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  Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…

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Autore Discussione
Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
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Citazione:
Santa, mi piacerebbe sapere quale parte dell'articolo hai trovato interessante e perchè.

Con Blondet condivido il disprezzo assoluto per l'opera della Bonino, e di tutte le Bonino del mondo, sempre pronte a stracciarsi le vesti per il burka della donne afgane (magari anche giustamente, o magari sono fatti loro) e del tutto indifferenti alle mamme palestinesi disarmate bersaglio dell'esercito israeliano.

Blondet ha il merito di rimarcare questo episodio, ricordando come i media non ne abbiano minimamente trattato.

Poi Blondet fa un salto logico e si collega al concetto del "degrado della civiltà occidentale", del quale coglie i sintomi nella "evoluzione" della figura della donna, che credendo di "liberarsi" è in realtà entrata in catene meno visibili ma ben più pesanti rispetto al passato.

In questa seconda parte si può essere d'accordo o meno con Blondet, io non condivido certe "generalizzazioni" (l'occidente) e l'attribuire a tutti gli occidentali le "colpe" di questo processo ("è colpa nostra").

Sono d'accordo in tutto e per tutto con la sua critica alla tendenza attuale di voler "violentare" il corso naturale della fertilità femminile, con la tendenza di avere dei figli in tarda età quando biologicamente e senza l'aiuto delle moderne tecniche di inseminazione non sarebbe possibile.
Questa è solo un mio pensiero.

Sarebbe anche bello che ogni qualvolta non ci si trovi d'accordo con un articolo si provasse a motivare pacatamente il proprio pensiero senza lasciarsi andare in esternazioni eccessivamente accalorate.

Blessed be
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/11/2006 18:18
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
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Messaggi: 3872
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A me pare che Blondet, nel caso specifico, sia molto chiaro: cerca di mettere alla luce alcune ipocrisie di fondo, come quella per cui le donne sono libere in quanto portano la minigonna, e sono schiave in quanto indossano il velo.

Non è possibile, per certe persone, ammettere che anche una donna con il velo sia libera, solo se metti la minigonna sei libera.

Solo che poi Blondet come al solito ingrana la quarta e parte verso lidi perduti: per lui i giovani (tutti, nessuno escluso) spendono trecento euro a notte in vodka, le giovani (tutte, nessuna esclusa) in discoteca partecipano ad una fantasmatica fellatio-contest riportata dal delizioso quotidiano La Padania.

Tutte le donne fanno le manager e "la danno" per far carriera, tutte le donne ricorrono alla fecondazione in vitro per avere un figlio a 40 anni.

Fa sempre così: parte bene, ma poi la distanza lo frega e non resiste: deve parlare male dei giovani (che per lui sono tutti quelli sotto i 40), è più forte di lui.

Ma forse è il destino di tutti, quando si diventa vecchi, di critcare "i giovani".
Inviato il: 5/11/2006 18:17
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  •  Santro
      Santro
Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#9
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/11/2005
Da
Messaggi: 748
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Blondet è un grande, altro che sessuofobo....
Ti consiglio di leggere attentamente i suoi articoli; non frettolosamente.
Stà semplicemente criticando chi vuol far credere che il livello di libertà della donna si valuti dalla lunghezza della gonna.
_________________
ETERNAL SALVATION
(or triple your money back)
Inviato il: 5/11/2006 18:15
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  •  AteNa
      AteNa
Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#8
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 14/8/2006
Da IT (sob.)
Messaggi: 283
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Santa, mi piacerebbe sapere quale parte dell'articolo hai trovato interessante e perchè.

"L'ironia è la gaiezza della riflessione e la gioia della saggezza".. ma non è questo il caso.
_________________
"Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato." - Antoine de Saint-Exupéry
Inviato il: 5/11/2006 18:04
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Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
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Lixuxis io ho solo espresso un parere.
La tua ironia è fuori luogo.
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/11/2006 17:53
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  •  lixuxis
      lixuxis
Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 24/9/2005
Da
Messaggi: 715
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Citazione:
Il titolo del thread non mi sembra peraltro per nulla appropriato all'articolo, che parla di tutt'altro, nè capisco il motivo di tanto livore espresso.


Santaruina, Ma cosa aspetti?
Chiudi il thread!

Inviato il: 5/11/2006 17:48
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  •  bandit
      bandit
Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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Messaggi: 1649
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ho fatto solo una lettura veloce...vorrrei solo dire che dopo aver letto "minigonna" un certo numero di volte (e con connotazione negativa), e ricordando la crisi di Blondet davanti alla notizia delle iniziative sessuali delle ragazzine, l'idea che si fa strada è che l'uomo sia parecchio sessuofobo.
magari mi sbaglio.
Inviato il: 5/11/2006 16:54
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Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
Messaggi: 3666
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Blondet appare sempre più spesso come un conservatore ultracristiano e il suo punto di vista, credo, sia simile a quello del Professor M. Schooyans.

Questa che segue è parte della recensione del libro riportata dal Sisde (la rivista) e segnalata da Orkid (e che riporto perchè il server non è raggiungibile... forse si sono censurati da soli )

Nell'ambito delle problematiche poste in essere dalla globalizzazione e in ordine ai temi di bioetica o di pianificazione familiare su scala mondiale, la divisione che vede contrapposti Chiesa e mondo laico è estremamente profonda e tocca le convinzioni più intime dei diversi schieramenti.

In questo senso, il presente libro è un libro di "parte" e, se non dovesse bastare l'autorevolezza dell'Autore - dottore in filosofia, teologia e professore emerito presso l'Università cattolica di Lovanio, professore ospite presso numerose Università americane e membro presso prestigiosi Istituti internazionali a Roma, Bruxelles, Parigi e Washington, e le cui competenze spaziano dalla filosofia della politica alle ideologie contemporanee fino alle politiche relative alla popolazione - un valore aggiunto di peso non irrilevante può rinvenirsi nella prefazione del Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Card. Ratzinger.

Le tesi portate avanti da Schooyans, oltre ad essere un autentico pugno nello stomaco, esprimono dunque una linea interpretativa che potremmo definire autorevolissima della posizione della Chiesa riguardo ad un problema, quale quello della "vita" e della sua strumentalizzazione, che è preconizzato come un tentativo di "dittatura mondiale" perseguita dai paesi più ricchi e che si avvale, nella visione proposta, di importantissimi strumenti politici quali l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l'O.N.U., le ONG, la Banca Mondiale e tutte le organizzazioni ad esse collegate.

Secondo l'Autore, il Nuovo Ordine Mondiale altro non è che il tentativo di imporre la "filosofia dell'egoismo" dei paesi ricchi ai paesi poveri o in via di sviluppo, ed il dominio di pochi su tutti gli altri.

Sua peculiarità è la nascita di una nuova antropologia che spazzi via l'idea stessa di famiglia e di maternità, e la cultura che vi soggiace, al fine, solo presunto, di dare alla donna la possibilità di autorealizzarsi.

In questo quadro, per Schooyans, la politica sanitaria delle organizzazioni internazionali, prima fra tutte l'O.M.S., si traduce in un attacco a tutte le diverse forme di vita, fin dal suo primo insorgere, promuovendo, a livello globale ma poi specialmente nei paesi poveri o in via di sviluppo, le pratiche abortive, la contraccezione, l'eutanasia, la sterilizzazione.

Tutte forme diverse attraverso le quali verrebbe portata avanti una politica di "riduzione del numero dei commensali alla tavola dell'umanità", in nome di un "interesse superiore" che è un nuovo modo di dire totalitarismo, e che la storia ha già visto quando l'interesse superiore era quello della Razza, dello Stato o del Partito
[...]

tratto da sisde.it

Per le sue idee Schooyans deve piacere segretamente anche al Vaticano perchè leggiamo questa intervista tratta da Avvenire mentre qui leggiamo la prefazione al libro scritta da un certo cardinale J. Ratzinger.

M. Schooyans, Nuovo disordine mondiale. La grande trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità

Sin dagli inizi dell'Illuminismo, la fede nel progresso ha sempre messo da parte l'escatologia cristiana, finendo di fatto per sostituirla completamente.
La promessa di felicità non è più legata all'aldilà, bensì a questo mondo.

[...]

Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre più definita, che va sotto il nome di Nuovo Ordine Mondiale; trovano espressione sempre più evidente nell'ONU e nelle sue Conferenze internazionali, in particolare quelle del Cairo e di Pechino, che nelle loro proposte di vie per arrivare a condizioni di vita diverse, lasciano trasparire una vera e propria filosofia dell'uomo nuovo e del mondo nuovo.

[...]

Una filosofia di questo tipo non ha più la carica utopica che caratterizzava il sogno marxista; essa è al contrario molto realistica, in quanto fissa i limiti del benessere, ricercato a partire dai limiti dei mezzi disponibili per raggiungerlo e raccomanda, per esempio, senza per questo cercare di giustificarsi, di non preoccuparsi della cura di coloro che non sono più produttivi o che non possono più sperare in una determinata qualità della vita.

[...]

La peculiarità di questa nuova antropologia, che dovrebbe costituire la base del Nuovo Ordine Mondiale, diventa palese soprattutto nell'immagine della donna, nell'ideologia dell' "Women's empowerment", nata dalla conferenza di Pechino.
Scopo di questa ideologia è l'autorealizzazione della donna: principali ostacoli che si frappongono tra lei e la sua autorealizzazione sono però la famiglia e la maternità. Per questo, la donna deve essere liberata, in modo particolare, da ciò che la caratterizza, vale a dire dalla sua specificità femminile. Quest'ultima viene chiamata ad annullarsi di fronte ad una "Gender equity and equality", di fronte ad un essere umano indistinto ed uniforme, nella vita del quale la sessualità non ha altro senso se non quello di una droga voluttuosa, di cui sì può far uso senza alcun criterio.

[...]

Nella paura della maternità che si è impadronita di una gran parte dei nostri contemporanei entra sicuramente in gioco anche qualcosa di ancora più profondo: l'altro è sempre, in fin dei conti, un antagonista che ci priva di una parte di vita, una minaccia per il nostro io e per il nostro libero sviluppo.

[...]

All'inizio, il riflesso della luminosa immagine cristiana dell'uomo ha protetto l'universalità dei diritti; ora, man mano che questa immagine viene meno, nascono nuovi interrogativi.

[...]

Come possono essere rispettati e promossi i diritti dei più poveri quando il nostro concetto di uomo si fonda così spesso, come dice l'autore, "sulla gelosia, l'angoscia, la paura e persino l'odio"? "Come può un'ideologia lugubre, che raccomanda la sterilizzazione, l'aborto, la contraccezione sistematica e persino l'eutanasia come prezzo di un pansessualismo sfrenato, restituire agli uomini la gioia di vivere e la gioia di amare?
Roma, 25 aprile 1997

[...]

+ Joseph Card. Ratzinger
Inviato il: 5/11/2006 16:46
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Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
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Io ho trovato molto interessante l'articolo di Blondet.

Il titolo del thread non mi sembra peraltro per nulla appropriato all'articolo, che parla di tutt'altro, nè capisco il motivo di tanto livore espresso.

Blessed be
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/11/2006 16:35
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Vabbè, Blondet si sa come è fatto. Lui da il suo punto di vista, non capisco cosa ti faccia tanto incazzare. In particolare il suo difetto è quello di molti altri:
scrivere di donne essendo maschio

E' anche vero che per un conservatore come lui (ma in realtà un pò anche a me dopo quest articolo...potenza della scrittura??) queste donne che vogliono fare figli a tutti i costi per capriccio fanno un pò schifo...che gli vuoi dì? Punti di vista...

Il suo ragionamento penso che sia: perchè tutto questo clamore per le ragazze madri ( che lui non sostiene, beninteso) quando si lascia che le donne pensino prima a se stesse, alla bellezza, alla carriera, ai soldi e al sesso e solo a tempo quasi scaduto a mettere al mondo un bimbo - cioè, come gli uomini di sempre, si comportano da perfette egoiste - senza che nessuno dica nulla?

la risposta, implicita, è che i vari interventi e cure fanno bene al mercato

In realtà il discorso è molto + complesso (per esempio il fatto che una volta le donne erano obbligate a seguire un derto comportamento non è menzionato) ma blondet esprime, chiaramente a titolo personalissimo, delle opinioni.

Quindi ho io una domanda per te: Perchè hai aperto questo 3d??
Inviato il: 5/11/2006 16:05
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  •  nike
      nike
Le donne di oggi? "Puttane" dall’ utero avvizzito…
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/3/2006
Da
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Essere un “complottista al cubo” comporta danni collaterali, è il caso di Blondet: un complottista al cubo, che non ha il senso della vergogna.

Non c’è altra spiegazione alla totale mancanza di responsabilità su ciò che si va scrivendo in nome della libertà di fare controinformazione. Sei un intellettuale complottista? Sei giustificato ad essere un reazionario!

Le donne? Se non ti hanno «aperto e stretto il cuore insieme» sono presunte liberate
«incatenate alla falsità fondamentale del sesso come felicità senza impegni».

[...]

Sbagliata non è la quindicenne che resta incinta.

E’ sbagliata la società tutta attorno a lei, che rende abnorme la fecondazione di minorenni presunte «liberate», che non ha posto per quella maternità «precoce» di studentesse che non vogliono studiare ma obbedire alla natura.

Sbagliato è che le maternità precoci diventino un problema sociale.

Sono liberate, le nostre povere stupide ragazze?

O non sono invece incatenate alla falsità fondamentale del sesso come felicità senza impegni, del lavoro femminile prima che la famiglia, della discoteca come luogo del bello e della libertà?

Sono i nostri strumenti di preda e di piacere, lo sfogatoio della nostra viltà.


[…]

------------


Le donne, scudi umani


Maurizio Blondet
05/11/2006
.


Emma Bonino disse una volta ….che valeva la pena di aver invaso l’Afghanistan per liberare le donne dal chador.
Per questo immagino non simpatizzi con le donne palestinesi su cui l’eroica truppa giudaica ha sparato a Beith Hanun: nessuna aveva la minigonna.

Quasi tutte portavano il velo e il lungo abito nero che si addice a vedove presenti o imminenti,

[…]


Non so a voi.

A me sono piaciute, quelle donne.
Mi ha aperto e stretto il cuore insieme, quel loro coraggio disperato.

Non avessero avuto il velo islamico, qualunque giornale di sinistra le avrebbe paragonate alle mamme di Plaza de Mayo, che chiedono ragione del sangue dei loro figli.
[…]

Quella donna, quelle donne, erano più commoventi del solitario di Tien An Men, perché rischiavano di più, erano sotto il pericolo più reale e imminente.

Gli israeliani a Gaza ammazzano senza limiti, non si fanno scrupolo di massacrare bambini e donne.

Invece niente, quelle immagini non diventeranno icone della libertà e del coraggio di una nazione. Israele non vuole.

E dunque nemmeno Emma Bonino: non portavano la minigonna.
Non erano donne liberate.
I «terroristi» le avevano messe lì davanti a loro per farsene scudo.
Scudi umani senza volontà propria.

[…]

Perché anche in Italia le donne giovani vengono ammazzate dai loro ex mariti, massacrate dai loro amanti, non è vero?
In piena secolarizzazione.
E tutte, in genere, con la minigonna.
Una donna, tra i 15 e i 18, è sana abbastanza per non morire di malattia.

[…]

In Gran Bretagna come in USA, le adolescenti fra i 15 e i 18 anni che mettono al mondo un figlio col «ragazzo» (che poi le lascia) sono 26 su mille; il quadruplo che in Italia e che in Svezia, per esempio (l’Europa continentale è più morigerata).

La natura biologica delle adolescenti le chiama a questo, e profondamente - nella profondità uterale – «hanno ragione loro»:

è questa l’età per far figli, a quell’età facevano figli le donne nella società contadina, quando anche da noi portavano il fazzoletto in testa.

E’ quella l’età della fecondità e della forza femminile del latte e del sangue, del seno e del mestruo, è quella la breve età dell’amore: non c’è nulla di sbagliato.

Sbagliata è la giornalista in carriera o la manager spietata che di colpo, a 37 anni, sente il richiamo biologico, sente l’orologio follicolare scaricarsi e vuole, assolutamente vuole, un figlio - ha già avuto tutto, ed ora vuole anche questo:

e allora si sottopone alla manipolazioni zootecniche più vergognose, pretende lo sperma mercenario, la fecondazione in provetta, l’embrione surgelato, tutto l’armamentario medico che sostituisca l’utero avvizzito nella carriera, e l’organo sessuale tanto usato prima (accade spesso) per far carriera…

[…]


------------------------------

E noi che ci perdiamo a scrivere su di un forum come : La puttanizzazione della società ... esiste!? Cui Prodest!?

Ma chi ce lo fa fare ?! In un articolo solo Blondet ci spiega tutto!

Da la "La marcia delle donne a Gaza contro lo sbarramento israeliano", a "Emma Bonino la femminista", la "statistica ONU sulla condizione delle donne" e concludendo con "La natura biologica delle adolescenti"...

Mah…! Tricky..
_________________
Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 5/11/2006 15:34
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