chiariamoci: i giornalisti sono la più miserabile delle espressioni umane (ed ho usato il termine migliore che posso), rappresentano l'ipocrisia eletta a sistema e sono più camaleontici dei camaleonti.
srivono qua e la frammenti che possano tornare utili nel momento in cui "cambieranno idea", in poche parole rappresentano la viltà in persona.
ricordatevi che i giornalisti che ai tempi del fascismo scrivevano le apologie del tiranno, sono gli stessi che "passata la festa" hanno per primi (con la stessa veemenza, solo cambiata di segno) "gabbatu lu santu".

in questo i giornalisti (beninteso) non sono peggiori degli uomini loro contemporanei, ma ciò che trovo ributtante è la loro pretesa di considerarsi i soli descrittori della realtà. peggio per chi ci crede!
zucconi, in questo senso rappresenta anche un certo grado d'idiozia (sarà l'età o la sua propensione etilistica...chissà), rispetto ad es: all'ambasciatore Romano, che sul "meraviglioso" corriere; non ha mai dato spazio ad alcuna lettera sull'argomento: dubbi sulla v.u. 11 sett. furbo? figldiput? e vi garantisco che almeno dieci gliele ho spedite...

forse la ricetta è questa: far cambiasre a questa gente l'idea che hanno della realtà usando l'unica arma di cui sentono la sollecitazione: la paura.

se a "fargli paura" siamo in pochi, il loro "coraggio" non ne risente; se diventiamo milioni...sti "veri uomini" cominciano a sentirsi informicolare una zona del corpo di cui mi sfugge il nome...come si chiama....vabbè chiamiamola "fortuna"