Ho qualche dubbio
Iscritto il: 14/9/2006
Da Firenze
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Alcuni dati acclarati:
1) L'11/09 è stato possibile dirottare 4 aerei di linea senza che l'aviazione militare sia entrata in azione, nel paese in teoria più protetto al mondo. Dal primo dirottamento accertato (8:27) allo schianto del volo 93 su shanksville (10:07) passano ben 100 minuti e NESSUNO dei voli viene intercettato.
2) I dirottatori da un lato sono stati così 'fortunati' (sic) da essere agevolati dai 'ritardi' (sic) della risposta militare statunitense - che MAI (essendo terroristi esterni e non domestici) avrebbero potuto prevedere - , dall'altra così sprovveduti e ingenui da avere disseminato di prove (utilizzo di carte di credito, auto noleggiate con dentro piani di volo, testamenti e quant'altro) i loro ultimi giorni prima dell'11/09.
3) Le prove lasciate lungo il loro percorso suicida erano talmente evidenti che dopo 2 giorni è stato possibile rintracciarli, scoprire - fra le migliaia di scuole volo potenzialmente frequentabili - proprio quelle dove si erano addestrati, pur con miserabili risultati a detta degli istruttori di volo intervistati (complottisti anche loro?).
3) Le agenzie governative - e questi sono argomenti riportati anche da tutte le testate mainstream - erano state più volte avvertite del pericolo di attentati sul suolo americano con voli di linea.
4) Nonostante il Pentagono sia uno degli edifici più controllati più difesi al mondo, in 5 anni il governo USA non ha saputo fornire alcuna prova documentata, alcun filmato che non lasciasse adito a dubbi, sul fatto che un BOING (e NON qualcos'altro) lo abbia colpito la mattina dell'11/09.
5) Lo stesso tipo di aereo da un lato è capace - impattando wtc 1 e wtc 2 - di provocarne il crollo totale a seguito degli incendi e delle alte (sic) temperature prodotte. Dall'altro però impattando il Pentagono, lo stesso aereo provoca danni molto più limitati, non provoca incendi devastanti, non lascia alcun tipo di rottame inequivocabilmente riconoscibile e appartenente a un boing.
6) L'amministrazione USA non ha mai fornito alcuna prova documentata dei presunti legami fra AL QAEDA e Saddam, ed è stato dimostrato che non erano presenti in IRAQ armi di distruzione di massa, che erano i presupposti sui quali è stata decisa l'invasione di un paese sovrano, ancorchè governato da un regime dittatoriale (come il Pakistan di Musharraf, però alleato degli Usa) e che non rispettava i diritti umani (come l'Arabia Saudita, però alleata degli Usa).
Come vedete, si può imbastire una discussione io credo utile e civile anche senza parlare di demolizioni controllate, aerei fantasma, passeggeri che scompaiono, pod sotto le pance dei boing etc. Cioè ignorando una molteplicità di prove indiziarie che porterebbero a simili conclusioni. Ma fermiamoci appunto ai soli fatti così come sono stati descritti secondo la versione ufficiale.
Già i dubbi di cui sopra , da soli, dovrebbero essere bastevoli per chiedere quantomeno delle risposte ESAUSTIVE da parte dell'amministrazione USA.
Che non ci sono mai state.
Si può avere tanti dubbi, e ognuno può avere le sue risposte, più o meno credibili o più o meno paranoiche, ma io credo che nessuno possa fare finta che la versione ufficiale non faccia acqua da tutte le parti. Se - come ci viene ripetuto da tutti i mainstream - sono tutte paranoie complottistiche, di chi visceralmente odia gli stati uniti o - per dirla con Aldo Grasso, Corriere della Sera del 26/09/06, chi 'non sta con la democrazia' (sic) - se , orbene, queste sono tutte paraonie dovrebbero essere FACILMENTE smentibili dall'amministrazione USA, con prove che non lasciassero adito a dubbi.
E' così antidemocratico pretendere risposte ESAUSTIVE su un evento di queste proporzioni?
Lo stesso Grasso - nel sopracitato articolo - sostiene che il solo avere messo in onda un documento che oltre a rilevare la PALESI insufficienze dei risultati della commissione sull'11/09 abbia la presunzione (sic) di proporre delle spiegazioni di eventi finora NON chiari - comporti l'immediata autoiscrizione nel registro a) dei complottisti e b) di coloro che NON stanno con la democrazia.
Ovviamente Grasso parte dal postulato (che come tale non è discutibile) che la democrazia e l'amministrazione in questo momento al governo negli Usa siano la medesima cosa.
Certo diventa pericoloso sostenere che se si mette in un'onda un qualsiasi documento si diventi automaticamente sostenitori di quel documento.
E tale è l'accusa mossa alla Gabbanelli ("anche la gabbanelli fra i complottisti!").
Sarebbe come trasmettere un documentario su Hiroshima e sentirsi accusati di essere dalla parte dell'asse nippo-tedesco.
Ma, in un'ottica ancora più generale e quindi molto più inquietante, si insinua la pericolosa idea che portare a conoscenza del pubblico idee DIVERSE dalla versione ufficiale sia un'azione fraudolenta a danno dei poveri cittadini, indifesi parrebbe di fronte alle bugie dei cospirazionisti, e un'operazione di propaganda e di retorica antiamericana e - ovviamente - antisionista se non addirittura antisemita.
Dove Grasso abbia letto e/o visto parti del collage andato in onda il 24/09 in cui si 'difendeva il povero saddam o il povero bin laden' è ahinoi una domanda - l'ennesima! - senza risposta.
La domanda che forse si vorrebbe porre all'esimio Sig. Grasso è se sia ancora possibile, fra chi 'sta dalla parte della democrazia', accettare che si possa criticare e mettere in dubbio una versione ufficiale, senza essere accusati di complottismo, connivenza coi terroristi o antimericanismo viscerale.
Per il Sig. Grasso - evidentemente - non si può. Il Sig. Grasso pare pertanto avere un concetto molto particolare della 'democrazia' per la quale apertamente parteggia.
Una 'democrazia' che parla con una sol voce, e che non può accettare critiche o domande. Che CRIMINALIZZA chi osa porre domande e dubbi.
Una democrazia talmente 'demo'-cratica da insultare e ridicolizzare , quando non sia più possibile ignorarla , quella parte di 'demos' che stupidamente e stolidamente non vuole accettare il Pensiero Unico Dominante.
Che gran bella 'democrazia' quella del Sig. Grasso!
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