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   Esperienze & Riflessioni
  Cos'è la libertà?

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  •  fiammifero
      fiammifero
Cos'è la libertà?
#1
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Gaia:
Cos'è la libertà?
Mi ero posta la domanda, e qualche anno fa giunsi a questa risposta:
E' uno stato d'essere.

Una tale definizione presuppone l'esistenza di un individuo pienamente formato dal punto di vista della "coscienza" (consapevolezza.. fate voi).
Non è una questione di età: nell'uomo il confine tra "dipendenza" e "maturità/indipendenza" è più labile che in altri animali, proprio perché ha sviluppato un complesso culturale che è andato a sovrapporsi a quello biologico, allungando sempre più il periodo delle "cure parentali".

Dopo questa argomentazione e mie precedenti più ampie e cavillose su altro forum,credo che sia interessante analizzare il significato che riveste questa parola per ciascuno di noi.
Per me non esiste la libertà assoluta,ma solo quella illusoria che ci fanno credere o che ci costruiamo da soli. La mancanza di catene ai piedi fa di noi uomi e donne libere?
A voi l'ardua sentenza
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 4/10/2006 19:44
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  •  Santro
      Santro
Re: Cos'è la libertà?
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/11/2005
Da
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Quando troveremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno in noi stessi e non abbisogneremo di nulla di esterno a noi stessi; allora saremo liberi.
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ETERNAL SALVATION
(or triple your money back)
Inviato il: 4/10/2006 20:15
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Re: Cos'è la libertà?
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/5/2006
Da Arkadia-spazio profondo
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"La libertà è lo stato in cui non devi più pensare a come conquistare la libertà" (S.J. Ambrose)

O forse "La libertà è quando nessuno deve più "puttanizzarsi" per potere sopravvivere" (Kirbmarc)
Inviato il: 4/10/2006 21:07
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Re: Cos'è la libertà?
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
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La "Libertà" in senso assoluto forse è difficilmente esprimibile.

Esiste "più o meno libertà".
Sono libero di pensare quello che voglio? Sì
sono libero di svegliarmi domani all'ora che più mi aggrada? No
Sono libero di mandare a quel paese persone che forse se lo meritano? No
Sono libero di trovarmi la sera con quattro amici al bar? Sì.

E così via.
A seconda dei luoghi e dei secoli, della posizione sociale vi sono libertà che sono concesse ed altre meno.

Gli antichi greci, quelli "liberi", non avrebbero esitato a descrivere le nostre vite come "schiavitù".
Dobbiamo alzarci ad una certa ora, dobbiamo eseguire gli ordini del nostro "capo" (capoufficio, datore di lavoro, professore...), dobbiamo rendere conto del nostro operato...
Schiavi, senza dubbio.

E allora chi è "libero"?

Blessed be
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 4/10/2006 21:20
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  •  javaseth
      javaseth
Re: Cos'è la libertà?
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
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Santaruina ha scritto:
Citazione:

Sono libero di pensare quello che voglio? Sì


Sei sicuro, Santa?

Ciao
-javaseth
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"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 4/10/2006 21:45
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Re: Cos'è la libertà?
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
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Sei sicuro, Santa?

He, andiamo sul difficile da subito?

Più o meno sicuro, ma non del tutto.
Obbiezione accolta.

Blessed be
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 4/10/2006 21:53
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  •  florizel
      florizel
Re: Cos'è la libertà?
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
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Mi ritrovo abbastanza con la definizione di Santro: Libertà è qualcosa di molto vicino al "non bisogno", e presuppone la coerenza tra i mezzi ed il fine.
Ma, soprattutto, credo che Libertà sia solo tutto ciò che consente di essere "liberi" senza dover, per questo, imprigionare chicchessia.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 4/10/2006 22:28
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Cos'è la libertà?
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Io rilancio: è veramente un tuo pensiero o l'elaborazione di pensieri precedenti che ti sono stati somministrati con l'educazione?
E qui ci starebbe bene pure questa domanda: le tradizioni,gli usi ed i costumi influenzano la persona e se sì in quale misura? fare il gioco del perchè mi ha sempre affascinato però andando a ritroso la confusione aumenta
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 4/10/2006 22:32
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  •  florizel
      florizel
Re: Cos'è la libertà?
#9
Sono certo di non sapere
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Santaruina dmcCitazione:
Dobbiamo alzarci ad una certa ora, dobbiamo eseguire gli ordini del nostro "capo" (capoufficio, datore di lavoro, professore...), dobbiamo rendere conto del nostro operato...


Tu n'y dépendrais de personne;
point d'officier à qui tu doives obéir,
et point de retraite qui sonne
pour dire à l'amoureux qu'il est temps de partir!
Le ciel ouvert, la vie errante,
pour pays tout l'univers, et pour loi ta volonté!
Et surtout la chose enivrante:
la liberté! la liberté!


dall'opera di G.Bizet -"Carmen"
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 4/10/2006 22:36
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  •  florizel
      florizel
Re: Cos'è la libertà?
#10
Sono certo di non sapere
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fiammiferoCitazione:
è veramente un tuo pensiero o l'elaborazione di pensieri precedenti che ti sono stati somministrati con l'educazione?

Non so se ti riferisci a me, ma in tal caso ti rispondo.
Fiamma, io di "somministrato" prendo solo i rimedi omeopatici, ormai.
Diciamo che sono abbastanza cosciente della differenza tra ciò che scelgo e ciò che mi è imposto.
Tutto questo ha molto a che vedere col coraggio di rinunciare alla fuffa che " passa il convento" (o il governo, o lo stato, o il "sistema",comme vous voulez) e cercare di costruirmi giorno dopo giorno un'esistenza che assomiglia a me stessa.
Non so se mi spiego.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 4/10/2006 22:43
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Cos'è la libertà?
#11
Sono certo di non sapere
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Riformulo la domanda: gli insegnamenti ricevuti da bambino,che magari neanche ricordiamo ma che sono radicati nel ns.profondo e/o sub-coscente,condizionano il pensiero in un senso o nell'altro contrapposto o quello nasce libero da pregiudizi,retaggi ed insegnamenti culturali?
Esempio: se per decenni ti viene continuamente fatto credere,inculcato e somministrato un certo ragionamento,il tuo adeguarsi o reagire contro è frutto di libero pensiero o conseguenza ?
E' una scelta condizionata a reazione o libera?
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 4/10/2006 23:00
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  •  florizel
      florizel
Re: Cos'è la libertà?
#12
Sono certo di non sapere
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Citazione:
il tuo adeguarsi o reagire contro è frutto di libero pensiero o conseguenza ?

Tombola!
Vedo una lucina in fondo al tunnel...
Benvenuta nella dimensione "Specularità per fottervi meglio".
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 4/10/2006 23:08
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Cos'è la libertà?
#13
Sono certo di non sapere
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Quindi il libero pensiero non esiste in quanto dipendente,e la dipendenza non si addice alla libertà! Ora rimane da vedere se sono liberi anche i comportamenti e le ns.coerenze.
ho la sensazione che sia la stessa cosa ma che nessuno l'abbia mai visto sotto quest'ottica
Esempio: ti è stato insegnato di essere onesta,coerente a certi valori( e pure su questo ci sarebbe da chiarire) e tu ti attieni perchè ne sei convinta o incosciamente condizionata ?
Sono veramente tuoi quei valori o è la cultura,il contesto socio politico ambientale che te li fà credere tuoi ?
sarebbero sempre gli stessi valori se vivessi in epoche passate o tra i cannibali?
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 4/10/2006 23:48
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Re: Cos'è la libertà?
#14
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Se un uomo sa leggere è perché qualcuno glielo ha insegnato.
Se un uomo sa che “non si prendono i cani a bastonate per divertimento” è perché qualcuno glielo ha fatto notare.

Sono limitazioni della libertà?

Allora nessuno è libero, perché per vivere tutti hanno imparato qualcosa.
Un bambino è un vaso pronto a ricevere insegnamenti.

E allora “libertà” e “condizionamento” diventano concetti vuoti.
Un genitore ha il compito di educare il proprio figlio.

Se questo è “sbagliato”, se questo è “condizionare” il bambino, allora è sbagliata la vita stessa, ed è inutile anche stare qui a parlarne.

E se il vero condizionamento fosse il farci credere che il sapere tramandato nei secoli di padre in figlio fosse “oppressione”?

Qualche riflessione.
L’idea della famiglia quale “oppressione” nasce in epoca recente, a lungo “sponsorizzata” dai gruppi di potere che miravano all’uomo senza radici, sbandato e più facilmente manipolabile.
La ribellione dei giovani, la derisione del concetto di “famiglia” è opera recente, incoraggiata da centri di pensiero che conoscevano il metodo migliore per rendere innocua la “massa” e assoggettarla”.

Si chiama “disgregazione della società”, mettere i padri contro i figli, rompere i legami secolari che ancora facevano da freno alla dissoluzione dell’uomo contemporaneo.
Togliere anche l’ultimo salvagente all’uomo, lasciarlo in balia dei creatori di stati d’animo.

Un uomo senza radici, che rifiuta il sapere tramandato nei secoli dai vincoli familiari, la antica “saggezza”, è facile preda dei “programmi educativi” globali, è “un cittadino del mondo”, pronto ad entrare nel circolo dello sfruttamento.
“Indottrinato”, convinto di essere “libero”, convinto di essersi liberato dagli “indottrinamenti” del passato.

C’è gente in gamba là in alto.
Non cercano schiavi, vogliono schiavi desiderosi di esserlo.
Schiavi convinti di essere “liberi”.
E ci stanno riuscendo.

Ma anche la “libertà” , qualunque cosa sia è un concetto che si impara, e bisogna avere dei buoni maestri.

L’uomo nuovo si sta formando, l’uomo convinto di non avere condizionamenti, l’uomo convinto di essere libero.
Lo schiavo volontario.

Un ultima cosa.
Basta cinismo.
Il cinismo infetta anche chi ci passa vicino.

Blessed be
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Inviato il: 5/10/2006 0:10
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Re: Cos'è la libertà?
#15
Dubito ormai di tutto
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Grande Santa. Grazie.

L'ora non è delle migliori per scrivere qualcosa di più articolato/personale/sensato - vo' a nanna lasciando solo questo pensierino sparso (più che altro confuso).

"La libertà è uno stato d'essere".
Ho scritto di essere "giunta a questa conclusione": in realtà non conclude proprio nulla, anzi è un trampolino verso qualcosa che ancora non mi è chiaro... in effetti se all'inizio mi pareva di aver trovato una giusta "collocazione" per questa parola così sfuggente, mi sono poi resa conto di non riuscire comunque a definire meglio la faccenda.
E' un gran casino. Soprattutto a mezzanotte-e-mezza dopo essersi sciroppati una conferenza di paleopatologia durata 2 ore-e-mezza...

Sorry. A tempi migliori.
Inviato il: 5/10/2006 0:32
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Cos'è la libertà?
#16
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Non cercano schiavi, vogliono schiavi desiderosi di esserlo. Schiavi convinti di essere “liberi”.

Esatto santaruina,come al solito arrivi prima!
Ecco perchè sostengo che la libertà vera,assoluta non esiste.


Se questo è “sbagliato”, se questo è “condizionare” il bambino, allora è sbagliata la vita stessa, ed è inutile anche stare qui a parlarne.

nessuno sta dicendo giusto o sbagliato ma è importante riconoscere che siamo frutto di esperienze passate,e di libero arbitrio non c'è traccia.
Avere la consapevolezza di essere schiavi nella apparente libertà,per me è essenziale per non cadere in tranelli ed essere manipolati.
Dove vedi il cinismo ?
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 5/10/2006 0:40
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Re: Cos'è la libertà?
#17
Sono certo di non sapere
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L’ora è tarda e google viene in aiuto.
Scrivo cinismo e seleziono la prima pagina che compare:

...i cinici hanno insistito sulla libertà, in tutti i sensi, fino agli estremi del parossismo.
Nella “libertà di parola” (parrhesià) toccarono i limiti della sfrontatezza e dell’arroganza, anche nei confronti dei potenti.
Nella “libertà d’azione” (anàideia) si spinsero sino alla decenza.
Infatti, se, con questa “anàideia”, Diogene fondamentalmente intese dimostrare la “non naturalità” dei costumi greci, non mantenne sempre la misura e cadde in eccessi che ben spiegano quella carica di significato negativo con cui il termine “Cinico” è passato alla storia e che tuttora mantiene.

Il metodo che può condurre alla libertà e alla virtù Diogene lo riassumeva nei due concetti essenziali di “esercizio” (àskesis) e di “fatica” (pònos), che consistevano in una pratica di vita atta a temprare il fisico e lo spirito alle fatiche imposte dalla natura, e, insieme, atta ad abituare l’uomo al dominio dei piaceri, e, anzi, al disprezzo dei medesimi.
L’“autarchia”, ossia il bastare-a-se-medesimi, l’apatia e l’indifferenza di fronte a tutto erano i punti di arrivo della vita cinica.
Il cinismo, nonostante un successo non di molto inferiore alle grandi filosofie dell’età ellenistica, si dimostrò molto poco vitale probabilmente anche a causa del suo estremismo e della sua obiettiva povertà spirituale.


Del tutto a tema, direi.

La storia è fatta di corsi e ricorsi, cicli che si inseguono e si ripetono simili e mai uguali, e questo è noto.

L’“autarchia”, ossia il bastare-a-se-medesimi, l’apatia e l’indifferenza di fronte a tutto erano i punti di arrivo della vita cinica.

Qualche similitudine con il trend dei nostri giorni si può anche trovare.
Il taglio netto con il passato, del quale si mette in dubbio la “naturalità”, il disprezzo del tutto, la dottrina del “non vi è un senso”.
Ebbene, il cinismo è proprio la nuova religione, ed ogni volta che ne enunciamo i precetti denunciamo il nostro “indottrinamento”.

Se nel mettere in dubbio tutto crediamo di liberarci dei vecchi vincoli, in verità non stiamo facendo altro che esporre meccanicamente il verbo dell’ultima religione.

Con il suo nuovo concetto di “libertà”.
Tutto è ribaltato.
Corsi e ricorsi, tempi simili ma non uguali.

_______________

La libertà è uno stato d’essere

Questa frase sembra un blocco di marmo grezzo in attesa di diventare statua.

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Inviato il: 5/10/2006 1:08
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  •  Satirus
      Satirus
Re: Cos'è la libertà?
#18
Mi sento vacillare
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Un Diario !?
Inviato il: 5/10/2006 9:47
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  •  Santro
      Santro
Re: Cos'è la libertà?
#19
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/11/2005
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Auto-citazione:

Quando troveremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno in noi stessi e non abbisogneremo di nulla di esterno a noi stessi; allora saremo liberi.

Cioè, mai. (Di certo non in questa vita)
Provate a liberarvi dal bisogno di respirare......

Niente a che fare col cinismo.
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ETERNAL SALVATION
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Inviato il: 5/10/2006 10:48
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  •  franco8
      franco8
Re: Cos'è la libertà?
#20
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
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canzone (del '72)

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.

Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura,
sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale,
incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia,
che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza,
con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche un gesto o un’invenzione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

(C'è bisogno di citare l'autore?! )

commento:
Chiaro che è più facile dire cosa NON è la libertà, piuttosto che cosa sia...
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 5/10/2006 10:54
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Re: Cos'è la libertà?
#21
Sono certo di non sapere
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Citazione:

fiammifero ha scritto:
Io rilancio: è veramente un tuo pensiero o l'elaborazione di pensieri precedenti che ti sono stati somministrati con l'educazione?
E qui ci starebbe bene pure questa domanda: le tradizioni,gli usi ed i costumi influenzano la persona e se sì in quale misura?


Non importa in quale misura, e' forse solo una questione di schemi mentali. Le informazioni da gestire, comunque, sono troppe e si ricorre a schemi per poterle sfoltire ed usare, trasformandole in azioni (gesti, discorsi, etc...).
La liberta', probabilmente consiste, nell'evitare di ricadere in questi schemi che stravolgono il senso delle informazioni utilizzate in essi. Voglio dire, molte informazioni di cui siamo a conoscenza rappresentano solo i mattoncini del muro o della gabbia da travalicare per "liberarsi" dalle influenze... Se i muri o le gabbie sono gli schemi di cui parlavo...

Basta evitare di ricadere in ragionamenti schematici, ovvero valutare sempre tutto, senza mai lasciarsi andare a semplificazioni non proprie.
Stringendo ulteriormente: mai dare nulla per scontato.

p.s.: SI... e' anche questo uno schema, ma ci sono schemi utilizzabili, non tutti sono da buttare nel cesso... e poi non semplifica di certo la situazione da analizzare, per cui non rientra nelle tipologie imposte.

mc
Inviato il: 5/10/2006 11:53
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Cos'è la libertà?
#22
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
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Santro: Citazione:
Quando troveremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno in noi stessi e non abbisogneremo di nulla di esterno a noi stessi; allora saremo liberi.Cioè, mai. (Di certo non in questa vita)


Concordo perfettamente se diamo alla parola libertà un valore assoluto ed ampio.
Possiamo aspirare a "piccole grandi" libertà ma saremo sempre schiavi della nostra forma mentis,dalle influenze del passato e del presente che condizioneranno scelte future.
La libertà di per sè è una parola che indica condizioni oggettive e relative,può comprendere tutto ed il suo contrario,e soprattutto se ne parla a " sproposito " perchè non può essere definita e soprattutto perchè non siamo consapevoli di essere schiavi nella ns.apparente libertà.
Bella la Canzone del mitico Gaber,ma anche qui se analizziamo la parola " partecipazione" dovremmo dire a che cosa,a chi,perchè e come.
Questo per sostenere che molto spesso " ci riempiamo la bocca "di paroloni senza averne piena consapevolezza.
Ci sentiamo liberi ma non lo siamo,crediamo di fare delle scelte ma in effetti scegliamo tra due paletti precostituiti,ed il fatto che esistano Leggi di natura a cui obbedire dovrebbe far riflettere.
Spero di essere stata chiara
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 5/10/2006 12:40
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  •  javaseth
      javaseth
Re: Cos'è la libertà?
#23
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
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Citazione:

fiammifero ha scritto:
Io rilancio: è veramente un tuo pensiero o l'elaborazione di pensieri precedenti che ti sono stati somministrati con l'educazione?


Giusto. Diciamo allora quante delle nostre azioni giornaliere sono realmente azioni coscienti e ponderate e quante invece sono solo reazioni meccaniche?

Citazione:

E qui ci starebbe bene pure questa domanda: le tradizioni,gli usi ed i costumi influenzano la persona e se sì in quale misura?


E rilancio anche io: questo voler cercare comunque un colpevole al di fuori di noi per questi condizionamenti, è un atto consapevole o frutto esso stesso del condizionamento?

Ciao
-javaseth
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"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 5/10/2006 12:55
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Cos'è la libertà?
#24
Sono certo di non sapere
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Piu' che la liberta' a me interessa la consapevolezza. Essere liberi non significa poi tanto. In fondo dipendiamo dall'acqua e dal cibo, dal fuoco e dai vestiti, e non possiamo fare a meno di tante cose.

Abbiamo bisogno delle altre persone, abbiamo bisogno di tutto. Abbiamo dei limiti, personali e culturali. Siamo il frutto del passato e di quello che ci e' stato insegnato.

Cosa significa essere liberi? Sapere di non esserlo, essere consapevoli dei propri limiti e delle proprie potenzialita'.

Sono libero di pensare quello che voglio? Certo! Ma chi mi dice che il mio pensiero non sia uno sciocchezza?

Sono libero di fare quello che voglio? Certo! Ma quali sono le conseguenze?

Apprezzo molto quanto detto da Santa: la vulgata odierna identifica la liberta' con l'assenza di vincoli, la possibilita' di fare quello che si vuole senza nessuna conseguenza.

In questo senso no, non credo che saremo mai liberi. E per fortuna
Inviato il: 5/10/2006 13:17
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  •  florizel
      florizel
Re: Cos'è la libertà?
#25
Sono certo di non sapere
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SantroCitazione:
Cioè, mai. (Di certo non in questa vita)
Provate a liberarvi dal bisogno di respirare......

Veramente, Santro, con "bisogno" io mi riferivo a qualcosa di molto più -come dire?- superfluo che non ad una funzione biologica che invece ci permette di essere liberi...non so, forse dovremmo chiedere a chi per "respirare" invece dei polmoni ha "bisogno" della bombola d'ossigeno, o del respiratore artificiale...

Non sto facendo una battuta, che sarebbe di per sè molto triste (e cinica, ha ragione Santaruina), sto solo cercando di dire che l'assolutismo del tuo commento rischia di connotare come "bisogni" anche tutto ciò che rientra nelle naturali funzioni umane. E' quasi come affermare che per essere "liberi" bisogna morire...

Mi sembra un filino "nichilista", non trovi?
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 5/10/2006 13:20
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Cos'è la libertà?
#26
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Citazione:
sto solo cercando di dire che l'assolutismo del tuo commento rischia di connotare come "bisogni" anche tutto ciò che rientra nelle naturali funzioni umane

ma non è il soddisfacimento dei propri bisogni ad aver innescato un processo di evoluzione: agricoltura per soddisfare esigenze di cibo sempre maggiori,dal fuoco alle stufe ai termosifoni e condizionatori per soddisfare le esigenze di freddo e caldo e così via dicendo ?
Nella storia questi "bisogni " fisici sono stati sfruttati con gli assedi fino agli embarghi moderni,per ottenere vantaggi e limitazioni di libertà economiche,sociali collettive ed anche singole quindi escludere a priori la componente materialistica lo strovo limitativo per comprendere fino in fondo il concetto di libertà.
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 5/10/2006 13:42
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  •  florizel
      florizel
Re: Cos'è la libertà?
#27
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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fiammiferoCitazione:
Quindi il libero pensiero non esiste in quanto dipendente,e la dipendenza non si addice alla libertà!

No, Fiamma, non è così “automatico”. Hai saltato un passaggio, quello fondamentale che implica la coscienza della vera libertà: tra l’indottrinamento (per usare un termine che ti ossessiona) e la reazione ad esso esiste la “consapevolezza” di sé (“liberando” anche questa parola da connotazioni ambigue), ed una persona è tanto più libera quanto più riesce ad accogliere e filtrare dentro sé le sue esperienze senza diventarne preda, ma suo stesso fautore.
Citazione:
ti è stato insegnato di essere onesta,coerente a certi valori( e pure su questo ci sarebbe da chiarire) e tu ti attieni perchè ne sei convinta o incosciamente condizionata ?

Certo che mi è stato insegnato, e l’ho riconosciuto come positivo; ma mi sono state insegnate anche altre cose che crescendo ho rifiutato, valutato o considerato se facessero parte o non di quello che mi rappresenta.
Purtroppo, Fiamma, l’autoemancipazione da certi “indottrinamenti” richiede un coraggio non indifferente, bisogna mettere in discussione tutto, ma proprio tutto, anche il proprio “bisogno” di certezze. Non si può ipocritamente accettare dei compromessi e poi lamentarsi per tutta la vita: in tal modo si procede pieni di livori, consapevoli del fatto che ci si sia piegati in cambio di “sicurezze” materiali e solo apparenti.
Citazione:
ma è importante riconoscere che siamo frutto di esperienze passate,e di libero arbitrio non c'è traccia.

Scusa, ma ritengo un’enorme sciocchezza asserire che si è “frutto” di esperienze passate, come se l’essere umano avesse perso ogni capacità di sperimentare il presente, di proiettarsi in una dimensione “progettuale” che prepara il suo futuro.

E’ questa la libertà: una dimensione interiore che consente di autosuperarci, di avere abbastanza “spazio interiore” da poter affermare che quelle “catene” non ci hanno ancora imprigionati del tutto.
Perdere il contatto con la capacità di “creare” la propria esistenza è esattamente quello che vuole il potere, ed è avvilente vedere come facilmente ci si rassegni a tutto questo.
Perdere la fiducia che un riscatto possa esserci, significa essersi consegnati definitivamente ad esso.
Citazione:
Avere la consapevolezza di essere schiavi nella apparente libertà,per me è essenziale per non cadere in tranelli ed essere manipolati.

Mi dispiace dovertelo dire, ma allora alla schiavitù ti sei completamente assuefatta.
E’ la “specularità” di cui parlavo più su.
Citazione:
saremo sempre schiavi della nostra forma mentis,dalle influenze del passato e del presente che condizioneranno scelte future.

Fiamma, non sarà che stai generalizzando in base ad esperienze assolutamente personali?
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Inviato il: 5/10/2006 14:28
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  •  florizel
      florizel
Re: Cos'è la libertà?
#28
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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javasethCitazione:
questo voler cercare comunque un colpevole al di fuori di noi per questi condizionamenti, è un atto consapevole o frutto esso stesso del condizionamento?

Mai riflessione fu più "azzeccata".

PausaniaCitazione:
Apprezzo molto quanto detto da Santa: la vulgata odierna identifica la liberta' con l'assenza di vincoli, la possibilita' di fare quello che si vuole senza nessuna conseguenza.

Già. Concordo.
Il messaggio che ci arriva da chi prepara il "mondo nuovo" genera il perverso meccanismo di credere che non esista inter-relazione tra noi stessi e l'ambiente che ci circonda, che le nostre azioni non incidano su di esso, o che i vincoli di cui parli siano da considerare come catene.

In una sola parola, potremmo dire che la libertà implica un senso di responsabilità che, attualmente,si sta progressivamente delegando ad "altro da noi".
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Inviato il: 5/10/2006 14:39
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  •  franco8
      franco8
Re: Cos'è la libertà?
#29
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Ebbene, il cinismo è proprio la nuova religione, ed ogni volta che ne enunciamo i precetti denunciamo il nostro “indottrinamento”.


Maaaa... scusa tanto, Santa.. ma, nella scelta dell' 8 per mille, a quale riquadro corrisponde.. ?

(Scherzando, ma non troppo!)

... io ci vedo anche qualcosa di positivo nei concetti dell'autarchia che hai ricordato... qualcosa che ricorda l'abbandonare le cose materiali (di tipo buddista, per intenderci - spero) anche se il pericolo del fatalismo e di una eccessiva "passività" è da tenere in conto (come in tutto, è questione di equilibrio, anche)

Riguardo al fatto che la libertà "assoluta" è un'astrazione che in fondo, non corrisponda a nulla di reale sono d'accordo con quello che hanno scritto molti di voi...
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.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
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Inviato il: 5/10/2006 15:06
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Re: Cos'è la libertà?
#30
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/5/2006
Da Arkadia-spazio profondo
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Personale riflessioni: La libertà dal bisogno, la libertà dalla realtà, non esiste. La libertà è uno stato mentale, l'uscita dalla "minorità". C'è un periodo, nella vita umana, l'infanzia, in cui la libertà in questo senso non esiste. Poi si dovrebbe "uscire" da questo stadio, ed acquistare autonomia di giudizio (non rigetto totale diell'appreso, ma un proprio "stile mentale"). Il guaio è che molti rimangono in questa "minoerità" a vita.
La libertà dal bisogno non esiste, tutti avremo bisogno di respirare , nutrirci, lavorare.
La libertà è mentale, e si acquista riflettendo.
Qui su Luogocomune, in fondo , cerchiamo tutti la libertà, rifiutando di farci "istruire" dai sapienti "maestri" che abbondano. Siamo, quindi, liberi per quanto possibile, anche se poi dobbiamo vivere in una società che ha mille catene.
Al rigurdo, trovo molto bella l'immagine di Fahrenheit 451, ovvero gli uomini-libro, che conservano i libri nella loro memoria, facendoli così amncora esistere, anche se "fuori" sono stati distrutti. Per me è così anche la libertà: è "dentro" è uno stato di maggiorità mentale. "Fuori" non esiste (più).
Inviato il: 5/10/2006 20:59
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