"La Bibbia contiene generi letterari diversi fra loro. Non è casuale che la parola di origine (biblia) sia un plurale per indicare questa varietà di generi letterari. La scrittura del testo cominciò al tempo della prima deportazione babilonese degli Ebrei, quando
la trasmissione fino ad allora orale rischiava di disperdersi. In particolare si intrecciano insieme due tradizioni orali, quelle del Nord e del Sud della Palestina; non è trascurabile neanche l'influenza delle culture orientali con cui vennero a contatto i primi scrittori in terra babilonese." (tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera)
http://it.wikipedia.org/wiki/BibbiaLa stessa fonte riporta alcune versioni della Bibbia, che qui riporto.
"Le versioni della Bibbia possono essere suddivise in due categorie: quelle antiche, importanti soprattutto per la critica testuale, e quelle moderne, che spesso hanno avuto un influsso considerevole nella letteratura e nella lingua in cui furono tradotte. Qui di seguito sono elencate le principali versioni (abbreviazioni: BE Bibbia ebraica, DC Deuterocanonici, NT Nuovo Testamento):
versioni antiche
Rotoli del Mar Morto (BE +DC)
È la versione più antica in ebraico dell'Antico Testamento, ritrovata nel XX secolo, e non presenta grosse differenze col Testo masoretico
Testo masoretico (BE)
Tra l'800 e il 1400 studenti ebrei di scuole rabbiniche, detti Masoreti, fecero l'enorme sforzo di comparare i testi di tutti i manoscritti biblici conosciuti allo scopo di creare un testo unico, la versione che nacque dal loro lavoro è detta testo masoretico. I masoreti inserirono anche vocali al testo, visto che i testi originali erano formati soltanto di consonanti, queste aggiunte hanno implicato a volte anche l'interpretazione di quanto era scritto, in quanto alcune parole avevano significati differenti a seconda della vocale usata.
Pentateuco samaritano (Torah e Giosuè)
Versione dei Settanta (o Septuaginta, o LXX) (BE+DC)
È l'antica versione greca, scritta ad Alessandria d'Egitto ed usata dagli ebrei di lingua greca.
Peshitta
Vetus latina (BE+DC+NT)
La più antica versione della Bibbia in latino è detta Vetus latina ed è la traduzione della versione dei Settanta, il traduttore non è noto ma si ipotizza che non sia opera di una sola persona e che sia stata scritta in diversi periodi di tempo.
Vulgata (BE+DC+NT)
San Girolamo fece una traduzione in latino, detta Vulgata a partire dai testi in lingua ebraica, in quanto aveva dei dubbi sulla versione dei Settanta, comunque per volere della Chiesa del tempo inserì anche i testi deuterocanonici mantenendo per questi la versione della Vetus latina.
Gotica di Ulfila
[modifica]
Versioni moderne
La Bibbia è stata tradotta in quasi 400 lingue. Di seguito si riportano le versioni moderne più importanti in alcune lingue europee.
[modifica]
Italiano
Le traduzioni in italiano più antiche, manoscritte e parziali, risalgono al XIII secolo. Si segnalano di seguito solo quelle a stampa:
Bibbia del Malermi (1471).
Bibbia di Antonio Brucioli (1530).
Bibbia di Giovanni Diodati (1641) realizzata sia sulla Vulgata che sui testi originali. Questa traduzione e le successive versioni rivedute sono il testo tradizionale del protestantesimo italiano.
Bibbia di A. Martini (1778) (BE+DC+NT), dalla vulgata.
Tra le traduzioni recenti, che a differenza delle precedenti e di quasi tutte le anteriori sono fatte sui testi originali, segnaliamo:
Bibbia in 3 volumi, Marietti editore, a cura di Salvatore Garofalo.
La Bibbia Concordata: 1968 Mondadori, curata da un gruppo di biblisti ebrei, cattolici, ortodossi e protestante che hanno 'concordato' il testo.
Bibbia CEI (1971): viene usata nella liturgia cattolica.
Nuovissima versione della Bibbia, Edizioni Paoline, curata da un gruppo di biblisti (1980).
Bibbia in lingua corrente (1985), frutto di un lavoro di collaborazione interconfessionale tra cattolici e protestanti.
Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (versione dei testimoni di Geova).
I libri di Dio, Oscar Mondadori, 2000. Divisa in sei volumi, è caratterizzata dall'assenza di note al testo, alla quale però si contrappone la presenza di ampi apparati introduttivi e brevi introduzioni esplicative ai vari brani. È opera di un gruppo di giovani docenti e ricercatori di varie università pontificie, che ha tradotto in un italiano moderno i testi originali.
Francese
La più famosa è la Bible de Jérusalem (1973), realizzata dalla celebre École Biblique de Jérusalem. È rinomata soprattutto per le sue introduzioni, per le dotte note a fondo pagina, e per la ricchezza di rimandi a margine.
È stata tradotta, con il testo biblico o solo nella parte di commento e introduzione, in molte altre lingue. L'edizione italiana traduce tutto il materiale, a eccezione del testo biblico, per il quale adotta la traduzione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana del 1974, approvata per l'uso liturgico.
Tedesco
Bibbia di Lutero (1545). "
Come si può notare, contrariamente a quanto affermi Paolo, la Bibbia ha originariamente una lunga tradizione ORALE, con buona pace di tutte le teorie sull'intervento divino che avrebbe fatto scrivere i libri a personaggi ispirati. Inoltre, i vari libri biblici furono scritti nell'arco di secoli, raccontando la storia del popolo ebraico.
Con il testo biblico (di qualunque Bibbia, perché ce ne sono varie) ci si può studiare o giocare, ma ritengo che
non si possa considerarlo in maniera estemporanea, ossia prescindendo da un approccio storico, antropologico,sociologico e letterario.Personalmente ritengo che la Bibbia sia di molto sopravvalutata, sia in senso letterario, sia in senso morale.
Sicuramente è un libro interessantissimo che descrive la storia di un popolo (fino ad un certo periodo) con ottime parti epiche e con buoni passaggi letterari.
I problemi sono cominciati quando questo libro è stato "scippato" al suo popolo per crearne un paradigma mondiale, estrapolato dal giudaismo e dalla sua storia.
Valete