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Indice del forum Luogocomune
   Crollo Torri WTC
  Nuovi ricercatori contro la versione ufficiale del crollo

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Nuovi ricercatori contro la versione ufficiale del crollo
#1
Ho qualche dubbio
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Vorrei segnalarvi questo professore di fisica del mitico MIT (Massachussets Institute of Technologies), una delle mecche della ricerca a livello mondiale, che contesta radicalmente la versione ufficiale del crollo delle torri. Purtroppo non ho registrato il nome ancora, ma la sua presentazione la trovate verso la fine di questo ottimo documentario, che all'inzio sistematizza tutte le testimonianze sulle esplosioni al WTC.

http://911revisited.infad.net/video.html

Questo professore si aggiunge al professor Jones ed altri, che si possono trovare qui

http://www.scholarsfor911truth.org/
Inviato il: 5/3/2006 2:54
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Re: Nuovi ricercatori contro la versione ufficiale del crollo
#2
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/2/2006
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Devo correggermi: il suo nome è Jeff King, ed è ingegnere elettrico. Ha studiato fisica al MIT ma non ci lavora. Pardon, Comunque è sempre un ricercatore con un certo curriculum!
Inviato il: 5/3/2006 3:09
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Nuovi ricercatori contro la versione ufficiale del crollo
#3
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 5/3/2006 15:17
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  •  Abulafia
      Abulafia
Il II Principio della Termodinamica
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/11/2005
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Buongiorno,
da un po' di tempo il II Principio della Termodinamica, accennato da Steven Jones a proposito del crollo delle Torri, ha sollevato alcuni interrogativi poichè imperniato su concetti a margine dell'interesse generale. Proverò ad illustrarlo, anticipandolo con un rispolvero di teoria. (Per chi ha fretta: saltare al III capitolo, II paragrafo)


CAPITOLO I

I Principi della Termodinamica
"La Termodinamica è una scienza che ha per oggetto il trasferimento dell'energia, le trasformazioni di questa da una forma all'altra e i risultati di queste trasformazioni". [1]
Il I Principio della Termodinamica stabilisce la conservazione dell'energia: questa non si crea dal nulla nè si distrugge ma piuttosto si trasforma, evolvendo nelle sue diverse forme.
Il II Principio della Termodinamica (d'ora in poi: 2PT) è il principio della degradazione dell'energia e tratta quello che è un comportamento costante della Natura, prendendo atto che esistono direzioni preferenziali a guidarne le trasformazioni. Esso è reso in forma di enunciato e ne esiste più d'uno poichè il fenomeno è riguardabile da diverse prospettive nello stesso modo in cui un solido può essere osservato da varie angolazioni; eccone uno dei principali, noto come Enunciato di Clausius:
Citazione:
E' impossibile costruire una macchina, operante secondo un processo ciclico, il cui unico effetto sia il trasferimento di calore da un corpo a temperatura più bassa ad un corpo a temperatura più elevata
[1]
Non è necessario elencare anche gli altri nè spiegare questo: esula dagli intenti del tema trattato. Giova invece chiarire che sono tutti equivalenti: l'eventuale falsità di uno implicherebbe di conseguenza la falsità degli altri. Ad essi è strettamente connesso il concetto di irreversibilità spiegato in seguito.

Reversibilità & Irreversibilità
Il fine di ogni trasformazione spontanea (cioè naturale) è il raggiungimento d'un equilibrio termodinamico, con ciò s'intende la coesistenza di tre equilibri:
- meccanico (assenza di differenze di pressione tra le componenti del sistema);
- chimico (assenza di reazioni chimiche nel sistema);
- termico (assenza di differenze di temperatura tra la materia costituente il sistema).
Un processo si dice reversibile se soddisfa due requisiti:
1) avviene in modo quasistatico, cioè per infiniti stadi d'equilibrio termodinamico successivi e vicinissimi tra loro;
2) avviene senza fenomeni d'attrito.
Quando esponiamo all'aria un corpo più caldo, questo nel tempo cede la propria energia termica trovandosi infine alla stessa temperatura ambiente. Se tale processo fosse reversibile, potremmo compiere il cammino inverso ottenendo un bilancio finale nullo senza lasciar tracce nell'ambiente (da A a B, poi da B ad A = come se B non fosse esistito). Ciò però non è possibile a causa delle irreversibilità: non si intende che il corpo non potrà mai più essere riscaldato come prima, bensì che il suo ritorno alle condizioni termodinamiche iniziali non potrà avvenire senza un apporto esterno di lavoro, cioè un'alterazione dell'ambiente circostante. I due processi dunque non sono speculari. Quanto appena scritto è il senso dell'Enunciato di Clausius.
Tornando all'esempio, si conclude che l'energia termica prima raccolta e confinata in un corpo dalle dimensioni precise ora è mutata in energia cinetica di tante molecole perse per l'atmosfera.
L'irreversibilità è appunto il fenomeno per cui l'energia, durante una trasformazione naturale, evolve in parte in forme più difficili da recuperare. E' strettamente connessa col passaggio dall'ordine al caos, dal raccolto allo sparpagliato. Si tenga ben presente: tutti i processi naturali sono irreversibili.
Perchè allora serve esercitare del lavoro in più dall'ambiente esterno per riscaldare di nuovo il corpo? Perchè l'irreversibilità durante il precedente raffreddamento ha reso inutilizzabile una parte di energia che ora è d'obbligo fornire con altri mezzi: del lavoro esterno, appunto. Che fine ha fatto l'energia persa per irreversibilità? Ha contribuito ad aumentare l'entropia del sistema, come spiegato di seguito.
Le irreversibilità sono causate da due fenomeni:
1) squilibri all'interno del sistema (del tipo identico a quei tre elencati in cima al paragrafo);
2) effetti dissipativi come l'attrito, la resistenza elettrica o l'inelasticità dei materiali.

Sistemi e Processi
Immaginate di poter chiudere un qualsivoglia oggetto della vosta indagine in un'immaginaria bolla cava invisibile: avrete creato un sistema termodinamico. Un sistema è semplicemente la quantità di spazio o materia d'interesse separata dal resto dell'universo; tutto ciò che è esterno al sistema viene chiamato ambiente esterno. La superficie della bolla è detta contorno.
Il sistema si definisce adiabatico se attraverso il contorno non vi è scambio di energia termica (cioè calore: Q; misurato in Joule e abbreviato con J); altre forme di energia sono invece permesse al transito.
Il sistema è detto isolato se attraverso il contorno non vi è assolutamente alcuno scambio tanto di materia quanto di energia.
Ne deriva che l'universo è un sistema isolato.
Processo è sinonimo di trasformazione da uno stato A ad uno B qualunque (es: A= corpo caldo a 50 °C, B= corpo raffreddatosi fino a 25 °C).
Un processo si dice aperto se lo stato finale è diverso da quello iniziale (il caso delle Torri: A= intatte, B= cumulo di polvere e macerie)
Un processo si dice chiuso, o ciclico, quando il punto finale coincide identicamente con quello iniziale (i frigoriferi usano tali processi, come pure i motori automobilistici).
Un processo si dice adiabatico quando non vi è scambio di energia termica attraverso il contorno del sistema: in termini matematici si scrive dQ=0, dove d è la lettera che identifica il concetto di scambio, cioè una variazione.
Se si considera come sistema l'intero universo, ogni processo al suo interno sarà giocoforza adiabatico.

Entropia
Analizziamo ora la seguente equazione:






laddove:
dS= variazione di entropia del sistema, in un qualsiasi processo;
dQ= quantità di calore scambiata dal sistema con l'ambiente esterno attraverso il contorno;
T= temperatura dell'ambiente circostante;
dS(irr)= quantità di entropia che quantifica le irreversibilità del processo.

Se il sistema considerato è l'intero universo la quantità dQ è nulla poichè non esistono attraversamenti del contorno. Ciò detto, l'addendo corrispondente si annulla e resta:





Che significa?
Che in un sistema isolato una qualunque processo può avvenire senza formazione di entropia solo se non esistono irreversibilità: cioè se il processo stesso è reversibile. Essendo ogni trasformazione spontanea irreversibile , l'addendo dS(irr) non sarà mai nullo ma positivo.
Ecco quindi perchè si sente spesso dire "l'entropia dell'universo è in costante aumento": la causa è quell'addendo sempre positivo a destra del segno uguale.
L'entropia è conseguenza naturale ed eterna di ciò che ha portato alla formulazione scritta del 2PT; per riassumere: la Natura stabilisce che è impossibile effettuare scambi di energia senza sprechi, il 2PT ne prende atto; la causa degli sprechi sono le irreversibilità, la conseguenza è l'aumento d'entropia dell'universo.
Attenzione: l'entropia non è un'energia! Nella prima equazione, infatti, si sommano due termini in cui il primo (dQ/T) è un'energia fratto una temperatura (cioè J/°C), il secondo è invece un'entropia; poichè non posso sommare mele con pere, se ne ricava che dS non ha l'unità di misura dell'energia.


CAPITOLO II

Steven Jones sul 2PT
Ecco cosa scrive S. Jones a proposito del 2PT:
Citazione:
Notice how it's straight down... Symmetrically now, it doesn't topple over, as you might expect, from what we call the second law of thermodynamics. It comes straight down. This is the goal of prepositioned explosives in a controlled demolition.
[2]
Cioè:
"Guarda come cade dritta... Simmetricamente: non si abbatte nel modo che ti aspetteresti, cioè seguendo il cosiddetto II Principio della Termodinamica. Vien giù dritta. Questo è lo scopo degli esplosivi che si posizionano prima delle demolizioni controllate".

Pertinenza del 2PT nel crollo delle Torri
Se stabiliamo che il crollo sia la trasformazione che vogliamo analizzare, essa non è esente dalle irreversibilità caratterizzanti tutti i processi naturali: il crollo è di fatto un processo spontaneo poichè sviluppatosi in conseguenza dell'azione di gravità terrestre su ogni porzione di materia non più contrastata dalla tenuta strutturale dei loro componenti (non ci importa, ora, stabilire cosa le ha fatte cedere). Durante l'avanzamento del fronte ciascun volume campione di materia evolve continuamente: l'energia potenziale si trasforma progressivamente in energia cinetica ed energia superficiale quando l'onda di pressione lo proietta e frantuma, ma contemporaneamente si sviluppa anche attrito con l'aria e dunque calore. Tutto ciò al solo titolo d'esempio, per chiarire come in un sistema così complicato avvengano numerosi e continui passaggi in forme differenti d'energia, diretti nel verso di una quantità sempre maggiore di energia dispersa e non più recuperabile (si pensi al calore dissipato tra le macerie od al pulviscolo sparso nell'aria).
La direzione naturale di tante reazioni punta al disordine, cioè all'aumento dell'entropia nel sistema universo: la modalità del crollo è quanto di più lontano si possa immaginare da un processo reversibile poichè l'onda d'urto ha provocato squilibri termodinamici talmente elevati da obbligare la materia a riorganizzarsi precipitosamente.


CAPITOLO III

Analisi punto d'impatto
Elenchiamo brevemente la struttura portante delle Torri Gemelle: essa si componeva di tre parti:
1) Travi verticali nel corpo centrale, con funzione di sostegno principale (pressione dei piani superiori);
2) Intelaiatura di travi verticali perimetrali, per ostacolare le componenti flessionali e torsionali sulla torre;
3) Travi reticolari di collegamento, orizzontali (nei solai tra un piano e l'altro).
Consideriamo, per brevità, la sola Torre Nord (fig. 1):































































In figg. 1 e 2 è evidente l'asimmetria del danno dovuto all'impatto: questo provoca una redistribuzione asimmetrica del carico rispetto all'intera sezione trasversale, con concentrazione dello stesso sulle travi centrali e perimetriche della parete nord. Il triangolo arancione indica la porzione di travi perimetrali poste in trazione (cioè tirate) causa la mancanza dell'appoggio inferiore. [3]
Si aggiungano le fiamme dovute all'innesco del kerosene: hanno locazione casuale e coinvolgono punti diversi, con temperature massime variabili in dipendenza dei materiali incendiati. In fig. 3 ([4]) è mostrata la sezione trasversale con una stima dei danni riportati dalle travi centrali del piano più interessato dall'impatto: anche qui la loro integrità strutturale è compromessa in modo casuale.

Modalità di cedimento ed influenza del 2PT
Secondo la Versione Ufficiale il cedimento è avvenuto con le seguenti modalità (fig. 4). Da notare che in fig. 4 le colonne sulla destra non sono quelle perimetrali, ma quelle centrali. Ciò significa che il solaio si riferisce ad una sola porzione del piano della Torre, non a tutta la sezione. Questa dinamica, unitamente alla distribuzione di tensioni prima accennata, dovrebbe provocare danni distribuiti asimmetricamente causando un crollo più disordinato di quello visto nei filmati. Invece, il fronte di demolizione avanza pressochè parallelo ai piani su tutta la sezione, come se in essa i cedimenti fossero avvenuti contemporaneamente.
Qui interviene la frase citata di S. Jones: se il 2PT "avesse agito", le probabilità di un crollo simmetrico lungo la verticale sarebbero state prossime a zero (ogni ipotesi si valuta infatti in termini probabilistici poichè la certezza assoluta è minata da troppe variabili, vista anche la complicatezza del sistema); la ricerca di un nuovo equilibrio avrebbe infatti portato la struttura a collassare in un modo più casuale cercando il maggior disordine onde ristabilire quanto prima gli equilibri compromessi: la materia in questi casi tende ad occupare tutto lo spazio disponibile nel suo intorno perchè, se restasse raccolta in volumi circoscritti, soltanto una frazione potrebbe compensare i propri squilibri cedendo l'energia in eccesso ed il sistema quindi si troverebbe "sovraccaricato" senza possibilità di sfogarsi. Inoltre, edifici così alti e stretti moltiplicano le probabilità d'inclinazioni e cadute esterne alla verticale.


ATTENZIONE
Quanto sopra descritto non vuol essere una dimostrazione scientifica di cosa abbia provocato il crollo nè del perchè questo si sia sviluppato in modo insolito, ma più semplicemente un'approfondimento dell'influenza del 2PT sulle dinamiche post-cedimento. L'analisi effettuata poggia su un principio espresso in termini generali e tale è il tenore della spiegazione derivata.


BIBLIOGRAFIA
[1] "Termodinamica Applicata" (A. Cavallini, L. Mattarolo) - CLEUP Ed., pag. 99 e segg.;
[2] Intervista a Jones: "B.Y.U. Professor has theory about 9/11 attacks";
[3] "World Trade Center Building Performance study", redatto dal FEMA (pagina di riferimento: qui);
[4] "Building and Fire Safety Investigation. of the World Trade Center Disaster" (slide 31).
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Inviato il: 25/5/2006 10:28
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  •  Dr-Jackal
      Dr-Jackal
Re: Il II Principio della Termodinamica
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2006
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Abulafia, posso prendere tutta la tua spiegazione sulla seconda legge della termodinamica e metterla sul mio sito (ovviamente citando l'autore, cioè tu)?

Sarebbe molto utile, perchè parecchi debunker affermano che Jones non sa di cosa parla ed è incompetente proprio per via di questa affermazione sul 2PT. Sarebbe bello provare che invece nella sua materia è competente, eccome.
Inviato il: 25/5/2006 12:57
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Il II Principio della Termodinamica
#6
Dubito ormai di tutto
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Ciao Jackal,
per me va bene... puoi inserire anche solo il link alla pagina, nel caso qualcuno volesse esporre dubbi o critiche: l'importante è che sia chiaro l'intento dell'articolo, cioè un personale tentativo di "ripasso" dell'argomento e come mai si possa associarlo, con un minimo di pertinenza, al crollo delle Torri. Nient'altro.

C'è un distinguo importante da fare, poichè Jones nomina il 2PT in almeno due casi: quello relativo alla rotazione della cima della Torre Sud (sempre che la citazione dal suo articolo sia esatta: mi è sembrato che l'attendibilità della fonte fosse piuttosto incerta) ed uno più generico sui crolli (quello che ho riportato nel mio post); è fondamentale tenerli separati!
Ho ben letto quel thread in cui si discute di Jones a proposito del primo dei due, ed è per evitare simili "escalation" di astio che ho deciso d'usare come esempio la sola Torre Nord.

Nel caso Jones abbia davvero pronunciato simili parole: "i circa 34 piani superiori cominciano a ruotare in blocco, verso sud e est. Cominciano a rovesciarsi, come previsto dalla seconda legge della termodinamica", io credo lo si possa accusare solo di imprecisione, magari dovuta al fatto che stava ragionando a braccio. Imprecisione, ho scritto, perchè la causa specifica e diretta della rotazione è l'azione gravitazionale agente sulla porzione di Torre priva d'appoggio, causa cedimento strutturale parziale nella zona d'impatto del Boeing (il perchè abbia ceduto, lo ripeto, è un altro paio di maniche), mentre la zona integra fungeva da perno momentaneo di rotazione. Il 2PT c'entra perchè riguarda in generale ogni trasformazione d'energia e contempla il concetto d'entropia entrato in gioco nel momento in cui la cima della Torre "ha dovuto decidere" da che parte esattamente cadere.

Insomma, in questo caso Jones l'avrebbe presa più alla lontana. Sul perchè l'abbia fatto non ha senso discutere: è materia di psicologia, non Fisica.


P.S.: ho anche aggiunto all'articolo la definizione di Termodinamica, per far capire che è un argomento vastissimo che ne abbraccia molti altri.
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Inviato il: 25/5/2006 16:36
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Il II Principio della Termodinamica
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/11/2005
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Buongiorno Dr-Jackal,
ho da poco visitato il Tuo vasto sito, incuriosito dalla firma che metti in calce ai post, notandone inevitabilmente il tono "colorito": non so quali trascorsi Tu abbia con Attivissimo, nè il motivo di tanto disprezzo, ma tengo a chiarire ciò che rappresenta per me: una persona che non conosco, di cui ho letto alcune valutazioni che non condivido. Soprattutto questo: una persona.

Ho notato anche che in più d'una pagina ricorri al Test Sandia per smontare le sue dichiarazioni; secondo me questo test non è attendibile se si vuole indagare la tenuta del calcestruzzo relativamente all'impatto alare: nel filmato si vede l'ala destra che "taglia" il muro per il semplice fatto che questa è più larga del muro stesso, e dunque nell'impatto viene spezzata e proiettata in avanti dando l'impressione che lo stia penetrando. Altra considerazione: se l'ala stesse davvero tagliando il calcestruzzo ad una simile velocità, la si dovrebbe vedere "scomparire" dentro il muro, non restare in bella vista.

Ciò detto, rinnovo i miei complimenti per l'enorme e varia quantità di materiale che hai reso disponibile sul Tuo sito.
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Inviato il: 27/5/2006 10:58
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  •  MontyBruns
      MontyBruns
Re: Il II Principio della Termodinamica
#8
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/6/2006
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Ciao a tutti, sono nuovo in questo forum!
Visto che alcuni di voi mi sembrano piuttosto esperti in materia, avrei una domanda da porvi: se il "cubo" di 20 piani del WTC2 si è inclinato di 20/30° perso Sud (penso fosse Sud Ovest ..) come è possibile che la parte settentrionale alla base del "cubo" sia crollata alla stessa velocità di quella meridionale? Il lato meridionale, dopo lo spostamento del baricentro dei 20 piani superiori, non era sottoposto ad un pressione infinitamente maggiore?

E come è possibile (guardate il video http://www.terrorize.dk/911/wtc2dem1/) che le colonne di acciaio esterne siano state proiettate verso l'alto???????
Inviato il: 1/6/2006 12:43
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Il II Principio della Termodinamica
#9
Dubito ormai di tutto
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Benvenuto, MontyBruns,
riguardo alla Torre Sud la rotazione avviene verso sud-est (pag. 35), cioè proprio sopra la zona danneggiata dall'impatto (fig. 2-32, pag. 36) ma, causa il crollo diffuso su tutta la sezione, il perno che funge da polo di rotazione viene meno.

Il Rapporto FEMA a cui rimandano i link qui sopra (a partire da pag. 27) dà una spiegazione del perchè il crollo sia iniziato con una rotazione, proseguendo però con una traslazione che fu quasi contemporanea. E' un'analisi breve e può costituire un'ottima base di partenza per ulteriori approfondimenti.

Le macerie proiettate verso l'alto non saprei come identificarle: spezzoni di travi? Altro materiale, più leggero?
Considera che l'aria ha sospinto verso l'esterno tanta di quella polvere, con pressioni così forti, che immancabilmente anche altri oggetti sono stati proiettati fuori.
Tu hai un'idea più precisa di cosa possano essere?
Dalle evoluzioni rapide che compiono per aria, non mi sembrano molto massicci.
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Inviato il: 2/6/2006 15:44
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  •  consuelo
      consuelo
Re: Il II Principio della Termodinamica
#10
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 13/5/2005
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caro dr-Jacktal
ho avuto modo di apprezzare moltissimo anche il tuo sito 911 per l'indovinata struttura che permette una facile consultazione. Essendo ad uno stadio preoccupante del morbo di Ashcroft, come terapia consulto tutti i siti che parlano dell'11 settembre: i miei preferiti sono luogocomune e il tuo. Sono pillole che fanno il loro effetto.
grazie
consuelo
Inviato il: 2/6/2006 15:45
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  •  MontyBruns
      MontyBruns
Re: Il II Principio della Termodinamica
#11
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/6/2006
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Citazione:
Le macerie proiettate verso l'alto non saprei come identificarle: spezzoni di travi? Altro materiale, più leggero?


Sì, mi sembrano decisamente alcune colonne perimetrali. Dovrebbero essere frammenti lunghi tra i 2 e i 4 metri (più o meno l'altezza di un singolo piano). Non riesco bene a capire da dove provenga la forza capace di farle roteare come impazzite verso l'alto per almeno 15 metri (e in 1 caso verso l'alto in direzione della torre!! ). E' possibile che sia causata della semplice turbolenza? Quei pezzi peseranno almeno una tonnellata.

Scaricate questo video! e osservatelo frame per frame con VirtualDub.
http://thewebfairy.com/911/video/collected/TTVideo04.avi
1) la cima si inclina
2) mentre si inclina comincia a precipitare come se l'appoggio le venisse a mancare
3) la cima sparisce nel fumo ancora intera
4) dopo 1 secondo sembra riapparire, facendosi strada attraverso la polvere, ma è ormai ridotta in pezzi! è in questo momento che appaiono i frammenti lanciati verso l'alto


http://911research.wtc7.net/wtc/arch/perimeter.html
Inviato il: 3/6/2006 11:45
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Il II Principio della Termodinamica
#12
Dubito ormai di tutto
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Ciao MontyBruns,

Citazione:
E' possibile che sia causata della semplice turbolenza?

Beh, calcola che di turbolenza ce n'era parecchia: l'effetto schiacciamento dovuto al crollo ha compresso l'aria tra un solaio e l'altro così tanto da farla schizzare fuori portandosi dietro tonnellate di cemento sbriciolato.

Il comportamento di quei monconi di trave forse può spiegarsi così: nel video sembrano roteare troppo rapidamente per essere metallo e invece svolazzano come fogli di carta quando lasciati cadere... appunto con capovolgimenti e torsioni.
Ma se si considera che sono travi del perimetro esterno, cave (come mostrato dal II link che hai messo) e con un maggior rapporto superficie/massa, allora si può dar ragione a simili evoluzioni proprie di oggetti dalla scarsa inerzia ed ampia superficie, come appunto i fogli di carta.
E' solo una valutazione empirica, tutto qui.

Nel I link, il fatto che i frammenti "risalgano" e poi cadano dietro il troncone di Torre uscito dal fumo si spiega con la depressione lasciata dal movimento rotatorio verso il basso del troncone stesso: hai mai provato, in una stanza con le finestre aperte, a chiudere violentemente la porta? Noterai che le ante della finestra si muovono verso la porta. E' perchè la porta si trascina dietro l'aria, creando una piccola depressione che viene contrastata tramite una turbolenza di aria che migra veloce verso la depressione.
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Inviato il: 4/6/2006 22:04
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  •  Curioso86
      Curioso86
Re: Il II Principio della Termodinamica
#13
Ho qualche dubbio
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Da La terra che non c'è...Sicilia
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Io davo un occhiata indiretta da NY al WTC....almeno quello che resta.
http://www.earthcam.net/users/interface.php?id=445&projectid=202&clientid=158 Se queste camere fossero state attive nel girono dell'attenato avremmo visto molto di più...
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Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora inizi...
Inviato il: 5/6/2006 10:52
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  •  Abulafia
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Re: Il II Principio della Termodinamica
#14
Dubito ormai di tutto
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Ciao Curioso86,
bello il link che hai postato.... dà anche una strana impressione: chi ci passa vicino ogni mattina deve avere tanti di quei flash back sull'11/9.
L'impatto emotivo, nonostante il tempo, sicuramente è ancora molto forte.

Tempo fa ho letto alcune considerazioni che scrivo qui:
"E' peggio un clima della tempesta: alla seconda, rapida ed estrema, si può reagire raccogliendo le forze per quel poco che dura..... ma il primo, ti prende giorno per giorno con l'inesorabilità dei suoi modi calmi, costanti".

Il silenzio di quella radura è il clima che giorno per giorno abitua al dolore, portandolo nella quotidianità. E quasi non te ne accorgi.
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Inviato il: 6/6/2006 22:20
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  •  Abulafia
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Re: Il II Principio della Termodinamica
#15
Dubito ormai di tutto
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Buongiorno,
in risposta alla domanda di MontyBruns Citazione:
Non riesco bene a capire da dove provenga la forza capace di farle roteare come impazzite verso l'alto per almeno 15 metri
mi accorgo che la mia spiegazione può dirsi vera solo a metà: non ho infatti considerato un semplicissimo particolare evidente nel Tuo link... che cioè si possa trattare dei pannelli di rivestimento isolante delle travi perimetrali!
Cosa che chiarirebbe in toto la Tua domanda.

Beg your pardon
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Inviato il: 13/6/2006 11:50
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  •  MontyBruns
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Re: Il II Principio della Termodinamica
#16
Ho qualche dubbio
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pannelli? di che materiale? da quello che so, tutto è stato polverizzato tranne l'acciaio
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Il II Principio della Termodinamica
#17
Dubito ormai di tutto
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Esternamente si tratta di rivestimento metallico, ma con scopi di protezione ed estetici, non strutturali: alluminio, come riportato nella didascalia.
Tra l'alluminio e la trave vera e propria non saprei... l'immagine che hai linkato mostra dei numeri associati ad ogni componente, se si potesse risalire alla legenda lo si scoprirebbe. Comunque è materiale più leggero dell'acciaio nel cuore della trave.

Sì, si è polverizzato quasi tutto ma essendo sul perimetro questi elementi in gran parte sono stati semplicemente "sparati fuori" dall'onda di pressione. I rivestimenti metallici, in quanto molto sottili, avrebbero certamente svolazzato come si vede nel video, mentre il cuore della trave è più difficile dirlo: dipende dalle potenze in gioco. Poichè l'intelaiatura di alluminio è a forma di "C", il fatto che si sia staccata dal resto della trave non è affatto peregrino.


P.S.: l'ho trovata! La legenda è a questo link. Il foglio a "C" è appunto alluminio, e il riempitivo interno è un composito di vermiculite (più leggero dell'acciaio), come ipotizzato sopra.
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Inviato il: 13/6/2006 18:18
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  •  Curioso86
      Curioso86
Re: Il II Principio della Termodinamica
#18
Ho qualche dubbio
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  •  Abulafia
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Re: Il II Principio della Termodinamica
#19
Dubito ormai di tutto
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Buongiorno Curioso86,
i link che riporti sono a dir poco temerari... nel senso che provano a spiegare un fatto attraverso procedimenti insoliti e per me molto azzardati.

Il primo usa i pixel di un monitor, cosa strana poichè metodo "indiretto" e dunque maggiormente passibile d'imprecisioni o errori dovuti al passaggio in più che si richiede (così come la qualità di uno screening è sempre peggiore di un DvdRip). C'è parecchio fumo che sale ed avvolge la parte superiore della Torre: mi chiedo come siano riusciti ad evidenziare uno scarto di soli due pixel, quando lo stesso contorno bianco che usano per rimarcarlo occupa un larghezza circa pari... non metto in dubbio la liceità di quella tesi, ma il modo di svolgerla è un po' contorto!

Il secondo link anticipa una tesi esposta anche nel video di Eric Hufschmid "Painful Deceptions": che l'11/9 qualcuno stesse comandando i due aerei grazie ad una sorta di radiofaro che Hufschmid ipotizza possa essersi trovato nel WTC7.
Subito dopo però l'autore dell'articolo inizia ad esternare "alla garibaldina" su lampi e missili, pod, Global Hawk... non approfondisce le sue valutazioni nè richiama ad analisi utili, lasciando più sospetti che altro. Magari ha delle prove ma esposte altrove e questo è solo un articolo di getto...
Personalmente ho dei dubbi sulla veridicità di alcune sue affermazioni ed ancor più sul fatto che dal video dello schianto dell'AA11 si possa ipotizzare invece un aereo militare (vedi anche il confronto dei singoli fotogrammi).
Sul lampo però non si discute, almeno a mio parere: lo si vede bene nel video "Loose Change II". Ma era un missile o l'innesco di una carica?

Sono senz'altro aspetti curiosi ed interessanti, nonchè stimolanti, ma inseguendoli ci si addentra in campi assai incerti poichè un'analisi precisa e scientifica è molto difficile e non basta la prova che si pensa potrebbe dare un editing grafico, ad esempio. Ci si espone col fianco a sonore smentite mentre è vero che già esistono dissonanze palesi su cui si può insistere nel chiedere spiegazioni.
Maggiore è il dettaglio, più la conclusione risente dell'opinione con cui la mente riempie i vuoti della certezza analitica.
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Inviato il: 17/6/2006 11:23
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Re: Derrick Grimmer
#20
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
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Calculations on the Possible Use of Thermite to Melt Sections of the WTC Core Columns
(Derrick Grimmer of Ames IA, a physics Ph. D. from Washington University and member of SPINE)


Di Termite se ne discute qui
Inviato il: 22/6/2006 1:25
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