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ludfrescj |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #871 |
So tutto
Iscritto il: 10/12/2007
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Messaggi: 26
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Eccetera... "Spinta" era intesa come "tendenza a spostare verso qualcosa"... non in attacco ma in difesa appunto... Va bene: spingersi/stimolarsi in una posizione di difesa (e già prevedo l’appunto: no, spingersi/determinarsi in una posizione di difesa). Ma su questo sorvolo, perché è un dettaglio formale, di cui per altro mi sono reso responsabile. Invece… In difesa dalla consapevolezza, consciamente latente, di non poter annoverare tra le proprie qualita' esistenziali il "sapere infinito". Questa frase è di intelligenza sottile – mi sembra: bravo! È tuttavia ‘una angolazione’, non ‘la angolazione’… (Ma angolazione di che? – mi chiederai incominciando forse a spazientirti. Ti rispondo subito con ciò che sai già: angolazione del proprio giudizio che ognuno vuole il più possibile circolare.) Ora la mia angolazione, che giudica il credente tout court, non è di psicologo ma di spiritualista (anch’essa ‘una angolazione’): quest’uomo comune che crede, al di là della sua consapevolezza frustrante più/meno mascherata o affiorante di difendersi dal non sapere l’infinito, è incapace – penso – di essere infinito: dunque una deficienza ontologica, non cognitiva. Il vero/autentico credente (io dico nel Divino, non in Dio) sa di essere infinito. E tuttavia ve ne sono per me almeno altre quattro, di angolazioni, che formano ‘la angolazione’ di cui sopra. In questo post mi limito a enunciarle: estetica, relazionale, vitale e mnemonica. Ma parlarne – qui! – significherebbe rarefazione ed enunciarne la sintesi madornalità – no, grazie! bisogni insensati È vero: bisogno insensato o uomo insensato? – mi sono chiesto prima en passant; ma perché non avevo capito la tua frase precedente: … il bisogno dell'uomo, insensato, di pretendere… Adesso so che intendevi il bisogno insensato… Certo che esistono! Nell'era del SUPERconsumismo come fai a sostenere una cosa del genere... … ma non capisco che vuoi intendere. Una cosa però sì – la capisco: non sono un consumista, per certo; quindi ho sensatamente ‘bisogni insensati’ . si voleva indirizzare verso le motivazioni socioculturali... non quelle individuali... Ogni posizione che assumo è individualistica. Non sono più disponibile, nel modo più categorico, a fare ‘sociocultura’. "Sceglie la busta numero 1 o la busta numero 1?" "La numero 1, grazie". Pensare l’Aldilà come un paesaggio sterminato – ad esempio – dove viaggiare all’infinito e perdermici felicemente (perché questo ho già detto che per me è il Divino) allo stesso modo che pensare un Dio/padre onnipotente ecc. con pantaloni/fallo e vergine deflorata all’attivo, e premiatore e punitore, ecc. ecc. – beh pensare che sia obbiettivamente la stessa ‘busta’ vuol dire o prendermi in giro facendo il finto tonto oppure essere veramente cretino. Ma penso, stimandoti per quello che scrivi e vado leggendo con interesse, che si tratti della prima ipotesi. D’accordo: prendimi in giro. Ciao, ludfrescj
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #872 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
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E' strano rendersi conto di come si cambi nel corso di pochi anni. Saluto ludfrescj innanzitutto, da subito alle prese con il buon mc Quando si discuteva inizialmente su questo topic avevo molta voglia di comunicare. In generale mi pare che i diversi e contrapposti spunti nel corso del tempo abbiano offerto delle buone occasioni di riflessione. Oggi difficilmente tratterei un tema come questo; un tema impegnativo, e lo sforzo più grande non è mai quello di esprimere il proprio parere, ma cercare di comprendere quello altrui. Un grande sforzo. Blessed be
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ludfrescj |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #873 |
So tutto
Iscritto il: 10/12/2007
Da
Messaggi: 26
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Ricambio il saluto! Nel corso d’un paio d’anni si può cambiare, anche di molto… (Tuttavia non lo penso radicalmente.) Ma la propria visione|percezione|concezione che si ha del dio, no proprio! Almeno non dovrebbe a parer mio… Il dio come ombra|rivelazione|concetto – come si vuole – di testa, di cuore o di inguine resta nel mio immaginario una parola/chiave. Come lo è l’altra… Insieme adiacente e diametrale, simmetrica, complementare/supplementare, coda di rondine/coda di porco… (il suo specchio – mi vien voglia di dire – o riflesso o riverbero) che è ‘io’. IO di DIO! Oppure a preferirlo (ma già è la stessa cosa) DIO di IO (altrimenti scritto DIO d’IO). Giocherelli?… No. Per me è semplice il ‘perché’ iniziale di questo topic: sfrondandole – quelle sette parole – d’ogni sottigliezza semantica e grammaticale (perfino ortografica) per me il dio, comunque mi si sia sviluppato e in quale parte esattamente del mio essere fino a diventarmi ‘il Divino’, c’è/si pone perché c’è/si pone la mia morte – tutto qui. Se fossi immortale, penserei al dio come all’ultima delle parole inutili, insensate e cretine da usare. Ma poiché non sono immortale e so di morire, allora mi diviene la parola più importante (forse assillante): penso al dio, credo in Dio (DIVINO), bestemmio/dissacro l’uno e l’altro, vuoi il concetto vuoi la fede. Ma tu, Santaruina, dai quattromilacinquecento messaggi disseminati in due/tre anni in questo Forum!… Che pensi con dignità (1° comandamento) del dio? perché non eviti la sofferenza (2° c.) in chi ti legge di restare un curioso insoddisfatto? ti sei fatta soffocare dal dolore (3° c.) che forse ti deriva da un conseguente/ammissibile senso di colpa?… E non ti sto a dire degli altri sette tuoi comandamenti. Certo, sei stanca! Qualche era fa eri giovane ed oggi invecchiata da morire: oggi non tratteresti – o difficilmente – un tema come questo. E poi lo sforzo ermeneutico – ti capisco – di decifrare, di decodificare, di raccapezzare un senso appena/appena accettabile in questo dilagare di post/altri di altri, come mare di tempesta che non sai da che parte ti venga a percuoterti: da davanti, da dietro, da sotto… Comunque, amica mia… (Ma che sei? un professore di lettere in pensione?) Comunque ti ringrazio, come si ringrazia un maestro di cerimonia in altri ambiti… (hai visto il film di Nicholson “A proposito di Schmidt”) di avermi dato il benvenuto... maestra! ludfrescj
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #874 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
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Ciao ludfrescj sei stato tratto in inganno dal mio nick a quanto vedo. Nick che ha un'origine precisa, tra le altre cose. Comunque, il mio nome è Carlo e ho trent'anni, lontano dalla pensione, quindi, e da ogni forma di insegnamento.
Detto questo, direi che non ho cambiato idea rispetto a quello che in questo topic avevo scritto.
Mi sono invece interrogato sulla "utilità" di discussioni su un tale argomento. Ovviamente, come ho già detto, l'esporre e il confrontare idee opposte è un arricchimento per tutti. Ma preso atto delle diverse posizioni, ci si può anche stringere la mano e passare ad altro.
Io ho parlato anche troppo, da un certo periodo mi piace anche ascoltare.
Blessed be
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sick-boy |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #875 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
Messaggi: 2710
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Citazione: Santaruina ha scritto:
Nick che ha un'origine precisa, tra le altre cose.
che ogni volta prometti di spiegare e poi non lo fai
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ludfrescj |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #876 |
So tutto
Iscritto il: 10/12/2007
Da
Messaggi: 26
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Per Santaruina/blessed be Ciao, Carlo, un grande saluto e un ringraziamento per essere presente/paziente/moderante/… No/veramente/sul serio: leggo i tuoi post (a parte il titolo con cui hai scatenato quest’immane discussione) che sono tanti, nutriti ed ho voglia quasi di radunarli in una specie di sintesi a modo mio. Ma vedi come siam fatti tu ed io? – tu dici, ad esempio, che sono stato tratto in inganno dal tuo nick, io invece che tu mi hai tratto in inganno col tuo nick. È la stessa?… no. O è anche la stessa, se vuoi; ma con sfumatura di linguaggio, di forma, di stile che avviene sempre fra chi disputa civilmente, come stiamo facendo. Non dare comunque peso alle mie battute, che semino a man larga, ma alle mie argomentazioni (affermazioni|dubbi|negazioni) di fondo, che pure ce ne sono qua e là. Ho dato un’occhiata in giro (non per tutte queste quarantaquattro pagine impossibili!) e ho visto che da tempo vai proponendo la chiusura del tuo topic! D’accordo!… Aprine un altro come hai già suggerito: da parte mia ti seguo, limitatamente al tuo piacere e al mio interesse come sempre accade nelle cose. Però penso che su dio e domineddio, sul padreterno/il dio della genesi/manitù o che altro, su diopadre/figlio/nipote o magari solo nonno, o chi ci ride sopra a sghignazzarci o chi ci piange sotto a dirotto, vuoi eretici vuoi benedetti (non come sei tu!) si finirà sempre per discutere tu, io e altri miliardi su… “se pensi alla morte – che è l’esatto contrario della vita – sul serio/non per scherzo o non ci pensi/non ci vuoi pensare affatto (perché allora, in questo caso, il discorso sul dio/divino non ha/non avrebbe veramente senso) pensi automaticamente al dopo”. Ecco! – vuoi il mio suggerimento per un nuovo topic del genere? Te l’ho appena dato… SE PENSI SERIO ALLA MORTE, TI CHIEDI LUCIDO: “E DOPO?…” Salut e figli maschi!… (hai l’età ormai per averne). ludfrescj
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #877 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Citazione: ??? (cominci bene la tua risposta....) Citazione: una deficienza ontologica, non cognitiva Citazione: Il vero/autentico credente (io dico nel Divino, non in Dio) sa di essere infinito E come la chiami questo "SAPERE di essere infinito"? Di che cognitivita' dispone qualcuno che afferma (con discreta certezza) cio'? Citazione: quindi ho sensatamente ‘bisogni insensati’ Citazione: Pensare l’Aldilà come un paesaggio sterminato – ad esempio – dove viaggiare all’infinito e perdermici felicemente (perché questo ho già detto che per me è il Divino) Ma non ti pare questo un bisogno di "credere" in un qualcosa in alternativa al nulla della morte? Un bisogno che trovo ingenuamente carico di speranza oltreche', appunto, "insensato"... nel senso che non vedo un vero motivo nello sperare di continuare ad esistere dopo la morte se non quello di aver ceduto all'influenza del persar comune ("l'uomo ocome essere superiore e con uno scopo preciso nell'universo" ... ehehehe)! Lo spero anch'io che ci possa essere una continuazione (magari non quella descritta da te...) ma dal sperarlo al crederci, c'e' un autentico abisso di mezzo! Mi dici: Citazione: Non sono più disponibile, nel modo più categorico, a fare ‘sociocultura’. Ma questo che mi descrivi non e' un bisogno socioculturalmente diffuso per le stesse tue ragioni (che posso solo suppore essere "il bisogno di immortalita'" prima descritto) ? Sei sicuro di mantenerti in una posizione individualistica? "Sceglie la busta numero 1 o la busta numero 1?" "La numero 1, grazie".Solo per ribadire la poca scelta offerta dal "proprio contesto culturale" nel cercare risposte di tipo esistenziale. Non certo per prendere in giro: e' ironia, non scherno. Citazione: beh pensare che sia obbiettivamente la stessa ‘busta’ vuol dire o prendermi in giro facendo il finto tonto oppure essere veramente cretino. Ma penso, stimandoti per quello che scrivi e vado leggendo con interesse, che si tratti della prima ipotesi. Vorrei farti presente che vivo e ho vissuto nel tuo stesso contesto socioculturale, quindi conosco il tipo di influenza che il contesto offre. Se il "perche' del concetto di diO" nasce da un bisogno di immortalita' dell'uomo, parlare di dio (vita dopo la morte) o di infinito laico (continuazione della vita) nasce dallo stesso bisogno. Da un contesto socioculturale neutrale e "aperto" mi aspetterei meno "influenze". Il che' mi porta alla classica domanda "cui prodest", ma soprattutto perche' mi dovrebbe interessare cosa mi succede dopo la morte. E' questo il vero plagio, forse: convincerti che si debba per forza avere una risposta. ciao mc
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ludfrescj |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #878 |
So tutto
Iscritto il: 10/12/2007
Da
Messaggi: 26
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“Eccetera... ??? (cominci bene la tua risposta....)” Questo è un mio problema: te lo spiego in due parole. Mi preme di essere, quando scrivo, sintetico: amo la sintesi! E un titolo di apertura per me è la sintesi per eccellenza di quanto ho in animo di dire o di scrivere. Ma sono purtroppo anche ansioso… Di modo che quando vado a metterlo – il titolo – ogni volta m’assale un sottile panico, così che scrivo/sciupo la prima parola d’istinto, come mi capita. (‘Eccetera’ voleva dire “riprendendo il discorso”, “aggiungendo ancora annotazioni” e via di seguito. Non farci caso.) ”una deficienza ontologica, non cognitiva” che io dico e tu citi. Qui occorre capirsi: per me ESSERCI è diverso/altro da SAPERE DI ESSERCI: per il mio dopo/morte non so di esserci, ma ci sarò realmente; mentre il credente che conosco, quello che va per la maggiore, del suo dopo/morte sa di esserci, ma non ci sarà realmente. In altre parole: io, adesso, non ho coscienza del mio dopo/morte né posso averla (ho disperazione); ma non potrò veramente non esserci in quell’immenso paesaggio che mi attende (INFINITO). Al contrario chi adesso ha coscienza del suo dopo/morte (ha speranza) non potrà veramente esserci in quel ristretto perimetro che l’attende (PADRE, PARADISO o che altro): un infinito territorio che sta per inghiottirlo e non saprà come viaggiarci. ”E come la chiami questo ‘SAPERE di essere infinito’? Di che cognitivita' dispone qualcuno che afferma (con discreta certezza) cio'?” E questo è il punto: chiamo l’ESSERE di prima|di ora|di dopo Infinito, ma non lo conosco, non ne so niente, non ne ho né posso averne la minima coscienza. La mia è logica supposizione, un pensiero scarno e freddo, è pura immaginazione se vuoi; anzi no: è sintesi! Di quale conoscenza o cognizione parli? Questa appartiene al credente banale e ripetitivo, non a me; il quale si affida, abdica, rinuncia alla sua immaginazione, rinuncia al suo pensiero sintetico; e si rimette a quello che gli dice il suo prete, il suo teologo, il suo papa… “ ‘Pensare l’Aldilà come un paesaggio sterminato – ad esempio – dove viaggiare all’infinito e perdermici felicemente (perché questo ho già detto che per me è il Divino)’ – mi citi ancora – non ti pare questo un bisogno di ‘credere’ in un qualcosa in alternativa al nulla della morte?” Che dici?… Il mio credere nell’infinito senza conoscerlo non è un bisogno, se mai una necessità; ma di più: è la mia condizione, di cui ho la facoltà di prenderne coscienza come ogni altro se lo vuole. Ma io sono cosciente di essere/appartenere a un infinito che non conosco/non posso conoscere per i miei limiti terreni. E di cui la morte – ancora credo – è una sorta di spartiacque tra coscienza limitata che ho e coscienza illimitata che avrò. Che poi il Nulla (non c’è parola più livida, ingannatrice e demente) sia una valenza della morte lo dici tu che “non vedi un vero motivo nello sperare di continuare ad esistere dopo la morte se non quello di aver ceduto all'influenza del persar comune” Il pensare comune è quello – ti ho detto e ripeto – del falso credente che ha speranza in Dio che mai vedrà; non quello del vero credente che dispera nel Divino dove s’immergerà. "Lo spero anch'io che ci possa essere una continuazione… ma dal sperarlo al crederci, c'e' un autentico abisso di mezzo!" Penso che ci sia un abisso fra credere in ciò che si sa sperando e credere in ciò che non si sa disperando, piuttosto che tra vita|morte|aldilà che è un semplice seppure incomprensibile (ancora) continuum. “Ma questo che mi descrivi non e' un bisogno socioculturalmente diffuso?…” No. “Sei sicuro di mantenerti in una posizione individualistica?” Sì. “e' ironia, non scherno” – dici di te. Bene, continua. Sorvolo sul resto… Ciao, ludfrescj
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #879 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Ok ludfrescj, Ho capito (meglio) cosa intendevi dire... Rispetto il tuo punto di vista, anche se non lo condivido, come avrai intuito.
p.s.: Posso chiederti quanti anni hai senza che tu lo prenda come una offesa ... se vuoi puoi rispondermi in PM... e' solo una curiosita' mia...
ciao e buona continuazine...
mc
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ludfrescj |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #880 |
So tutto
Iscritto il: 10/12/2007
Da
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(Non so come intitolarmi...) Vedi com’è la storia di ciascuno che siamo, mc?… – che puoi significare Mario Cappelletti o Miniuzzo Colbraccola, ma anche morto/compianto o magnifico/concepito; il cui profilo è ignoto (su suggerimento di qualcuno vado a bazzicarci – sono effettivamente utili qualche volta i ‘profili’) e dai topic inesistenti. (Perché non ne proponi almeno uno?) Le curiosità si pagano, ma in internet non c’è prezzo… Internet è/può essere l’universo – ne converrai – dell’assolutamente virtuale ad eccezione delle parole/immagini (quelle sì reali) che ricaviamo di volta in volta ognuno per suo conto sullo schermo che c’inchioda. D’altra parte sai che le parole/nero su bianco sono segni – diciamo materialmente – tra i più noiosi/brutti di cui disponiamo per esprimerci e le immagini (non dico dell’arte, ma dell’elettronica) così imprevedibili – dallo pseudo/sublime al sicuramente orrido – che anche un perfetto imbecille di disegno e di pittura, ma con una mente più o meno matematica può costruire. Posso avere l’età, il censo, perfino il sesso (non pensare che sia per certo un maschio) e titoli, specializzazioni, certificati, e la forma e l’espressione e il tratto che vuoi: questo – seppure mi sia costruito un personaggio – è il vero senso di internet per me. Ma che dovrebbe esserci poi di certo/di sicuro (e neppure tanto) di me che possa qui interessarti se non i miei post o topic?… Credo proprio niente. Così io di mc: ci rapportiamo solo/unicamente attraverso il computer e le parole che scriviamo/finché. Queste, in soldoni, sono la materializzazione del pensiero dell’uomo hic et nunc – nient’altro. Epperò pensiero che rimane/tende a rimanere anonimo – questa la meraviglia! Così che penso che per questa sola strada egli riuscirà in prosieguo, forse, a rendere veramente/realmente sublime quanto gli resta ancora legato/impastato di fisicità, sensorialità, vitalità… (Ah le necessità|bisogni|desideri piccoli e grandi delle nostre giornate!) ludfrescj
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #881 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
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Citazione: Ma che dovrebbe esserci poi di certo/di sicuro (e neppure tanto) di me che possa qui interessarti se non i miei post o topic?… Null'altro. Puoi, presubimilmente capire, pero', che il contesto in cui una persona dice determinate cose e' fondamentale per capire meglio cio' che esprime. ... tutto qui. Ma, anche in questo caso, rispetto i tuo "volere", sperando che tu non tema di diffondere quell'unica informazione che mi interessava sapere (...nient'altro!) perche' troppo indicativa o significativa, in qualche modo... ... ari ciao... p.s.: sono totalmente d'accordo riguardo la priorita' dei contenuti messi a confronto con i dati anagrafici degli autori... (cio' non toglie che sono curioso come una scimmia... eheheh) mc ('73)
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ludfrescj |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #882 |
So tutto
Iscritto il: 10/12/2007
Da
Messaggi: 26
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Ma che sei dei Gemelli?... (Comunque sicuramente un segno mobile!) Comunque non mi rispondere a questo: non mi trascinare in una specie di chat. Ciao ludfrescj
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ivan |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #883 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert
You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson
La verità raramente è pura e non è mai semplice
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #884 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Citazione: Ma che sei dei Gemelli?... (Comunque sicuramente un segno mobile!) ....aaahh... gia' perche' i gemelli sono tutti allo steso modo... ... ma per piacere... ! mc
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ludfrescj |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #885 |
So tutto
Iscritto il: 10/12/2007
Da
Messaggi: 26
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(Fantasticando un po' fra le righe...) Incomincio a pensare, mc, che tu abbia una psicologia più femminile che maschile: stai girando attorno, annacqui la disputa… Ho l’impressione che tu mi tiri a dire! Non perché sia ludfrescj/un fesso qualsiasi, ma perché è il tuo stile: presente, celato, sollecito, mai scatenante, interlocutorio, ammiccante qua e là, chiacchiericcio, paziente, amicale… E per quanto concerne le tue idee/posizioni, amatoriale più che altro. Ancora devo leggere una tua tesi: un punto fermo/circolare che proponi, che governi, che combatti; su cui ci inviti a cimentarci con tale decisione e foga da far pensare tutt’intorno: “Ecco il guerriero!” (Sei come fiammifero/la casalinga – guarda caso: lei magari con più grinta perché forse meno giovane e confinata, per condizione e conseguente incazzatura, in cucina.) Dal mio punto di vista la donna non ha capacità di discussione ideologica/teologica!… Non ha armatura/non ha divisa: l’accanimento, se ce l’ha, è piagnucoloso, e il cozzo (ancora non ti ho letto ‘cozzare’ contro nessuno) se mai lo vedrò in questo Forum, lo scoprirò sicuramente di natura/stile – o caratura – istericoide. Comunque ti voglio bene, oltre che stimarti (potresti essere la compagna ideale!)… Come forse è successo anche a Santaruina che scrisse quando entrai: “Saluto ludfrescj innanzitutto, da subito alle prese con il buon mc …” Ecco, sei una figura (magari una bella figura) ‘buona’: qui, secondo me, dovresti fare il moderatore… ludfrescj _____________ Io sì che sono dei Pesci!
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fiammifero |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #886 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Citazione: (Sei come fiammifero/la casalinga – guarda caso: lei magari con più grinta perché forse meno giovane e confinata, per condizione e conseguente incazzatura, in cucina.) e 3 ! Citazione: Io sì che sono dei Pesci! io invece non abbocco
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Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #887 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Citazione: Invece, tu, incominci a starmi un po' sulle palle Dopo la banalita' sui segni zodiacali, dopo il breve e inefficacemente offensivo ultimo post intriso di misoginia, mista all'arroganza e alla debolezza dei luoghi comuni sessisti, il tutto condito da pseudopsicologia applicata ad un avatar (quasi come quelli che ti leggono le carte al telefono!... ) ... dopo, dicevo, t'e' rimasto solo il parlare di improbabili e nostalgiche rivendicazioni del passato e del tempo e avremo fatto il pieno... Se fossi cosi' originale come credi di essere nel tuo punto di vista (quello sul divino), dubito che nei tuoi post comparirebbero banalita' del genere... Per quello ti chiedevo l'eta, perche' riscontro una certa immaturita' concettuale nelle tue posizioni (si, categoriche e decise al contrario delle mie... ... ma ricorda che spesso solo gli idioti non hanno dubbi...) ma soprattutto una spiccata insicurezza che ogni tanto fa capolino da dietro la "corazza" spirituale che dici di esserti creato ad hoc, ma che assomiglia alla accozzaglia immaginifica di un disperato qualsiasi che annaspa nella cruda realta' in cerca di nuove speranze che possano vagamente lenire la conscia inconsintenza della propria esistenza squallidamente mortale, semplicemente perche' umana. Grazie delle avances ("potresti essere la compagna ideale") ma, purtroppo, per me, sono solo un eterosessuale a cui piacerebbe tanto trarre godimento in piu' situazioni invece di essere attratto dal solo sesso opposto. Citazione: Ecco, sei una figura (magari una bella figura) ‘buona’: qui, secondo me, dovresti fare il moderatore ...e tu secondo me, dovresti, a parte il non impicciarti di quello che potrei fare io, cercare di capire che "c'e' sempre una risposta e la puoi trovare dentro di te... ma, purtroppo, e' sbagliata..." ...Parola di Quelo. mc
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ludfrescj |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #888 |
So tutto
Iscritto il: 10/12/2007
Da
Messaggi: 26
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Ultimo messaggio mirato (qualunque sia la risposta o non ci sia).
Non capisco… Eppure lo prevedevo… (Rimango male…)
Post n. 879: “Posso chiederti quanti anni hai senza che tu lo prenda come una offesa ... se vuoi puoi rispondermi in PM... e' solo una curiosita' mia...” firmato mc
Post n. 880: “Posso avere l’età, il censo, perfino il sesso… e titoli, specializzazioni, certificati, e la forma e l’espressione e il tratto che vuoi: questo… è il vero senso di internet per me.” firmato ludfrescj
Post n. 881: “… Puoi, presubimilmente [forse intendevi presumibilmente?] capire, pero', che il contesto in cui una persona dice determinate cose e' fondamentale per capire meglio cio' che esprime. … (cio' non toglie che sono curioso come una scimmia... eheheh)” firmato mc
Post n. 882: “Ma che sei dei Gemelli?... Comunque non mi rispondere a questo: non mi trascinare in una specie di chat.” firmato ludfrescj
Post n. 884: “....aaahh... gia' perche' i gemelli sono tutti allo steso modo... ma per piacere... !” firmato mc
Qui cado, al mio solito, in una specie di trappola: di quelle di cui è cosparso l’intero percorso della mia vita. Pecco d’ingenuità, sopravvaluto/sottovaluto, mi butto in un chiacchiericcio delle impressioni ed apro una finestrella… Mi sembra di stare a giocare: come da ragazzini si gioca in soffitta!
Post n. 885: “Comincio a pensare che tu abbia una psicologia più femminile che maschile… mi tiri a dire… è il tuo stile: presente, celato, sollecito, mai scatenante, interlocutorio, ammiccante qua e là, chiacchiericcio, paziente, amicale… Ancora devo leggere una tua tesi: un punto fermo/circolare che proponi, che governi, che combatti… (Sei come… la casalinga… confinata, per condizione e conseguente incazzatura, in cucina.) Dal mio punto di vista la donna non ha capacità di discussione ideologica/teologica!… Non ha armatura/non ha divisa: l’accanimento, se ce l’ha, è piagnucoloso, e il cozzo (ancora non ti ho letto ‘cozzare’ contro nessuno) se mai lo vedrò in questo Forum, lo scoprirò sicuramente di natura/stile – o caratura – istericoide… sei una figura (magari una bella figura) ‘buona’: qui, secondo me, dovresti fare il moderatore…” firmato ludfrescj
Post n. 887: “… incominci a starmi sulle palle… Dopo la banalita' sui segni zodiacali, dopo il breve e inefficacemente offensivo ultimo post intriso di misoginia, mista all'arroganza e alla debolezza dei luoghi comuni sessisti, il tutto condito da pseudopsicologia… Se fossi cosi' originale come credi di essere nel tuo punto di vista (quello sul divino), dubito che nei tuoi post comparirebbero banalita' del genere... Ti chiedevo l'eta, perche' riscontro una certa immaturita' concettuale nelle tue posizioni… categoriche e decise… ma ricorda che spesso solo gli idioti non hanno dubbi... ma soprattutto una spiccata insicurezza che ogni tanto fa capolino da dietro la "corazza" spirituale che dici di esserti creato ad hoc… accozzaglia immaginifica di un disperato qualsiasi che annaspa nella cruda realta' in cerca di nuove speranze… la inconsintenza della propria esistenza squallidamente mortale, semplicemente perche' umana… tu secondo me, dovresti, a parte il non impicciarti di quello che potrei fare io, cercare di capire che "c'e' sempre una risposta e la puoi trovare dentro di te... ma, purtroppo, e' sbagliata..." ...Parola di Quelo.” Firmato mc
Nel post 885 avevo detto troppo (seppure scherzando con le parole). Soprattutto parole immeritate e sprecate. Dalla finestrella, appena aperta, m’ha sferzato in faccia una raffica maleodorante di moralismo (demenziale come ogni forma di moralismo).
Son caduto dalla seggiola della soffitta. E mi sta bene ad essere curioso a mio modo!
ludfrescj
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jataka |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #889 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/5/2006
Da casa mia
Messaggi: 292
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tutto sommato, ludfrescj, ti sei tirato addosso tutto quello che cercavi ora sta a te decidere se ne valeva la pena
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Ho accarezzato il cielo con la mano. Era terso, un azzurro fantastico che diceva: senti come sono morbido. Lo era davvero e ho deciso di sdraiarmici sopra. E mi sono ritrovato in volo, trasportato dal respiro del cielo stesso verso l’ultimo orizzonte, ...
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #890 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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In effetti, a rileggermi, noto che ho usato un paio caricatori interi di Kalashnikov quando potevo usare un piu' magnanimo colpo alla nuca indolore, ma evidentemente ero un po' alterato (intendo per la discussione...). Me ne dispiaccio. Se si volesse continuare ... seguiro' con attenzione... Saluti mc
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #891 |
So tutto
Iscritto il: 3/1/2009
Da
Messaggi: 7
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Un concetto?
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surja |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #892 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 11/1/2011
Da
Messaggi: 61
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secondo me il concetto di dio si può collocare nella fila con tutti gli altri concetti.
La cultura intellettuale, l'abitudine, il lato caratteriale umano ... non so come chiamarlo ... insomma é nostro uso dare un nome a tutto ciò col quale veniamo a contatto o scopriamo di nuovo... tutto li...
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per non fare nulla ci vuole un bel daffare ...
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Alfagamma |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #893 |
So tutto
Iscritto il: 5/1/2012
Da
Messaggi: 7
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Citazione:
L’ipotesi di Jaynes è affascinante, e suffragata da innumerevoli esempi in circa 600 pagine. Descrive le “visioni” di molti suoi pazienti che nei momenti in cui si attiva la sezione del cervello in questione discutono in lingue scomparse o raccontano fatti di cui non dovrebbero essere a conoscenza.
Il tutto catalogato ed effettuato sotto le più strette modalità scientifiche.
Jaynes, da vero scienziato, crede che sia il cervello stesso a generare tali messaggi.
Io mi sentirei di aggiungere che esiste anche una piccola possibilità che quel segmento dell’emisfero destro che noi non usiamo più fosse quello che i nostri antenati utilizzavano per comunicare con il mondo superiore, capacità di comunicazione la cui perdita ci raccontano tutti i miti di tutti i popoli.
Come se l’umanità attuale avesse un senso in meno rispetto ai suoi avi.
E’ solo una ipotesi, ma da non scartare.
Blessed be
Non ho certo la pretesa di sciogliere un quesito ormai vecchio di 8 anni ma dirò la mia, visto mai? Penso esattamente tutto al contrario dello scienziato Jaynes, senza nulla togliere a lui. L'uomo primitivo viveva di paura, essenzialmente e di ricerca del cibo. Ad un certo punto della storia in lui nacque il concetto di religione, molto primitivo ma sempre di religione si trattava. Cosa gli successe in quel frangente? Questo è da indagare. E l'indagine non può che procedere in due versanti differenti, chi ha fede e chi invece no. Le conclusioni quindi sarebbero in ogni caso 2.
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #894 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
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Se posso permettermi, probabilmente i primi uomini non valutavano minimamente la possibilita' di scelta e davano semplicemente un nome a cio' che credevano potesse esistere. L'importanza di questo rito (dare un nome alle cose reali ed astratte) non consiste nel descrivere la realta' dei fatti, la Verita', ma semplicemente nell'illudersi di non avere lacune conoscitive.
Non e' importante conoscere/credere/non credere Dio, e' importante che si abbia una risposta.... qualsiasi.
Ecco, secondo me, il motivo per cui e' nato il concetto di dio... Ed ecco un altro dei problemi collaterali delle divinita' : offrire la sensazione di conoscere tutto, avere il controllo di se stessi e della propria vita... Da un certo punto in poi (dopo anni di fiducia cieca) e' impossibile rinunciare a questa dimensione illusoria della propria esistenza... (probabilmente da cio' i fanatismi ... ). Il fatto di avere una risposta e' la cosa che viene difesa a spada tratta, non i contenuti di quella idea. Se non si mettesse in atto tale pratica difensiva verrebbero a mancare le prerogative che accennavo poco sopra e la paura atavica di "non conoscere" avrebbe la meglio sulla ragione e sul controllo del mondo, ma soprattutto sul controllo di noi stessi nel mondo.
p.s.: Sono contento e' un vecchio 3d che mi ha dato molte soddisfazioni ............................................................................................
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #895 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/1/2009
Da Brignano G.D'Adda
Messaggi: 5481
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@mc: Condivido in toto.. Avevano bisogno di risposte e ra risposta divina li soddisfaceva a quanto pare.. Poi si sono assuefatti all'idea divina e hanno cercato di far combaciare le varie scoperte scientifiche con dio. Da qui iniziano le diatribe !! (Vedi Leonardo da Vinci e Galileo Galilei per esempio..)
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano) Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !! Il rispetto nasce dal rispetto
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aquila23 |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #896 |
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/1/2007
Da Luino
Messaggi: 49
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Non sono un esperto di fisica, sono solo un appassionato, pero' mi viene da fare un' ipotesi e chiedo conferme a chi in questo blog e' più ferrato di me. Jaynes parla di una disfunzione del cervello che permetterebbe di venire a conoscenza di memorie che esulano dall' esperienza personale (lingue sconosciute, persone non incontrate ecc.) Non potrebbe trattarsi di un fenomeno di Entaglement quantisitco? Mi spiego meglio... Sappiamo che la teoria delle super stringhe parla di innumerevoli dimensioni parallele, l' unico motivo per cui noi non le percepiamo, anche se sono vicine a noi e' che si trovano appunto in altre dimensioni... E' come se un essere bidimensionale, volesse comprendere le nostre tre dimensioni, non può perché si trova su un piano di osservazione completamente diverso. Ci siete? Ecco l' entaglment quantistico afferma pero' che gli elettroni, particelle quantistiche, possono travalicare i confini di spazio e tempo e spostarsi in altre dimensioni, oppure che elettroni a distanza di anni luce possono comunicare istantaneamente in maniera apparentemente casuale o forse seguendo leggi che ancora non conosciamo. Visto che i pensieri non sono altro che impulsi elettrici, quindi composti di elettroni, nom potrebbe essere che la disfunzione abbia permesso ai nostri antenati o ad altri individui schizofrenici, di accedere a informazioni di universi paralleli? Magari le stesse visoni sono in realtà immagini di altre dimensioni ? Cosa ne pensate? Mi sono spiegato bene ? :)
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"Vent cunt el pass baloss quel che vori mìa, tirum via de doss slarga 'l fià e bufa in gir i stell lasa el tò disegn in su la mia pell" Davide Van de Sfroos.
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NiHiLaNtH |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #897 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 5/12/2005
Da
Messaggi: 3225
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Citazione: Poi si sono assuefatti all'idea divina e hanno cercato di far combaciare le varie scoperte scientifiche con dio. Da qui iniziano le diatribe !! (Vedi Leonardo da Vinci e Galileo Galilei per esempio..) scusa ma non capisco potresti spiegarti meglio?
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #898 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/1/2009
Da Brignano G.D'Adda
Messaggi: 5481
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@ NiHiLaNtH: Citazione: scusa ma non capisco potresti spiegarti meglio? Ci provo: Premetto che e' una mia idea basata esclusivamente su intuizioni e interpretazioni mie e quindi possono essere anche sbagliate. Nei secoli passati la tecnologia non poteva portare tante risposte come la tecnologia di oggi. Ma credo che la domanda principale che un essere umano possa farsi se la faceva lo stesso: "Da dove veniamo noi ?" Se poi aggiungiamo che era molto difficile spiegare scientificamente i vari elementi naturali (Vento , fuoco, fulmine, sole , acqua, ecc.ecc..) la soluzione teistica dava una risposta a "tutto": Dio ci ha creati, ha creato gli elementi e li muove. Dopo di che il concetto di dio si radica talmente in profondita' nel nostro modo di ragionare che neanche con la spiegazione che ci da la tecnologia moderna riesce a scalfire. Nemmeno quando le risposte vanno a cozzare con la propria idea di divinita'. .................. Me so spiegato ??
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RedPill |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #899 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/5/2011
Da
Messaggi: 729
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Se posso...
esiste una religione primitiva, comune a quasi tutti i popoli del mondo. e non sto parlando delle religioni attuali. Sto parlando dell'origine della spiritualità.
La dea madre è il culto primordiale in senso stretto. Prima ancora del culto degli avi. Se analizziamo i culti delle prime comunità strutturate, esistono raffigurazioni di un'unica divinità in varie forme. La divinità impersonava la FERTILITA' e la sua espressione artistica era una donna (detta appunto dea madre).
Quindi la prima domanda non era "dove andiamo" (inteso con "dopo la morte") bensì "da dove veniamo". Il culto dei morti, con il concetto di aldilà, è arrivato molto dopo, con la venerazione degli avi che rappresentavano la continuità.
Ma l'unica vera divinità è rimasta per anni la dea madre, origine della vita. Questo non lo dico io ma i risultati degli scavi archeologici degli ultimi 50 anni. Se poi parliamo di divinità complesse (serpente piumato ecc) dobbiamo però aspettare quello che credo sia stato un evento di molto successivo, quendo le comunità erano già organizzate in vere e propri popoli.
Ma questa è un'altra storia.
Peace RedPill
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Calvero |
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio? | #900 |
Sono certo di non sapere
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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