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   Scienze Economiche
  Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?

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  •  davlak
      davlak
Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 3/6/2006
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ieri discutevo con un mio amico, biochimico e ambientalista.
lui sostiene che le attuali normative euro1-2-3-4 etc. sono una buona cosa, nel senso che nessuno può negare che produrre vetture sempre meno inquinanti sia un bene.
il punto è un altro, secondo lui; e cioè che le varie misure volte al rinnovo del parco auto circolante, per lo più repressive, perchè limitano tempi e luoghi permessi al traffico dei mezzi non aggiornati, sono frutto di un ennesimo perseguimento del profitto e NON di un vera politica ambientalista.
in poche parole lui sostiene:
immaginate di avere una vettura non rispondente a nessuna normativa.
immaginate di tenervela per un periodo ragionevolmente lungo, diciamo 12 anni.
immaginate di percorrere con questa una media di 20.000 km all'anno.
fate la sommatoria di tutto l'inquinamento prodotto (non solo le emissioni, ma anche pneumatici, olii, plastica etc..)

ora immaginate che invece dopo 6 anni che possedete questa vettura decidiate di sostituirla con una euro4.
e di tenervi quest'ultima per un periodo ragionevolmente lungo...diciamo 6 anni.
bene, l'inquinamento causato dal vostro nuovo acquisto (o meglio: per costruirlo), prima ancora che giriate la chiavetta per la messa in moto, è 6 VOLTE MAGGIORE della differenza tra quello provocato dalla vostra carretta e dall'ultimo modello nuovo di pacca.
questo perchè per il processo industriale necessario vengono impiegate circa 200 tonnellate di acqua, quasi 20 di petrolio per la produzione delle plastiche, e poi ci sono la batteria, l'alluminio, il piombo, le gomme, i collanti chimici etc..etc..

in pratica il punto di pareggio in termini di inquinamento è, nell'esempio da lui usato, 6x6=36 anni o anche 20.000x6x6=720.000 km (di utilizzo della vecchia vettura inquinante)

la questione mi ha incuriosito assai!

ma come stanno le cose effettivamente?
non riesco a trovare fonti su Internet che affrontino il problema, conto sulla vostra collaborazione.


_________________
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Inviato il: 18/8/2006 14:54
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  •  ivan
      ivan
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Fossero solo le auto ad dovere esser Euro4:

http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/scienza_e_tecnologia/mucche-ecologiche/mucche-ecologiche/mucche-ecologiche.html

Citazione:


L'Oceania verso mucche a flatulenze-zero
"Troppi gas serra dalle loro emissioni"

L'Oceania verso mucche a flatulenze-zero
>"Troppi gas serra dalle loro emissioni"

WELLINGTON - Mucche più efficienti, che producano più latte e inquinino meno, liberando minori quantitativi di "gas-serra". E' l'obiettivo di uno studio nel quale Australia e Nuova Zelanda si apprestano a investire 3 milioni di dollari, un terzo dei quali già spesi.

Le mucche (e le pecore), da sempre una delle principali risorse economiche del "Down-Under" oceanico, vengono ora additate come una delle prime fonti di produzioni di gas-serra. Le loro più che fisiologiche flatulenze, stando ai dirigenti del Fondo comune per le biotecnologie dei due Paesi, producono il 90 per cento delle emissioni di metano dell'intero comparto agricolo dei due paesi. In un'area del pianeta particolarmente sensibile alla tutela dell'ambiente, i ruminanti (in Australia se ne contano 26 milioni, in Nuova Zelanda 9) diventano una delle prime concause di riscaldamento globale.

Ora, però, queste emissioni, dovute alla fermentazione batterica che ha luogo nell'apparato digerente dei bovini, possono essere drasticamente ridotte. "Pensiamo a un processo simile a quello che porta al miglioramento dell'efficienza energetica delle auto - ha detto Dieter Adam, della New Zealand's Liverstock Improvement Corporation, che partecipa allo studio - Ci sono evidenze scientifiche che indicano che, se le mucche sono produttrici più efficienti di latte, rilasciano meno metano".

In particolare, la ricerca mirerà ad aiutare gli agricoltori a selezionare le razze bovini più efficaci nella produzione di latte. Verranno sondati molteplici aspetti, dal comportamento alimentare del bestiame, la biologia del sistema digestivo delle singole razze, la biochimica della produzione del latte, oltre alle possibili influenze delle stagioni e del clima nel procedimento. La selezione genetica del bestiame verrà fatta anche monitorando anche le eventuali variazioni individuali spontanee, possibili in qualunque momento, in ogni gregge. L'obiettivo - teorico - è arrivare a una razza che trasformi il 100 per cento dell'erba e del grano che consuma in composti solidi del latte.

Il tema non è del tutto nuovo nel Down-Under. Nel 2003 il governo neozelandese aveva tentato di imporre agli agricoltori una tassa sul metano, addossando loro la responsabilità della produzione di oltre il 50 per cento della produzione di gas-serra del Paese. Ma l'idea di una "tassa sul peto" - come era stata sarcasticamente battezzata al tempo - era stata abbandonata per le forti proteste che aveva suscitato.




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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 18/8/2006 17:11
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Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
Da
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Scusate, non sapevo dove mettere questa news..


India, acqua marina diventa dolce
La gente corre a berla, ma forse la causa e' l'inquinamento

(ANSA) - MUMBAI, 19 AGO - Migliaia di persone si sono riversate su una spiaggia di Mumbai (ex Bombay) per bere l'acqua dell'Oceano diventata improvvisamente dolce. La folla ha pensato si trattasse di un segno divino e che l'acqua potesse curare le malattie. 'La consideriamo una benedizione' ha detto uno dei tanti accorsi, inghiottendo l'acqua scura, poco invitante. Alcuni hanno riempito bottiglie, molti si sono tuffati. Ma le autorita' hanno ipotizzato che la causa sia l'inquinamento.


Fonte: ANSA



PS:
non c'è dubbio che ormai si sguazzi nella disinformazione per quanto riguarda l'inquinamento delle auto, su tutti i fronti.

Basti pensare, ma è solo una delle tante cose, che in inverno il 60% dell'inquinamento urbano è dato dagli impianti di riscaldamento civili e industriali.

Le domeniche a piedi non servono un tubo. Semmai sono una (ben magra!) consolazione per i poveri pedoni e ciclisti, un po' come la festa della donna insomma
Inviato il: 20/8/2006 11:00
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  •  felice
      felice
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/3/2006
Da Parma
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x gaia
Citazione:
Le domeniche a piedi non servono un tubo.


Le domeniche a piedi servono per gettare ansia sulle persone che prima d'uscire devono informarsi se si o se no o se é stato revocato il divieto. Seve per i punti patente e per le multe e per organizzarsi a prendere la 2 macchina euro 5 e ogni coercizione ingrassa il poter e le industrie farmaceutiche.
Quindi: le domeniche a piedi servono non per l'inquinamento ma per molte altre infernali cose!
fe
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Solo col governo di sinistra possono passare SORDIDE e SILENTI le riforme di destra. Il SOLE é storto! Sento di navigare su una nave tarmata. Le tarme sono tante che la nave sulla quale viaggio é destinata a risolversi consumata nel fuoco delle GUERRE.
Inviato il: 20/8/2006 12:37
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  •  bandit
      bandit
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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piccola riflessione.
oggi ti dicono che le auto di 10 anni fa inquinano un casino e quindi in molti casi ne limitano l'utilizzo.
il fatto che le auto vecchie inquinino di più di quelle nuove è verosimile.
il fatto curioso è che 10 anni fa le auto che oggi sono vecchie erano nuove e in giro ce ne erano sicuramente più di quante ce ne sono adesso. quindi, se anche 10 anni fa erano in grado di misurare l'inquinamento, avrebbero dovuto dirci che la situazione era gravissima e respiravamo veleno. macchine migliori non c'erano a quel tempo, ma l'aria comunque avrebbe dovuto rivelarsi total danger.
però mica ce lo dicevano, o sbaglio ?
unica attenuante, il fatto che nel complesso 10 anni fa giravano meno macchine.
però erano tutte fogne quindi la conclusione non dovrebbe cambiare.
Inviato il: 20/8/2006 13:02
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  •  Pandora
      Pandora
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#6
Mi sento vacillare
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Da fra 45°15'N, 9°00'E e 45°10'N, 9°15'E
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Bandit,
ho sentito però un'altra affermazione che non ti saprei dire se è vera o falsa:

10 anni fa (ma ormai diciamo 15) era venduta la benzina rossa (quella contenente piombo per intenderci).

La differenza è proprio sul piombo. Infatti ai tempi l'inquinamento da gas di scarico degli autoveicoli esisteva, ma tale inquinamento non conteneva i fatidici PM10 che continuiamo a sentir rammentare dai telegiornali nei mesi invernali. Ai tempi, il carburante "rosso" produceva piombo che si depositava quasi immediatamente a terra.

Con il passaggio alla benzina verde, il piombo è stato eliminato ma al suo posto sono comparse altre particelle molto più leggere di varie dimensioni in numero decisamente superiore, ovvero i PM10 che altro non sono che particelle di dimensione inferiore ai 10 microm (10 millesimi di millimetro).
Le particelle liberate dalla combustione della benzina rossa, oltre ad essere più pesanti erano di dimensione superiore. Questo dovrebbe essere il motivo per cui il PM10 ai tempi della benzina rossa non era rilevato (o comunque aveva una soglia inferiore)

Morale? Il piombo è stato eliminato dai gas di scarico degli autoveicoli e si è invece iniziato a produrre altro "materiale" più piccolo e, stavolta, sospeso in aria.
Siamo sicuri che respirare questo materiale sia meno nocivo (o più ecologico ) rispetto al piombo depositato a terra?
_________________
La pura e semplice verita' è raramente pura e non è mai semplice.
Inviato il: 20/8/2006 14:48
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Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#7
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/1/2005
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per ragioni di costi ho fatto montare un impianto gpl (in sardegna non c'è il metano) e in più dicono che l'auto inquini meno. dovrebbe essere euro 3 o giù di lì è immatricolata nel 2000 ma,con i trucchi che si usano , potrebbe essere euro 2. vorrei ricordare che ci sono ancora oggi forti sconti se acquisti un'auto che invece di essere euro 4 è euro 3.
che logica ci sia,a parte il profitto, è tutta da dimostrare. come molti non credo alle norme . nel mio lavoro ,quindi nell'arredamento, ci fu e c'è ancora,la norma 626. ora già da prima avevamo sedie e arredi che,non solo sarebbero stati a norma ,ma erano e sono migliori qualitativamente e molto più sicuri nell'uso: non ti fai male alle mani perchè ,ad es. non ci sono sbavature nei pomelli, i bordi delle scrivanie sono stondati, la sedia è stabile e ben imbottita...eccetera.
ora se,come si dice, il gpl o il metano inquinano meno, perchè non promuoverli? come mai a parte le daewoo e la opel o la subaru, le altre case non offrono in pubblicità questa doppia alimentazione? c'è un'altra cosa che vorrei sottolineare : come mai auto o sistemi per risparmiare (parlo in tutti i settori) costano di più dei sistemi e mezzi tradizionali? la spiegazione che i costi di produzione sono ancora alti, mi lascia insoddisfatto anzi perplesso.
Inviato il: 20/8/2006 15:16
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  •  bandit
      bandit
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#8
Dubito ormai di tutto
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"Morale? Il piombo è stato eliminato dai gas di scarico degli autoveicoli e si è invece iniziato a produrre altro "materiale" più piccolo e, stavolta, sospeso in aria.
Siamo sicuri che respirare questo materiale sia meno nocivo (o più ecologico ) rispetto al piombo depositato a terra?"
++++++++++
brutta storia.
mi pare di ricordare che nel momento dell'introduzione della benzina verde+marmitta catalitica, voci autorevoli (credo quattroruote) cercavano di farsi sentire dicendo/dimostrando che si andava a peggiorare.
poi, il silenzio.

Inviato il: 20/8/2006 21:26
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#9
Sono certo di non sapere
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Citazione:
per ragioni di costi ho fatto montare un impianto gpl (in sardegna non c'è il metano) e in più dicono che l'auto inquini meno. dovrebbe essere euro 3 o giù di lì è immatricolata nel 2000 ma,con i trucchi che si usano , potrebbe essere euro 2. vorrei ricordare che ci sono ancora oggi forti sconti se acquisti un'auto che invece di essere euro 4 è euro 3.


Perché l'impianto GPL lo puoi montare indipendente dall'auto. Infatti ti vendono la vecchia "euro 3" con l'impianto GPL. (l'ho comprata così anch'io). Ho notato che il gpl tiene diciamo un 12 km/litro di media osservata.

E vi assicuro che fare il pieno di GPL pagando 59,5 centesimi al litro. (impianto a 4 km da casa)....

Ashoka
Inviato il: 20/8/2006 21:33
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  •  davlak
      davlak
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#10
Mi sento vacillare
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Citazione:

da Ashoka su 20/8/2006 21:33:59

Ho notato che il gpl tiene diciamo un 12 km/litro di media osservata.

E vi assicuro che fare il pieno di GPL pagando 59,5 centesimi al litro. (impianto a 4 km da casa)....

beh, anche una Punto multijet non è male, tra l'altro è euro4
io ci faccio di media 24 km/l per cui occhio e croce siamo lì, col gasolio a 1.233€

nel frattempo ho trovato uno
studio interessante sui raffronti costi-benefici della riconversione verso diversi scenari.
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Inviato il: 20/8/2006 22:11
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Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#11
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Con il passaggio alla benzina verde, il piombo è stato eliminato ma al suo posto sono comparse altre particelle molto più leggere di varie dimensioni in numero decisamente superiore, ovvero i PM10 che altro non sono che particelle di dimensione inferiore ai 10 microm (10 millesimi di millimetro).
Le particelle liberate dalla combustione della benzina rossa, oltre ad essere più pesanti erano di dimensione superiore. Questo dovrebbe essere il motivo per cui il PM10 ai tempi della benzina rossa non era rilevato (o comunque aveva una soglia inferiore)
Morale? Il piombo è stato eliminato dai gas di scarico degli autoveicoli e si è invece iniziato a produrre altro "materiale" più piccolo e, stavolta, sospeso in aria.
Siamo sicuri che respirare questo materiale sia meno nocivo (o più ecologico ) rispetto al piombo depositato a terra?


Ciao Pandora.
Il problema è proprio qui: ci hanno detto "Benzina rossa cattiva!", "Benzina verde buona! Ecologica!" (ecologica?? aaarrgh!)

Oggi nel carburante ci sono nanoparticelle di vari metalli (per favorire la lubrificazione e altre cose tecniche che mi sfuggono), e queste nanoparticelle sono ben più piccole di 10 micron: si parla di PM 2,5... PM 1... Parametri che però NON sono presi in considerazione dalla legge.

Questo significa che queste nanoparticelle sono pericolosissime (cercate in Google Video "Nanopatologie" e "Antonietta Gatti", vedrete cosa salta fuori), ma la legge si sa arriva sempre in ritardo, e ora ci teniamo la legislazione che considera solo il PM 10, quella legislazione che ha accantonato la pericolosa benzina rossa per spianare la strada alla (altrettanto se non di più pericolosa) benzina verde.

Ce l'hanno venduta come "ecologica"... ma vi rendete conto??
Sono esterrefatta di fronte a tutto quello che riescono a farci bere così facilmente...
Inviato il: 20/8/2006 22:58
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#12
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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Ciao Gaia
Citazione:
Sono esterrefatta di fronte a tutto quello che riescono a farci bere così facilmente...


non ci fanno bere,ce lo impongono per legge e con multe,è diverso!
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 20/8/2006 23:04
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  •  ivan
      ivan
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#13
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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Mentre state a discutere che le norme anti-inquinamento sono una truffa, altrove ...

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200608articoli/9344girata.asp

Citazione:


POLITICA
AZIENDE FANTASMA NEL 2005 IN ITALIA ACCERTATI 341 MILIONI DI CONTRIBUTI IRREGOLARI: 118 SONO RICONDUCIBILI A PROGETTI PRESENTATI A CATANZARO

Ferrari e Bot al posto delle fabbriche

In Calabria record delle truffe all’Ue
I controlli di Bruxelles sui fondi per lo sviluppo: su 28 ispezioni 28 frodi

21/8/2006

di Marco Sodano




Dopo non controllano più. Se metti insieme una documentazione poco poco credibile ammettono il progetto al finanziamento e passi alla cassa: un milione o due sono bazzecole. C’è chi è riuscito a farsi assegnare contributi dell’Unione europea per 50 milioni. Un giro sulla giostra del Por (Piano operativo regionale) Calabria è l’occasione per svoltare. Ogni tanto la Regione chiede di vedere la contabilità, ma le fabbriche fantasma rendono così bene che vale la pena di mettere in piedi un giro di fatture false, o rendiconti inventati di sana pianta. A controllare se lo stabilimento c’è davvero non arriverà nessuno. Bruxelles paga la Ferrari. Dei soldi puoi fare quel che vuoi: un dentista s’è comprato una Ferrari Testarossa. Un imprenditore ha intascato il malloppo ed è sparito, lasciandosi alle spalle la prima pietra di uno stabilimento che non vedrà mai la luce e 280 persone che aspettano la chiamata al lavoro. Il Por Calabria è un torrente di denaro profuso a fondo perduto: 4 miliardi finanziati a partire dal 2000 - 1,8 sono già impegnati, il resto arriverà entro il 2013 - per chi avvia un’attività.

L’unico limite è la fantasia: pannelli fotovoltaici, valvole per il gas, blue jeans, bistecche di soia da esportare in nordafrica, accessori per auto, articoli di cancelleria. Dopo tanta pioggia le imprese spuntano come funghi, almeno sulle carte della Regione. Chi riempie quelle carte fa bene attenzione a non mettere il naso fuori, così non è costretto ad accorgersi che nella piana di Gioia Tauro - per esempio - sono stati finanziati 57 nuovi stabilimenti che dovrebbero impiegare 1600 operai. Però le aziende sono sei e i posti di lavoro meno di 200. E se nel 2005 in Italia sono stati accertati contributi Ue irregolari per 341 milioni, 117 milioni 825 mila euro - quasi un terzo - erano destinati alla Calabria.

Un tizio di Brescia aveva investito il denaro ottenuto da Bruxelles in titoli di Stato, un altro ha smontato nottetempo la fabbrica, ha denunciato il furto dei macchinari e quando lo hanno arrestato era pronto a ricominciare: aveva chiesto un secondo finanziamento attraverso la Regione Campania per gli stessi macchinari.

Ispezioni prevedibili. Finché la sezione calabrese della Corte dei conti non ha deciso di controllare i controllori, spulciando l’attività dell’anno 2005. L’esito è in una relazione pubblicata qualche settimana fa. Ispezioni sul campo? «Solo quelle obbligatorie», dunque previste e prevedibili: nel 95% dei casi non se ne fanno. Pungolata dai magistrati contabili, la Regione ha ammesso che per via di «difficoltà organizzative e strutturali dei Dipartimenti regionali le ispezioni presso immobili e cose di proprietà o disponibilità del soggetto che richiede i contributi vengono effettuate su un campione non significativo di progetti (circa il 5%)». Il sistema elettronico di verifica e archivio? Acquistato nel secondo semestre 2005, Rendiconta (si chiama così) è entrato in servizio attivo solo ad ottobre. «Prima di allora - dice la relazione - pochi e confusi strumenti hanno guidato le azioni di controllo». E del periodo 2000-2005 «non ci sono dati certi».

Immigrati della truffa. Un gruppo di imprenditori di Brescia e Ravenna ha ricevuto più di 50 milioni per produrre accessori per auto. Progetto da 122 dipendenti, accompagnato da perizie taroccate che spacciavano per nuovi macchinari obsoleti: totale 13 assunzioni. Perché la Calabria è diventata la terra promessa dei cacciatori di contributi Ue e la Guardia di Finanza racconta che «dal Nord arrivano imprese organizzate, che si appoggiano a grossi studi associati e ottengono moltissimo in contributi». Gente che anziché correre a comprarsi la barca o la villetta (abusiva) al mare, si mette a fare giochi di prestigio con gli aumenti di capitale e alla fine intasca tutto. A pensar male, tra l’altro, ci si indovina.

Controprova: dal 14 al 18 marzo del 2005 la Commissione Europea ha organizzato un controllo a tappeto sui fondi strutturali europei, e «tutti i progetti campionati (28) hanno presentato irregolarità diffuse. Circa il 68% presentano irregolarità di tipo sanabile, nel restante 32% le irregolarità non sono sanabili, ossia presentano violazioni dei regolamenti comunitari». Seconda controprova: le Fiamme Gialle hanno passato al setaccio 48 aziende nel corso del 2005, scoprendo 22 casi di irregolarità. A fronte di queste cifre, il controllo regionale - sempre nel 2005 - è approdato appena a 11 denunce.

I responsabili. E i controllori? Sono i responsabili di misura che, a dispetto del compito delicatissimo al quale sono chiamati, cambiano spesso ufficio: il 29% resta nello stesso posto meno di un anno, un altro 29% non più di due, il 30% non più di tre anni, nessuno più di quattro. «Nessuno - osservano i magistrati contabili - ha gestito i fondi Por 2000-2006 per tutto il periodo di competenza». La Corte ha dato un’occhiata ai loro curriculum: solo il 19,5% è dirigente, il 50% è funzionario, gli altri sono dipendenti che in precedenza hanno avuto la «responsabilità di un ufficio». Il 46% è laureato, il 52% ha un diploma di scuola superiore e «due schede sono tornate in bianco».

Controllo politico. Meraviglia, osservano i magistrati, che a decidere siano le seconde linee. La Corte aggiunge, tra l’altro, che avrebbe voluto controllare tutti i finanziamenti del 2005 ma «non è stato possibile perché non tutti i responsabili hanno risposto, in palese violazione dei doveri di collaborazione». «Parecchi» hanno fatto orecchie da mercante. Come meraviglia che la Regione non abbia un centro unico di controllo: i fondi sono divisi tra gli assessorati, poi ognuno se la vede da sè. La chiave sta nell’ultima riga della relazione della Corte dei Conti: se vuole una gestione efficiente, la Regione deve «separare il ruolo della politica da quello dei manager». Resta da vedere fino a che punto la politica è disposta a perdere il controllo diretto dei fondi.



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Inviato il: 21/8/2006 13:10
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  •  Pandora
      Pandora
Re: Norme anti-inquinamento auto: altra truffa?
#14
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/11/2005
Da fra 45°15'N, 9°00'E e 45°10'N, 9°15'E
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Bandit:
Citazione:
mi pare di ricordare che nel momento dell'introduzione della benzina verde+marmitta catalitica, voci autorevoli (credo quattroruote) cercavano di farsi sentire dicendo/dimostrando che si andava a peggiorare.
poi, il silenzio.

La cosa non mi stupisce. Vi ricordate (un paio di anni fa forse) la storia dell'olio di colza in grado di sostituire il gasolio (con tutti i vantaggi di un carburante vegetale)?
Quattroruote prese per un po' di tempo in considerazione la cosa, per cadere poi nel silenzio più totale.
Una piccola trattazione qui.

Gaia:
Citazione:
Il problema è proprio qui: ci hanno detto "Benzina rossa cattiva!", "Benzina verde buona! Ecologica!" (ecologica?? aaarrgh!)

Ti quoto totalmenta Gaia

Citazione:
non ci fanno bere,ce lo impongono per legge e con multe,è diverso!

... ma anche Fiammifero ha ragione... Purtroppo è così.
Inoltre in molte città italiane i singoli comuni vietano l'ingresso e la circolazione alle auto non catalizzate dal mese di ottobre al mese di marzo, con una piccola parentesi per il periodo natalizio. Tutto sommato non credo che serva molto all'ecologia ed all'inquinamento. Più che altro server per poter forzare un cittadino a cambiare la vecchia maccchina a benzina rossa con un nuovo modello ultrapulito-ultraecologico (le case automobilistiche ringraziano )
_________________
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Inviato il: 21/8/2006 14:29
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