Re: UNDICI SETTEMBRE: IL DRAMMA E LA FICTION

Inviato da  Refosco il 5/6/2006 13:38:24
cara Gianna,

la tua posizione mi ricorda un pò quella di un mio carissimo amico, al quale nel 2002 regalai una copia del ibro di Meyssan (immediatamente dopo averlo letto io, nel desiderio di portare a conoscenza anche lui di quella versione dei fatti) ovviamente anticipandogli di quello che trattava.

dopo un pò di tempo gli chiesi se lo aveva letto e che cosa ne pensasse, e lui mi rispose che "no, non lo aveva letto, che tanto erano tutte stron..te".

alle mie repliche, aggiunse: "e poi, c'è anche un altro libro che spiega perchè il libro di Meyssan sono tutte palle"

dissi "ah.. bene, e almeno quello l'hai letto?"

e lui mi rispose: "no, ma me l'ha detto un mio amico".

ora, a parte le considerazioni sull'amicizia che si potrebbero trarre da questo episodio, è singolare come questo signore, in relazione ad un episodio così rilevante come l'11 settembre, non abbia ritenuto nè di leggere il libro di Meyssan (proposto da me), nè la replica (proposta dall'altro amico).

Ora tu hai una versione (sulla quale mi sembra che non ti sia documentata) e ti fai scudo di un articolo (concordo con la definizione di pattume data da Santaruina) scritto da altri.

Non sarebbe più logico informarti e DOPO, provare ad argomentare TU e non tramite articoli di altri?

ciao
Roberto

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