per salvare quanto c'è di buono privandolo di idee perverse. Se e quando ci sono..
Personalmente non riesco a scindere, credo la mia coscienza mi impedisca di farlo, cị che eventualmente c'è di buono negli scritti della Blavatzky (di Steiner non ho letto nulla) da cị che certamente c'è di non buono. Questo personaggio e i suoi simili buttano in un calderone qualcosina preso dalla Tradizione, qualcosina preso da qualche altro autore, qualcosina pensato da loro stessi.. e nel gran minestrone l'eventuale parte "buona" (cosa si intende peṛ con questo termine?) passa via e si mescola con l'accozzaglia di teorie fantasiose e di propositi abominevoli (mie idee, ovviamente, per loro sono "pensieri illuminati")... Voglio dire che risulta ostico separare il "buono" se questo viene presentato strumentalizzandolo per dar vigore a tutto il resto. Non so se è chiaro. Non ho una gran capacità esplicativa in certi ambiti.
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