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Indice del forum Luogocomune
   Generico 11 settembre
  UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION

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Autore Discussione
  •  Batrace
      Batrace
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#99
So tutto
Iscritto il: 6/8/2006
Da Milano
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Ciao Gianna Scusa se te lo dico ma tirare in ballo nella discussione i guadagni di libri o film mi sembra a dir poco riduttivo...allora dillo che non vuoi partire dai fatti che ti vengono proposti per ragionarci sopra ed eventualmente smontarli...parli prevenuta e infastidita.

Comunque non posso che capirti, Mai sentito parlare di bias di conferma?
Te ne riporto la definizione, puo' aiutarti a capire perchè sia cosi' difficile credere alla teoria del complotto

"Il bias di conferma è un fenomeno intellettuale di cui l'uomo è soggetto. il processo consiste nel prendere atto della nostra mente dei dati che riceve in modo selettivo, ponendo maggiore attenzione - quindi attribuendo maggiore credibilità - alle informazioni che confermano le proprie credenze, ignorando o sminuendo le informazioni che sono in contraddizione con le nostre credenze supposte.
Questo pocesso, se abilmente sfruttato, è un grande strumento di potere, in quanto riesce a portare un individuo o una collettività a negare addirittura l'evidenza"
Inviato il: 12/8/2006 1:20
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  •  jackcrow80
      jackcrow80
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#98
So tutto
Iscritto il: 28/4/2006
Da
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Ciao Gianna,mi chiedo un paio di cose,visto la piega che ha preso la discussione :

1) Quando si discute con qualcuno ci si confronta,non si cerca di fargli cambiare idea, le nostre sono domande riguardo un'avvenimento abominevole che necessitano di risposte, risposte che qualcuno ai piani alti prima o poi dovrà dare, o addirittura qualcuno anche sopra a lui,ma questo non siamo noi a dirlo,sono le domande stesse a farlo,se tu non riesci a sostenere una discussione senza cercare di modificare le idee altrui, che discuti a fare ?

2) Questo forum la pensa in maniera totalmente differente da te,però ti ascolta e ti risponde, se ti facciamo venire i nervi, perchè sei venuta a cercarci ?

Scusate,vi leggo sempre, scrivo quasi per niente, ma non sopporto le persone che "devono" farmi pensare come loro,complimenti a tutti per il grande lavoro che state facendo
Inviato il: 11/8/2006 21:44
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  •  andry
      andry
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#97
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/5/2006
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un pò ot,ma non sapevo dove postarlo... molto bello... semplice ed efficace....
http://xoomer.alice.it/911_subito/governo_ucciso.htm

il baglio
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Inviato il: 20/6/2006 1:41
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  •  nickwest
      nickwest
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#96
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/6/2006
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Gianna scusami ma anche tu in quello che leggi ci vedi solo le tu ragioni,
per quanto riguarda la temperatura di deformazione dell'aciaio del link che hai postato lo devi anche capire.
Quello che si dice è che se l'acciaio non ha protezioni contro il fuoco perde le sue qualità del 40% dopo poco tempo.
Poi si dice che già travi inserite in cemento aumentano le propietà fino a 800°
Se una trave in acciaio è certificata per 6 ore a 1100° C vuol dire che la prova si fa con acciaio con le protezioni anti incendio o non mettendo del semplice acciaio a 1100°C
Parlal con un INGEGNERE magari ti chairisce le idee.
Inviato il: 15/6/2006 23:56
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  •  vulcan
      vulcan
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#95
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/1/2005
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Citazione:
askoka-Vulcan di te continuo a non fidarmi!!


fai bene .. sono un osservatore spione..e ruffiano al soldo della CIA
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Inviato il: 8/6/2006 16:45
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  •  vulcan
      vulcan
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#94
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/1/2005
Da Sardigna
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Citazione:
askoka-comunque ai colori primari, se hai già messo giallo e rosso, manca il blu


perchè non ti fidi di me ??Sono cosi poco affidabile?

Risposta esatta..
ma c'è una probabiistica verità alternativa ..Arancio; mescolanza tra rosso e giallo.

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Inviato il: 8/6/2006 16:43
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#93
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Vulcan di te continuo a non fidarmi!!

comunque ai colori primari, se hai già messo giallo e rosso, manca il blu

Ashoka
Inviato il: 7/6/2006 17:54
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Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#92
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eh no!

mio caro vulcan.
io ho risposto!
è nera.
ora dimmi che ho sbagliato...
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la libertà è un bene incommensurabile solo per chi brama essere eretico

(non ricordo di chi)
Inviato il: 7/6/2006 16:54
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  •  vulcan
      vulcan
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#91
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
E' ancora tutto da dimostrare che tu una pallina ce l'abbia, nascosta nella mano..


tutte scuse per non rispondere ..

quale è il colore più probabile della terza pallina?
.. se una è rossa e l'altra è gialla?
_________________
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Inviato il: 7/6/2006 16:52
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  •  vulcan
      vulcan
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#90
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
bianca (dimostrami che ho sbagliato)




_________________
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Inviato il: 7/6/2006 16:50
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Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#89
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Che il libro di Messyan e Loose Change contengano molti errori è un fatto.
Che tali errori siano difficili da commettere in buona fede è un altro fatto.
Che questi ci si siano arricchiti è un altro fatto.


Dopo Attivissimo sarai mica diventata socialista pure te ?
Inviato il: 7/6/2006 16:41
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Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#88
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Citazione:
vulcan: sapete dirmi senza vederla e con un mero calcolo probabilistico di che colore è la pallina che tengo nascosta nella mano, considerato il dato oggettivo, che ho messo due palline sul tavolo, una rossa ed una gialla?


- bianca (dimostrami che ho sbagliato)
ho vinto quaccossa?
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(non ricordo di chi)
Inviato il: 7/6/2006 16:41
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Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#87
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Citazione:
Gianna: Vengo a sapere che Messyan è diventato miliardario con il suo libro, e che i due ragazzini di loos Change hanno incassato un milione di dollari in un paio di settimane, forse che esiste un filone che rende più delle creme di Wanna Marchi?


allora diciamo così:

- i principali media del pianeta sono nelle mani di una ristretta cerchia di miliardari che si sono arricchiti e continuano a farlo, raccontandoci le notizie come vogliono loro (se ce le raccontano).
questo però, non è condannabile.
in ogni caso loro, in quanto "unti dal signore", possono raccontare balle senza essere criticati.

- un povero cristo, che desidera portare a conoscenza il mondo di una malefatta, non ha alternative: se commercializza un libro o un DVD deve essere automaticamente messo alla berlina; non importa se la commercializzazione nasce dalla necessità di sopravvivenza: anche due ragazzini diventano automaticamente dei bastardi approfittatori di gonzi.

beh, che dire? Gianna, fai come meglio credi.
soprattutto dai pure credito a chi vuoi tu... ci mancherebbe, sei nel tuo pieno diritto! contenta tu!
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(non ricordo di chi)
Inviato il: 7/6/2006 16:34
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  •  andry
      andry
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#86
Mi sento vacillare
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Citazione:

Gianna ha scritto:
Quindi sospettare che lo abbiano fatto per soldi è levito come è leciyo sospettare che il 9/11 se lo siano fatti gli americani sulla base dei vantaggi che hanno avuto in seguito.
E tu, di che pasta sei fatto?


ma allora sei diventata anche tu "cospirazionista????... che emozione!!!!

il baglio
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Inviato il: 7/6/2006 16:13
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#85
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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E' ancora tutto da dimostrare che tu una pallina ce l'abbia, nascosta nella mano..

specie perché ne hai appena posate due..

Ashoka
Inviato il: 7/6/2006 16:04
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#84
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Brava Gianna, ci hai scoperto e mo siamo veramente nei casini proprio per causa tua.,
Fortuna esistono persone come te a guidare la massa di creduloni che ci fanno arricchire.
Finiremo sul lastrico a causa tua......
Acciderbolina!


PS
Ma documentarsi e piantarla con ste storie no?
Fare la persona adulta e matura richiede solo un piccolissimo sforzo, basta provare.
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In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Inviato il: 7/6/2006 16:03
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  •  lalalipuy
      lalalipuy
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#83
So tutto
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uhm ....


Inviato il: 7/6/2006 15:56
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  •  andry
      andry
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#82
Mi sento vacillare
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Citazione:

Gianna ha scritto:
La dice lunga?
Che il libro di Messyan e Loose Change contengano molti errori è un fatto.
Che tali errori siano difficili da commettere in buona fede è un altro fatto.

e immagino che tu ti sia ampiamente documentata di quello che dici vero????...
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Inviato il: 7/6/2006 15:48
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  •  Gianna
      Gianna
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#81
Ho qualche dubbio
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La dice lunga?
Che il libro di Messyan e Loose Change contengano molti errori è un fatto.
Che tali errori siano difficili da commettere in buona fede è un altro fatto.
Che questi ci si siano arricchiti è un altro fatto.

Quindi sospettare che lo abbiano fatto per soldi è levito come è leciyo sospettare che il 9/11 se lo siano fatti gli americani sulla base dei vantaggi che hanno avuto in seguito.
E tu, di che pasta sei fatto?
Inviato il: 7/6/2006 15:41
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  •  javaseth
      javaseth
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#80
Dubito ormai di tutto
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Vuoi mettere con i 7 miliardi di dollari di Silverstien?

Ed è solo il primo che m'è venuto in mente....

Ciao
-javaseth
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"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 7/6/2006 15:39
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  •  andry
      andry
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#79
Mi sento vacillare
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Citazione:

Gianna ha scritto:
Vengo a sapere che Messyan è diventato miliardario con il suo libro, e che i due ragazzini di loos Change hanno incassato un milione di dollari in un paio di settimane, forse che esiste un filone che rende più delle creme di Wanna Marchi?


questo al dice gran lunga su che tipo di personaggia sei e sul tuo atteggiamento da quando sei arrivata qua...

il baglio
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Inviato il: 7/6/2006 15:36
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  •  Gianna
      Gianna
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#78
Ho qualche dubbio
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Vengo a sapere che Messyan è diventato miliardario con il suo libro, e che i due ragazzini di loos Change hanno incassato un milione di dollari in un paio di settimane, forse che esiste un filone che rende più delle creme di Wanna Marchi?
Inviato il: 7/6/2006 15:29
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  •  emi
      emi
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#77
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Citazione:

vulcan ha scritto:
oppure : affianco ad una pallina gialla ed una rossa .. quale colore sciegliresti per una terza pallina da aggiungere?


vediamo se ho capito:
posso metterci:
a- una pallina arancio, così ci faccio una bella scala cromatica
b- una pallina blu, che così ci faccio i tre colori primari
c- una pallina verde, che secondo me ci sta bene...
d- una pallina...... ecc. ecc.
Potendo scegliere, visto che ho facoltà di pensiero, dai dati oggettivi traggo la mia personale opinione su cosa è successo quel giorno. Fermo restando che di partenza ho la pallina gialla e quella rossa. Cioè partendo dal presupposto che la versione ufficiale non torna, ognuno analizzando i filmati, leggendo articoli, ecc, si fa la "sua versione".

se ho sbagliato censuratemi pure....
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Inviato il: 6/6/2006 16:27
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  •  vulcan
      vulcan
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#76
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mi pare apprezzabile il metodo di lalalypuy (non lylliput) .. di rispondere a Gianna sul suo stesso piano di ragionamento..

quello che infatti cercavo di dire nel mio primo post è che anche un metodo di ragionamento indiretto ha un suo valore intrinseco... anche se ha il difetto di non esaudire tutte le incongruenze oggettive...

dall'altro lato partendo dal dato oggettivo se il ragionamento diretto che ne segue non si inserisce poi in un contesto più ampio e comprensibile logicamente ..

si rischia di creare un risultato altrettanto non veritiero.

credo di aver descritto i punti deboli delle due metodologie.

Quindi in sostanza il ragionamento va condotto innanzitutto sciegliendo il metodo e confrontandosi..
ma dal mio punto di vista è anche non legittimo.. rifiutare un metodo per anteporre uno che riteniamo migliore.

Si lo so .. sono consapevole che oggi rompo i tarabazzuli

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Inviato il: 6/6/2006 15:38
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  •  vulcan
      vulcan
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#75
Dubito ormai di tutto
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emi-io non ho capito la storia della pallina....
............................................................

Verosimilmente Gianna si è inserita nel discorso, con degli interlocutori che hanno una conoscenza dettagliata e già approfondita sugli argomenti tecnici ...ed anche se qualcuno di voi si prodiga ad analizzare ulteriormente la questione da quel punto di vista, ne uscirebbe un tread doppione triplone etc ..

.. su un argomento masticato mille volte.. e più.

Gianna dovrebbe innanzitutto approfondire tecnicamente i diversi aspetti e semmai dopo confrontarsi sui dati oggettivi in questione!

Anche perchè lei prima è partita con un ragionamento indiretto (il post iniziale)
e poi si è trovata per cosi dire "costretta"ad una analisi del dato oggettivo.

Non ti devi meravigliare Gianna sul fatto che per noi le palline sul tavolo sono ormai, una rossa ed una gialla
(i dati oggettivi.)
Per noi è già un punto di partenza essenziale per ulteriori cosiderazioni..

a meno che qualcuno facendo sul serio non sia in grado veramente di dimostrare che abbiano un colore diverso!.

ragionando in questi termini se un boing non è compatibile con il pentagono ( pallina rossa) e se il crollo delle torri è compatubile con una teorica demolizione controllata (pallina gialla) ...

.. la versione ufficiale non è probabilisticamente veritiera .. in fondo è quello che voleva suggerire lylliput come primo passo nel suo primo post (lylliput?)

Applicando la stesso metro di ragionamento se a+b=c

Se io vi domando :

sapete dirmi senza vederla e con un mero calcolo probabilistico di che colore è la pallina che tengo nascosta nella mano, considerato il dato oggettivo, che ho messo due palline sul tavolo, una rossa ed una gialla?

oppure : affianco ad una pallina gialla ed una rossa .. quale colore sciegliresti per una terza pallina da aggiungere?

prendetela pure come un indovinello .. ma a me sembra veramente semplice..

E' solo questione di metodo...o sarà per il fatto che non ho voglia di parlare di acciaio fuso e allora vi perseguito..

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Inviato il: 6/6/2006 15:27
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  •  lalalipuy
      lalalipuy
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#74
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Cara Gianna, rispondo ai tuoi dubbi con quello che è il mio primo post su Luogocomune. Perché postare proprio qui e oggi, dopo mesi che accedo quotidianamente al sito leggendo le parole degli altri? Perché in ciò che scrivi mi riconosco parecchio.
Anche io, come te, trovo di difficile comprensione numeri, leggi fisiche, elucubrazioni sulla temperatura di fusione dell'acciaio e chi più ne ha più ne metta. Anche io, come te, trovo difficile spiegare le dinamiche di una demolizione controllata, il "come" chiunque possa avere minato dalle fondamenta gli edifici, il "perché" governanti sani di mente possano avere fatto ciò che su queste pagine si imputa loro.
Ma per capire il senso di questo mio post occorre forse che ti racconti di me, e di come mi sono avvicinato a LC, Comedonchisciotte e tutte le altre fonti di controinformazione. O piuttosto di come e perché hanno iniziato a insinuarsi nella mia mente seri dubbi sul fatto che quanto ci è stato detto sull'evento più drammatico del millennio può, forse, non corrispondere alla verità dei fatti.
Capitando per caso sul sito in inglese di Al Jazeera iniziai a leggere qualche articolo sulla guerra irakena; così, tanto per vedere cosa "l'altra parte" diceva a proposito di una guerra che ci vedeva impegnati in prima persona. Era l'epoca dei primi rapimenti, quando ancora la nostra stampa parlava di pochi "terroristi" che prendevano di mira le nostre truppe inviate a liberare un popolo oppresso dal dittatore che tanto a lungo li aveva vessati. Ti ricordi? Era il periodo in cui gli orrori e le torture nelle carceri erano appena un sospetto, il periodo in cui Berg era appena stato ucciso e filmato, scioccando tutto l'occidente per la barbarie di cui erano capaci gli assassini di Al Qaeda.
Ebbene, su Al Jazeera la guerra era presentata in tutt'altro modo. C'erano resoconti dei reporter che raccontavano cose di cui in Occidente non giungeva neanche l'eco. C'erano approfondimenti e commenti che presentavano una realtà di cui in Italia si ignorava l'esistenza. "E' normale, mi dicevo, che in tempo di guerra si faccia propaganda. E' normale che ciascuno dei due mondi, che mi avevano raccontato come contrapposti a causa di un inesorabile scontro di civiltà, interpreti gli eventi sulla base della sua ideologia. E' ovvio che sia noi che loro tendiamo, nel riferire gli eventi, a presentare la realtà come più ci aggradi". Più leggevo, però, più mi rendevo conto che, in ogni caso, la realtà così come ci veniva raccontata era deformata.
Di certo non eravamo i buoni liberatori che credevamo di essere, ma la nostra presenza lì rispondeva a interessi decisamente meno elevati dell'"esportare giustizia e democrazia".
Fu approfondendo la questione che sulle pagine di Al Jazeera lessi qualcosa a proposito di Al Quaeda, sulla sua storia come emanazione delle attività coperte degli USA in terra afghana, sui rapporti economici tra i Bush e la famiglia Bin Laden, sull'oleodotto afghano come ragione principale della prima guerra contro il terrorismo, sui rapporti diplomatici tra i talebani e gli USA prima dell'11 settembre, sui dubbi sulla stessa presenza di Al Zarkawi in Iraq. E, infine, lessi qualcosa sulla difficile attendibilità circa la versione ufficiale degli eventi del 911, sull'esistenza di associazioni dei familiari delle vittime che non si accontentavano della spiegazione dei fatti così come era stata illustrata da una commissione sulla cui attendibilità e serenità di giustizio molti, gli stessi familiari delle vittime in primis, nutrivano forti dubbi.
Fu allora che decisi di documentarmi un po'. Usando google trovai parecchi forum e siti web in cui giravano le teorie più strampalate. Strampalate, si, ma segnali comunque che anche in Occidente c'era chi non si accontentava di una versione
ufficiale non proprio convincente. E una messe incredibile di spiegazioni alternative che tiravano in ballo complotti, cospirazioni, colpi di stato.
E, leggendo qua e là, trovai resoconti cronologici di quella giornata che mi lasciarono a bocca aperta. Tra tanto ciarpame comparivano infatti dati inequivocabili che non era possibile ignorare. Il primo? Nessun aereo militare intercettò quegli aerei. Un paio si levarono in volo, a dire il vero, ma furono dirottati altrove. Il secondo? Perché la famiglia Bin Laden fu evacuata in tutta fretta dagli Usa? E ancora, perché non esistono filmati dell'aereo del Pentagono né dei terroristi all'imbarco degli aerei? Come hanno fatto i terroristi a pilotare (senza alcuna esperienza) quei mostri di metallo fino a destinazione (compiendo almeno uno di loro una manovra al limite dell'impossibile) senza che nemmeno un caccia si mettesse sulla loro scia? Perché non c'è traccia delle scatole nere? Perché nessuno dei piloti ha comunicato la presenza di dirottatori a bordo? Perché è crollata la terza torre?Queste domande (e le tante altre espresse da alcuni familiari delle vittime, che trovi proprio in questo sito
http://www.luogocomune.net/site/modules/911/index.php?filename=911/100dom/100dom2.html) non hanno risposta. E sono state sufficienti a farmi sorgere seri dubbi. Avere un dubbio, bada bene, non vuol dire accusare l'amministrazione USA di complotti e cospirazioni. Il fatto che gli eventi di quel giorno non possono essersi svolti come ci è stato detto non significa accusare di strage chi è responsabile di omissioni o distorsioni nello spiegare e raccontare fatti.
Certo, tante cose che ho letto anche su questo sito non mi hanno convinto: né tante teorie cospirazionistiche né tanti discorsi che intendono porre in crisi la versione ufficiale tramite dati tecnici (l'impossibilità della "scomparsa" dell'aereo nel Pentagono, l'impossibilità del crollo delle torri grazie al solo impatto dell'aereo). Ma i dubbi si, quelli restano. E non possono essere tutti miracolosamente fugati dal fatto che con maggiore o minore fallacia il "cospirazionista" ricorra a discorsi sulla temperatura di fusione o sulla solidità delle ali di un aereo. E ciò vale per me come per quegli stessi americani che, quel giorno, persero i loro cari.

Cara Gianna, cerca di non fissarti su un solo particolare per trovare la certezza che nulla di strano sia avvenuto. Non sapremo mai se le tre torri sono crollate per puro caso o per un'azione deliberata, se nel foro del Pentagono c'é davvero
riuscito ad entrare un intero aereoplano, se davvero i piloti di tutti gli aerei hanno aperto gentilmente le porte delle cabine ai terroristi, se il quarto aereo è caduto per caso o è stato abbattuto, se l'acciao di un grattacielo colpito da un aereo di linea fonde a questa o quella temperatura. Cerca come me di guardare gli eventi da un'altra prospettiva. Fingi di essere più distante, di osservare quella giornata nel suo insieme, da lontano. Ecco: non lasciarti distrarre dalle teorie alternative, non addossare la responsabilità dei fatti né alla CIA, né a fantomatici massoni atlantici, né a un qualsiasi fantomatico gruppo terrorista. Guarda solo gli eventi e vedi come qualcosa di strano, in effetti, ci sia: coincidenze inspiegabili, omissioni imperdonabili da parte di chi era preposto alla sorveglianza dei cieli, miracolose manovre compiute dai terroristi al comando degli aerei, crolli contemporanei e spettacolari, una pianificazione folle dell'attentato (mi riferisco alla programmazione temporale degli impatti contro gli obiettivi prescelti), impossibile da attuarsi a meno che non si avesse la certezza di un blocco totale quel giorno della difesa aerea degli Stati Uniti.
Non ti fare distrarre dalle teorie alternative; probabilmente non c'è stato alcun complotto. E' vero però che la spiegazione ufficiale non può essere vera, che ciò che ci è stato detto non può corrispondere a verità.
E cerca poi di andare ancora più lontano, di osservare non solo gli eventi di quel giorno, ma quelli degli anni precedenti e successivi. Guarda cosa è successo prima e ciò che sta accadendo ancora oggi. Le stragi in Iraq e in Afghanistan, la brutalità e la violenza di questi giorni, gli orrori che avvengono e che avverrano.
Francamente non mi interesa se le torri sono crollate per miracolo, sono crollate a causa di esplosivi o sono crollate perché tutti i grattaceli colpiti da un'aereo devono per forza venire giù in quel modo (e anche quelli nelle vicinanze, per pura simpatia). Mi interessa vedere che il quadro completo mostra tante zone d'ombra, lascia aperti tanti interrogativi che la commissione ufficiale non ha chiarito. Resta solo il dolore di chi quel giorno ha perso un amico, un familiare, un compagno; e né io né te né loro sappiamo con certezza perché. Né siamo chiamati a fornirlo noi al mondo questo perché. Ma abbiamo il dovere morale di non chiudere gli occhi e, laddove possibile, di dubitare.
Un caro saluto
Inviato il: 6/6/2006 14:04
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  •  Manthrax
      Manthrax
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#73
Mi sento vacillare
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Poi è spettacolare vedere la perversione di chi pensa che il calore si "propaghi", nel senso che se ci sono 80 gradi da una parte allora diventano 80 gradi dappertutto, piuttosto che si "disperda", ossia quegli 80 gradi in un punto di distribuiscano uniformemente su una determinata superficie..

Meglio che nn dica niente..

Almeno informatevi e fatevi una cultura prima di andare in giro a dare a tutti degli stupidi..
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Inviato il: 6/6/2006 12:17
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  •  Manthrax
      Manthrax
Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#72
Mi sento vacillare
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Ma per gianna esiste un solo tipo di acciaio o cosa?

Quando uno dice che l'acciaio (qualunque fosse stata la sua composizione) era certificato ASTM E119, e che tale standard richede l'esposizione per sei ore a 1093°C, dopo di chè dev'essere intatto, cosa c'è di difficile da capire?

"eh ma l'acciaio di mia nonna perde prima"

Ma porca *** è difficile da capire che c'è acciaio e acciaio?

E se ti vuoi mettere a discutere di acciaio, vai a verificare cosa c'è scritto negli standard e cosa dicono NIST e UL a riguardo.

Eh no, il primo articolo su topolino in cui si parla di acciaio va bene..

Abbiamo capito tutto eh..
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Inviato il: 6/6/2006 12:13
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Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#71
Sono certo di non sapere
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Io non ho capito una cosa

Prima Gianna dice che a 500° bla bla poi posta un link un cui viene detto che un buon acciaio protetto resiste perfettamente senza perdere le proprie proprietà anche a 800° ( temperatura teorica raggiungibile nel motore di un jet non incendiando del kerosene finito per terra al chiuso !).
Gianna ti stai dando torto da sola !

Il calore non avrebbe potuto trasmettersi a tutto l'edificio : sarebbe come dire che se accendi un fornello fai bollire l'acqua nel lavandino !
E' vero che il metallo è un buon conduttore ma non esageriamo : presenta sia dissipazione che capacità termica ! Soprattutto quando parliamo di edifici di quelle dmensioni !
Inviato il: 6/6/2006 12:01
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Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION
#70
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Gianna:

Gianna Gianna Gianna sosteneva, tesi e illusioni
Gianna Gianna Gianna prometteva, pareti e fiumi
Gianna Gianna aveva un coccodrillo, ed un dottore
Gianna non perdeva neanche un minuto, per fare l'amore
Ma la notte la festa è finita, evviva la vita
La gente si sveste e comincia un mondo
un mondo diverso, ma fatto si sesso
e chi vivrà vedrà...
Gianna Gianna Gianna non voleva, il suo pigmalione
Gianna difendeva il suo salario, dall'inflazione
Gianna Gianna Gianna non credeva a canzoni ed ufo
Gianna aveva un fiuto eccezionale, per il tartufo
Ma la notte la festa è finita, evviva la vita
La gente si sveste e comincia un mondo
un mondo diverso, ma fatto si sesso
e chi vivrà vedrà...

Inviato il: 6/6/2006 11:55
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