Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Politica Interna & Estera
  Ferrero va Sostenuto.

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
Ferrero va Sostenuto.
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 18/12/2006
Da
Messaggi: 55
Offline
ciao a tutti,

è stata chiesta la mozione di sfiducia per il Ministro Ferrero

si è pensato di organizzare un invio di e-mail a tre organi decisionali del governo:

Citazione:
Al Presidente del Consiglio: Romano PRODI.
PRODI_R@camera.it

Al Presidente del Senato: Franco MARINI.
marini_f@posta.senato.it

Al Presidente della Camera: Fausto BERTINOTTI. bertinotti_f@camera.it



Gentili Signori, io sottoscritto cittadino italiano, mi sento in diritto e in dovere di intervenire verso le Vostre persone in quanto rammaricato e scandalizzato dalla possibilità che sia accettata la "mozione di sfiducia" nei confronti del Ministro Ferrero, in merito "alla consulenza" della Sig.ra Susanna RONCONI; perchè palesemente contraria al dettato costituzionale, negli art. 3 - 4 - 13- 21- 22- 27 e 33.

. Ritengoo dunque che la "mozione" suindicata possa essere dichiarata come:irricevibile.

. Sicuro che le Vostre persone possano concordare con quanto sottolineato e richiesto, colgo l'occasione per spedirVi

. Distinti saluti.


Costituzione della Repubblica italiana
Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


Art. 4.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.



Art. 13.

La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.

In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.

È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.

La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.


Art. 21.

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.


Art. 22.

Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.


Art. 27.

La responsabilità penale è personale.

L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.

Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.


Art. 33.

L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

http://www.camera.it/deputatism/240/documentoxml.asp
http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/Sena.html


ciao
e grazie a tutti quelli che aderiranno
8)
Inviato il: 17/2/2007 17:07
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Ferrero va Sostenuto.
#2
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 18/12/2006
Da
Messaggi: 55
Offline
La Newsletter di Fuoriluogo.it
Anno VI Numero 3
Giovedì 1 marzo 2007
===============
http://www.fuoriluogo.it

Pubblichiamo la lettera di dimissioni di Susanna Ronconi, Presidente di Forum Droghe, dalla Consulta Nazionale sulle Tossicodipendeze.

Al Ministro della Solidarietà Sociale
Paolo Ferrero

Caro Ministro,
questa mia per comunicarle la decisione di dimettermi dall’incarico, che mi ha conferito il 23 ottobre 2006, a membro della Consulta degli esperti e degli operatori delle dipendenze presso il Ministero della Solidarietà Sociale, nomina motivata, insieme, dalla mia professionalità e dal mio essere rappresentante di una associazione, Forum Droghe, che da oltre un decennio di dipendenze si occupa.

Le ragioni di questo passo – che compio con grande personale fatica - risiedono in una lunga serie di episodi che per mesi hanno dato vita a una prolungata, accanita, pesante campagna mediatica e politica condotta da esponenti politici bipartisan di questo Paese, contro questa nomina, in ragione dei miei trascorsi di militante della lotta armata negli anni ’70. Una campagna che, di riflesso, ha avuto come oggetto anche lei, e che l’ha esposta a una situazione che credo non facile, di cui non intendo più essere involontaria ragione.

Per alcuni mesi, nonostante questa battente campagna, ho ritenuto non fosse giusto e opportuno rinunciare a un incarico che mi consentiva di dare, insieme a molti altri, il mio contributo tecnico al suo Ministero, nel momento in cui si profilava una tanto attesa stagione riformatrice: le discontinuità con quel mio passato, la pena espiata e il mio presente di impegno professionale e sociale, confortati dallo spirito e della lettera della nostra legge costituzionale, mi suggerivano l’idea che nella Consulta io non fossi fuori posto. Non solo: ma a fronte dei primi attacchi politici alla mia nomina, mi avevano grandemente confortato e sostenuto sia la posizione della quasi totalità dei membri stessi della Consulta, che numerosi confermavano la piena disponibilità a lavorare con me, a prescindere da orientamenti culturali e professionali differenti; sia le espressioni di solidarietà pubblicamente espresse e provenienti da diverse aree culturali e politiche di questo Paese; sia e
certo non ultima, la sua ferma posizione – di cui la ringrazio - coerente con una cultura garantista e rispettosa del diritto e dei diritti.

Tuttavia, ritengo che gli ultimi avvenimenti abbiano creato un clima troppo pesante: in particolare, la mozione di sfiducia individuale contro di lei presentata da AN e addirittura la denuncia penale a suo carico portata avanti dalla Procura di Roma, in quanto nominandomi lei avrebbe compiuto un atto illegittimo, mi suggeriscono questo passo. Del resto e per questo, già nelle scorse settimane le avevo espresso la mia disponibilità a farmi da parte, rinunciando al mandato.

In riferimento specifico a quest’ultimo fatto, è evidente la strumentalità con cui si ricorre al codice penale, e come l’appiglio giuridico – la supposta incompatibilità tra il mio essere tuttora interdetta dai pubblici uffici e il ruolo in Consulta, per cui il suo atto di nomina sarebbe appunto illegittimo – sia mera funzione di una campagna politica. Personalmente, credo - confortata dal parere di esperti - che la norma in questione vada interpretata ben diversamente, e che un ruolo consultivo non ricada nella definizione di pubblico ufficio, e credo che, arrivando in una sede di dibattito sul punto, sarebbe per lei e per me possibile vincere questa battaglia.

E tuttavia, preferisco la strada delle dimissioni, non volendo in alcun modo vestire i panni del casus belli per ulteriori pesanti e strumentali attacchi politici. Sono consapevole, e immagino lo sia anche lei, di quanto questa sconfitta, che è politica e culturale, rischia di pesare nel futuro non solo nei miei confronti, ma anche di tante altre persone, segnata com’è da una così forte affermazione di una cultura che non esito a definire di vendetta senza fine.

La ringrazio per la fiducia accordatami in questi mesi e auguro ai miei colleghi di fare un buon lavoro, nell’interesse di quanti pagano con sofferenze non necessarie leggi, politiche e interventi inadeguati e ingiusti.

Cordiali saluti.

Susanna Ronconi.

Torino, 22 febbraio 2007
Inviato il: 6/3/2007 15:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA