettamente l'altro, perchè ricordati che l'Italia NON ha una sua AUTONOMA politica estera e non potrà averla finchè l'unione europea non avrà raggiunto quel grado di integrazione che le permetterà di dire la sua parola autonoma sulle questioni internazionali.

Tu avresti dovuto imparare da un pezzo che il gioco del "meno peggio" in fatto di politica interna (semprechè ciò sia dimostrabile) è quello che garantisce ed assicura in parte lo stesso schifo in materia di politica estera,salis.

Sono sicura che tu aborrisca qualunque guerra,non è questo ad essere messo in discussione.
Quello che sto cercando di affermare è che nonostante appaia "impossibile" ritirarsi da ONU e NATO,rimane L'UNICA cosa possibile da fare per smettere di partecipare al massacro.Punto.
Contento?

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
salistrari
Inviato: 3/7/2006 17:10  Aggiornato: 3/7/2006 17:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
Purtroppo NON sono contento. Perchè qui non è di me che si sta parlando.

Quello che sto cercando di affermare è che nonostante appaia "impossibile" ritirarsi da ONU e NATO,rimane L'UNICA cosa possibile da fare per smettere di partecipare al massacro

E' impossibile nell'ottica di un'economia integrata nel capitalismo mondiale come è quella italiana.
Dovremmo fare come Cuba. Uscire da ogni istituto internazionale e chiuderci (o essere chiusi!) in autarchia.
Per me personalmente sarebbe anche una soluzione, perchè credo che in Italia non manchino le RISORSE UMANE per sopportare questo ed altro.
Ma quanti degli industriali, dei finanzieri e dei politici, farebbero mai una scelta del genere? Quante persone del ceto medio-alto sottoscriverebbero questa decisione?
Ecco perchè reputo sia "impossibile" uscire dalla NATO e dall'ONU.E di conseguenza recidere il cordone ombelicale che ci tiene legati a Washington.

ciao.

Paxtibi
Inviato: 3/7/2006 17:13  Aggiornato: 3/7/2006 17:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "L'altro" Iraq
E' il capitalismo che si regge sull'economia della guerra. ... Senza guerra il capitalismo va in crisi.

Veramente è il potere ad aver bisogno di nemici e della guerra per giustificare la sua esistenza.
Il capitalismo invece, inteso come sistema funzionante, va in crisi proprio in tempo di guerra, perché le risorse vengono anomalmente dirottate verso un solo settore produttivo.
Oggi il mondo attraversa una crisi perché siamo in guerra.

Ancora non ho capito, comunque, quali sono i vantaggi che ricaviamo dal sostenere massacri a casa d'altri. Vantaggi economici? Non se ne vedono. Vantaggi in termini di vite umane? Al contrario...

In pratica si sostiene questo punto di vista: siccome siamo sotto alla minaccia di un padrone più forte di noi, gli diamo una mano a massacrare innocenti da qualche altra parte per risparmiarci la punizione riservata ai servi disobbedienti.

Un atteggiamento meschino e vigliacco, a dir poco.

Pausania
Inviato: 3/7/2006 17:22  Aggiornato: 3/7/2006 17:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "L'altro" Iraq
Per prima cosa vorrei ringraziare tutti per le belle parole che avete avuto per me.
Non intervengo nel dibattito (ho già scritto quel che pensavo) però mi preme sottolineare che nessuno vive in un mondo ideale e che nessuno pensa di ottenere chissà che cosa (figuriamoci se penso che un articoletto scritto da un Signor Nessuno come me abbia una qualunque influenza sulla politica internazionale). Ma c'è una cosa che ritengo fondamentale: la consapevolezza. Cioè posso anche ammettere di non avere molta scelta reale, ma mi sento in diritto di essere consapevole della realtà, e di non ascoltare le false retoriche delle nostre guide.
Se poi la finanza internazionale ci minacciasse di distruggere se non obbediamo al padrone, ebbene, che i nostri governanti dicano: “non possiamo ritirarci dall'Afghanistan perché siamo minacciati dalla usurocrazia mondialista.” Ma che non ci vengano a raccontare palle, per cortesia.
Anche perché ho come la sensazione che si giudichi un atto di politica non in base all'atto stesso, ma in base a chi lo compie. E a dispetto di ogni incoerenza. Il giorno stesso in cui ho scritto l'articolo sono andato ad una festa de l'Unità, dove si vendevano le bandiere della pace. Ecco, vorrei capire come si fa a tenere insieme gli opposti. Forse solo a prezzo di mettere a tacere il proprio spirito pensante e la propria coerenza, in nome di una superiore ragion di stato.
Se fosse stata responsabilità del governo e se Ministro fosse stato Fini, temo che avrei avuto molti più consensi “a sinistra” perché, non nascondiamocelo, esiste un conformismo anche a sinistra, secondo il quale alcune guerre sono meno ingiuste delle altre. E secondo il quale criticare le posizioni dei governanti di sinistra significa lavorare al soldo della reazione. Oppure, altro conformismo anche peggiore, quello per cui bisogna ritirarsi dall'Afghanistan per marcare la discontnuità col governo Berlusconi. Ma chi se ne frega del governo Berlusconi! Adesso non c'è più da qualche mese, e spererei che i nostri rappresentanti agissero secondo il giusto, e non secondo le mosse “della destra”.

A proposito. Meglio Bush o Gore? Cioè meglio repubblicani e democratici?
Formuliamo meglio:

Meglio trecentomila morti in tre anni con le bombe o trecentomila morti in dieci anni con l'embargo?

Altre domande?

Sì, maestra! E quando i democratici bombardavano le fabbriche di farmaci sudanesi distruggento l'80% della produzione nazionale di medicine?

salistrari
Inviato: 3/7/2006 17:35  Aggiornato: 3/7/2006 17:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
Veramente è il potere ad aver bisogno di nemici e della guerra per giustificare la sua esistenza.Il capitalismo invece, inteso come sistema funzionante, va in crisi proprio in tempo di guerra, perché le risorse vengono anomalmente dirottate verso un solo settore produttivo.
Oggi il mondo attraversa una crisi perché siamo in guerra.


Pax, mi dispiace ma non mi trovi d'accordo. Il potere strettamente politico è niente senza quello economico. Non sono due cose distinte.
Il capitalismo attraversa una crisi profonda da prima che scoppiassero le guerre. Queste ultime sono le valvole di sfogo affinchè il sistema economico non vada in crack. E queste guerre sono oltretutto un modo per affermare la globalizzazione a senso unico.
Fai l'errore classico di confondere la struttura della società (capitalismo) con la sua sovrastruttura (potere politico). L'analisi di Marx in questo senso rimane ancora validissima, checchè ne dicano i suoi detrattori.
I cicli del capitalismo senza lo sfogo della guerra sarebbero distruttivi dell'ordinamento economico. E non sono io a dirlo, ma molti economisti "non ufficiali".

Ti consiglio di scaricare da arcoiris il filmato "impero", dove viene spiegato perfettamente il nesso tra tenuta del sistema economico e guerra e tra funzionalità di quest'ultima al mantenimento delle influnze strategiche necessarie.

Ancora non ho capito, comunque, quali sono i vantaggi che ricaviamo dal sostenere massacri a casa d'altri. Vantaggi economici? Non se ne vedono. Vantaggi in termini di vite umane? Al contrario...

Al pari tuo, non ne vedo anch'io, ma ci sono eccome. In Iraq potrebbero essere gli interessi dell'ENI e delle aziende che appalteranno lavori di ricostruzione, ma sono solo mie ipotesi. Sicuramente anche in termini economici una contropartita l'Italia dovrebbe averla, altrimenti siamo in guerra SOLO perchè siamo SCHIAVI di NATO, ONU e USA e mi sembra che è quello che tu neghi recisamente.
Per le vite umane, non c'è niente da aggiungere. E' uno schifo! E concordo perfettamente con te, non c'è nulla da guadagnare. E' guerra.
La cosa più terribile della storia umana.

florizel
Inviato: 3/7/2006 17:37  Aggiornato: 3/7/2006 17:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
>Altre domande?

Scusi,maestra,ma durante la "missione" nei Balcani,presidente degli USA non era Clinton?
E Clinton NON era un democratico?

Sono stati dei presidenti democratici liberali a dichiarare la maggior parte delle guerre americane dell'età contemporanea: Truman in Corea, Kennedy e Johnson in Vietnam, Carter in Afghanistan.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
salistrari
Inviato: 3/7/2006 17:39  Aggiornato: 3/7/2006 17:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
Ciao Pausania, sono perfettamente d'accordo con te.
Solo in una cosa non lo siamo:
l'affermare che non ci ritiriamo perchè la finanza ci schiaccerebbe è implicito in tutti gli argomenti del governo italiano (questo e quello precedente). E poi, cosa ti aspetti che ce lo dicano chiaramente?
Non lo faranno mai.

Wintermute
Inviato: 3/7/2006 17:51  Aggiornato: 3/7/2006 17:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: aree riservate e protette
Inviati: 1096
 Re: "L'altro" Iraq

Salvo il mondo...
ma con quale estensione?
Pausania
Inviato: 3/7/2006 17:55  Aggiornato: 3/7/2006 17:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
violenza interconfessionale.


Non riescono proprio a non prenderci per il culo.

RAZZISMO, si chiama R A Z Z I S M O.

Il più autorevole quotidiano italiano

Satirus
Inviato: 3/7/2006 18:53  Aggiornato: 3/7/2006 18:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/4/2006
Da: Luogocomune
Inviati: 511
 Re: "L'altro" Iraq

florizel
Inviato: 3/7/2006 19:00  Aggiornato: 4/7/2006 2:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
>Non riescono proprio a non prenderci per il culo.

Il presunto omicida è stato congedato dall'esercito.

Come dire? Ammazzerai solo nel nome della democrazia.
E in quel caso,non sarà omicidio

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Ivy
Inviato: 3/7/2006 19:19  Aggiornato: 3/7/2006 19:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/7/2005
Da: Cantù [VAAAAAAAAAAAAAAA BENE!]
Inviati: 335
 Re: "L'altro" Iraq
Ho letto un paio di cose che mi lasciano un po' perplessa...
Ovviamente i dubbi che vengono fuori dall'articolo sono più che legittimi e assolutamente condivisibili, ma...

Dire che il Ministro D'Alema
Citazione:
è stato eletto democraticamente s'intende, e fatte salve le cadute del Governo (come tu hai ben notato il vero nocciolo della questione risiede lì) o i rimpasti (meglio mi sento), sarà tale per i prossimi 5 anni senza per questo dover rendere conto del proprio operato a chicchessia
.
Questo non è vero, il Parlamento italiano per quanto alcuni forse dubitino non è l'organo espressivo di una dittatura, di conseguenza un parlamentare, o un qualsiasi Ministro, deve rendere conto del proprio operato all'assemblea, di conseguenza il problema è un altro: perchè nessuno chiede spiegazioni?

Inoltre leggo e condivido molto di ciò che si è scritto sull'Onu, ma ricordiamo anche che il concetto fondamentale forse non è proprio cosi sbagliato.
Sono molte anche le cose positive che vengono, per quanto possibile, fatte.
Ovvio, lo strapotere americano ormai imperversa anche li, e molte decisioni vengono prese sotto la spinta del governo Usa...

Ridurre poi i problemi italiani in politica estera a semplici scaramucce tra "alleati" e partiti mi sembra un errore.
Di sicuro esistono problemi interni alla coalizione di centro sinistra, in merito alla politica estera, cosi come ne esistono nell'opposizione, ma non è da sottovalutare, o porre in secondo piano, la questione delle "responsabilità" che derivano dall'appartenenza a determinate organizzazioni o alleanze.
Si può discutere su quanto sia utile o giusto appartenervi, ma non su quelle che inevitabilmente sono le conseguenze dell'appartenenza...

We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde
Ashoka
Inviato: 3/7/2006 19:39  Aggiornato: 3/7/2006 19:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
Questo non è vero, il Parlamento italiano per quanto alcuni forse dubitino non è l'organo espressivo di una dittatura, di conseguenza un parlamentare, o un qualsiasi Ministro, deve rendere conto del proprio operato all'assemblea, di conseguenza il problema è un altro: perchè nessuno chiede spiegazioni?


Perché i "capi" di ogni partito hanno la loro comoda poltroncina al governo

pseudoTale
Inviato: 3/7/2006 19:42  Aggiornato: 3/7/2006 19:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
"A proposito. Meglio Bush o Gore? Cioè meglio repubblicani e democratici?"

no, scusa Pausania, ma non si può aggiustare la domanda in modo che sia poi più comodo controbattere.
la domanda NON era meglio i repubblicani o i democratici.
la domanda era: meglio bush o gore?

per cortesia, non giochiamo a non capirci.

poi.
florizel, volevo chiederti, cortesemente: ti spiacerebbe ritrovare i passaggi in cui scrivo che le bombe dei democratici fanno meno male di quelle dei repubblicani.

facile mettere delle espressioni patetiche in bocca all'interlocutore e poi dire che sono patetiche.
facile nonché spaventosamente scorretto.

quando lo fanno i debunkers ti incazzi come una vipera.

tu invece puoi.

ma già, dimenticavo, tu sei quella a cui " interessa di più la sorte dei popoli dilaniati sotto le bombe "democratiche" dell'occidente".
ovvio che a te siano concesse talune licenze poetiche.
sei in missione per conto di Dio, no?

ma fammi il piacere...

florizel
Inviato: 3/7/2006 20:06  Aggiornato: 3/7/2006 20:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
IvyCitazione:
il Parlamento italiano per quanto alcuni forse dubitino non è l'organo espressivo di una dittatura, di conseguenza un parlamentare, o un qualsiasi Ministro, deve rendere conto del proprio operato all'assemblea

All'assemblea,appunto.
A questo punto,visto che NON è una dittatura,ma una "democrazia parlamentare",se ne deduce che il governo,nelle sue funzioni,dovrebbe subordinare le sue decisioni agli stessi con i quali ha condiviso un programma elettorale e con cui oggi condivide il "governo" del paese.
I quali,a loro volta,dovrebbero chiedere "spiegazioni" su qualcosa che è stata parte strutturale e condivisa degli accordi politici di coalizione in tempi pre-elettorali.
Non ti pare un'operazione abbastanza accartocciata su se stessa?

Citazione:
Sono molte anche le cose positive che vengono, per quanto possibile, fatte.

Potresti citarne qualcuna?
Grazie.

Citazione:
Ridurre poi i problemi italiani in politica estera a semplici scaramucce tra "alleati" e partiti mi sembra un errore (...) ma non è da sottovalutare, o porre in secondo piano, la questione delle "responsabilità" che derivano dall'appartenenza a determinate organizzazioni o alleanze.


Uno immagina che certe "appartenenze" vadano difese,rivendicate,fatte valere.
Coerentemente,in un modo o in un altro.
Invece,a ben guardare,la loro funzione appare svilita dai presupposti dichiarati in partenza,almeno se ti riferisci alle realtà politiche più radicalmente (!) opposte all'intervento militare in medioriente.E perfettamente coerente con la loro stessa ragion d'essere:assicurare la preferenza elettorale alla coalizione cui appartengono.
Questo,a mio avviso,uno dei motivi per cui "nessuno chiede spiegazioni?".

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Pausania
Inviato: 3/7/2006 20:07  Aggiornato: 3/7/2006 20:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
no, scusa Pausania, ma non si può aggiustare la domanda in modo che sia poi più comodo controbattere.
la domanda NON era meglio i repubblicani o i democratici.
la domanda era: meglio bush o gore?


Al Gore.... Al Gore.... mubble mubble....

Ah sì!!!! Il vice di Bill Clinton! Quello che ha distrutto la Yugoslavia, finanziato i terroristi dell'UCK, bombardato le fabbriche di medicinali sudanesi, imposto un embargo all'Iraq uccidento centinaia di migliaia di iracheni e per sovrapprezzo li ha pure bombardati

Gore=democratico
Bush=repubblicano

O no?

florizel
Inviato: 3/7/2006 20:36  Aggiornato: 3/7/2006 20:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
pseudotaleCitazione:
ti spiacerebbe ritrovare i passaggi in cui scrivo che le bombe dei democratici fanno meno male di quelle dei repubblicani.

Stai proprio spaccando...il capello in quattro,vero?!
Va bene.
Tu dici:
Citazione:
quello che tento di spiegarti è che, per me, è più importante "tentare" a scapito della mia coerenza personale che "non tentare neanche" in nome delle convinzioni che mi sono fatto (...) se c'è da votare, voto Al Gore.
male che vada, non cambia niente.
bene che vada, cambia qualcosa.

Assodato che è stato dimostrato che anche i democratici non si sono astenuti dal fare i loro bei massacrucci,per me,e parlo solo per me,è inevitabile affermare che tu stia supponendo (e non che tu l'abbia scritto) che "quelle" bombe avrebbero fatto meno male.
Altrimenti,spiegami su QUALE tua ipotesi immaginaria o congettura personale affermeresti che Al Gore NON avrebbe seguito l'iter convenzionale dei suoi predecessori.
Come vedi,non ti ho attribuito nulla di più o di differente da ciò che tu stesso affermi.
Citazione:
quando lo fanno i debunkers ti incazzi come una vipera.

Mi stai dando del "debunker"?
Citazione:
sei in missione per conto di Dio, no?

No no,ti confondi con bush.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Ivy
Inviato: 3/7/2006 21:00  Aggiornato: 3/7/2006 21:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/7/2005
Da: Cantù [VAAAAAAAAAAAAAAA BENE!]
Inviati: 335
 Re: "L'altro" Iraq
Florizel
Citazione:
A questo punto,visto che NON è una dittatura,ma una "democrazia parlamentare",se ne deduce che il governo,nelle sue funzioni,dovrebbe subordinare le sue decisioni agli stessi con i quali ha condiviso un programma elettorale e con cui oggi condivide il "governo" del paese.


Ma ho detto che è giusto cosi?
Rispondevo solo a chi diceva che D'Alema non deve rendere conto a nessuno...
Se stanotte un parlamentare si sveglia di soprassalto colto dai sensi di colpa, non riesce più a prendere sonno e viene su luogocomune.net, legge questo articolo, e domani chiede a D'Alema di rispondere a queste domande, D'Alema si alza dalla sedia, va in parlamento, e risponde, PER FORZA.
Tutto qui, non ne facevo, almeno non in questa sede, una questione di "correttezza del metodo"... Ho solo ricordato come funziona.
Ogni parlamentare può chiedere al ministro competente spiegazioni, su ciò che vuole, e il ministro deve rispondere.
E questo in virtù del quarto comma dell'art. 64 della Costituzione, per citare il più generico, che dice
Citazione:
I membri del Governo, anche se non fanno parte delle Camere, hanno diritto, e se richiesti obbligo , di assistere alle sedute. Devono essere sentiti ogni volta che lo richiedono.


Poi se ce ne sarà occasione, sul forum o chissà dove, parleremo di quanto sia giusto il meccanismo, ma non spostiamo la discussione...

We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde
florizel
Inviato: 3/7/2006 21:07  Aggiornato: 3/7/2006 21:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
IvyCitazione:
Rispondevo solo a chi diceva che D'Alema non deve rendere conto a nessuno...

E rispondevo alla tua risposta,cercando di dare un continuum al problema che,giustamente,sollevavi.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Ivy
Inviato: 3/7/2006 21:21  Aggiornato: 3/7/2006 21:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/7/2005
Da: Cantù [VAAAAAAAAAAAAAAA BENE!]
Inviati: 335
 Re: "L'altro" Iraq
Ma io sulla questione ho un'idea probabilmente diversa da quella di molti qui.
Per quanto io ammetta la mia ignoranza probabilmente su alcuni fatti e storie dell'Onu e associazioni collegate, ancora condivido quello che è lo spirito di fondo (del quale spesso purtroppo si tende ad abusare, è vero).

Non diamo però la colpa di ciò che succede nel nostro paese alla nostra impossibilità di intervenire: non è vero che non possiamo intervenire, forse non sappiamo sfruttare i mezzi che abbiamo, forse ci servirebbero mezzi diversi...
Io ricordo solo ciò che i francesi hanno fatto contro una legge del governo che ritenevano ingiusta: non ricordo nulla di simile contro la legge che ha precarizzato il lavoro a ogni livello in Italia. E' un paragone che andrebbe approfondito, ovvio, ma è solo per sottolineare il fatto che i mezzi ci sono...

Le organizzazioni internazionali è giusto a mio parere che esistano, vanno perfezionate, vanno migliorate, riformate, ma è giusto che esistano.
Purtroppo esistono problemi che le rendono tali, e cioè insostituibili...
E' un circolo vizioso che potrebbe essere semplicemente spezzato, ma non si può a causa dei soliti interessi di pochi...
L'uso che se na fa, al 90% solo a favore degli interessi di pochi, è un'altra cosa...

We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde
salistrari
Inviato: 3/7/2006 21:43  Aggiornato: 3/7/2006 21:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
Ciao Ivy,
le organizzazioni internazionali è giusto come scrivi che esistano e che andrebbero riformate o sostituite da altre più funzionali.
Ma fintanto che nelle organizzazioni internazionali a farla da padrone saranno i soliti stati potenti (vedi USA, GB, Russia, cina) e che grazie al potere militare alcuni di questi stati possano tranquillamente agire al di fuori delle norme di queste stesse organizzazioni internazionali senza per questo subire NESSUNA condanna o sanzione, il problema sarà sempre quello.

L'ONU per decenni ha rappresentato la giustificazione giuridica delle politiche militari ed economiche degli stati più forti a danno di quelli più deboli (il terzo mondo ci dice qualcosa) e sta continuando a farlo. Tra l'altro oggi con la teorizzazione e la messa in pratica della c.d. guerra preventiva, anche l'ONU viene scavalcata ed in un certo senso resa inutile.

Una riforma, se va fatta, va fatta nel senso di limitare l'influenza delle grandi organizzazioni economiche internazionali (FMI, WTI ecc) e degli stati militarmente più forti sull'ONU. Senza questa limitazione, questi organismi resteranno meri strumenti giuridici per giustificare la politica dei più forti.

Un esempio: quante direttive ONU sulla Palestina sono state bloccate dal VETO statunitense a favore di Israele?

Un altro esempio: seconda guerra irachena, non autorizzata dall'ONU, ma iniziata al di fuori del diritto internazionale da USA, GB, Italia e altri paesi.
Nessuna sanzione per questi paesi, ma dopo l'inizio della guerra, direttiva ONU di autorizzazione.

Mentre nel 91 per aver invaso il Kuwait (che faceva parte di un accordo tra USA e Iraq ai tempi della guerra con l'Iran!!!) l'Iraq di Saddam Hussein, grazie anche all'ONU, si becca una guerra e un EMBARGO durato 11 anni.

Ecco perchè secondo me, questi organismi internazionali non solo vanno rifondati, ma vanno riconsiderati i rapporti di forza degli stati aderenti all'interno degli stessi.

ciao.

clausneghe
Inviato: 3/7/2006 22:26  Aggiornato: 3/7/2006 22:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: "L'altro" Iraq
Salute a tutti,vorrei inserirmi nei ragionamenti..
Citazione:
la domanda era: meglio bush o gore?
la mia risposta sarebbe:non c'è differenza,sono le due facce della stessa medaglia... coniata dall'Apparato Industrial-Militar-Farmaco-Repressivo che governa oggi come ieri,in Usa e in buona parte del mondo...Poi se me lo consentite,andrei fuori tema...C'è un certo fiore gelato che a quanto pare non suscita molte simpatie...Brandisce quella spada con una furia un pò sospetta,e si esprime con grande savoir-faire,intercalando con femminea grazia,nelle sue elucubrazioni,quella parola singolare maschile,che la fà tanto Rivoluzionaria... di nuovo saluti ,spero di non aver scandalizzato...

salistrari
Inviato: 3/7/2006 22:28  Aggiornato: 3/7/2006 22:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
ciao clau...

C'è un certo fiore gelato che a quanto pare non suscita molte simpatie

mi spiegheresti di chi si tratta che non l'ho capito?

clausneghe
Inviato: 3/7/2006 23:09  Aggiornato: 3/7/2006 23:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: "L'altro" Iraq
Ciao,Salistra,Citazione:
mi spiegheresti di chi si tratta che non l'ho capito?
dando per buono che non mi prendi per il "naso",ti suggerirei di andare indietro con i post di questo topic e con un minimo di attenzione dovrebbe balzarti agli occhi.. P.s. devi sapere che quella persona,travisando completamente quello che avevo comunicato in vari post,mi hà dato arbitrariamente del Maschilista obsoleto e pure del razzista,avvertendomi anche che io potrei essere considerato un "mistificatore" da voi del Sito.. Salute a tutti..

florizel
Inviato: 4/7/2006 0:35  Aggiornato: 4/7/2006 0:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
Clausneghe.
Per qualunque chiacchierata o scambi di opinioni inerenti alle caratteristiche "espositive" degli utenti e/o "apprezzamenti" misti,puoi andare qui:
http://luogocomune.net/site/modules/newbb/viewforum.php?forum=51
O inviare un pm.

Un post per attirare l'attenzione su una persona è già sufficiente.Due diventano troppi.
Grazie.
ps:immagino avrai capito che non mi tiro indietro di fronte a nulla,e non ho nulla da nascondere.A tale proposito,ti invito,ma non su questo thread,a fare chiarezza circa le tue affermazioni.
E qui chiudo.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
pseudoTale
Inviato: 4/7/2006 9:45  Aggiornato: 4/7/2006 9:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
X Pausania, Florizel, Ashoka,

dopo aspro scambio di vedute vorrei chiosare la mia partecipazione a cotanto thread cercando di evidenziare un ultimo aspetto che spero vi chiarirà il senso della questione "meglio gore o meglio bush?".

avete mai sentito l'espressione "TUTTI colpevoli, NESSUN colpevole"?

ecco, io credo che il post di Pausania e il senso ultimo di molti vostri interventi abbia di fatto questo spiacevolissimo corollario.

io - come ho già detto - voto Gore per il semplice fatto che sono convinto che l'11 settembre e tutto quel che ne è venuto non siano stati causati dal Sistema in quanto tale ma da un impazzimento del Sistema... una degenerazione che ha nomi e cognomi... "no bush, no party".
(hai capito, florizel, o devo farti un disegnino? )

per me bush & c. sono dei criminali e sono arrivati al potere mediante un colpo di stato.
per me - allo stato dei fatti - il nemico è l'amministrazione bush e tutti quelli che la sostengono.

a questo punto, per un mero calcolo strategico, essendo il mio fine ultimo contrastare (o illudermi di contrastare) la politica criminale di bush & c. preferisco "allearmi" con Gore anziché con Pausania.

primo, per un fatto - diciamo così - di peso specifico e visibilità.
secondo, perché al dunque voi mi state dicendo che sono tutti colpevoli.
quindi: tutti colpevoli, nessun colpevole, palla lunga e pedalare.
alla faccia di chi muore sotto le bombe, qui e ora.
non dieci anni, fa quindici anni fa o quarant'anni fa.
QUI - E - ORA!

poi di sicuro non mi sfugge che avete le vostre ragioni.
so bene che Gore non è San Francesco che parla agli uccellini.
ma so anche di sicuro che Gore non è bush e che questo piccolo particolare è foriero di conseguenze.
dite di no?
padronissimi!
però - così facendo - vi comportate come amorevoli contadini che seminano di idee meravigliose il terreno, sapendo che difficilmente raccoglieranno i frutti prima di due o tre generazioni (se li raccoglieranno).
se nel frattempo però, in tutto questo bel seminare, incontrano un'erbaccia si guardano bene dal tentare di estirparla.
ohibò, noi siamo meravigliosi seminatori di idee, non squallidi estirpatori di erbacce!

chiudo ricordandovi che l'erbaccia in questione si chiama George W. Bush e Nuovo Ordine Mondiale.
e non aggiungo altro.

ps
so che reagite male quando vi do del Voi.
ma come mi ha gagliardamente spiegato Florizel spesso parlate non "gli uni per gli altri" ma "gli uni con gli altri"... quindi il Voi, va benissimo.

salistrari
Inviato: 4/7/2006 12:21  Aggiornato: 4/7/2006 12:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
Ciao Pseudotale,
sulla questione bush o gore, non ero ancora intervenuto, ma vorrei fare una considerazione.

Come ho già detto precedentemente, anch'io sono uno di quelli che dicono "voto il meno peggio", ma solo per un puro scrupolo di coscienza civica, sapendo benissimo che nè il mio voto, nè le persone che ho votato siano in grado di spostare di ua virgola gli assetti di potere e di sistema.

Ecco perchè, si anch'io avrei votato Gore se fossi americano, ma non sarebbe cambiato nulla. L'establishement militare-economico che domina negli USA detiene un potere che prescinde la presidenza della repubblica. Ed è praticamente lo stesso da decenni.
Con Bush (repubblicano) alla Casa Bianca, certo il compito di mettere in atto il PNAC per questa gentaglia diventa più semplice, ma non è detto che con Gore i calcoli e le manovre non siano possibili. E Clinton ne è la dimostrazione. L'operazione "Desert Storm" in Iraq, cominciata con la prima guerra, continuata con l'emargo e ancora in atto oggi con "Iraqi freedom", rappresenta un piano unico per controllare il secondo paese al mondo per giacimenti petroliferi e installare nel cuore centrale del Medioriente basi militari (e missilistiche).
In questi anni (dal 91 ad oggi) si sono susseguiti sia i democratici che i repubblicani alla Casa Bianca e la strategia non si è spostata di una virgola.

E' per questa ragione che resto convinto che se l'establishement americano si fosse reso conto (e si è reso conto) che un evento stile "New Pearl Arbour" sarebbe stato necessario, Bush o Gore, l'avrebbero messo in atto in ogni caso.
Certo, hanno fatto di tutto per far eleggere Bush (anche con i brogli), ma solo per essere sicuri di avere carta bianca in ogni anfratto del potere.

Ma ripeto, la presidenza della repubblica, in America, non è così fondamentale come molti credono all'interno degli equilibri di potere.
Non a caso fanno e disfanno presidenti a proprio piacimento, li scelgono, li escludono...li uccidono quando sono troppo scomodi e vogliono assumere troppo potere rispetto a quello che è loro concesso.

ciao.

florizel
Inviato: 4/7/2006 15:20  Aggiornato: 7/7/2006 19:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
pseudotaleCitazione:
sono convinto che l'11 settembre e tutto quel che ne è venuto non siano stati causati dal Sistema in quanto tale ma da un impazzimento del Sistema...

Il tuo post merita senz’altro un approfondimento.
Vorrei limitarmi,per il momento,a questo: non possiamo esulare dal chiederci se lo stesso Gore E’ parte del sistema, con un suo ruolo ben preciso,e bisognerebbe soffermarsi sulle ragioni per cui il Sistema ha in sé i presupposti del suo “impazzimento”. E se esso è tale,oppure se non rientra in una precisa strategia di dominio.

L’argomento è sterminato,per ora segnalo questo link,spero di trovare il tempo di sviluppare l’argomento.

Il consigliere capo di Gore era il super-falco Leon Fuerth, il quale disse che gli USA dovrebbero "distruggere il regime iracheno, dalle radici alle propaggini". Joseph Lieberman, il vice-presidente designato da Gore nel 2000, ha aiutato Bush ad ottenere l'assenso del Congresso alla guerra contro l'Iraq. Nel 2002, lo stesso Gore dichiarò che un'invasione dell'Iraq "non era essenziale, nel breve termine", ma "nondimeno tutti gli americani dovevano sapere che la minaccia irachena era concreta e seria". Come Blair, anche Gore avrebbe voluto una "coalizione internazionale" che fungesse da copertura per la presa di potere in Medio Oriente da lungo tempo progettata. La sua critica verso Bush era che, agendo da sola, Washington "avrebbe indebolito l'abilità americana di guidare il mondo in questo nuovo secolo".

Sorvolo sul tono del tuo post,perché ormai ti dovrebbe esser chiaro come la critica al “sistema” non possa limitarsi ad uno solo dei suoi molteplici eventi.

A presto.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
pseudoTale
Inviato: 4/7/2006 15:32  Aggiornato: 4/7/2006 15:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 451
 Re: "L'altro" Iraq
"Certo, hanno fatto di tutto per far eleggere Bush (anche con i brogli), ma solo per essere sicuri di avere carta bianca in ogni anfratto del potere".

ciao sal,
come ho già detto ad ashoka precedentemente, secondo me è precisamente in questo punto che il ragionamento di chi equipara gore a bush si incarta.
scusa, ma l'ipotesi che ci siano forze che organizzano brogli su scala americana "solo per essere sicuri di..." mi pare francamente risibile.
se lo fanno è perché sanno che per i loro interessi, la posta in gioco è DECISIVA.

ma anche seguendoti nel ragionamento il risultato non cambia.
il fatto che - come ipotizzi generosamente - con Gore non sarebbero stati COMPLETAMENTE sicuri di avere carta bianca in ogni anfratto del potere a me basterebbe e avanzerebbe per votarlo, rivotarlo e volantinare pure per strada.

chiuso l'argomento.

stammi bene.

salistrari
Inviato: 5/7/2006 15:36  Aggiornato: 5/7/2006 15:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2006
Da: Cosenza (CALAFRICA)
Inviati: 528
 Re: "L'altro" Iraq
il fatto che - come ipotizzi generosamente - con Gore non sarebbero stati COMPLETAMENTE sicuri di avere carta bianca in ogni anfratto del potere a me basterebbe e avanzerebbe per votarlo, rivotarlo e volantinare pure per strada.

ciao PseudoTale,
anch'io se americano, avrei sicuramente votato Gore, ma segui un attimo il mio ragionamento.
E' logico che avere un uomo come Bush alla Casa Bianca abbia agevolato il compito di chi ha organizzato (o nella più rosea delle ipotesi, favorito) l'11 settembre ed un uomo come Gore avrebbe potuto rappresentare un intoppo.
Questo però non significa che NECESSARIAMENTE Gore lo fosse (un intoppo). Data l'importanza ESTREMA della riuscita dell' "operazione 9/11", rischiare di trovarsi un presidente che remasse contro al momento topico, cioè quello di mettere in atto l'attentato, avrebbe potuto rappresentare un problema di non poco conto, anche se non necessariamente determinante.

Questo però non toglie che Gore, anche per la sua storia politica, fosse contrario al progetto di New World Order, anzi i suoi trascorsi alla Casa Bianca fanno pensare tutto il contrario.
In altri termini, l'establishement dominante in USA, Gore o non Gore, probabilmente avrebbe operato alla stessa maniera. Il fatto che sia stato preferito BUsh (e si sia ricorso ai brogli) ha semplicemente messo a posto l'ultimo tassello affinchè il piano per l'11 settembre risultasse praticamente perfetto e inattaccabile.
Sono cioè andati a colpo sicuro.
Da qui però a dire che Gore avrebbe SICURAMENTE impedito l'11/9, secondo me è difficile da sostenere con certezza (come il contrario, sia ben chiaro). Quello che dobbiamo ricordarci è che l'11 settembre ha rappresentato la SVOLTA per il potere americano per giustifcare e prendere determinate decisioni che senza quell'evento difficilmente si sarebbero potute prendere (vedi Patriot Act, tra l'altro votati anche da Gore e dai democratici!). Il punto secondo me risiede in questa constatazione: l'11/9 è stato un evento dal quale l'establishement americano NON avrebbe potuto prescidendere per portare avanti quelle politiche necessarie (guerre, leggi interne, controllo sociale, scambi economici ecc.) alla fase storica in cui si trova il paese (e l'economia) oggi.

ciao.

florizel
Inviato: 12/7/2006 20:20  Aggiornato: 12/7/2006 20:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
Dall'articolo di Pausania >Anche se sappiamo bene che tutto il discorso verterà sempre su: fedeltà agli Stati Uniti e tenuta del suo Governo. Anzi no, tenuta del suo Governo e fedeltà agli Stati Uniti (pare sia questa la svolta della politica estera del nuovo governo).

Una svolta che mette d'accordo TUTTI:
è delle ultime ore la notizia che tutti i gruppi parlamentari hanno votato a favore del decreto sul rifinanziamento e sulla permanenza militare italiana in Afghanistan.
E a chi si illudeva di togliersi il berlusca dai piedi, un piccolo "omaggio",autentica dimostrazione di quanto cd e cs vadano d'amore e d'accordo.
Dalla stessa notizia ANSA:

''Non solo presenteremo, come gia' annunciato, una mozione unitaria, ma di fronte alla manifesta impossibilita' di governare da parte della sinistra, siamo anche pronti a dare il nostro si' totale e incondizionato al rifinanziamento della missione in Afghanistan''.

Mani sporche di sangue.Gli uni e gli altri. Sporchissime.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Ashoka
Inviato: 12/7/2006 20:26  Aggiornato: 12/7/2006 20:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "L'altro" Iraq
Con buona pace per chi diceva:

intanto votiamo, poi gli staremo addosso...

votiamo quei partiti che si son sempre dimostrati pacifisti e diamo loro fiducia

etc. etc. etc.

Ashoka

Santaruina
Inviato: 12/7/2006 21:00  Aggiornato: 12/7/2006 21:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: "L'altro" Iraq
qualunquista!

che tristezza...

peste fame e miseria da destra, miseria peste e fame da sinistra.

Ma l'importante è scegliere.
La nostra fedeltà all'alleato democratico americano è fuori discussione, clemente mastella è ministro della giustizia (ricordiamolo sempre), e il bilderberg Schioppetta sta portando avanti un revival del 92.

L'importante è scegliere.

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Kirbmarc
Inviato: 12/7/2006 22:01  Aggiornato: 12/7/2006 22:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: "L'altro" Iraq
Citazione:
La nostra fedeltà all'alleato democratico americano è fuori discussione, clemente mastella è ministro della giustizia (ricordiamolo sempre), e il bilderberg Schioppetta sta portando avanti un revival del 92.

Senza dimenticare il Marinaio Baffuto, così zelante da bombardare la Serbia ben due ore prima del "via" della missione dell'Onu (prima perfino degli inglesi), che ora a quanto pare è Ministro degli Esteri. Hurrà.

florizel
Inviato: 12/7/2006 22:06  Aggiornato: 12/7/2006 22:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: "L'altro" Iraq
>L'importante è scegliere.

E continuare ad "illudersi" di poterlo fare:

>La minoranza di Rifondazione comunista ha infatti confermato "il no al decreto di rifinanziamento della missione in Afghanistan perché non contiene la necessaria discontinuità con i precedenti del governo Berlusconi"<

Mica PERCHE' è una missione dispensatrice di morte (che appoggia nel "palazzo" lo stesso "alleato" strumentalmente denunciato "in piazza" come il nemico...)
Mica PERCHE' saranno utilizzati soldi pubblici per il finanziamento...(già,gli stessi soldi pubblici delle stesse piazze dove la sinistra "radicale" celebra la sua retorica pro-lavoratori...)
No.Niente di tutto questo.

Però:
>D'Alema risponde ''abbiamo chiarito e adesso vedremo la questione degli emendamenti ma intanto, tutti i gruppi hanno ribadito che voteranno il decreto, compresi quelli che ancora non hanno dato assicurazioni circa il ritiro degli emendamenti''.<

E:
Diliberto ribadisce che il Pdci non ritirerà gli emendamenti presentati, ma assicura ''che il governo non corre alcun rischio e che i Comunisti Italiani saranno leali con Prodi. Certo mi aspetto che il governo possa fare un passo che mi consenta di votare sì al decreto''.

Il governo non corre ALCUN rischio.

Questa,al mio paese,si chiama "sceneggiata".E della peggior specie.

>Gennaro Migliore, capogruppo del Prc alla Camera, spiega che, adesso, l'obiettivo è far rientrare i dissidenti della sinistra: ''Facciamo di tutto per l'intesa. Ci deve essere l'autosufficienza della maggioranza, siamo impegnati per questo, perché ci possa essere una forma di dissenso ma non si arrivi a un voto difforme''.<

Davvero degno della peggior politica togliattiana.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni

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